in the name of the Black

di Marti Lestrange
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in the name of the Black.

 

Giorno 23;
appuntamento;
❨ Narcissa/Lucius ❩.

 

Narcissa è nervosa. Si guarda e si riguarda nel lungo specchio verticale in camera sua. Analizza il suo corpo con solo addosso una sottoveste leggera, e si passa le mani sul ventre per saggiarne la piattezza, e sulle braccia per verificare che non siano né troppo grosse né troppo esili, e sul seno per controllare quanto sia pieno. Sua madre le ha sempre detto quanto fosse importante curare il proprio corpo e il proprio aspetto, per assicurarsi di trovare un buon partito tra i rampolli Purosangue prima, e per evitare di far scappare il proprio fidanzato e marito nel letto di altre poi. Druella fa bagni speciali con speciali saponi, idrata la pelle con unguenti profumati e odiosi, pettina i lunghi capelli scuri tutte le sere prima di dormire, seduta al tavolino da toilette nella sua stanza. Narcissa ha sempre cercato di sorbire quanto più poteva, e adesso, guardandosi, si sente almeno mediamente soddisfatta di ciò che vede. Non che Lucius Malfoy arriverà a tanto da spogliarla al loro primo appuntamento dopo il fidanzamento ufficiale, certo che no, è un gentiluomo, lui, ma vuole essere sicura in ogni caso. Sceglie il vestito bianco che è certa le stia bene. I capelli li lascia così, sciolti sulle spalle come una cascata d’oro. Esce a piedi scalzi. 

 

 

È al fondo del giardino con le sue sorelle quando sente la voce di sua madre. La sta chiamando, e Narcissa capisce che dev’essere arrivato Lucius. Dentro di lei si annida l’agitazione, ora. Si incammina, e Bellatrix e Andromeda le vanno dietro, ridacchiando. È un giorno d’estate e il sole si riflette sul bianco del suo vestito, spargendosi poi sull’acqua della fontana come polvere di fata. Lucius le sorride quando la vede arrivare e Narcissa ha ancora le mani sporche del succo rosso delle bacche che ha mangiato poco prima. Le nasconde dietro la schiena. Lucius è bellissimo, profuso d’oro e di un antico splendore proprio solo agli dei. Narcissa capisce di esserne innamorata, proprio lì, proprio in quel momento. Il suo sorriso è come un bel ricordo che lei vuole conservare, qualcosa che sente di voler preservare a tutti i costi. Quando rimangono soli, lui raccoglie un fiore da terra: uno dei gladioli che Andromeda ha intrecciato ai suoi capelli1

 

[ 376 parole ]

 

⭐︎☆⭐︎

 


❨ note ❩

1. La seconda parte della flash fa riferimento alla mia “Golden Hour”, se volete leggerla vi lasco il link qui.

Come anticipato ieri, ecco qui una piccola flash stranamente leggera. Dico “stranamente” perché questa raccolta ha assunto fin da dubito contorni e sfumature noir e cupe, e qui invece c’è solo luce. Ogni tanto ci sta.

A domani e grazie a tutti voi che continuate a seguirmi ♥︎





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