Sofà & voluttà

di Hiril Underhill
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Il tuo sguardo impudente
quel tuo far da impertinente
tua lascivia disdicente
lascia il mio fior gaudente.
 
La tua mano lesta guizza
si disfà degli imbelletti
via le trecce ed i merletti
la tua agilità m’attizza.
 
Il tuo intento onesto pare,
con quell’arnese che vuoi fare?
Via quei nobili pensieri
diventiamo trombettieri.
 
Non è sol carnalità
né insaziabilità
trattasi d’intensità
stretti insieme su un sofà.





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