La
cambio io la vita che,
che
mi ha deluso più di te…
❤Chiara
Bennett❤
Basta! Dovevo
fare qualcosa, non potevo più stare ferma qui a sprofondare
nel pianto e nel passato. Dovevo prendere la retta via per il futuro;
mio e di Francesca, specialmente quello di Francesca.
Sento un dolore
strano, che proviene dalle mie scapole, non riesco a
muovermi, mi brucia la gola , e poi c è
quest’ odore che mi infrange nelle narici.
Cerco di muovere
leggermente le spalle, ma c è qualcosa che me lo impedisce.
Ho gli occhi semi aperti, ma ho la vista quasi annebbita,
riesco solo ad intravedere un vetro , poi nient altro.
Ad un certo
punto, sento una voce che richiama la mia attenzione, la
ricordo, la riconoscerei ovunque,
è la voce del mio Gomez.
“
io (anche se mi odi) e Fanny , specialmente Fanny abbiamo bisogno di
te. Senza te saremo persi……”
Tutto ad un
tratto sentì un dolore al petto, mi faceva male, e di scatto
aprì gli occhi e vidi la testa di Vito Gomez chinata sul mio
braccio . Io con quel poco di voce che avevo dissi
–
perdonami…
“stando
qui, divento pazzo, ora sento anche le voci “
-perdonami,
non sei pazzo, perdonami.
-ossigenore
!! Interstellar ti sei svegliata!!!
ad un certo
punto, un rumore assordante quasi da perforarmi i timpani si espanse in
tutta la stanza. E dopo aver visto l ingresso dei dottori capisco che
si tratta dei macchinari a cui sono legata.
Ci fu il buio
più assoluto. Sentivo solo i medici che dicevano ”
è in arresto cardiaco “.
Dopo non so
quanto tempo, il mio corpo sembrava rilassato, senza dolori e
fitte.
Aprendo gli
occhi, trovo Liv seduta accanto a me, tiene in mano un libro, guardando
la copertina, sul mio viso spunta un sorriso.
-Dov’è?
-Gomez?
-a
casa, se ne è andato come una furia, quando hai avuto l
attacco cardiaco .
-chiamalo
-è
a casa sua ha detto di non chiamarlo
-Livia
non me ne forte un cazzo! Chiamalo!! deve sapere di nostra figlia!!!
–
hai appena avuto un attacco cardiaco, ne vuoi un altro per
caso?
-no!
Ma tu già mi hai rotto.
–
Ma , io ..
-ma
io, un cazzo, se non lo chiami tu lo farò io !.
-No
, non lo chiamo
-bene!
Vaffa Liv.
Mi spostai con il
sedere vicino al comodino, e presi il telefonino, composi il
numero di casa …
Uno, due, tre,
quattro squilli. al quasi quinto squillo, mi
rispose..
-pronto?
-Gomez
smuoviti il culo e vieni qui da me in ospedale, io e te dobbiamo
parlare e non me ne frega un cazzo se rifiuti, ti verrò a
prendere io personalmente e sai di cosa sono capace quando mi
incazzo.
–
Bennett, mo hai finito di urlare? Stavo parlando con Liv, e mi ha detto
tutto. E fra un po sono da te.
-ok.
Va bene.
Chiusi la
chiamata e mi rilassai.
Vito
Quel rumore
assordante, mi fece diventare matto, infatti presi Fanny e
uscì immediatamente da lì, ma
il mondo mi crollò addosso quando entrarono i medici e
dissero che stava avendo un attacco cardiaco . Iniziai a camminare per
tutto il corridoio della sala d attesa, ma niente, ero nervoso al
massimo.
Per si
è per no, bevvi quattro caffè, sempre
se così si possano chiamare, ma niente nessuna notizia
arrivava dai medici.
A un certo punto
Livia mi consigliò di tornare a casa, e di riposarmi. Io gli
dissi che qualunque cosa fosse successa, mi doveva chiamare
urgentemente.
Il problema non
fu quello, ma bensì era quello che nessuno poteva occuparsi
di Fanny.
-potrei
portarla con me, tanto io vado a casa.
-tu???!
Ma sei pazzo???
-Liv,
non sono pazzo, e poi non mi sembra il caso di far stare una bambina
qui.
-ok,
hai ragione. Ma ti ricordi cosa devi fare se inizia a piangere??
-si
ricordarmi del tatuaggio di Chiara o far suonare il mio cellulare.
-ok.
Mi raccomando
-Liv
, è un essere umano come tutti, e poi conosco sua mamma
meglio di chiunque altro.
-appunto.
Presi tutto l
occorrente , e portai Fanny con me. Non so perché,
ma quella bambina mi metteva allegria, mi faceva sentire diverso.
Beh di certo solo
un bastardo si lascerebbe sfuggire una figlia
così, ma a quanto ne so Chiara , non ha mai
rivelato al padre l esistenza di Fanny.
Quella bambina
era un vero e proprio angelo.
Quando siamo
entrati in casa, il suo sguardo fissava la parete, io non capivo il
perché, ma poi seguendo il suo sguardo lo
capi’ .Fanny fissava il poster sul muro, ma non era un poster
normale, era una foto mia e di chiara.
Beh non avendo
nulla da fare, accesi lo stereo e misi le canzoni di Gue Pecheno e
notai con mia sorpresa che Fanny si rilassava.
Talmente era
presa dalla melodia che si addormentò nel mio
letto tra le mie braccia.
Non so che ora
erano di preciso, e sentì squillare il mio telefono . Dopo
cinque squilli risposi.
-pronto?
-Gomez
smuoviti il culo e vieni qui da me in ospedale, io e te dobbiamo
parlare e non me ne frega un cazzo se rifiuti, ti verrò a
prendere io personalmente e sai di cosa sono capace quando m
in cazzo.
–
Bennett, mo hai finito di urlare? Stavo parlando con Liv, e mi ha detto
tutto. E frq un po sono da te.
-ok.
Va bene .
Mi diedi un
sciacquata,e cambiai Fanny. Quella bambina è un tesoro, non
si lamenta,
mangia dorme
e fa i suoi bisogni . Mia madre sarebbe diventata
rimbecillita, se avesse avuto una nipote del genere.
Caricai l
occorrente di Fanny in auto e mi diressi in ospedale .
Quando arrivai,
vidi subito Livia precipitarsi verso di me. Prese la bambina e senza
guardarmi disse
-va
da lei ti prego, non la posso sentire più
Quando entrai
nella sua stanza, i suoi occhi fissavano me.
-ciao.
-ciao.
Come stai?
-tutto
ok, a parte che non ne posso più di questi macchinari.
-capito.
Di cosa volevi parlarmi con urgenza , a tal punto da far incazzare
Livia?
-dovevo
spiegarti un paio di cose, che avrei voluto dirti due
settimane fa, quando hai scoperto l esistenza di Fanny.
-ah
approposito di Fanny, è una bambina dolcissima e bellissima.
Oggi l ho tenuta io a casa, mentre Liv e Betty sue erano qui con te.
-cosa
hai fatto? ?
-mi
sono occupato di tua figlia, e devo dire che quella bambina
mi fa sentire diverso.figurati che quando l ho portata a casa,
ha
subito spalancato gli occhi quando ha visto il poster con la nostra
foto al muro e poi appena ha sentito la voce di Gue Pequeno
si è a addormentata, nel letto senza batter ciglio.
-nel
letto??
-si
nel letto che c’è in camera mia quella dove
dormivi tu di solito.
-wow.
-cosa
devi dirmi di così tanto urgente??
-Fanny
è mia figlia,e se ti chiedi dove è suo pad..
-Bennet,
non m interessa niente del padre di Fanny, io penso solo che
sia un cretino, ad averti lasciato sola con un figlia.
-non
mi ha lasciato! Sono io che non gli ho detto di Fanny!
-ma
perché! ?
-perché
lui mi h sempre considerato soltanto un amica e nient altro!!!
-ah!
Quindi per lui tu sei solo una scopata! !!
-no!!!
-basta
io di qui esco, quando smetterai di deliriare, mi chiami io sono qui
fuori a dare il cambio a Liv!
Quando
uscì dalla stanza, presi Fanny e Livi entrò da
Chiara.
Non so dopo
quanto tempo, dalla stanza uscì Livia e mi disse, che chiara
doveva dirmi una cosa. Entrai in quella stanza lei non c era.
Liv, mi disse che
era in bagno.
-Bennett
cosa mi devi dire?
-rimani
qui stanotte? ti prego! Voglio te.
-ok,
va bene, per te farei qualsiasi cosa.
Andai da Liv, e
gli dissi che Chiara, voleva che resterai con lei di notte. Lei mi
disse che non c erano problemi.
Prima che Liv, e
Betty sue se ne andassero, andai a comprarmi un
caffè. Al rientro trovai chiara con un Mp3 in mano e si
stava mettendo le
cuffiette, io non dissi nulla , ma l osservavo dalla vetrata, mentre
beveva il mio caffè.
Ad un certo punto
la sentì cantare
”
mani, nelle mani, vedo due ragazzi dentro un mondo di canzoni
e di poesia. Domani, noi domani, ma stanotte tu rimani, non
chiedere di farti andare via …tu sei passione e
tormento, tu sei ….”
-io
sono? So di aver sbagliato, ma per te andrei anche alla inferno . Pur
di sapere che almeno tu mi voglia
-Io
volerti??? Io ti amo se ancora tu non l hai capito. Io ti amo da quella
fottuta sera che siamo finiti a letto insieme!! E me ne sono andata via
proprio perché ti amavo, e non volevo rovinare il nostro
rapporto di amicizia che c era tra noi se t’ avessi detto ” Vito ti
amo”.
–
Io mi chiedo perché cazzo tu non l abbia fatto!!! Io ho
passato quai tre mesi di inferno, per la tua partenza.
-perché?
-perché
anche io ti amo da quella fottuta sera che siamo andati a letto
insieme. Quella sera ti ho vista dormire al mio fianco, avrei voluto
stringerti al mio petto e dirti “ti
amo” , ma
quella sera non ho avuto il coraggio di dirtelo, e alla fine
ti ho solo sfiorato il naso e mi sono addormentato, ma poi tu la
mattina seguente non c eri più, e beh il resto lo
sai.
-già,
ed io che pensavo di aver commesso l errore più grande della
mia vita.
-già.
Prendetemi anche
per antipatico, perfetti no, maniacalista; ma io se devo fare
le cose, le devo fare buone o niente.
Alla fine presi
il viso di Chiara e la baciai come se non ci fossi un domani. Quelle
labbra si unirono in un unico elemento, era come se si
cercassero da sempre.
Quando mi stacca
da lei, per riprendere fiato, aveva le labbra tutte rosse e gonfie .
–ho
bisogno di un caffè, ti lascio sola per venti minuti, non
farti venire un altro attacco cardiaco.
–
ah ah ah sempre lo
Spiritoso
devi fare! Comunque vai, ti aspetto qui, intanto io leggo il libro che
mi ha portato Liv.
Erano passiti
si e no venti minuti, quando rientrai dal bar, e la
scena che mi si presentò di davanti era una
meravigliosa, Chiara, il mio interstellar si era addormentata
con il libro aperto, appoggiato al petto. Presi, quel libro,e nel modo
di prenderlo, dal suo interno cadde una fotografia,
c era lei con la
piccola Fanny, ma quello che mi colpì fu quello che c era
scritto dietro….
”
F.A.G.B… Se solo tuo padre sapesse di
te…”
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