«Happy
birthday to my friend and brother, 100 more years
of health and making each other laugh to the point of tears!»
John
Dolmayan, Instagram
DAD(dy)
“Io non ne ho voglia.” Shavo Dylan getta la penna
sul
quaderno e incrocia le braccia al petto, mettendo su un broncio
contrariato.
Shavo sospira pesantemente. “Andiamo, è solo un
riassunto!”
“Se è solo un riassunto,
allora perché non lo fai
tu?” mugugna il bambino, dando uno sguardo annoiato alla
pagina del libro.
“Perché non vado più a scuola e ho
già imparato tutte
queste cose!”
“Ma io non ne ho voglia!”
Shavo sospira nuovamente. Quando Sonia gli ha chiesto se
se la sentiva di restare a casa insieme ai figli mentre lei andava a
sbrigare
qualche commissione, lui non pensava che sarebbe stato così
complicato: tra
compiti da svolgere e videolezioni, la didattica a distanza si sta
rivelando un
vero e proprio incubo.
“Shavo, smettila di fare i capricci e mettiti a
lavorare”
tenta allora l’approccio autoritario, risultando
però poco credibile.
Infatti Shavo Dylan non si degna nemmeno di rispondergli,
si limita a lanciare la penna in aria e riprenderla al volo.
Forse è meglio cambiare strategia…
“Se fai il riassunto, ti do un premio.”
Allora il bambino si mostra subito interessato e si
sporge verso il padre con occhi sgranati. “Un premio? Che
cosa?”
“Vedremo.”
“Io voglio il tablet nuovo!”
Shavo scuote il capo. “Non se ne parla, è un
regalo
troppo grande per un compito così piccolo!”
“Piccolo?! Guarda che è difficilissimo”
obietta il
bambino, poi sbatte le ciglia un paio di volte. “Dai
papi, me lo compri
il tablet?”
“Papà! È esplosa la maestra!”
Il grido di Hayk proveniente dall’altra stanza fa
sobbalzare Shavo, che è costretto ad alzarsi e andare a
controllare. Prima di
dare le spalle a Shavo Dylan, gli intima: “Quando torno,
voglio vederti
lavorare sul riassunto”.
Ma lui lo ignora completamente: qualche secondo più tardi
è già balzato giù dalla sedia ed
è diretto verso il soggiorno, vuole sapere
cos’è capitato al fratello minore.
Intanto Shavo ha raggiunto Hayk, che sta cliccando
pulsanti a caso sulla tastiera del computer.
“Come sarebbe a dire che la maestra è esplosa?”
gli domanda.
“Io non lo so come ha fatto! Stavo guardando la
videolezione e ho schiacciato un po’ di bottoni
perché mi stavo annoiando e
allora lei è sparita!”
“Fammi vedere.” Shavo prende posto ed esamina con
circospezione la finestra di sistema che riempie lo schermo del pc
– finestra
che non gli è mai apparsa prima.
“Ma lo vedi allora che sei stupido? Non devi giocare con
i tasti!” interviene Shavo Dylan – che ha assistito
a tutta la scena – rivolto
al fratellino.
“Shavo! Torna subito di là e fai il
riassunto!” sbotta il
genitore, ma non fa troppo caso all’esito del suo rimprovero,
impegnato com’è
ad armeggiare col computer. Quest’ultimo sembra essersi
bloccato e, qualsiasi
comando Shavo tenti di dargli, la situazione non cambia di una virgola.
“Ma io ci gioco sempre e non succede mai niente!”
si
difende invece Hayk.
“E se il pc ti si rivolta contro e ti vuole
uccidere?”
cerca di intimorirlo il maggiore.
“Smettila, queste cose non succedono per davvero!”
Hayk
afferra una matita dal suo astuccio e gliela scaglia contro.
“Vuoi la guerra, poppante?” Shavo Dylan gli ruba
una
gomma e gli restituisce il colpo.
“La volete smettere? Shavo, Hayk, dateci un
taglio!”
tuona Shavo, cercando di calmare gli animi, ma ormai i due bambini
hanno dato
il via a una battaglia a suon di articoli di cancelleria e non sembrano
intenzionati a fermarsi.
Come se non bastasse, il cellulare di Shavo ha preso a
squillare insistentemente; con un sospiro, il bassista lo porta fuori e
risponde, sperando di capirci qualcosa in mezzo alle grida dei bambini.
“Sonia,
tesoro… che c’è?”
“Come sta andando?”
“Beh…” Dà
un’occhiata a Shavo Dylan che ha immobilizzato
Hayk sul divano, mentre quest’ultimo strilla e si dimena come
un forsennato.
“Potrebbe andare meglio.”
“Sei già in viaggio, vero?”
“In viaggio per dove?” cade dalle nuvole.
“Come sarebbe a dire? Te l’ho ripetuto mille volte
e te
l’ho scritto anche poco fa: alle tre Lia esce
dall’asilo nido, bisogna andare a
prenderla.”
“Cosa?!” Shavo si porta il cellulare davanti al
viso:
sono le 14:54. Solo allora si accorge che tra le numerose notifiche ne
compare
una della sua chat con Sonia. “Cazzo! Non avevo visto il
messaggio!”
“Non
avevi visto il messaggio? Ma se hai sempre il telefono in mano!”
Se potesse,
Shavo si metterebbe le mani tra i capelli. “Adesso come
facciamo? Ci vuole
almeno mezz’ora per arrivare al nido…”
Sonia
sospira. “Senti, visto che sono già per strada ci
passo io.”
“Grazie
amore mio, se non esistessi bisognerebbe inventarti!”
“Sì,
certo…
sappi che questa è l’ultima volta che ti affido i miei
figli” conclude
in tono lugubre la donna, prima di interrompere la chiamata.
Shavo
poggia il cellulare sul tavolo e si guarda attorno: il computer
è ancora
bloccato sulla stessa schermata, il soggiorno è un cimitero
di matite, gomme e
penne, i suoi figli si stanno azzuffando sul divano e nessuno dei due
ha
portato a termine i suoi impegni scolastici.
Si lascia
ricadere contro lo schienale della sedia e si passa una mano sulla
fronte. “Ma
chi è il sadico malato di mente che ha inventato la
didattica a distanza?”
♥
♥ ♥
Prompt utilizzati:
15. “Se non
esistessi, bisognerebbe inventarti.”
19. “Non
avevi visto il messaggio? Ma se hai sempre il telefono in
mano!”
AUGURI SHAVOOOOOOOOOOOO
*_______________*
MA QUANTA
VOGLIA HO OGGI DI FESTEGGIARE QUESTO BASSISTA DEL MIO CUORE ♥ ♥
♥
che ha compiuto la bellezza di 47
anni, oddio O______O ma, come dicevo qualche giorno fa a Kim, in
realtà la sua
età mentale è compresa tra il 4 e il 7
AHAHAHAHAHAHAHAH XD
Love U
Shavo :3
Ebbene,
fino a un’ora fa non avevo la più pallida idea di
cosa scrivere per lui, ma ci
tenevo davvero perché quest’anno vorrei fare il
giro completo di tutti i System
e alla fine, riguardando per la quattrocentomillesima volta i prompt
della mia
challenge, ho avuto questa fulminazione (?) demenziale e come non
sfruttarla??
Immaginarmi Shavo alle prese con i suoi figli in DAD mi devasta
AHAHAHAHAHAHAHAH! Cioè, in generale adoro immaginare Shavo
alle prese coi figli
perché secpndo me non è per niente autoritario e
si fa mettere sempre i piedi
in testa XD
E lo so,
alla fine ho fatto soffrire ed esasperare il festeggiato,
però è stato
troooooppo divertente :P
Dunque, per
chi non lo sapesse lascio qualche noticina: Shavo e Sonia (povera
vittima,
cos’ha fatto lei di male? XDD) hanno tre figli: Shavo Dylan
(nato nel 2011),
Hayk Victor (2013) e Lia Rose (2018). Li potete vedere tutti nella foto
di
famiglia che ho piazzato in cima alla storia *-*
Per quanto
riguarda il titolo, ho giocato col fatto che la sigla DAD (didattica a
distanza), se presa come parola vera e propria, in inglese significa
padre ^^
Che altro
aggiungere?
Grazie a
chiunque sia giunto fin qui e TANTISSIMI AUGURI al mio adoratissimo
Shavo! Che
mondo sarebbe senza le sue continue iniezioni di buonumore e dolcezza? ♥
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