D'estate la notte è più nera

di Soul Mancini
(/viewuser.php?uid=855959)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Disgelo
 
 
 
 
Quella patina opaca, brina,
forse il tempo non l’ha scalfita
e i raggi dorati che la squagliano
capiranno che nulla infine è cambiato.
 
Non è cambiato il mio viso,
ha solo qualche cicatrice in più;
ferite ancora doloranti, tagli
che mi sono inflitta con le unghie
e l’angoscia.
 
Non sono cambiati i miei occhi,
sono solo più stanchi,
affaticati da uno schermo
dietro il quale si nascondono;
stufi di mentire, come me.
 
Non è cambiato il mio corpo,
è solo un po’ più scavato,
deperito, povero di realtà,
affamato d’esperienze,
deprivato di sogni.
 
Non è cambiata la mia pelle,
è solo un po’ più pallida,
fredda, bucata dalle ossa;
non ricorda più il brivido
di dita estranee che la percorrono.
 
Non è cambiato il mio cuore,
fa solo un po’ più male,
reduce di colpi, batoste, lutti,
sede di un dolore muto
che conosce solo il mio petto.
 
Non sono cambiata io,
ho solo un affetto in meno
e una lapide in più;
non ho ancora amato
e nessuno mi ha ancora amata;
non sapevo dove andare
e non so dove andrò.
 
Non è cambiato niente,
sono solo spaventata.
Non è cambiato niente,
sono solo un po’ più triste.






Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3984956