Trentasei
gradi
5
maggio – Prompt: catch cold and take care
“Odio
il raffreddore!” latrò Hinata
per la millesima volta. Soffiò quanto il naso occupato gli
permetteva sulla
zuppa in brodo che aveva sulle ginocchia e si beò del vapore
che il piatto
emanava. Moriva di freddo come se fosse stato nudo in mezzo alla neve
di
dicembre e continuava a rabbrividire senza sosta, ma era piena estate.
Seduto
sul divano accanto a lui in
pantaloncini e t-shirt, Kageyama lo guardò, accigliato, e si
chinò verso di lui
per tastargli la fronte.
“Hai
la febbre.” constatò.
Hinata
fece una smorfia.
“È
solo un raffreddore!”
“Ti
do il telefono così chiami il
coach e gli dici che oggi non vai alla partita?”
“Assolutamente
no!” Gli occhi di Hinata brillarono pericolosamente mentre si
soffiava forte il naso e lanciava lontano l'ennesimo fazzoletto di
carta. “Adesso
mi riscaldo un po' con la zuppa e oggi pomeriggio starò
meglio! L'hai fatta per
me, di solito queste cose funzionano sempre nei manga!”
“Quanto
sei scemo. Ma cosa leggi,
shojo?” bofonchiò Kageyama alzando gli occhi al
cielo mentre Hinata si fiondava
sui noodles con un entusiasmo eccessivo per i trentasei gradi che
segnava il
termostato. Dopo averli spazzolati in soli due minuti il ragazzo
avvicinò la
scodella alle labbra per bere il brodo e poi la posò per
terra, battendosi una
mano sulla pancia ben rimboccata sotto la copertina di pile.
“Però
ha funzionato!” esclamò con un
sorriso, pronto a rimettersi in piedi “Mi sento
già meglio! Adesso-”
Sì
interruppe di scatto con un
singhiozzo, portandosi una mano davanti alla bocca.
“Cosa-vorresti-fare?”
La voce di Kageyama avrebbe potuto
instillare terrore puro. Hinata lo
guardò con gli occhi spalancati, l'espressione agghiacciata
quanto la sua, e
serrò le labbra scuotendo la testa.
“Non-vomitare!”
lo minacciò Kageyama allontanandosi da lui con un salto e
schizzando sul lato
più lontano del divano.
Fortunatamente
Hinata annuì con la
testa e si limitò a starnutire con la delicatezza di un
cannone appena
caricato.
“Era
solo uno starnuto...” annunciò
in tono lamentoso e offeso. Kageyama lo guardò stringendo le
labbra e, dopo
qualche secondo, prese ad avvicinarglisi lentamente, come per testare
fino a
quel distanza sarebbe stato indenne da eventuali schizzi di vomito.
Hinata
lanciò lontano il fazzoletto che aveva appena utilizzato,
lasciandosi cadere
sulla spalliera del divano, e girò la testa verso di lui. I
suoi occhi erano
troppo vivi per avere l'influenza.
“Cosa
c'è?” azzardò Kageyama, cauto.
All'improvviso la mano dell’altro gli afferrò il
polso e con una forza che non
immaginava lo attirò verso di sé, posando le
labbra sulle sue.
E
Kageyama non pensò al fatto che
Hinata si fosse appena soffiato il naso, che respirasse appena per via
del
muco, che il suo corpo fosse bollente per la febbre; spinse la lingua
dentro la
sua bocca e lo strinse forte a sé mentre lo baciava. Poi
all'improvviso Hinata
si allontanò di colpo continuando a tirare su con il naso e
Kageyama realizzò
nuovamente che aveva l'influenza.
“Ma
sei scemo?” ululò stritolandolo
tra le braccia “Domani c’è la mia
partita!”
“Volevo
solo mischiarti il
raffreddore perché sei stato cattivo con me!”
ribatté Hinata stringendo le
labbra e aggrappandosi alla sua t-shirt a peso morto “Ma poi
mi hai ficcato la
lingua in bocca, è colpa tua...”
Kageyama
lo fissò con gli occhi
truci.
“Ricordati
che sono malato, non puoi
urlarmi contro!” aggiunse velocissimo Hinata con una smorfia,
intimorito.
“Avevi
detto che non eri malato!”
ribatté Kageyama, minaccioso, posandogli una mano sulla
testa e cominciando a
colpirla a ritmo delle sue parole “Se domani mi sveglio con
l'influenza ti uccido!”
“Ma
io sono malato!”
si lamentò ancora
Hinata senza alcuna logica, spalancando la bocca per fare respiri
profondi “Adesso
dovresti prenderti cura di me, non minacciarmi! Negli shojo manga fanno
così!”
“Ma
cosa diavolo leggi da quando è
finito One Piece?” esclamò Kageyama, stravolto:
sostenere una conversazione con
Hinata quando era malato era ancora più stancante del
solito, perché mancava
completamente di ogni buonsenso.
Gli
carezzò brevemente la
testa con la mano e con l'altro braccio lo
strinse ancora di più a sé. Sentiva che il
respiro caldo di Hinata gli stava
creando una piccola zona bollente all'altezza del pettorale sinistro,
ma non
voleva lasciarlo andare.
“Dormi.”
gli ordinò allora, sistemandosi a sua
volta più comodamente sul divano, mente l'altro si
abbandonava completamente
contro di lui “Così se ti riprendi oggi pomeriggio
forse potrai giocare.”
“E
tu, domani..?” mormorò dopo un
po' Hinata, la voce già impastata per il sonno.
“Ormai
il danno è fatto.” bofonchiò
Kageyama in risposta, guardando diritto davanti a sé e
cercando di fare respiri profondi per calmarsi e pensare razionalmente
“Mi
dispiace…”
“Ti
ho detto di dormire…”
Il
termostato segnava ancora
trentasei gradi, ma era certo che il suo corpo ne misurasse almeno
quaranta ed
il suo cervello quarantacinque, e non per colpa della febbre. Non
riusciva
ancora a non surriscaldarsi quando Hinata gli si avvicinava troppo.
Note:
Ecco
l'utimo capitolo
scritto per la KageHina
Soft Week 2021 indetta su Twitter!
Come avete letto, doveva essee pubblicato ieri, ma mi è
saltata la connessione sul più bello ed eccoci qua.
Questa è stata la prima volta che ho partecipato in maniera
così plenaria ad una challenge, perché di solito
mi
limito a rubare uno o due prompt, e devo dire che mi ha dato molta
soddisfazione. Perché sono riuscita a buttare giù
idee
che mi hanno fulminata, perché ho potuto fare pratica con
Haikyu
e con Hinata e Kageyama, che al momento sono decisamente la mia OTP.
Ma, più di tutto, mi ha riempito di gioia l'accoglienza che
questa mini raccolta ha ricevuto da parte di chi ha letto.
Grazie di cuore per esservi fermati, per aver letto e per aver
recensito.
Ringrazio in particolare - in rigoroso ordine alfabetico - Arianna,
Diana, Clau e Gio, che non si sono mai persi un capitolo. Le vostre
parole mi
hanno reso davvero felice! Grazie davvero!
Spero di poter tornare a scrivere al più presto su Hinata e
Kageyama! Al momento ho una mini long fic in revisione, ma devo trovare
il coraggio di condividerla. Spero mi venga al più presto! :D
Dopo i ringraziamenti, due parole sul capitolo. : )
Questa
idea è stata
sapientemente ispirata da quella parte di Lovely Complex in cui Otani
si becca
l’influenza e Risa lo va a trovare portandogli i mandarini
per andarsene con
una sottospecie di bacio. Solo che qui non ci sono mandarini, ma solo
un bacio
dato a tradimento per far ammalare Kageyama. Mi faceva sorridere
l’idea di
Hinata che si arrabbia con Kageyama perché non si prende per
bene cura di lui
ed ecco qui questo ultimo capitolo. XD Provate ad indovinare voi chi
giocherà
la sua partita e chi no. XD
Per
quanto riguarda l’ambientazione,
è la stessa dello scorso capitolo, di cui questo
può essere considerato una
sorta di episodio susseguente. Dopo One Piece Hinata si è
aperto agli shojo manga, prevedo guai per Kageyama! XD
Siamo
giunti davvero alla fine di questa
raccolta! Sono un po’ triste, perché ho adorato
scrivere di Hinata e Kageyama
in salsa slice of life, e spero di poterlo fare ancora e prestissimo!
Grazie
di cuore per avermi seguita!
Spero che quest’ultimo capitolo vi sia piaciuto! : )
Grazie,
come al solito a chiunque
leggerà/recensirà/metterà nei
preferiti.
Alla
prossima,
Ayumi
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