Proposal of Marriage
Titolo:
Proposal of Marriage
Autore: My Pride
Fandom: Batman, Super Sons
Tipologia: One-shot
[ 1513 parole fiumidiparole
]
Personaggi: Jonathan
Samuel Kent, Clark Kent, Damian Bruce Wayne
Rating:
Verde
Genere: Generale,
Slice of life
Avvertimenti: What
if?, Slash
Solo i fiori sanno:
28. Non ti scordar di me: promessa d’amore
BATMAN
© 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.
Jon
contemplò quell'anello con sguardo corrucciato, chiedendosi
se
nel comprarlo non avesse fatto una stupidaggine. Era da mesi che stava
programmando quella cosa, ma non aveva ancora avuto l'occasione di
fare quella proposta a Damian.
Da
quando aveva finito il college, si era ritrovato a pensare alla loro
relazione e a tutte le avventure che avevano vissuto, e non aveva avuto
il minimo dubbio di voler passare il resto della propria vita insieme a
lui. Però, e lo ammetteva, non aveva ancora trovato il
coraggio di
chiedere al compagno di sposarlo. Sapeva com'era fatto Damian, i
contatti fisici ed emotivi avevano il potere di farlo chiudere a riccio
a causa del suo passato, e per lui era stata già una gran
bella fatica
ammettere i sentimenti che provava. Persino fargli abbassare le difese
e scacciare l'imbarazzo all'idea di fare sesso era stata una vera
catastrofe, per quanto poi alla fine non se ne fosse pentito affatto.
A
quei pensieri Jon trasse un lungo sospiro, scompigliandosi i capelli
con
una mano. Damian Wayne era un vero e proprio mistero, e non voleva che
una proposta di matrimonio potesse in qualche modo sollevare nuovamente
quel muro emotivo che innalzava quando aveva bisogno di riflettere da
solo. Non gli piaceva quando lo escludeva, poiché in quel
modo non poteva aiutarlo o consolarlo.
«Non glielo
hai ancora dato?»
domandò improvvisamente Clark, arrivando alle sue spalle
proprio in
quel momento.
Jon
aveva udito i suoi passi, dunque non ne fu molto sorpreso, per quanto
avesse chiuso la scatoletta con uno scatto e se la fosse rimessa in
tasca. «Volevo
farlo ieri», ammise,
gettando uno sguardo al genitore. «Ero
riuscito a convincerlo ad uscire, abbiamo passato una bella giornata e
avevo persino aspettato il
tramonto per, sai, essere più romantico. Ma
abbiamo ricevuto
una
chiamata dei Titani e...»
«...la cosa
è passata in secondo piano».
«Già»,
affermò mogio, notando con la coda
dell'occhio i
movimenti del padre. Sorreggeva due tazze che prima non aveva visto, e
si accomodò accanto a lui sul divano prima di porgergliene
una. Jon
accettò di buon grado e ringraziò, soffiando su
quel the fumante prima
di assumere un'aria ancora più pensosa. «Papà...
credi... credi che
stia correndo troppo?»
Clark sbatté le palpebre. «Perché
questa domanda?»
domandò, sinceramente curioso. Per quanto fosse
sicuro di sé, c'erano momenti in cui Jon aveva bisogno di
rassicurazioni come quando era un bambino, e quel momento sembrava
essere uno di
quelli, poiché lo vide massaggiarsi dietro il collo con una
mano, nervoso.
«È
che... lo so di aver compiuto ventun anni da poco e che ho appena
finito il college, ma io e Damian stiamo ufficialmente insieme
da tre anni e ho
sempre saputo cosa provavo per lui... solo che ho paura che possa
vederla come una pressione»,
ammise.
Damian non era mai stato un tipo
romantico e, nonostante sapesse quanto lo amasse, non avevano mai
discusso seriamente di matrimonio. Una volta il discorso era uscito
così, un po' per gioco, ma... c'erano un po' di cose di cui
tener conto. Primo fra
tutti, c'era il problema che era pur sempre un Wayne e sarebbe stato
praticamente al centro dell'attenzione se solo si fosse venuto a
sapere. D'altra parte, Damian era piuttosto fissato col fatto che le
loro controparti eroiche non dovessero lasciar intendere che stessero
insieme, motivo per cui sul campo di battaglia cercava sempre di
mantenere una certa disciplina. Difficilmente riusciva ad ottenere
almeno un bacetto dopo una lunga lotta estenuante.
Comprensivo,
Clark passò un braccio intorno alle spalle del
figlio. «Sai,
Jonny...
anch'io ero nervoso quando ho chiesto la mano di tua madre»,
cominciò
nel sorridere al ricordo. «Non facevo
altro che rigirarmi l'anello fra
le mani e mi chiedevo se stessi facendo la cosa giusta... e alla fine
ho lasciato che fosse il mio cuore a guidarmi».
«Ma la
mamma non ha il caratteraccio di Damian».
«Oh,
ti stupiresti nel sapere che molto spesso lo ha eccome»,
replicò Clark
con un ghignetto. «Ed
è anche piuttosto competitiva, avresti dovuto
vederla i primi anni al Daily quando sono arrivato io. Il punto, Jon,
è
che so quanto voi ragazzi teniate l'un l'altro, nel corso degli anni
l'abbiamo notato tutti e non avete fatto altro che confermarlo giorno
dopo giorno. E se sei davvero sicuro
della tua scelta, devi provare a darti un'occasione. Fa' ciò
che ti
senti di fare, figliolo».
Jon avvolse un braccio intorno alla vita del padre. «Grazie,
papà. Mi sento un po' meglio»,
accennò rassicurato. «Non
c'è nessun
altro con cui desidero passare il resto della mia vita, e...» si
interruppe un momento, folgorato da un pensiero che gli fece spalancare
i grandi occhi azzurri, tanto che si voltò per osservare il
padre. «...il
signor Wayne è vecchia scuola? Pensi che... dovrei chiedere
a
lui il permesso di sposare Damian?»
Clark
si lasciò sfuggire una piccola risata divertita. «Bruce
è
legato alle tradizioni, ma non così tanto. E poi, credo che
finiresti
col dover chiedere il permesso prima a Dick», prese in
giro, sbattendo
le palpebre nel vedere l'espressione decisa che si era dipinta sul
volto del figlio. «Stavo
scherzando, Jon», si
sentì in dovere di
precisare, stringendolo un po' a sé.
«Mhn...
conoscendo Dick, non sono sicuro che sia proprio uno scherzo...» Jon parve
bofonchiare tra sé e sé.
«Per quanto Dick sia protettivo, non credo dovrai arrivare a
tanto», rimbeccò Clark, dandogli una pacca su un
braccio.
«Cerca di non farti prendere dall'ansia. È un
passo
importante e capisco come tu possa sentirti, una promessa d'amore come
questa può rendere nervosi... ma il segreto è
essere
tranquilli. Se cerchi un buon momento, fallo in uno che sai potrebbe
essere speciale per entrambi».
Senza riuscire a farne a meno, il giovane ridacchiò. Forse
si
stava facendo prendere inutilmente dal panico, tutt'al più
Damian avrebbe potuto dirgli che era troppo presto e... basta. Giusto?
«Su un tetto dopo aver preso a pugni dei
cattivoni?»
domandò divertito, facendo ridere anche Clark.
«Mi spiace dirti che Bruce ti ha rubato l'idea anni fa,
Jonno».
Jon sgranò gli occhi. «Non ci credo, ha davvero
fatto la proposta a Selina in questo modo?»
«Purtroppo per te, sì. Non sarai originale come
vorresti»,
scherzò prima di
guardarlo seriamente. «Dico
sul serio, figliolo. Non essere
nervoso. Sai cosa piace a Damian, vi conoscete da dieci anni e sapete
praticamente tutto l'uno dell'altro. Non
cercare per forza la perfezione, a volte la spontaneità del
momento vale più di ogni cosa. In qualunque modo tu decida
di
farlo, cerca di essere
semplicemente te stesso».
«Avevo davvero bisogno di un po' di
incoraggiamento»,
sorrise il ragazzo, sentendo vibrare il suo comunicatore sferico prima
ancora che potesse aggiungere altro; lo prese dalla cintola, dando una
rapida occhiata a quella T lampeggiante per aggrottare poi la fronte. A
quanto sembrava, c'era stata un'altra riunione straordinaria dei
Titani, organizzata per di più proprio da Dick, e lui era
stato
categoricamente convocato a partecipare. «Purtroppo
devo andare, papà. Grazie del supporto»,
replicò
sincero, stringendolo in un abbraccio quando si
alzò. «Ti
farò sapere come va».
Clark gli sorrise di rimando. «Ci conto. E ricorda il mio
consiglio».
«Lo farò. Salutami la mamma», lo
lasciò
andare e lo salutò con una mano, prima di sgattaiolare
letteralmente fuori dalla finestra e, accertatosi che nessuno in strada
o alle altre finestre stesse guardando, volò il
più
velocemente possibile verso il cielo per sparire fra le nubi che
sovrastavano Metropolis.
Parlare con suo padre gli aveva fatto
bene. Aveva
sempre avuto la convinzione di voler sposare Damian, sin dal primo
momento in cui aveva capito ciò che provava per lui e che
ormai
facevano parte l'uno della vita dell'altro, quindi aveva pensato che
una proposta perfetta sarebbe stata... beh, la cosa ideale. Invece suo
padre aveva ragione: non doveva per forza cercare la perfezione, in
quel modo si sarebbe fatto scappare solo le occasioni migliori, mentre
farlo spontaneamente sarebbe stato proprio nelle loro corde.
Forse Richard avrebbe potuto aiutarlo a
sorprendere
un po' Damian, ma a quel punto avrebbe dovuto parlargliene. Ed era
certo che sarebbe andato al settimo cielo ad una notizia del genere.
Persino sua madre sarebbe stata felice di saperlo, e... mentre era
in volo verso la Titans
Tower,
un pensiero lo fulminò seduta stante. Oh, dannazione. A
proposito di madri... si era dimenticato un piccolo particolare: Talia.
Era stato così concentrato sulla proposta, sul pensiero di
dover
chiedere il permesso a Bruce come da tradizione e persino
sull'organizzare il tutto, che si era dimenticato che il suo ragazzo
fosse imparentato con la donna più pericolosa del mondo. E
che
quella donna conosceva
letteralmente mille modi per farlo fuori se solo si fosse
sentita offesa in qualche modo per l'essere stata tagliata fuori.
Jon si lasciò scappare un lamento soffocato dal sibilo del
vento
che gli sferzava il viso. Sarebbe stata una lunga settimana.
_Note inconcludenti dell'autrice
Allora...
a voler essere proprio super sincera, non avevo intenzione di
cominciare una nuova raccolta. Però, vista la piega che
stavano cominciando a prendere determinate storie, continuare a
postarle nella raccolta Allegretto
~ Deux ou trois choses que je sais de nous mi
sembrava un po' fuori luogo, tenendo conto che quella riguarda
più la bat-family in sé che altro, e anche
postarla in Midsummer
Nights ~ Let me swallow the sunset era fuori discussione
(quella è più
rivolta a storie dallo stampo estivo)
Quindi mi sono detta: ho già tante storie all'attivo,
perché non cominciarne direttamente una a tema matrimoniale?
Ed eccola qui, nuda e cruda nella sua interezza, come ne posai una per
i miei amori di sempre (Roy & Ed) e come lo feci a suo tempo
per il fandom di One Piece. Sì, alla fine sono monotematica
Comunque, tutto questo giro di parole per dire che avevo voglia di
scrivere una raccolta DamiJon incentrata sul matrimonio, con tutte le
fasi che esso provoca (e gli alti e bassi che si creano persino con la
famiglia). Tutto qui. Ovviamente non sono ragazzini, Jon ha ventun anni
e Damian deve compierne ventiquattro, quindi non c'è niente
che
non va. Inoltre, per la richiesta di Jonno a Bruce, vi rimando qui Blessing,
scritta da ShunDiAndromeda :p
Commenti
e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥
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