Begging to bleed

di Nocturnia
(/viewuser.php?uid=13712)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


sss 18.

La loro storia è solo un insieme disperato di sangue e denti conficcati l'uno nell'altro.
La loro storia è iniziata nell'orrore, finirà allo stesso modo.
Alex colpisce, non lascia respiro, spazio.
Wesker affonda, soffoca sulla sua bocca - rabbiosa, ferita.
E non è fottere; nemmeno incontrarsi.
Non è cercarsi o trovarsi, ma una guerra che chiama, e grida il nome d'entrambi.
Alex gli circonda la vita con le gambe, serrandole in una morsa che gli strappa più di un gemito - umida, così stretta, pronta.
Stringe, Wesker, percependo la curva del collo flettersi - scricchiolare e piegarsi in un arco innaturale, bellissimo.
Potrebbero uccidersi; potrebbero morire lì, l'uno sulla pelle dell'altro, e non ci sarebbe nulla di romantico o poetico.
È il dolore la cifra a cui rispondono - il dolore e le sue estensioni, quella puntura che accende ogni nervo, ogni fibra di due corpi (non) morti.
Fammi sentire, lo implora Alex; liberami, Al. Distruggimi, così che io possa nascere a nuovo.
Ed è un filo rovente quello che gli si attorciglia nel petto, tra le costole: la consapevolezza d'essere carne e nulla più - marionetta schiava di se stessa, di lei.
"Ti odio." mormora Alex, ansimando "Ti odio così tanto che ti ucciderei con le mie mani se..."
Le toglie l'aria, Wesker; dita impietose che affondano nella pelle tenera delle cosce, una solitudine che riconosce come sua - uguale.

Se.

L'orgasmo condanna entrambi a una resa piena di rimpianti e domande.







Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3975890