Un Treno, uno Sconosciuto, un Brivido di Fastidio

di Subutai Khan
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No Guida, hai capito malissimo.
Un tizio qualunque potrebbe voler una bella donna sconosciuta seduta accanto a sé sul treno.
Da par mio io non voglio nessuno seduto accanto a me.
Che sia uomo, donna, una via di mezzo, un alieno, un cane a otto zampe.
Nessuno, perdincibacco.
È una cosa che mi dà mortalmente in testa, avere un estraneo seduto accanto a me. Specie quando c’è una marea di altri posti liberi lontani dal sottoscritto.
Ho riflettuto su questa mia idiosincrasia.
Probabilmente è una manifestazione concreta della mia (in)naturale asocialità.
La gente dovrebbe imparare a starmi lontana.
Io l’ho imparata, questa importante dote.

 




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