capitolo 7
Capitolo 7
L’occupante
della panchina sentendo una presenza alle sue spalle si girò di
scatto, quando gli sguardi dei due si incrociarono rimasero entrambi
paralizzati.
- Tk… - disse la
mora con un filo di voce. Non avrebbe mai immaginato di incontrarlo li,
ne tanto meno riusciva a capire come mai anche lui si fosse recato in
quel posto. Il ragazzo si alzò dalla panchina e fece qualche
passo verso di lei.. – Kari… - rispose. Entrambi si
sentirono incredibilmente stupidi e imbarazzati, non tanto per il fatto
di trovarsi li ma piuttosto per le sensazioni che provavano ogni volta
che i loro sguardi si incrociavano, quella sensazione appartenente al
passato e che entrambi credevano di essere riusciti, faticosamente, a
seppellire.
A quanto pare non è
poi così vero che il tempo aggiusta le cose, per i due tutta
quella situazione era un deja-vu della sera precedente: stessi sguardi
impauriti e persi, stessa confusione e stessa amara felicità.
Che ci fai tu qui? –
dissero entrambi all’unisono, stupefatti e sentendosi un
po’ colpevoli. Dopotutto, tornare sulla “scena del
delitto” e poi reagire in quel modo è una tacita
ammissione di colpevolezza.
- be’….ecco..
io.. tu… cioè.. – iniziarono i due
contemporaneamente parlandosi addosso. – prima tu – disse
il biondo porgendo la parola alla ragazza che sorrise – io sono
venuta a fare una corsetta.. poi ho visto il sentiero e quindi…
- ah.. si si è chiaro.. anche io ero qui per fare 2 tiri a canestro e be’ poi.. – rispose Tk interrompendola.
- ah si , capisco… - rispose kari annuendo.
- già.. –
rispose lui imbarazzato. Seguitarono momenti di silenzio. I due si
squadrarono come era successo la sera precedente. Lei in shorts
bianchi, maglietta rosa e Ipod fucsia. Lui in pantaloncini blu,
polo bianca e palla arancione. Mentre si guardavano, Kari potette
appurare che il ragazzo non era cambiato poi molto, nonostante
l’aria più matura nei suoi occhi si poteva percepire
ancora, anche se in modo flebile, il Tk di sempre. Entrambi ormai erano
adulti ma in quel momento erano proprio come due bambini impauriti al
primo giorno di scuola, quando tutto sa di novità e ogni
scoperta è una conquista. Tk non riusciva a smettere di
guardarla, era cambiata moltissimo dall’ultima volta che si erano
incontrati, e non riusciva a non pensare a come fosse diventata ancora
più bella. I ragazzi Continuavano a guardarsi come se non si
fossero mai visti prima, l’uno ad aspettare la mossa
dell’altro. Tk prese il coraggio a due mani e iniziò..
anche se forse non proprio nel modo migliore possibile prendendo
l’unico argomento che in quel momento sarebbe proprio dovuto
essere tabù.. – ieri poi.. te ne sei andata?! Non ti ho
più vista.. - a quanto paro lo sguardo di Kari aveva
mandato fuori uso le capacità di avvocato di Tk. A quella
domanda la prima immagina che venne in mente a Kari fu il bacio tra Tk
e Netami – già.. me ne sono andata – rispose acida,
ma quando si rese conto di quanto la sua risposta fosse stata
infantile cercò di rimediare - sai com’e.. ero stanca dal
viaggio…. – Era stata davvero impulsiva la sera prima, e
ora non capiva cosa le stesse succedendo.. e forse era stata anche
troppo impulsiva nel scegliere di tornare in Giappone. Aveva sbagliato
a pensare di poter gestire la situazione.. come poteva pensare di
tornare a Tokio e di riuscire a rimanere distaccata da tutti i
cambiamenti che avrebbe trovato?! Nonostante si fosse preparata al
peggio, e per peggio intendeva incontrare Tk, non aveva messo in conto
che quest’ ultimo, in tutto questo tempo poteva averla
dimenticata e potesse essere andato avanti. Alla fine era quello che
voleva no?! Alla fine voleva solo che la dimenticasse?! O forse questo
era solo quello che sarebbe stato giusto volere e non quello che
davvero desiderava. Probabilmente si aspettava qualcosa di diverso e
probabilmente era stata troppo ingenua a non rendersi conto di quanto
tempo fosse passato e di quanto sarebbe stato difficile ritornare a una
realtà che da troppo tempo non era più la sua. Tk stava
iniziando a parlare quando qualcosa di piccolo e umido lo colpi in
testa interrompendolo, alzò lo sguardo e vide milioni di gocce
leggere cadere dal cielo.
- sembra stia piovendo – disse spostando lo sguardo dal cielo verso Kari.
- sembra proprio di
sì – rispose la ragazza girando il palmo della mano verso
l’alto per sentire meglio la pioggia regalando un meraviglioso
sorriso al biondo che ricambiò teneramente.. una tenerezza che
da quando la ragazza era partita, aveva quasi dimenticato di avere
tanto da farlo sorprendere.
- meglio ripararci –
disse Tk iniziando a risalire il sentiero passando accanto a Kari e
sorridendole nuovamente. La ragazza lo segui. Ad un tratto la piogge si
fece più insistente così i due iniziarono a correre
ridendo. Raggiunsero l’uscita del parco bagnati fradici trovando
riparo sotto la pensilina di una fermata dell’autobus giusto
accanto al grande cancello verde che delimitava l’ingresso al
parco.
- be’.. non ricordavo Tokio così avventurosa.. – affermò Kari divertita, ancora con il fiatone.
- a dirla tutta.. nemmeno
io! – rispose il biondo. I due risero di nuovo ma un tuono li
fece ritornare seri – E’ proprio un bel temporale.. –
continuò TK – meglio tornare a casa.. sei a piedi?! –
- veramente si..
l’auto l’ho lasciata a New York.. e in questo momento me ne
pento – rispose Kari sarcastica mentre guardava i goccioloni di
pioggia cader giù velocemente.
- allora ti do un
passaggio io.. la mia è questa – disse indicando un Audi
A5 grigia parcheggiata lungo il marciapiede giusto davanti a loro.
- oh.. be’.. io
non.. non voglio disturbarti.. prenderò l’autobus..
– rispose la mora confusa sul da farsi sorridendo timidamente. A
questo punto iniziava a dubitare della sua razionalità..
avendola vista traballare molto spesso nell’ultimo periodo.. e
non era del tutto sicura di riuscire a sopportare quella vagonata di
emozioni che l’avrebbe sicuramente travolta durante il viaggio
fino a casa.
- avanti.. non ti
aspetterai che ti lascio qui da sola sotto un temporale.. – le
disse facendole uno di quei suoi mezzi sorrisi che l’avevano
sempre fatta impazzire. Un fulmine illuminò a pieno giorno tutto
il cielo. Kari sussultò
- A questo punto credo che
accetterò.. ti ringrazio.. – gli sorrise, seguendolo verso
l’auto. A quel punto non poteva proprio rifiutare.
Salirono in macchina e Tk
accese il riscaldamento per ritemprarsi un po’ dalla pioggia che
avevano preso precedentemente., mise in moto e partì.
Appena entrata
nell’abitacolo della macchina Karì fu pervasa da un
brivido lungo tutto il corpo, un misto di felicità, paura e
incertezza, sensazioni sempre più ricorrenti oramai..
soprattutto in presenza di Tk. A questo punto la ragazza inizò a
chiedersi quale effetto potessero avere tutti questi incontri con Tk
sulla sua psiche, temendo di poter riportare gravi danni provocati da
tutti quei mix di emozioni diversissime tra loro che Tk le
somministrava a ogni singolo sguardo.
- non capisco come nel
2009 una città come Tokio con due schizzi di pioggia vada in
panne in questo modo – la voce del ragazzo la riportò alla
realtà. Le bastò guardare fuori dal parabrezza della
macchina per capire a cosa si riferisse Tk: infatti una fila
interminabile di macchine bersagliate da fitte gocce d’acqua
occupavano tutto l’asfalto.
- Se ti può
consolare a New York è anche peggio.. – Kari si
voltò verso il ragazzo sorridendogli. Tk venne pervaso da una
scarica di adrenalina che gli arrivò dritta in testa, la stessa
che aveva provato la sera prima in quel locale quando l’aveva
rivista per la prima volta. Non riusciva a capire cosa gli stesse
succedendo.. non si sentiva in questo modo da tanto tempo. In quel
sorriso rivide la Kari di tanti anni fa e si sentì confusa, in
dovere di smentirsi riguardo al fatto che fosse cambiata perché
vista sotto questa prospettiva le sembrava sempre la stessa, e non
riuscì a trattenersi dal rivelarglielo. – sai è da
ieri che non riesco proprio a capire…
- cosa non riesci a
capire? - Kari lo guardò confusa rialzando la barriera che si
era abbassata poco prima, Tk se ne accorse e si sentì nuovamente
confuso.
- sei cambiata.. –
più che una domanda sembrò un affermazione. La mora fu
spiazzata da quelle parole e anche dal modo in cui Tk la guardò
successivamente. Si sentì come la sera prima quando il ragazzo
con il suo sguardo aveva superato quel muro che si era costruita dentro
invalicabile da chiunque altro e si rese conto che in quel momento Tk
stava cercando di fare la stessa cosa. In un istante si sentì
scoperta, vulnerabile e ebbe paura di quello che ne poteva susseguire,
così riprese a guardare la strada spezzando il filo invisibile
che legava lo sguardo del biondo con la sua anima. – anche tu..
– rispose, senza girarsi. Tk non si aspettava quella risposta
rimanendo spiazzato, imitando la ragazza e riprendendo a guardare la
strada.
Kari lo guardò con
la coda dell’occhio riuscendo perfettamente a leggere la
confusione sul volto dell’amico e si rese conto di aver sbagliato
di nuovo risposta. Si stava comportando in modo sbagliato lo sapeva
bene e sapeva anche molto bene il motivo, quel peso sullo stomaco che
aveva proprio necessità di togliersi e decise che era quello il
momento per farlo.
- non è che la tua
ragazza è gelosa se sa che mi hai dato un passaggio? –
disse sorridendo con non curanza cercando di buttarla sullo scherzo. Tk
la guardò confuso – Quale ragazza? – le rispose.
- be’.. ma .. la
ragazza di ieri.. – Tk rivide la scena di quel bacio con Netami
nella sua testa e storse le labbra – “ maledizione allora
ha visto.. maledetta Netami, è veramente una scocciatura
quella.. “ – pensò tra sé e sé..
- scusa.. non sono affari che mi riguardano – disse rammaricata Kari non ottenendo nessuna risposta.
- no.. non e questo.. solo
che.. lei non è la mia ragazza.. – si sbrigò a
rispondere Tk notando che la mora aveva frainteso il suo silenzio. Kari
annuì – “ non è la tua ragazza però te
la sei baciata.. “ – pensò con una punta di gelosia,
rimanendo sconvolta da quel sentimento. Non poteva essere gelosa di
Tk.. non poteva assolutamente.. scosse la testa leggermente per
allontanare quei pensieri.
- e tu.. –
esitò leggermente Tk – e tu.. hai qualche “
boyfriend “ che ti aspetta a New York – continuò Tk
sorridendo, cercando di buttarla con menefreghismo sullo scherzo come
aveva fatto la ragazza prima.
- no.. nessun “
boyfriend”… - disse scuotendo la testa - e neanche nessuna
“girlfriend “ sia chiaro... – continuò poi
rompendo la tensione che aveva creato quell’argomento. Tk
scoppiò a ridere e anche Kari lo seguì.
- è strano parlare di questo con te.. – confessò la ragazza in una botta di sincerità.
- mmm.. mi devo offendere? – rispose Tk cercando di sdrammatizzare.
- può darsi.. – continuò Kari stando al gioco.
- be’.. siamo giunti
a destinazione.. – disse Tk accostando lungo il marciapiede
antistante al palazzo dove risiedeva la ragazza.
- sembra proprio di
sì.. – rimase sorpresa Kari di essere già arrivata.
Nonostante ci avessero impiegato molto più tempo del solito a
raggiungere la meta a causa del traffico alla ragazza il viaggio
sembrò essere durato solo pochi minuti.. e anche Tk ebbe la
stessa sensazione.
I due rimasero fermi a guardarsi.
- allora come sta casa
Yagami? – disse il biondo guardando in alto attraverso il
tettuccio della macchina verso il piano dell’appartamento
di Kari. Non poteva negare che se da quella domanda fosse scaturito un
invito a salire non gli sarebbe per niente dispiaciuto. Si era creata
un atmosfera così leggera tra lui e la ragazza che non si
sentiva di lasciarla proprio ora.
- sinceramente?! Mai stata peggio… - disse ironica Kari – non ho ancora avuto il tempo di tirarla su.. -
- povera casa..
– rispose il biondo continuando il gioco dell’amica. Kari
sorrise, facendo seguire degli istanti di silenzio.- be’ allora..
grazie del passaggio.. ehm.. ti inviterei a salire ma.. è
ancora un casino.. scatoloni ovunque.. e posso offrirti solo
dell’acqua.. mi devo ancora organizzare a ricevere ospiti..
– cercò di spiegare la ragazza sentendosi estremamente in
difficoltà.. ma non poteva affrontare anche quello, stare da
sola dentro casa sua con Tk di nuovo dopo tanto tempo sarebbe stato
davvero troppo.. e quella giornata era stata già abbastanza
piena di emozioni per riuscire a reggere anche quella. Nonostante
questo, dispiaceva anche a lei lasciare il biondino.
- no.. tranquilla..
capisco.. i traslochi sono rompiscatole… - rispose ammiccando un
sorriso che Kari ricambiò – mi ha fatto piacere
incontrarti oggi.. – continuò la ragazza. – Anche a
me... -
- be’ … allora… ciao.. – disse Kari aprendo lo sportello.
- ciao.. – Rispose
Tk facendo un cenno con la mano. La ragazza scese dalla macchina
dirigendosi verso il poltrone. Tk rimase a guardarla imbambolato.
Quando Kari raggiunse il
portone lo aprì e ci si infilò dentro richiudendoselo
alle spalle come un fulmine non riuscendo più a sorreggere lo
sguardo di Tk su di sé. Mentre kari saliva in ascensore non
riusciva a smettere di pensare a quel pomeriggio ma in particolare alla
chiacchierata che avevano avuto in macchina lei e Tk e a quella
bellissima atmosfera che nonostante tutti quegli anni di silenzi era
comunque riuscita a formarsi. A quel punto era ufficiale: tornare a
Tokio non era stato per niente un errore!
Quando il
ragazzo vide la sagoma di Kari sparire dietro il portone del palazzo
sorrise scuotendo la testa e partì, non smettendo un attimo di
essere pervaso da quello strano calore che gli aveva provocato
quell’incontro. Quelle sensazioni non le provava da moltissimo
tempo e nonostante le avesse cercate non era mai riuscito a trovarle
prima di rivederla. Quel piacevolissimo graffio al cuore che fortemente
cercava riusciva a farglielo solo lei. Allora capì: non era
cambiato niente!
Eccomi
dinuovo con un nuovo capitolo!! questa volta sono stata brava... non vi
ho fatto aspettare neanche un mese dall'ultimo aggiornamento :-D
Scherzo.. XD
Cmq come sempre spero che anche questo capitolo sia stata di vostro
gradimento.. ringrazio tutti.. chi recensisce, chi mi segue, chi mi
mette tra i preferiti e anche chi solo legge!!!
Spero continuiate a seguire le mie storie numerosi.. un abbraccio a
tutti e per chi come me tra pochi giorni dovrà tornare a
scuola.. buon anno scolastico e in bocca al lupo!!!
Ice_Princes
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