La sfiga su più fronti

di Jean Valjean
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Qualche anno fa mi era presa la paura

del fatto d'esser troppo fortunata

sapevo che la sfiga è spietata

e avrebbe colpito infine su più fronti.

Infatti eccomi ora dal fato calpestata:

senza lavoro, povera, in attesa

e mia madre si scopre da poco malata

di un male da combattere all'istante.

Percepisco sempre forte la presenza

della morte attorno a tutti, me compresa.

Vorrei poter assentare la mia coscienza

in qualcosa che mi liberi i pensieri,

ma poi ragiono: sarebbe un cedimento;

una resa; un tradimento a quel che sono,

alla forza che da sempre uso in tutto,

al sapere sostenere l'ingente peso

dei problemi che mi gravano le spalle

e meno male che sono larghe e ben fasciate

da una muscolatura spessa e assai possente.

Mi consolo che se tutto andasse male

essendo nata per orgoglio coraggiosa

nessuno potrebbe dir: “Buona da niente”.

Vedremo, passato tutto, che cosa resta.

Speriamo d'esser scoglio nella tempesta

e che ci voglia molto altro a sgretolarmi,

così se splenderà ad agosto il sole

potrò con la nonna di mio figlio godere.





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