Dopo la confessione di Lila Tyler ebbe quello che
poteva essere paragonabile ad un attacco di panico magico, gli oggetti
nella stanza iniziarono ad esplodere, i suoi occhi passavano
velocemente da rossi a blu, gli mancava il respiro, doveva velocemente
uscire da quella casa, così lasciando una preoccupata Lila
nella loro camera da letto si smaterializzò in cerca di
risposte, dall unica persona che poteva dargliele, Alissa.
Alissa era la ragazza che ad Atlantide avevano scelto per lui,
sicuramente se le cose fossero andate secondo i suoi piani avrebbe
avuto un modo per salvarsi dalla gravidanza mortale.
-C'è un modo in cui la posso salvare?- chiese Tyler dopo
essersi materializzato d Alissa.
-No, è destinata a morire- disse Alissa ridendo soddisfatta.
-Ripeto, c'è un modo in cui la posso salvare?- disse Tyler
afferrando con una mano di capelli di Alissa e facendo apparire
nell'altra una sfera infuocata.
-No- balbettò Alissa osservando la sfera che Tyler stava
avvicinando al suo volto.
-C'è un modo in cui posso salvarla- disse Tyler avvicinando
la sfera al volto di Alissa, era talmente vicina che la ragazza poteva
sentire la sua pelle bruciare.
-La tua energia, devi dargli il tuo sangue, la tua energia-
strillò Alissa spaventata, rimanendo però in
mobile, la sfera era così vicino che poteva sentire le
fiamme accarezzargli il volto.
-Visto? Bastava parlare in fretta- disse Tyler sorridendo e lasciando
andare Alissa che cadde a terra singhiozzando.
-Lei non si merita il potere che gli darai, ti porterà alla
rovina- disse Alissa osservando Tyler svanire tra le fiamme.
Quando Tyler tornò a casa trovò Lila ad
aspettarlo sulla sedia a dondolo, si era appisolata, i raggi della luna
le illuminavano il volto e la pancia, sembrava che una luce blu l
avvolgesse, era una visione divina, la sua dea.
-Ty- disse Lila aprendendo per un attimo gli occhi, sollevata che fosse
tornato.
-Ti stavo solo ammirando un pò- disse Tyler sorridendo
mentre si avvicinava a lei.
-Sto morendo, perchè tu hai quel sorriso felice?- chiese
Lila chiudendo gli occhi.
-Perchè io ti salverò, ti salverò
sempre- disse Tyler sorridendo, accarezzando i capelli di Lila che
tanto amava.
-Ne abbiamo già parlato Ty, voglio che tu salvi Lottie-
disse Lila con tono duro.
-Se non ci fosse da fare una scelta? Se tu potessi sopravvivere?- disse
Tyler dolcemente sistemandogli una ciocca di capelli dietro all
orecchio.
-I miei sogni sarebbero realtà- disse Lila sorridendo beata,
lasciandosi andare al tocco rassicurante del moro.
-Allora ho io la nostra soluzione, bevi- disse Tyler mordendosi il
polso con i canini da vampiro.
-Come?- disse Lila confusa, osservando il volto di Tyler che non
mostrava esitazione.
-Il mio sangue ti darà le energie sufficienti per il parto,
è sicuro, le energie andranno a Lottie, non ti
avvelenerò promesso- disse serio Tyler.
-Sul serio? Vuoi questo?- disse Lila sorpresa dal gesto di Tyler.
-Più di ogni altra cosa, voglio che mia figlia abbia una
madre- disse Tyler annuendo mentre Lila incerta iniziò a
bere il sangue di Tyler.
-Come ti senti?- chiese Tyler allontanando il polso dalle labbra di
Lila.
-Bene, potente, finalmente in salute- disse Lila che aveva ripreso
colore e i suoi occhi era di nuovo di uno splendente blu.
-è un piacere esserla stato di aiuto signorina- disse Tyler
ridendo, osservando la ferita sul polso richiudersi, non si sarebbe mai
abituato alla guarigione vampira.
-Credo che la bambina voglia nascere- disse Lila allarmata con le mani
sulla pancia.
-Si tra un mese- disse tranquillamente Tyler.
-No adesso, la bambina vuole nascere adesso- disse Lila attirando a
sè Tyler per la maglietta.
-Che faccio? Che faccio?- disse Tyler nel panico.
-Ospedale adesso Ty, o giuro che ti faccio fuori- disse Lila furiosa,
dal dolore che aveva per le contrazioni non riusciva neanche a stare in
piedi.
-Ok, respira, respira- disse Tyler ricordandosi ciò che
aveva visto in Grey's Anatomy.
-Prova tu a respirare quando una cosa delle dimensioni di un cocomero
vuole uscire dalla tua pancia cretino- urlò Lila fuori di
sè.
Il parto di Lila non fu facile, dopo 23 ore di doloroso travaglio i
dottori optarono per un cesareo di urgenza, Tyler fu cacciato dalla
stanza e adesso camminava avanti e indietro in corridoio, in piena
crisi di panico come ogni padre che si rispetti.
-è pronto a conoscere sua figlia?- disse un infermiera
affacciandosi alla porta della stanza privata in cui Lila aveva
partorito.
Quando Tyler vide per la prima volta sua figlia gli si
bloccò il respiro, era perfetta, non c era altro modo per
descriverla, la pelle rosea, un nasino francese come quello di Lila,
gli occhi di un particolare viola, le labbra perfette, una manciata di
capelli biondo cenere, come quelli della donna che aveva visto nelle
foto della baita, sua figlia aveva i capelli di sua nonna.
-Le sostenga la testa- disse l infermiera, aiutandolo a prendere in
braccio la bimba.
-Ciao piccola, ciao- disse Tyler emozionato prendendo in braccio la
figlia per la prima volta, si sentiva così goffo.
-Ehi- disse Lila sottovoce riprendendo i sensi.
-Hai fatto un lavoro magnifico, veramente magnifico- disse Tyler
osservando Lottie che lo guardava con i suoi occhi viola e quel sorriso
che lo aveva già incantato, il sorriso di Lila.
-Posso tenere in braccio la mia bambina?- sussurrò Lila tra
le lacrime, non aveva mai visto Tyler così estasiato e in
pace, non c'era rabbia adesso in lui, soltanto amore per quella
creaturina che stringeva tra le braccia.
-Credo che tu te lo sia guadagnato questo diritto- disse Tyler mettendo
la bimba in braccio a Lila.
-Ciao Lottie, sono la tua mamma- disse Lila commossa quando Lottie gli
mise una mano sul volto.
-La sua guarigione procede sorprendentemente bene signorina, possiamo
mandarla a casa domani- disse l infermiera, per poi andarsene con
discrezione.
-Come facciamo con la scuola? Dobbiamo finirla e dobbiamo stare attenti
o la gente s'insospettirà- disse Tyler il giorno dopo quando
lui Lottie e Lila rientrarono a casa.
-Il mio permesso finisce la prossima settimana, il preside non mi ha
concesso di più quando gli ho spiegato la situazione- disse
Lila preoccupata cullando Lottie che stava cercando di addormentarsi.
-Sa di Lottie?- disse Tyler sorpreso e nervoso.
-Sa di Lottie, non chi è il padre di Lottie- disse
tranquillamente Lila.
-Bene- disse Tyler tirando un sospiro di sollievo.
-è un membro dalla casa della terra, o meglio lo era, ci
deve obbedienza tranquillo- disse Lila cullando Lottie dolcemente, la
bimba si era già calmata, era un vero angioletto.
-Ok, resta il problema di come facciamo- disse Tyler passandosi una
mano tra i capelli.
-Faremo a giorni alterni, tu farai finta di tornare alla casa del fuoco
e la notte verrai qui da noi, un giorno andrò io a scuola e
l'altro tu- disse Lila pensierosa, cercando di trovare una situazione
che potesse andar bene a tutti.
-Si può fare- disse Tyler soddisfatto dell'idea di Lila.
-Che ne sarà di noi due? Di quello che c'è tra
noi ora che Victoria torna in gioco e io non sono più
incinta di tua figlia?- chiese Lila preoccupata mettendo Lottie nella
culla rosa che Tyler gli aveva comprato e aveva riempito di pupazzi.
-Tu e Lottie adesso siete ciò che conta, Vic viene dopo,
è molto che non penso a lei, non so neanche se mi ha
aspettato- disse Tyler scrollando le spalle.
Intanto alla casa del fuoco Mason e Victoria si stavano baciando sul
divano, la loro storia era iniziata per gioco, una sera che erano
entrambi troppo ubriachi, avevano poi iniziato a legare grazie a
ciò che avevano in comune, entrambi erano stati abbandonati
dalle persone che amavano, Tyler e Lila.
-Cosa dirò a Tyler quando tornerà?- disse
Victoria sospirando.
-Che hai pianto per lui cinque mesi, poi hai iniziato a sentirti
patetica e hai capito che non ne valeva più la pena, ed hai
deciso di diventare la mia ragazza- disse Mason concludendo la frase
con un bacio.
-Troppo nel tuo stile Mas- disse Victoria ridendo.
-Pare che non avrai molto tempo per decidere- disse Mason, entrambi
avevano chiaramente percepito la presenza di Tyler nel vialetto di
casa, Mason per provocarlo si mise a baciare il collo di Victoria nell
esatto momento in cui il moro entrò in casa.
-Guarda chi è tornato a casa, il figliol prodigo- disse
Mason ghignando e dando una pacca sulla spalla a Tyler mentre l'altra
mano era sul sedere di Victoria.
-Vic Mas è un piacere rivedervi, adesso vado a riposarmi-
disse Tyler, Lottie non li aveva fatti dormire per tutta la notte.
-Dai Ty resta qui con noi, abbiamo così tante cose da
raccontarci- disse Mason giocherellando con i capelli di Victoria.
-Cose che sono sicuro potranno aspettare domani, buonanotte ragazzi,
non datevi troppo da fare, i muri non sono così spessi come
sembrano- disse Tyler ghignando e salendo al piano di sopra, sapeva che
la sua freddezza li aveva lasciati sconvolti, ed era proprio su questo
che puntava.
-Non gl'importa- sussurrò Victoria sotto choc.
-Perchè non sei arrabbiato per la mia storia con Victoria?-
chiese confuso Mason raggiungendo Tyler al piano di sopra.
-Come ben presto capirai Mas, io vinco sempre, e anche stavolta senza
che tu lo sappia ho vinto- disse Tyler ghignando per poi sbattere la
porta in faccia a Mason e tornare da Lila e Lottie, non riusciva a
stare senza sua figlia.
-Guarda Lottie, papà è a casa- disse Lila
sottovoce quando Tyler nel bel mezzo della notte si
materializzò nella nursery di Lottie.
-Ehi, che ci fanno le mie bamboline sveglie?- chiese Tyler baciando la
fronte di Lottie e poi le labbra di Lila.
-Qualcuno qui non voleva dormire senza il suo papà- disse
Lila sorridendo e passando Lottie a Tyler.
-La mia principessina si sentiva sola? La stellina di papà-
disse Tyler cullandola dolcemente.
-Tutto ok alla confraternita?- chiese Lila passando una mano tra i
capelli di Tyler.
-Si, ti farà piacere sapere che Victoria sta con Mason-
disse Tyler con nonchalance.
-Mi dispiace Ty- disse sincera Lila.
-è ok, non ci sono rimasto male, ho voi e non desidero
altro- disse tranquillamente Tyler.
-Io sono anche la sua Electi, potrei convincerlo a..- disse Lila
cercando di aiutare Tyler.
-No, quello mi farebbe veramente arrabbiare, lui e Victoria sono ok-
disse Tyler sorridendo quando si accorse che Lottie dormiva.
-Andiamo a letto, prima che il piccolo diavolo si svegli per la
poppata- disse Lila prendendo la mano di Tyler e trascinandolo verso la
camera.
Charlotte si svegliò più volte di quelle che
potevano contare durante la notte, quando Lila aprì gli
occhi notò che Tyler non c era e la luce della nursery era
accesa, in punta di piedi si diresse verso la camera della figlia,
trovò il moretto che cullava la figlia e gli canticchiava
canzoni punk.
-Vuoi sapere un segreto Lottie? Credo di essermi innamorato di tua
madre- disse Tyler mentre cullava Lottie, che si era finalmente
addormentata.
-Vuoi sapere un segreto Lottie? Credo di amare tuo padre- disse Lila
che era appoggiata alla porta d'ingresso della nursery e sorrideva
felice.
La mattina dopo era il turno di Lila di andare a scuola ma non voleva
lasciare Lottie, si sentiva una cattiva madre a lasciarla
così, pochi giorni dopo la sua nascita.
-Per la milionesima volta, staremo bene da soli per qualche ora, va ad
apprendere- disse Tyler divertito.
-Sei sicuro? Che per te vada bene restare qui, so che vuoi chiarire con
i tuoi confratelli.- disse Lila, facendo riferimento a Mas e Vic.
-Sto bene- disse Tyler tranquillo, mentre preparava la colazione a Lila.
-Ti conosco almeno un pò e so che sei arrabbiato con Mason
perchè si è preso qualcosa che ritenevi tuo-
disse Lila sorridendo comprensiva mentre osservava Tyler preparare il
biberon a Lottie e la colazione a lei.
-Potrei essere un pò arrabbiato per questo si- disse Tyler
controllando la temperatura del latte con il mignolo.
-Beh quando ti arrabbi per Victoria, pensa che l'Electi di Mason ti ha
donato il suo cuore, una figlia, e tutta se stessa- disse Lila
all'orecchio di Tyler dandogli delicati baci sul collo.
-Sei mia?- disse Tyler piacevolmente sorpreso.
-Tu sei la mia scelta, te l'ho già detto Ty- disse Lila
passando le braccia intorno al corpo di Tyler e poggiando la testa
sulla schiena del ragazzo.
-Adesso vai o farai tardi a storia, io e la mia principessa vogliamo un
pò di privacy- disse Tyler correndo con la
velocità vampira al piano di sopra quando Lottie
iniziò a piangere.
Effettivamente quando Lila arrivò al college la lezione di
storia era già iniziata, ma arrivare in ritardo non era un
problema per i membri delle confraternite, infatti raggiunse il suo
posto senza che il professore gli dicesse nulla.
-Lila?!- disse stupito Mason quando vide Lila entrare a lezione di
storia.
-Mason- disse fredda Lila sedendo in prima fila lontano da lui.
-Sei viva? Sei tornata?- disse Mason incantato.
-Beh sono qui, e sono reale, adesso che hai le tue risposte
perchè non te ne vai?- disse Lila sprezzante.
-Ma Lila! Tu sei la mia Electi! Sono morto dentro quando te ne sei
andata!- disse Mason prendendo la mano di Lila.
-Non è quello che ho sentito dire, e ora lontano da me prima
che ti pugnali un'altra volta!- disse Lila glaciale.
-Ti prego Lila, parla con me, dove sei stata?- disse Mason
avvicinandosi a lei.
-Non posso stare qui un minuto di più.- disse Lila
esasperata, smaterializzandosi in un vortice d acqua.
-Ti ho detto che stavamo bene- disse Tyler quando sentì Lila
arrivare a casa, era sdraiato sul divano a guardare Netflix, con Lottie
che dormiva sul suo petto.
-Non è per te- disse Lila nervosa lasciando cadere la borsa.
-Che succede Lils?- chiese Tyler alzandosi preoccupato, con sua figlia
in braccio.
-Mason, mi ha solo dato fastidio, esasperato direi- disse Lila
prendendo sua figlia, quando vide gli occhi di Tyler diventare rossi,
per poi vederlo sparire in un turbine di fuoco.
-Papà è arrabbiato, si che lo è- disse
Lila dando un bacio in fronte a sua figlia che era sempre mezza
addormentata.
Tyler si materializzò furioso nel vialetto della casa del
fuoco dopo aver parlato con Lila, intercettò Mason e con un
gesto della mano lo scagliò contro l'albero fermandogli per
qualche secondo il respiro.
-Cos'è una reazione ritardata per la mia relazione con
Vicky?- disse Mason ridendo mentre il sangue gli usciva dalle labbra.
-Tu non tocchi ciò che è mio, la prossima volta
che lo fai perdi le mani- disse Tyler con gli occhi rossi.
-Non sei il mio capo- disse Mason tossendo sangue.
-Sono stato chiaro?- disse Tyler mettendogli un piede sul petto con
forza.
-Cristallino- riuscì a tossire Mason, osservando poi Tyler
scuro in volto, sparire come era arrivato.
Tyler corse dentro alla baita dove si trovava la sua famiglia, c era
qualcosa che non andava, preoccupato corse al piano di sopra, nella
nursery di Lottie.
-Lila che succede? Il mio anello bruciava, è successo
qualcosa?- chiese Tyler preoccupato quando vide la ferita sulla tempia
di Lila.
-Hanno..hann..preso Lottie- disse Lila debolmente piangendo.
-Chi? Lila chi ha preso Lottie?- chiese Tyler preoccupato.
-Io non lo so! Erano membri della casa del vento, so solo questo- disse
Lila piangendo disperata.
-La riporteremo a casa- disse Tyler cercando di tranquillizzare Lila.
-Lottie..- sussurrò Lila prima di perdere i sensi.
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