Di brace e di vento

di GladiaDelmarre
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Quanto tempo passato sull’orlo di un abisso

Il desiderio di lasciarmi cadere

E una codarda incapacità di farlo.

 

Non ho più ali 

Che possano sorreggermi

Bruciate, strappate, 

Scheletro di ciò che erano.

 

E i legami che mi ancorano alla vita

Senza mai dare sollievo

Come corde ruvide sulla pelle nuda

Ad ogni movimento

Strappano

Lacerano

Tirano e mordono.

 

Ogni passo che ti allontana da me

È una stretta ai nodi che tu stesso hai fatto.

Soffro un poco di più

Respiro con più difficoltà.

 

Mi hai lasciato così

Senza poterli sciogliere

Senza tagliarli di netto

 

Eppure li tengo stretti 

Non posso perderli.

 

Il dolore è parte di te.

 

Una lenta oscillazione

Centimetro dopo centimetro

E sono lame che entrano nel petto

Scivolano tra le costole

Graffiando

Tagliando

Facendo scempio 

Senza uccidere mai.

 

Infiniti “perchè?”

Come un urlo

Riassunti tutti nella tua assenza.

 





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