Vito
Rimisi, la foto
all interno del libro, e lo posai sul comodino.
Ammirare Chiara ,
mentre dormiva era la cosa più bella. Presi posto nella
sedia vicino al letto e per curiosità mi misi ad ascoltare
le canzoni nel suo Mp3.
Le aveva divise
in cartelle ognuna con dei nomi particolari, poi aveva una play List
con il nome di “ canzoni per gli amici”, erano
quarantotto canzoni, e le ascoltai cercando di associare a le persone ,
arrivato alla numero ventidue , mi bloccai. Era la canzone “ Blanco y
Negro ” Malú.
Questa canzone l
avevamo ascoltata a casa mia quando mia sorella gli tirò il
bicchiere di wodka addosso.
Ma era il modo in
cui era rinominata la canzone. dopo il titolo c era scritto
V.Gomez.
Tornai indietro
alle altre playlist, c erano troppe canzoni stupide, come ad
esempio , le sigle dei cartoni animati tra cui Lady Oscar,
Heidi, Rossana, Pollon. Ma quello che
mi colpì fu l ultima playlist del suo Mp3.
Era rinominata “
V.F.A.G.B.C“.
Io quelle lettere
, le avevo già viste erano le stesse della fotografia.
Aprì quella Playlist e vi trovai tutte le canzoni di Guè Pequeno ,
Marracash, l inno Dell Inter, alcune canzoni di Gabry ponte,
tra cui la danza delle
streghe , e Quelli che non hanno età.
Spensi l
Mp3, e appoggiai la testa sul braccio di Chiara.
Non so di preciso
quanto tempo sia passato, da quando spensi l Mp3 di Chiara, ma fui
svegliato da un movimento, era Chiara. Ma poi mi resi conto
che lei si stava agitando.
Inizio’
a parlar nel sonno .
“
no, no no no no, perdonami, mi dispiace, si chiama Francesca Alice G..
,mi dispiace perdonami ”
Francesca
Alice G…? perdonami .. Mi d di spiace
Io non ci stavo
capendo nulla, finché tutto ad un tratto Chiara si
calmo’ e si rimise a dormire .
Chiamai subito
Livia , e gli dissi di venire subito qui.
Quando
arrivò Livia io mi stavo sciaquando la faccia.
-cosa
devi dirmi di così tanta urgenza nel chiamarmi
alle sette del mattino? ?
-chiara
, stanotte ha avuto un incubo e ha detto cose strane.
-cosa
ha detto di preciso? ?
–
ha detto perdonami, scusami Francesca Alice Bennet G.. , non
l ha finita la frase, perché si è poi calmata di
nuovo .
–
è il nome completo di Fanny
–
quale sarebbe??
-Francesca
Alice Bennett G..
-Francesca
Alice Bennet G ?
-io
non dovrei dirlo, come minimo chiara mi ucciderebbe
-dire
cosa ?
-tutto
il nome completo di Fanny.
-dillo,
mica è reato, lo sappiamo che lei non ha voluto dire niente
al padre .
-il
nome completo è Francesca Alice Bennett Gomez
-ma
cosa stai dicendo???
-Francesca
è tua figlia !!! Ecco perché Chiara non
è più ritornata dal viaggio quando siamo partite
Quando Livia mi
disse quelle parole, io uscì come un uragano dall ospedale,
e partì in direzione di casa mia.
NO, no non poteva
essere, chiara non mi avrebbe mai mentito su una cosa del genere. Non
era da lei.
Quando arrivai a
casa aprì il frigorifero e iniziai a bere una
bottiglia di merlot come se non ci fosse un domani.
Ad un tratto
mentre ero nel letto, mi venne in mente la frase che disse chiara
”
non gli ho detto di Fanny perché, lui mi considerava un
amica e basta!!! ”
Ma no!! Chiara
non mi avrebbe mai fatto questo. Crollai nel letto e mi addormentai.
Quando mi
svegliai erano le quattro del pomeriggio, e sapevo che tutti
erano in ospedale e mi venne in mente una mania,
che aveva
chiara, era quella che lei scriveva tutto nel suo
diario personale.
Mi
squillo’ il cellulare e risposi.
–Gomez
-sono
Livia, ho bisogno di un favore
-dimmi
-stasera
dovresti tenerti a Fanny, perché io farò la notte
a Chiara e Betty deve sbrigare un impegno .
-ok,
perle sette sarò a casa di Betty sue e resterò
lì fino al suo ritorno.
-ok
sei un tesoro.
Merda!!!! Avevo
appena detto a Liv, che mi sarei occupato di Fanny!!!.Io non posso
farcela !!!
Stavo per
richiamare Liv e dirgli che non potevo, quando pensai che forse sarebbe
stata l occasione giusta per aver le risposte alle mie domande.
Erano le sette
meno cinque minuti, quando arrivai da Betty.
-Gomez,
la bambina ha già cenato, è di là che
gioca nella culla. Poi tutto il resto lo sai.
-ok,
grazie.
Andai da Fanny e
la trovai seduta nella sua culla con in mano un orsacchiotto.
Io conoscevo
benissimo Quell orsacchiotto!!!
Era di Chiara ,
glielo avevo regalato io, il giorno che è venuta a pranzo
con i miei.
Presi in braccio
Fanny e la portai in camera di chiara, dove c era
lo stereo. Collegai il mio cellulare allo stereo con il
dispositivo bluetooh, e feci partire le canzoni di Gue’
Pequeno. Quella bambina si accoccolo’ sulla mia spalla e si
addormentò tra le note di ” nulla accade
“.
Delicatamente
posai Fanny nel letto e mi distesi accanto a lei. Mentre
guardavo Fanny dormire notai una macchia
Color cioccolato
nella spalla di Fanny.
Piano , piano
scostai il pigiamino e fu li che per poco non mi strozzai con la mia
stessa saliva. Fanny aveva una voglia uguale alla mia.
Perché?
Perché? mi aveva fatto questo???
L unica soluzione
a tutto oltre al test del DNA, è il diario di chiara. Lo so,
dovrei farmi i fatti miei ed aspettare che chiara mi dica la
verità, ma siccome la conosco bene so dove tiene il suo
diario. Infatti non mi sbagliavo era lì, in mezzo ai libri
nella libreria. andai a ritroso con le date dal giorno in cui
io e lei ci siamo visti l ultima volta prima della partenza.
…
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