30.5
sistemati alcuni codici,
è assurdo come si osno salvati i capitoli ma sono con codice
a fatti suoi. spero ora si capiscano, controllerò meglio ma
tutti i dialoghi, pensieri e ricordi dovrebbero ricomparire, anche se
noto ancora problemi, scusate ma si sono salvati non so come malissimo
"Gaurda chi cè... ti piace proprio quel posto!" fece Milan
entrando nella sua camera da letto, slacciandosi il foulard o
fazzoletto doppia pala in stile parigina o ascot, infilato sotto la
camicia e non sopra come le cravatte. E lui badava allo stile.
Lia era seduta sulla cassapanca ai piedi del letto con la schena alla
pediera, con vicino un tavolino per il vino e altri oggetti.
"La colpa è tua. Sebbene questa stanza mi faccia salire il
glucosio a livelli indescrivibili, e non l'ho da quando sono qui...
capisci, è solo per l'imbottitura e come si sta qui sopra,
per
il tuo gusto dello stile Chesterfield. Questi mobili, tutti, color
bianco strano con le imbottiture con i bottoni che formano la
quadrettatura... ammetto che sono comodi, ma resta lì. E
comunque ero qui perchè stavo aspettandoti..."
"Capisco..." senza farla continuare "adesso che sono qui il tuo
glucosio è sceso? E' da quanto hai accettato di prestarti
per i
test sulle stoddarde che non hai più la glicemia alta da
diabete, a causa degli squilibri dei farmaci che ti davano.
Cèra
da aver paura con quei livelli..." posando delle cose sul comodino
prima del letto "Non dovresti avere problemi per un pò di
zucchero nella tua vita..." svestendosi e togliendosi la camicia
"Carina la battuta, ma sai che non sono persona da zucchero o
dolcificante, come le altre..."
"E noto che hai usato un temrine diverso invece di donna... "
"Si... ciò che mi portavo resta. Io... chi sono?... Cosa,
sono?
Come determinare me stessa? Alla fine siamo sempre lì. Si
è se stessi in base al riflesso che la gente ci da. Che lo
vogliamo o meno. Qui non piaccio a nessuno, come là,
perchè sono donna, e ancora non sono arrivate le noobies
donne,
e sarà il delirio... dovrò bastonarne parecchi
perchè la loro lingua buiforcuta non inizi a scuotersi... ma
comunque, anche qui sono valutata per determinate cose, in cui non mi
rappresento. E posso essere o fare ciò che voglio con la mia
forza interiore, non cambia... cosa sono e chi sono riflettono il mondo
che mi circonda e le persone..." guardando il libro che aveva aperto
sulle cosce "E io sono a punto e a capo. Là fuori sei
determinato dai voti a scuola, come ti mostri, come ti vedono e tu
rifletti ciò. Tutte le mie passioni non valgono niente, cosa
mi
piace, cosa mi sento o meno, non se ne parla. I miei dati biometrici
dicono donna e donna devo essere, con cosa significa per il loro
cervello bacato. Io sono cio che le mie tette e il mio utero dicono. E
devo essere cosa natura comanda. Peccato che siamo esseri umani..."
"Eppure concordo con te sul fatto che ci si può, qui,
costruire quel che si è si sente..."
"Si, ma non facile così come viene detto. Abbiamo visto come
la
gente per esempio prova perchè non capisce e sa chi e cosa
è, relazioni con lo stesso sesso per capire...
perchè
confusi più di me. E' un delirio..."
"Non riesci a scrollarti di dosso l'influenza dei tuoi, vero?" disse
Milan mentre controllava un paio di camicie da cui scegliere.
"NOn posso far nulla sul fatto che la paura del disprezzo e sdegno che
vedevo... no, non se ne vanno. Delusione e paragone con altri. Non
riesco a togliere la mia me falsa, creata per provare a emularli, mi
porta a conflitti. Secondo Janelle, la tizia psichiatra che avete, per
calmare la situazione che mi porto dietro cè necessariamente
bisogno di anni almeno, per sistemare la cosa. L'ansia di sentire le
loro grida, i loro giudizi e il casino non se ne vanno. E sono
lì la notte..."
"E hai ancora fatti quei sogni?" domandò lui cambiandosi i
pantaloni "intendo, quelli dove sei con qualcuno che non conosci e non
ne vedi, o non ricordi poi il volto, ma che dentro sai chi è
e i
gesti nei suoi riguardi, che nella realtà non capitano mai?"
Lei rimase zitta, distesa ancora sulla cassapanca, con il libro in
grembo e il bicchiere col vino frizzante che aveva iniziato a portare
alla bocca.
"Ancora, eh? Ma no nsai se parla di realtà o meno. SAi che
nei
sogni conosci quella persona, ma poi non sai nome, aspetto, niente. Ma
sai che è una persona così vicina che mai nessuno
in
questa vita. E se quella amica, ZAy, avesse ragione?" facendola voltare
"Innanzitutto non mi macchiare il mobilio, secondo, mi auguro che quel
libro che tieni lì, non lo abbia pulito con alcool di
centinaia
di gradi danneggiandolo, perchè lo vedo che è
della
biblioteca..." facendola ridere, sebbene avesse visto mentre lo
maneggiava che gli aveva messo uan copertina in plastica robusta, che
usava per non danneggiarli, ma anche tenerli in mano o sulle gambe
senza sporcarsi. Sempre quel senso di sporcizia che si sentiva addoso
ovunque fosse " E comunque per le cose che ho studiato e sentito da
persone autorevoli..:"
"Seee!....!" fece lei
"...in base a cosa si sa, poteva aver ragione nel fatto che come tutti,
ci sono persone destinate a trovare sul proprio cammino o ritrovarle se
la concezione della reincarnazione è vera... ne parlammo per
la
scelta della Muse. Quelle donne hanno capacità reali, o non
sarebbero qui con noi, ma non vuoi saperne di avvicinarle. E se quella
tua ex amica avesse ragione, e chi sogni e il vuoto che provi sia per
qualcuno che desideri nel profondo rivedere, ma non lo hai reincontrato
per aver scelto di far contenta la famiglia? Lei diceva che poteva
essere tra quella gente..."
"Quegli scarafaggi radioattivi..." fece lei tra i denti
"Ma potrebbe essere come dico io... quella persona, che riesci a
identificare come maschile e alto, non è che è
morto e
inconsciamente lo sai e quel vuoto e perdita che provi da anni sia per
questo? Quelle cose strane che hai visto e non ti spieghi, e che hai
provato, non siano questo? E ancora, desiderio pressante di andartene
dal piano materiale perchè cèra qualcosa che
doveva
esserci, ma con la sua morte non cè?"
Le domande rimasero a vagare tra loro un pò, mentre lei
fissava
le pagine aperte, tenendo il bicchiere sul tavolino alto fino alle sue
spalle, ma stretto tra le dita della mano sinistra.
"...cosa stai leggendo?" facendola sussultare
"...sto leggendo dei trattati sul nastro di Mobius e la bottiglia di
Klein..."
" Ma non avevi detto che queste cose non ti interessevano?"
"EH... io parlo di fisica, non metafisica e magia..."
"... ma anche negli studi che faccio, queste teorie, come altre, sono
considerate per avvicinarsi agl ialtri piani a noi invisibili e
apparentemente lontani. Stai vedendo dopo la nostra discussione sulle
Muse e i loro poteri, se tu con la visualizzazione e dissociazione sei
in grado di raggiungerli? O che puoi trovare lì le risposte
del
fatto che sentivi presenze e vedevi cose, e le strane cose che provavi?
Come quella volta con la chiave a Ballymena con Zay, dove cosa strana
la notte ti eri svegliata per qualche motivo, e alzandoti a sedere sul
letto cèra qualcuno dietro la vostra porta. La mattina vi
siete
accorte che la chiave non era dietro la porta quando l'avete chiusa e
avete cercato in camera senza capire. Poi di colpo, da tue parole,
qualcosa non sai bene come, ti ha mostrato come un flash visivo la
chiave nella toppa e senza pensarci due volte come se qualcosa ti
indicasse di seguirla, sei andata alla porta, mentre Zay ti guardava
senza capire, e hai preso la chiave messa fuori e l'hai messa dentro.
Quella cosa come tante altre erano strane ma non ci hai fatto caso,
come quelle capitate a casa e tre mesi prima, quel qualcosa che ti
stringeva la gola inchiodandoti al muro. E mi dici che non credi a
nulla e consulti libri su teorie di fisica? E vuoi intendere che non
vedi le Muse perchè non ti interessa... o è per
paura di
sapere che quel qualcosa che senti non sia qui tra i vivi, sia reale?
Intendo il mio pensiero che lui o chi fosse, sia già morto e
sepolto?"
"..."
"Devi fare i conti con queste cose. Sei i ltipo che vuole la
verità, non importa quanto faccia male, ma devi saperla per
digerirla e proseguire meglio. E' così che sei ed
è una
cosa ottima. Ma quando si parla di certe cose e della
possibilità che quel niente che senti dentro, quel senso di
perdita o di mancanza , è dovuto a ciò a cui
magari
tenevi che è morto..."
"Che senso ha parlarne? Se è morto, per ipotesi come dici,
che
cambia? Non riesco a scacciare cosa mi ha oppressa fino ad ora e non
riuscirò a scacciare l'angoscia di sapere che pensavano male
e
negativamente di me, sempre e comunque, mascherando con solo
perchè figlia o nipote. Se anche vi fosse un lui, se anche
fosse
morto o a metà, che so in coma o altro, e io lo sapessi da
tempo
per qualche ragione, ad ora non fa differenza. I timori, le paure,
l'incapacità di sentirmi forte come prima, ciò
che prima
so che potevo fare e ora no, perchè sono rotta... non cambia
le
cose. Io non servo a niente, sono incapace in tutto, sono... un
fallimento. E per quanto tu dica che invece posso fare la differenza ed
essere qualcosa con ciò che mi permetti... non so ancora
cosa
daranno al mio vuoto. Tu affermi che io sia tua amica e lavorando posso
darmi un IO, un CHI e COSA sono, ricstruendomi come dovrei essere... ma
cè una cosa che non hai inserito nell'equazione... e se te
lo
dico io che in matematica e fisica sono un capra..."
"Allora spiegami..."
"Tu dici che io so più delle persone normali che hanno
vissuto e
avuto più di me, quindi cè uno squilibrio. Loro
erano
mediocri secondo le informazioni che hai preso, io qualcuno che vale la
pena di ocnsiderare, eppure in quel mondo là fuori io valgo
zero, quelli duecento. Secondo una specialista strizzacervelli che hai
messo in campo, io dovrei lavorare sodo per mesi, un anno per avere di
nuovo la forza e determinazione di un tempo, per scacciare quel senso
di mancanza che provo... ha messo in mezzo un secolo di spiegazioni
psicologiche e ok, suo parere. Ma cè una cosa che nessuno di
voi
può darmi. E devi metterlo in conto, perchè io
estranea X
mi seneto ancora così qui con voi...allora se le cose non
sno
qui già diverse e cambiate, puoi far poco là
fuori per
cambiare il mondo."
"Spiegati" sistemandosi un nuovo foulard su una camicia diversa alla
marseille.
"Credi che anche qui con voi io possa determinare ME e COSA sono
facilmente? Ti sei guardato intorno? Una parte degli uomini
è
scema come un panda e non sa neanche dove cavolo si trova o che sta
facendo. Fusi di cervello come..."
"Sono sempliciotti quell idi cui parli. Concordo che a parte le loro
qualità, non brillano di acutezza perpicaciosa... si diceva
così, vero?" Fece lui divertito, rovistando nell'armadio per
trovare altro.
"Sia come sia, una parte sono dei fumati incapci di ricordarsi che
fanno, dove sono.... altri osno razzisti e xenofobi, altri omofobi,
altri ancora misogini, altri hanno caratteri veramente come si dice nel
mio paese , altri ... ah, per tanti
di loro
essere militari equivale ad essere parte di un gruppo. Altri sono
peggio di me, isolati come eremiti. La situazione per te è
buona
per una Comune? E ancor di più, una come me che si vede
presa in
giro e trattata come estranea e fastidiosa, sebbene tu mi abbia dato
l'autorizzazione a fare come volevo..."
"Infatti..."
"Beh, visto che stai a guardare cosa ti sta meglio con quello o
l'altro, immagino non abbia capito il senso. Qui è come
là fuori, non cè vera coesione, non cè
un collante
comune che li tenga insieme nel vivere com,e tu vorresti, e sentire un
vero senso di appartenenza. NOn sono individui ma singoli soggetti di
varie squadre. Seguono ordini come gli pare, ma la cosa peggiore
è che qui con voi, che là fuori è la
stessa cosa
per me. Perchè per chiunque il defiinre chi si è
e cosa
si è dipedne anche dal riflesso che si vede sal gruppo di
appartenenza e gli altri. Vuoi o non vuoi, questo è. Posso
dire
quanto voglio di non essere donna o che non sono portata per
comportarmi come tale, o essere ciò che i miei organi
riproduttivi dicono per me... perchè saranno sempre gl
ialtri a
determinare alla fine col comportamento, modo di interagire con me e gl
ialtri ect, me e come sono nell'intero contesto..."
"Quindi stai dicendo che non ti senti capace di sviluppare te stessa,
perchè anche qui le cose non sono..."
"QUi ci sono mentalità simili a quelle là fuori e
ancora
adesso dopo settimane, quei broccoli duri come marmo continuano a fare
resistenza invece di sistemare questo posto. E' come se un branco di
hippy avesse assaltato un antico maniero ergendolo a casa. Non
cè tanta differenza..."
"AH ah ah... bella questa. Ok, sono pessimo in queste cose, avevo
però lasciato qualcuno a farlo..."
"bravi anche loro... per l'idea della Comune e un posto più
aggregativo, avete solo creato una mandria dove tutti si sentono
stalloni senza puledre. E quindi si scornano e via dicendo. E io li
vedo, li sento voltarsi quando passo. bisbigliare, sentenziare,
giudicare..."
"Anche le patate ancora crude che hai tirato ad alcuni
perchè la
cucina era ancora orrenda? Ad altri li hai minacciati con il phon della
doccia con tutto i l tubo di usarli sulle loro teste perchè
continuavano a non lavarsi nel modo giusto. A chi non aveva le camerate
ben tenute hai minacciato di far trovare loro cimici e una collezione
di migliaia di zanzare da riversare nelle loro stanze, chiudendo anche
le finestre. Ad altri è andata peggio, le bisce finte che
hai
veramente messo nei letti. Agli altri hai chiuso i bagni e minacciato
con i taser finchè no nripulivano c osa avevano sporcato...
E
ok, capisco che incavolata nera e quandi ti fanno superare il limite
mordi, ma non è un tantino eccessivo?... vediamo, a chi si
fregava di nascosto alcuni beni e senza pagarli, hai aperto la loro
zona di camerata e hai invitato gli altri a prendere cosa piaceva del
tizio gratis, perchè visto il rubare facile, anche le lroo
cose
erano aperte a tutti. per non parlare della mummia vivente, Alfons, che
è diventato tale tutta la notte per averti prima minacciata
di
cose brutte e poi se ne è andato invece di presentarsi per
la
ronda, una sera, e un'altra per i turni di laovro per le sistermazioni,
e gli hai detto che visto che gli piaceva battere la fiacca e oziare,
poteva farlo per l'eterno scorrere del tempo, riposando come un gatto
dentro la scatola, bendato, perchè muovere un muscolo
è
fatico... questa è stata leggermente inquentate.... E gli
hai
detto che così facendo, giocavi a scoprire i segreti del
paradosso del gatto di Schrödinger. Altri li hai presi in giro
disegnando e imitando riti satanici, perchè li immolassi per
chiamare spiritelli che pulissero... Oddio, sono così tanti
che
ricordarli tutti è assurdo. Ah, dimenticavo, quello che mi
ha
fatto ridere più di tutti è quando hai portato
tre
cavalli nella camerata , senza i letti a castello, e hai lasciato
lì' dentro quelle bestiole, sporcando di cosa sappiamo
tutto,
affermando che visto lo schifo in cui vivevano, niente di nuovo..."
"Avevano barattoli di urina, chiusi, perchè la notte non
volevano alzarsi. Dammi della stronza...!" alterandosi
"Su quello hai ragione, ma..."
"E allora..."
"E le vecchie che hai raccattato chissà dove, portandole
senza
che vedessero il posto nel tragitto, mascherato da lavoro aiutandole
con la misera pensione con qualche guadagno facile, e le hai fatte
girare per le camerate metnre gli occupanti sentivano i loro pareri?
Cavolo, di nonne ne hanno già subito abbastanza... Andiamo,
le
vecchie sono insopportabili..."
"Se lo meritavano..."
"Eh..."
"Resta i lfatto che io ancora sono vista come tiranna sfascia case
altrui e stronzeggiano con me... e anche ora non posso definire me in
qualche modo e qui è impossibile, ancora, farlo... Mi hanno
conidizionata nel credere di essere niente mentre tu dici che posso
tutto. Gli uomini là fuori ti smentiscono, sembra... La
specialista che dice che ci vuole un anno da sua esperienza, per
cancellare ciò, e io che vivo in un posto dove sono vista
come
là... a che pro?"
"Lia...Come credi di poter fuggire da ciò che è
dentro la tua testa?"
"Se avessi voluto sentirmi libera di conoscere, essere me, sarei stata
per tutti una poco di buono, vergognosa, sgualdrina... io che rispetto
tutti e non ho giudizi, se non gli atti che fai negativi. Io che sono
per la libertà di tutti di vivere e sperimentare, sesso e
intimità addirittura, sempre che non ledano quella degli
altri,
devo sapere che ancora oggi sarei una poco di buono per scegliere di
vivere qualcosa di naturale. NOn provo niente e nulla per nessuno, ma
anche avessi voluto essere libera sessualmente, sarei finita sulla
bocca di tutti come quella stronza che è una... lasciamo
perdere, menter quella stronza che cambiava uomini come niente, aveva
comprato il diploma, non aveva fatto niente nella sua vita e non aveva
hobby, interessi o altro come me... ma è stata ed
è
sempre sopra di me.E qui mi etichetta proprio con epiteti di cose che
io non ho mai fatto... Bello, Milan, bella Comune..." applaudendogli
"..." lui alzò la testa verso il soffitto, stanco
"...Io sarei finita per ricevere sputi letteralmente solo per vivere
me, e cosa volevo. Lei che ha fatto di tutto per trovare il pollo,
cè riuscita che fosse scemo da non far domande e si
è
fatta mettere incinta, per essere sposata, perchè non era
persona da essere sposata. E fare figli. Eppure è
lì e
per matrimonio, due anzi uno civile e uno religioso dopo un anno, e i
figli per ogni cerimonia, ha ricevuto dai cinquecento a mille e
cinquecento euro così... regali da far impallidire le
porcherie
che ricevevo... e a me sempre le pietre da terra. Lei sempre
considerata, che affetto e tutto aveva e io sempre a guardare. Eppure
nonstante tutto mi brucia sapere che io non ho vissuto niente, pertutto
ciò che gli stronzi mi hanno gettato addosso, per le paure e
il
non essere una persona .. vaffanculo, e qui idem! mi hanno giudicata ed
etichettata negativamente mentre stronze come quella no! E nonstante
tutto mi brucia vedere i favoritismi del ,
il fatto che se sei una donna e libera, sei zoccola a prescindere,
sempre che non hai la faccia come il culo di piacere come molte che
erano spanne sopra a me nel livello esempio del gruppo, sei etichettata
così. Assurdo, ma è questa la situazione con cui
ho
vissuto.. E quelli come me, i miei blocchi... Io non ho vissuto un
cavolo e devo vedere questa feccia vivere, esistere, fare cose che io
desideravo..."
"Sia l'amore che la felicità sono la stessa cosa dell'aria.
Anche se riempie il mondo, se non lo capisci, è come se non
esistesse..."
"Ecco che ricomincia con l'amore" fece Lia con un gesto della mano per
scacciar ela cosa
"Più i giorni passano, peggiore diventa la tristezza per la
perdita di qualcuno. Cosa pensi di loro rimasti là?..."
"..." con una scollata di spalle "... per una volta sono stata
egoista..."
"ne abbiamo già parlato, ma perchè non provi a
seguire cosa fanno?"
Cos...?!? Io devo emularli in cose basiche che non ho vissuto? "
"Nel tempo limitato che abbiamo tra la nostra nascita e la nostra
morte, viviamo la vita con tutto ciò che abbiamo. E' una
massima
importante che...” allargando le braccia per mandare il suo
messaggio
"Beh, chi ami dipende dalla persona. Cè qualcuno con cui
è divertente stare? Stare con qualcuno non richiede
finzione,
compromesso e altro, finché le due persone si accettano a
vicenda. Se ti preoccupi per i genitori o famiglia, allora perdi.
Questo ho imparato! Non dimenticarlo. Non si può uscire o
stare
con qualcuno con sentimenti incompleti... pensando così si
finisce per essere come la gente stupida perchè ha paura
della
solitudine, io no..."
" Le persone sono in grado di creare un'altra parte di se stesse dentro
di sé, in qualsiasi momento. Una parte che possono davvero
apprezzare. Come hai fatto tu. Solo che nonostante ti sia portata oltre
e al limite, non è servito. Non ti sei arresa, ma non hai
ottenuto nulla. E..."
"pensare di arrenderti solo perché è inutile
rende scemi,
ma anche troppo... lascia stare. Il momento in cui ci si arrende
è quando la vita finisce"
"Lo dici come un peccato?" fece lui coe stupito
"Il peso di un peccato dipende dalla persona che lo misura." scuotendo
la testa "Così' come facciamo noi con la feccia... qua
comunque
stavamo parlando della mia esistenza ancora qui..."
"Se la tua esistenza è riconosciuta fermamente da te stessa,
è abbastanza per definirti. Se puoi vivere con fiducia e in
te
stessa, puoi accettare qualsiasi tipo di stile di vita, e quindi luogo
ed esistenza, Certo, se senti che appaghi ciò che ti provoca
dolore...". disse Milan con un sorriso
"Le persone tendono a trasferire il dolore di cui sono gravate sugli
altri. Vogliamo continuare con massime e simili?"
“Ognuno ha il diritto di perseguire una vita felice. La parte
difficile è averne il diritto" fece lui a trentadue denti
per
giocare "La verità può cambiare forma a seconda
dell'osservatore."
"Si, si..." facendo il broncio come sempre facendo le guance tonde "
Belle frasi ma non fanno altro che dire e
questo fa male. Ora inizierai a parlare di sogni? Non negare i tuoi
sogni, ? Non ha senso fare un primo passo, se hai gli occhi chiusi e
non guardi al futuro. E' così che dici sempre, ma sai che
per me
non vale..."
"Tu sei un essere umano, ne più e ne meno, con tutte le
speranze
e le sue paure, le passioni e le idiosincrosie proprie.... e ti senti
anche qui fuori posto. Questo mi dispiace ma sai anche tu, lo dici tu
stessa, che il cuore umano è difficile da cambiare e come ti
si
vede non è cambiabile facilmente... magari un altro
pò e
potresti scoprire che sono buoni amici..." indicando con una mano la
finestra che si affacciava verso fuori, mentre gli uomini brulicavano
indaffarati per i propri compiti
"Mi sta venendo il mal di testa con frasette e citazioni... tu e il tuo
buonismo!! Così dici sempre, ma è anche un modo
per dirti
di considerare anche gli uomini là fuori...Il segreto
è
circondarsi di persone che ti facciano sorridere il cuore. Solo allora,
troverai il Paese delle meraviglie..."
"Carroll"
"Ma quanto ha ragione?" scimmiottandolo "Ormai dopo Zay e Ric ho
finito, e lo sai. Ho finito di fidarmi, dopo di loro non mi fido
più di nessuno... è troppo dispendioso fingere
per essere
parte di qualcosa che ti allontana comunque. Mi avevi detto che potevo
crederti sul fatto che lontano dalla mia famiglia, e quel posto bigotto
del cavolo, con ciò che mi piaceva a disposizione... io
potevo
farcela, e trovare un senso e un motivo per vivere. Guardami! Poi te ne
sei uscito con l'idea che cèra una persona che dovevo
incontrare
dopo la reincarnazione, e che essendo magari morta, non avessi motivo
di restare qui. Peccato che io non creda nel fatto che vi sia una sola
persona a darti motivo di vivere. Senza quella muori, perchè
hai
finito per aggrapparti a questa annullando te stesso... Quelle cose
sono alla Zay, punto. Al massimo come facevo con lei e quei cretini dei
Vangelis, come dicevano si chiamassero, dire e
vedere che accade. Studiavo la cosa... Certo, sono accadute cose
strane, ancora di più quella volta che non ho mai raccontato
a
Zay e Ric, dove mi ero alzata dopo aver parlato con lei e qualcosa mi
ha letteralmente perso per la gola e tenuta ferma al muro. Mi sono
liberata dopo tanto, è stato qualcosa di assurdo, ma alla
fine
dopo che ho mandato al diavolo loro, non è più
accaduto
nulla che fosse anche lontanamente simile a quegli strani fatti. Bum,
finito! QUindi era tutta finzione, solo convincimento che mi portavano
in testa, solo... E poarliamone, Phib era quello che diceva che io ero
chissà chi nelle mie vite passate, disse che lo aveva
rivelato a
Zay e che non si poteva sapere però chi fossi
perchè non
devevo. Punto. Ma diceva di sapere ed era meglio tacere. Chi ero se
esistono le vite passate? Ripeto, finzione..."
"QUindi mi stai dicendo che i sussurri e le voci proprio che sentivi
come respiro nell'orecchio mentre eri a letto era... la loro influenza?
La chiave a Bellymena? Quel senso di strozzamento che ti aveva
inchiodato al muro ed era passato tanto perchè sentivi la
vita
in casa nomrlamente mentre tu eri bloccata vicino la porta a lottare
per liberarti... era solo l'influenza dei loro racconti e parole? E se
invece fosse quella persona che voleva dirti qualcosa..."
"Con loro niente! Anzi, peggio." come se non lo sentisse "Ho capito che
ero un fallimento già con loro, confrontando la mia vita con
la
loro, oltre della feccia che mi ha portata ad essere niente. Come si
dice? - Si è una persona completa, donna o uomo che sia, con
o senza partner, con o senza un bambino. Una lezione che una persona,
di più donna, deve imparare è che fin dal primo
giorno si
ha già in sè tutto ciò che occorre, ma
è il
mondo a convincere del contrario e dire No-... E sai cosa mi faceva
incazzare? E' che quando dicevo a Zay e Ric che il mondo non mi ha
mostrato che io avessi
ragione contro i miei, che dicevano che tutti tranne il sangue meritava
rispetto e avere contatti, considerazione, loro hanno risposto che non
è come dico io... motivo per anche solo non parlarci. Soli
come
la merda... mentre io credevo nel mondo. Ma il mondo mi ha delusa e
basta... E ripeto, non è rimasto niente di ciò
che
cèra in me da piccola e poi dopo. Anche oggi , che posso
fare
cosa mi piace, non cancellano o sovreappongono nulla al mio dolore, non
leniscono ne creano qualcosa per farmi snetire viva.. Osservare le mani
delle persone che lavorano e riparano o creano. Fare rilegature,
equitazione,calligrafia, crystal miming, avere a fare con alcuni
animali in addestramento, le botteghe, sopratutto orologi e meccanica,
pittura e modellazione, musica, vetro e ceramica e via, via dicendo non
mi sento appagata, non ho perso quello smarrimento, non..." scuotendo
la testa "tu hai detto che potevo trovare qualcuno per me, il problema
è seguendo questo tuo pensiero sarebbe proprio alla Zay, o
tutta
la gente là fuori. Convincersi che una persona diventi il
tuo
mondo, intorno a cui ruotare e senza quella si è persi. Io
ho
mille interessi, passioni, sono stata nell'ala calligrafica ed
emanuense, ho scritto a pennini e osservato il lavoro certosino a mano
di..."
"Va bene, ma il tuo vuoto o quello che è, rimane. Non ti
piace
nessuno in nessun modo. Sia come aspetto, a parte quei soggetti ma sono
illustrazioni..."
"Mi prendi in giro?" fece lei offesa
"No, sto solo dicendo che sei rimasta colpita da due illustarzioni ben
fatte ma tali sono. Ed è l'unica volta che ti ho sentito
parlare
con occhi luccicosi di qualcosa che avesse sembianze maschili. Non hai
attrazione fisica per nessuno, e intendo per nessun uomo sia qui, che
tra i membri maschili che hai fatto prendere a Madame per aumentare il
cerchio di clienti e nostre possibili..."
"E' dal'linizio che affermi che, sebbene non sia raro, ti è
capitato pochissime volte di inconrtrare qualcuno come me. Secondo come
sono, dovrei essere demisessuale, sai, per gli esperti cè
sempre
un'etichetta da mettere... ma anche così io non provo cosa
provano gli altri, quindi di che parliamo? Come se tu potessi capirmi,
visto che paghi ragazze definite stratosferiche, perchè
siano un
gioiello al tuo fianco, per apparire, e a che ci sei le sbombacchi un
pò, anche se non comprendo come si possa accettare....
lascia
stare..."
"Ancora con quel termine... questo o questo? le chiese per scegliere
cosa indossare
"Quello... per me no vale vivere per una persona o per i figli, finisci
per buttare verso queste figure tutto ciò che sei e
accantonare
il resto. Non si vive per questo... comunque ti ho detto che anche qui
non è che sia diverso da là fuori, e tu non hai
fatto una
piega..:" con sguardo triste e deluso
"Ehi, ho detto che mi dispiace ed ero serio. Questo posto forse... l'ho
lasciato un pò andare, ma ora a rimettere in riga ci sei tu
e mi
fido. Hai ragione quando dici che là fuori nulla
può
cambiare, se le cose qui non sono nel modo giusto. Sarebbe da ipocriti
pensare al contrario, quindi ti ascolto... Ormai conosciamo a memoria i
punti del CAmbiamento e alle persone è concesso pensare a
qualsiasi cosa vogliano dentro i loro cuori. Questa cosa deve avvenire
come concetto anche qui, in primis, ed è quello che voglio
accada. Sono più presente ove possibile, interagisco con gli
uomini in molti modi come hai detto, li sprono a capire quel che
facciamo e per chi è... non basta come inizio?" Sistemando
la
spilla da foulard al collo che Kianta gli aveva indicato nella scelta
"E sia come sia, se io ho dimostrato di aver avuto la forza e il potere
di arrivare fin qui, ed avere tutto questo, quasi tutto è
possibile. Questo perchè tu dici fermamente che sogni e
desideri, speranze e possibilità non sempre e non per tutti
accadono o riescono, per quanto ci si possa sforzare. E questo
è
vero, non lo nego, ma serve anche la forza. E nonostante tu l'abbia,
non hai ciò che spinge le altre persone a..."
"Sopravviere... non vivere."
"Sopravvivere, certo. Io non so cosa si prova a non aver quella
scintilla che ti fa sentire vivo e felice di esistere. QUindi posso
solo consigliarti, prima del primo lunedì del sesto mese..."
"Pensavo quinto... ho già seguito l'addestramento, le
lezioni di
lingue e comportamento da pensare di essere a scuola di spie..."
sorridendo "per questo mi chiedevo se non potessi mettere a frutto
queste cose aiutandoti, spacciandomi per una tua partner di lavoro e
mettere a frutto tutto. Voglio dire... anche per i test, mi avete
insegnato tutte quelle cose e sto finendo il resto. Mi sento veramente
come a scuola di spie inglesi anni sessanta, con un tocco di moderno, e
so che da solo non puoi fare tutto. Accordami una preparazione adeguata
per quelli che magari ti stanno sul marron glassè e lo farei
io.
Mi hai appioppato quei tre come mie Ombre, sfruttale bene. Qui sono
inutili, non trovi? E poi se siamo in due a lavorare, hai maggior
possibilità di rendere credibile l'idea della grande
organizzazione. Madame mi sta insegnando molte cose, anche se ammetto
che senza recitare, per la gente sono ciò che sono sempre
stata,
ma posso imparare ad essere una Personalità nuova. Mentre..."
"Ci penserò. Quello che mi spaventa è che hai
l'attitudine a punzecchiare e giocare con la gente con spavalderia e
sfida. Arroganza, direbbero alcuni. Ma potrei pensarci, magari una
figura femminile raggiungerebbe certi uomini e certe donne inclini a
donne..."
"basta che me lo fai sapere, così Gertude e Madame possono
completare il lavoro e darmi in mano gli strumenti che mi servono. Sono
curiosa di sapere fino a quanto la gente è manovrabile, con
ciò che ho imparato... per la Strega, invece..."
"La Strega mi è venuta guardandoti, perchè sei
buffa
quando ti viene la vena omicida e vuoi far male a chi ha fatto del
male, sei buffa!..." ridacchiando menter lei faceva le solite facce
offese sospirando a mezzo broncio, gonfiando le guance facendo uscire
un sospiuro "Ho una mezza idea di renderla come te, che sia la tua
parte desiderosa di punire e vendicare i deboli, dando il dolcino di
aiuto a chi ha bisogno. Sarà ciò che rimane di te
che
continuerà a camminare nel mondo come un testamento ...
Principalmente l'ho pensato per la tua idea di creare un dipinto doppia
faccia in base al tipo di luce... lo ammetto, è uno scherzo
esilarante! E tu che compari dalla penombra creata dal gioco di luci,
per far credere che questo posto sia stregato. Invitare la feccia qui,
a cena o pranzo, mostrare loro ricchezza, opulenza e raffinatezza
incommensurabili, mentre un'anima non in pace vag a per la sua ex
dimora e spaventare i commensali. Gli stessi che verranno sostituiti da
sosia accopagnati da alcuni di noi, con i suoi mezzi, così
che
sia registrato ovunque per poi sparire. Mentre loro finiranno nel
purgatorio finchè resteranno in vita che abbiamo preparato
nelle
cave e miniere..."
Lia rise chiudendo il libro. E Milan continuò.
"Ma in fin dei conti il motivo principale è l'idea della
Continuità... non parlo di quella legata al transumanesimo
che
stiamo sperimentando, ma di quella dell'editarietà del
proseguire come storia o leggenda, come molti personaggi storici, non
venendo veramente dimenticati. Su una cosa posso dire che hai ragione,
far figli e portarli a maggior età perchè figlino
a loro
volta, può sembrare naturale ma non mantiene te come
Persona.Sono diversi, non prendono i tuoi isnegnamenti se sei una
persona per bene, svoltano in ciò che sono dentro o seguono
stronzi che li portano in cattiva strada. Un legame di sangue
è
più complicato... Nel migliore dei casi ti si
ricorderà
per due genezioni, ma poi... e tra l'altro, perfino i miei figli tra
qualche anno potrebbero dimenticarmi alla lunga, senza sapere
ciò che ho fatto per tanti motivi..."
"Ghhh!" fece Lia all'ultima frase, alzando gli occhi "non ricordarmi
questa cosa, mi vengono i brividi..."
"E comunque concordo sulla tua idea che non si vive nei figli,
qualsiasi cosa la gente possa pensare. Lo ammetto, io mi sento io e ho
fatto una strada dviersa dai miei genitori, che volevano altro. E
così molti altri. Quindi hai ragione, l'eredità e
la
continuazione dovrebbero prendere altre strade. Ecco perchè
la
Strega..."
"NON... non capisco...hai deciso di creare un personaggio che
vivrà, accettato e quindi esistente, dopo che me ne
sarò
andata perchè prenda il mio posto, agisca come parte di me
in
molti sensi..." facendo una sorta di broncio di riflessione
"Vedi" le disse girandosi dagli armadi alla sua direzione con dei
calzini in mano "Per prendere ad esempio una frase da uno dei tuoi
filoni preferiti, La Ruota del Tempo gira e le Epoche si succedono,
lasciando ricordi che divengono leggenda. La leggenda sfuma nel mito...
Invece noi sappiamo che le leggende e i miti perdurano, sono abbelliti,
ma le dame in bianco o in verde, i cavalieri e fantasmi di personaggi
ormai polvere da secoli, vagano e cadono di bocca in bocca, restando
vivi. Di quello di Gesù ne è uscita fuori una
religione,
ma le altre bene o male sono conosciute. Artù, dalla prima
strega di ogni paese alle maledizioni famose, come quella dei templari
o egizie, le figure morte che dicono ancora vaghino nei luoghi di vita.
Possiamo dire che un modo per te di pensare al restare nella
mente di ogni generazione, è divenire leggenda e poi mito.
Ma
restare. Come madame Marie Laveau, che ancora oggi si dice esista in
questo mondo a fare robe... Si, giochiamo insieme. Creiamo un'altra te,
che agisca e viva anche dopo che tu non ci sia più, con una
parte della tua personalità, con il tuo aspetto, con gli
ideali
che abbiamo...Basta che uno o due all'inizio la riconoscano come reale,
capace, ed essa esisterà e pronunceranno il suo nome.
Potremmo
fare di questo posto il vecchio luogo della strega, un nome altisonante
e un dipinto che appare in particolari momenti, con l'apparizione della
strega stessa capace di fare cose fantastiche. Con la proiezione e la
visualizzazione, abbiamo i mezzi. Abbiamo noi che amiamo gli abiti
antichi e questo posto. L'idea di agire in modo che le persone non si
aspettino una Regina tra i pedoni, non conosciuta... insomma, qualcosa
che possa coniugare un fattore sorpresa con il lavoro contrapposto
della Giutizia e aiuto. Per il nome della Strega... potremmo fare..."
"..." vedendolo riflettere "..."
"Eloisa? Terenzia? Lucrezia? Lucrezia ha un suo perchè...
vorrei trovare un nome potente anche solo sentirlo..."
"Perchè italiani?"
"perchè tu sei italiana. Perchè l'Italia oltre
alcune
zone inglesi o americane dal seicento in poi, che lo si voglia o meno,
ha tanta di storia anche su figure strane, leggendarie, molte
città italiane son oconsiderate luoghi magici e misteriosi,
a
partire dall'atmosfera ancora oggi, come le architetture e..."
"Ok, ok... allora prendi il nome della prima strega considerata tale in
Italia..."
"Ok.. quale nome?"
"In realtà cè un dibattuto su chi veramente fosse
la
prima vera strega, ma le due certificate sono Petronilla e
Matteuccia... lo so perchè ho cercato di capire bene la
storia
della religione che mi dovevano appioppare dalla nascita, e il concetto
di magia popolare più vecchia..."
"No, con questi nomi non ci siamo... pensa, che nome straordinario
possiamo usare anche per incarnare il tuo paese?"
"Eliana? Significa devota al dio SOle, chissà, magari lo
possiamo accomunare ala vostra religione"
"MH..." fece lui ripetendo il nome come per studiarlo "No, neanche
questo... deve essere qualcosa che parla di te e del perchè
esiste la strega..."
"Non so, mi vengono in mente per ora solo i miei vecchi pg di gioco dei
gdr, non riesco a trovare un nome adatto adesso... da qualche libro,
o..."
"I nomi dei tuoi pg, ossia i personaggi che creavi che ti
rassomigliassero per giocare con altri?"
"Esatto... perchè?"
"Elencameli... "
"Eh... Rico, Reda, Lia, Veròna, Diandra..."
"Eccolo" fece indicandola,f acendola sussultare
"Cosa, Diandra?"
"Ma no!.., la penultima, quella che richiama anche l'Italia..."
facendole gesti con le mani perchè il nome uscisse
"ER...Veròna?"
"Si! Veròna, Veròna, sentilo... già
pronunciandolo
dà quel non so che... complimenti tra l'altro, ma a parte
questo, come possiamo unire questo nome che richiama molte cose, a una
donna che era padrona di questo posto?"
"Perchè dovresti fare una cosa simile?"
"Perchè una leggenda e un personaggio... sia riconosciuto
come
reale ed esistente, ha bisogno di un luogo, dei dettagli... inoltre non
è difficile da pronunciare per me che non sono di lingua
europea, eppure parlo altre lingue. QUindi chiunque udisse questo nome
in qualunque luogo... È un nome facile da pronunciare anche
per
chi non fosse un madrelingua italiano.E' rotondo, imperioso... no, come
posso dire..."
"Ti seguo di meno..."
"E' comunque fa ridere che tra tanti nomi, tu abbia richiamato quello
della storia di Romeo e Giulietta, tu che odi le cose romantiche.." a
trentadue denti, mentre lei socchiudeva gli occhi come offesa " E ha
molti elementi famosi, da poeti antichi a luoghi specifici e... Lo
teniamo! Ora devo solo trovare un modo di renderlo ancora
più
antico e magico... Mh... Non so... La butto così per ora,
giusto
per veder come suona, le prime cose che mi vengono in mente... Lia
Veròna Thessenghel de Straosburg..."
"..." con sguardo dubbioso
"Facciamo un esempio. Io ti invito qui, vedi un ritratto come quello
che ti sei fatta, come quello sulle scale, e dico che sei una ex
padrona di casa e pure presunta strega. Gli dai quel brividino e poi
ecco che appare la strega in carne ed ossa perchè
è una
sera particolare e in qualche modo..."
"Amettilo,stai materializando un tuo sogno... ami troppo queste cose
esoteriche..."
"Ok, ma è uno scherzo che prenedndo piede renderà
Veròna reale, vera...COn il quadro appeso, per come
è
venuto e ne faremo fare un altro da avere un impatto tremendo,
perchè sia un inizio. Ogni occhiata passerà di
fronte al
ritratto e ogni tuo sguardo dipinto materializzerà in loro
il
riconoscimento della tua esistenza. Anche se creata ad arte, tu sei
vera e vedendo il ritratto e la storia che creeremo, sarai doppiamente
reale. Una fantasia riconosciuta da tutti diventa realtà,
sopratutto se noi diremo che è vera e poi ti vedranno.
Veròna sarà la tua parte della
personalità
desiderosa di agire in questo mondo, e diverrà totalmente
umana
eprchè sarà riconosciuta così! Non
sarà
solo un dipinto o una leggenda vociferata, otterrà il
diritto di
esistere e così tu continuerai anche in lei...La sua
esistenza
dapprima sarà solo una voce che penetrerà nelle
menti
della gente, pensando che i poveracci che aiutiamo abbiamo visioni o
vedano streghe che agiscono come santi, senza che si sia ancora
mostrata a chi cacceremo. Sarà diffusa inizialmente come un
personaggio di una fiaba, poi prenderà corpo, in te, e
sarà il tuo strumentro di punizione e vendetta.. riverserai
sulle prede ciò che hai trattenuto dentro di te, come un
fiume
in piena rendendola vera.... in poche parole tutto questo che sto
dicendo è il risultato dei nostri discorsi e piani che
diventano
qualcuno..."
"mettiamo che ho capito..."
"La nuova te che sarà tuo strumento, sarà una
seconda Lia
con una funzione. Resterete tu, lei e poi la nuova
personalità
dopo la tua morte, che oltre a continuare te come se fosse una tua
ipotetica figlia..."
"questo lo pensi tu..."
"riceverà il testimone di mantenere in vita
Veròna
fisicamente, perchè esiste già, da quadro a
persona
reale. Comprendi?"
"E se lei non volesse? non sappiamo nenache se finirò come
gl
ialtri soggetti o andrà a buon fine... Insomma, dovrebbe
prendersi sul groppone un incarico che magari non le andrà
bene... il Project Kianta, come lo abbiamo definito, non prevedeva per
ora una personificazione doppia..."
"Se sarà una persona diversa da te, affiderò il
compito
di incarnare Veròna a qualcuno che sia degno davvero,
sebbene so
che non è possibile ricreare qualcuno... sarebbe solo
impersonare al proprio meglio ma sempre una recita imitando, non la
stessa cosa. Non sarebbe te,
questo è chiaro?" vedendola fare cenno con la testa "Ora,
dobbiamo considera Veròna come una seconda te, che deve
maturare
per essere appieno la Strega del Gioco... perchè questo?
perchè tu da ciò che abbiamo fatto finora, hai
giocato
con chi se lo meritava per studiare come fosse fin nel profondo e
vedere se meritava un'altra chance o finire nei campi di polvere. Lei
farà lo stesso..."
"Ho fatto ciò nella speranza che vi fosse ancora un barlume
di
umanità, non bestialità, dentro le persone,
dettate dal
loro passato e perchè sono diventati così, se non
l
oerano già. Studiando il passato, cosa avevano sofferto e
subito, azioni e discorsi, non ho fatto altro che valutare, come
persona comune, se quei soggetti fossero irrecuperabili o magari utili
a noi, al guinzaglio. Molti erano irrecuperabili e non possono muoversi
tra la gente..:"
"E questo farà Veròna. Insegnerai impersonandola,
a
questa strega, come essere in toto per il compito che le spetta.
Creeremo luoghi e situazioni in cui ci saranno prove e sfide da
superare , con esperti mentalisti, psicologi e psichiatri, creando
campi di gioco e situazioni in cui cosa faranno, non faranno, le scelte
e le parole, risulterrano la sua salvezza perchè lo merita o
meno... dai sono parole tue vecchie..."
"Si, si e... ok... ho capito cosa vuoi e..."
"Ti sfagiola dai, lo vedo dal sorriso che tenti di nascondere"
vedendoglielo poi comparire sul serio
"OK, Milan, in effetti è intrigante, ma se io creo come le
mie
azioni e dandole forma corporea una verità, che lei esiste,
significherebbe assecondarti su temi che tu vuoi e segui e... non mi
interessa, se dici che io sono in grado di fare cose magiche,
Veròna non sarebbe magica. Quindi sarebbe un personaggio
mosso
con una storia e competenze e capacità illunistiche per
aiutare
o fermare..."
"Su questo sono d'accordo..."
"E se prima cerchiamo qualcuno che invece possa incarnarla? Insomma...
non sono stata in grado di fingere totalmente, di essere cosa la
società voleva in me, e dovrei interpretare una strega?"
"ALT! Tu non sei riuscita in quacosa che non era te.
Non eri tu, quella che volevano e per come sei, non sentivi nel
profondo di reggere per troppo tempo un fantoccio che mascherasse TE.
Ma Veròna sarebbe parte di te, presa da una parte della tua
personalità e mutata in entità reale."
"Mh..." poco convinta
"Sfruttando elementi di vario tipo, ocme si faceva una volta nelle
truffe, con un chilo di sale in un bicchiere d'acqua, no? per intortare
chi credeva solo ai propri occhi e non alla scienza e la conoscenza
dello studio... Veròna appare dopo le voci e gli aiuti dati
anche agli altri, facendo riconsocere la sua esistenza in toto... Deve
esserci però qualcuno che la faccia vivere Veròna
oltre
la leggenda e il quadro. Cè bisogno di altre persone
perchè il mondo che creiamo resti vero, e facendo crescere
Veròna in ogni sfaccettura, questa non morirà o
sparità. Come le leggende, queste sono rimaste, le persone
vere
no... Se non si accetta la sua esistenza, Veròna non
può
esistere, quindi resterebbe solo come favoletta di gente povera,
aiutata contro la feccia. La Lia, tu, l'italiana, che fa muovere le
cose, Veròna, la te stessa che nascerà dalla tua
morte
mentale... sarete tutte esistenti e rimarrete, non sparirete. Tutte le
Lia che sisteranno da oggi in avanti sono tutte parte di te e nessuna
sparirà. Saranno considerate come singole, vere e reali,
compresa Veròna, ma tutte legate. Il tuo no nsarà
un
funerale, ma una rinascita, o reincarnazione o figliazione, un
pò fuori le righe"
"Ecco, ha ricominciato..."
"Dai, queste cose hanno elementi comuni... tu pensaci, comunque. Hai
ideato un piano per andartene fregando i buonisti. Il tuo corpo come
loro vogliono non morirà e così hai aggirato il
problema... Ci sei riuscita!"
Lia si alzò e posato il libro, andò a prendere la
spazzola in osso e setole di cinchiale color avorio, che lui usav aper
pettinarsi, per sistemarsi i capelli. Prima che usava una basica,
costosa, ma Lia gli disse che i materiali migliori per i capelli erano
setole naturali e osso, o corno, legno e niente di altro. Tutti gl
ialtri materiali elettrizzavano i capelli e li danneggiavano,
così lui si era procurato vari tipi di pettini sia per
larghezza
che di materiale, osso o corno, legno e setole. Quelle in setole aveva
la funzione di massaggiare anche il cuoio capelluto e stimolarlo, oltre
che rilassare la persona.
"Volevo parlare delle Muse, ma poi non ti piace se le accomuno ai
preticelli... Trovo assurdo che i religiosi del cavolo debbano dire a
me cosa fare se no ncredo nella loro religione. Eppure ancora questo
accade oggi, e visto che voglio mandarli a quel paese, ma morire alle
mie condizioni, bene. Aggirato l'ostacolo! ma perchè sono
qui
con voi, altrimenti sarebbe diverso. E comunque... Tutte le persone
sono destinate a morire alla fine. Se nella maggior parte dei casi le
loro vite sono senza significato... che tristezza. Io non penso
ciò, la vita di una persona, ciò che vale,
ciò che
è… queste sono cose che una persona decide da
sé e
come è… Non importa quale tipo di destino sia
forzato o
creato o realizzarto o altro. Non accettaerò mai
un'imposizione.
Crearsi il proprio mondo… per se stesso…e magari
trovare
qualcuno che sorregga con te quel mondo, per riconoscere la propria ,
il proprio senso, il tutto. Trovare qualcuno che riconosce te, cosa sei
e come sei, il mondo che vedi, sempre che no nsia da malati, e come
senti di vivere e creare un significato della propria esistenza... per
me, anche se non dovesse esistere, ormai è finita.
Realmente,
non esiste nessuno in grado di sorreggere con me quel mondo,
perchè vuole stare al mio fianco. Io aiuto con il mondo in
generale te, per il mio invece resterò sola a contarne i
pezzi ,
mentre attendo il giorno di andarmene. Avrei voluto solo... se tu e Zay
avete ragione, ci fosse anche quella persona perchè mi
salutasse, accettando tutto... Io morirò sapendo che la mia
famiglia mi vedeva e vede, in un certo modo , che no naccetto e non
sono io. E così sarà sempre. Se io fossi morta da
mie
mani in modo violento, mi avrebbero addossato ogni colpa e dato della
vergognosa per il loro dolore, mentre il mio... a chi ci pensa? Ma
sarebbe accaduto questo, sarei stata ricordata solo per come mi
vedevano e cosa ho fatto io a loro. E invece ho incontrato te e me ne
andrò ma persona, umana, in modo dignitoso... "
"..."
"E' orribile, ma le cose stanno così. A pensarci, il mio
trovarmi qui, in un posto che rispecchia cosa mi andava bene, con
soggetti che, anche se militari hanno una morale e un senso umano da...
beh, non aver trovato il classico gruppo di militari di merda. Ho
ragione? Sembra impossibile, fuori dalla realtà ma sono qui,
tu
hai accettato l'Accordo e lo hai mantenuto, e finora non ho avuto
fastidi da nessun maschio. a chi accadrebbe? Sembra così
irreale
e comunque sebbene siate amici, non riesco sentire nulla che per tutti
doveva essere normale. Per nessuno e in nessun modo. E' finita
così. FInchè resterò, ti
aiuterò. Con
questa idea di Veròna e tutto il resto. Ma almeno tu, se mi
sei
amico, se mi sei debitore di qualcosa, acocmpagnami dove voglio andare
senza questioni o blocchi o... almeno tu, lasciami andare... accetta
che io mi fermi dal lottare e voglia solo pace. E' come se avessi
combattuto mille anni ma per gli altri, per me come se abbia potuto
solo debolmente e senza scopo, in un tempo stiracchiato e fermo. Ci
sono persone che si incontrano e per qualche parola incoraggiante,
decidono che vivono per quella persona, che il tutto esiste con quella
persona. Io non sono così, sebbene avessi veramente e
intensamente voluto qualcuno che mi donasse il suo tempo, che volesse
farlo perchè io ero io, semplicemente non cè. E
non ci
sarà, perchè amore significa anche lasciare
andare. E se
ci fosse stata, quella persona nonostante tutto avrebbe accettato
questo fatto, salutandomi con affetto, ringraziando anche per
ciò che avevo dato perchè io lo sentivo...? Ma
nulla,
anche quel poco con una persona al mio fianco non cè stata,
e
questo pesa di più. L'unico cosa che accetto, rispetto al
pensare che l'altro sia tutto, è che insieme si indeboliva
il
vuoto e il dolore, ma non sarebbe scomparso. Tu sei un altro tipo di
persona e hai una mente aperta, su certe cose aggiungo, non su tutte,
ma va bene così. Mi auguro che accompagnandomi al mio
riposo,
della me stessa attuale, tu lo faccia perchè senti di farlo
come
amico. Chi ama, lascia andare. QUindi inutile che mi fai vedere
persone, provando a tentoni se cè qualcuno per me.
Perchè
no nsarebbe come le altre persone, quella persona... da me non avrebbe
cosa chiunque si aspetterebbe..." parlando come se se lo facesse a se
stessa e come un monologo che a lui veramente, guardando negli specchi
e riflessi
"Ehi, lo faccio perchè magari la persona per te, non il
principe
azzurro, l'uomo della vita, il fidanzato o marito come tutte e tu non
sei tutte... ma chi vede te e il tempo trascorso con te importante...
ci sia. ma almeno qualcuno che ..."
"E tu?" guadandolo negli occhi, nonostante la differenza di altezza
"SAi come me che anche se siamo amici, ti piace parlarmi
perchè
i discorsi non sono scadenti come con gli altri, che noi due conosciamo
cose per amore del sapere e del migliorarci, ma oltre qui, eccetto
bibliotecari e bramini, a volte Jd, non è che tu abbia altri
con
cui fare ore di dialogo, come facciamo noi. Non è
così?
Alla fine ti rammarica il fatto che clienti e le persone qui, sono
quasi tutte... indietro. Al massimo se fossi stata il tipo, avrei
potuto essere la moglie fantoccio per recitare e ancora, quel tipo di
mogli con cui si condividono momenti come i nostri, ma con cui non
cè altro, svolgendo funzioni con una vita segreta da cui
andare
per scappare. E va bene per molti, perchè poi ci sono gli
amanti
per le altre cose. NOn trovo nulla di sbagliato in ciò, una
relazione è forte in tanti modi, ma per farti capire, io
alla
fine non sono adatta ad essere moglie, non sono altro che una tua
partner per non trovarti tra gente che poco ti capisce, e fare
ciò che tu no nvuoi fare. E cosa ti piace, e hai letto, e
conosci...con chi parli oltre me, se non sentirti le solite fesserie da
arroganti arrivati, che sono cambiati oslo per l'apparenza? Ma chi
vuole passare del tempo con te perchè tu sei tu, tranne i
veterani, io, Madame e altri che consideri decenti? Rispetto a me sei
mondano, viaggi, stai in mezzo alla gente, frequenti vari tipi
disoggetti, quindi no nti pesa... ma a me si. Perchè tu sei
mio
amico, ma non la persona diversa. A volte capita che ci siano persone
come me che vogliano solo mandare al diavolo tutto e... andare, morire.
NOn cè niente che dia loro pace, abbastanza per sentire di
continuare un pò, per il tempo e la vicinanza di qualcun
altro
con cui condividere le cose che prima apparivano alla fine, da soli,
noiose. Altri invece che hanno l'entusiamo per la loro morte, ma
conoscono qualcun altro con cui dimenticare il richiamo della morte,
così come per l'altro, e gli passa. Ma non è
così,
per tutti. E via dicendo, i modi per sospirare e affermare che
nonostante tutto possono un pò andare avanti... sono diversi
come i cuori umani, ma non per tutti. Io sono delusa, perchè
ho
avuto da anni la sensazione di frantumarmi e sentire di star facendo
una cavolata a continuare a respirare. Volevo sprofondare come una nave
fino nel buio profondo. Sono delusa perchè non sono riuscita
a
morire in tutte le prove che ho fatto, sperando che non si notasse che
fosse fatto da me, non è andata. E' per questo che so che,
semmai tu non fossi arrivato quel giorno con gli altri, io sarei finita
a soffrire fino all'ultimo respiro come suicida, in modo plateale. E' a
quel punto, quando ho realizzato che stavo solo strisciando a questo
mondo... che ho desiderato ogni genere di cose. Incidente, incidente
stradale, ladro, qualsiasi cosa... io ancora ora non ho paura, come
quel giorno in quell'edificio con loro là. SO che vivere non
significa solo continuare a respirare, cè di più,
il
percepire col corpo tutto ciò che è materiale e
tramutare
le cose belle in ricordi. Ma io non li ho, tranne qualcosa qui con voi
ma... sai anche tu che non sono sufficienti per rivederli e amarli
nell'ultimo attimo.Nessuno che sembrasse in molte cose felice di me,
del tempo che condividevamo e vivevano, di tante che cose che non ho
vissuto ma per quella gentaglia era cosa normale e banale. E sai anche
che non è per cattiveria o altro..."
"Lo so, tu non comprendi e provi molte cose degli altri, nessuno te ne
fa una colpa..."
"e cose che più amo fare mi fossero proibite... se mi
trovassi
in una realtà in cui tutto è deciso da altri e io
non
avessi alcuna possibilità di scelta"
"..."
"SArebbe mai esistito un tempo in cui avrei pensato a giorni in cui mi
sarei sentita viva? Che con una persona sarei stata in grado di
ritrovare me stessa? IN cui nascevo veramente? Avrei sentito una senso
di morte lontana con quei giorni e cosa ho vissuto? Che avrei visto
negli occhi di qualcuno a me vicino non solo il mio riflesso,
la me ricomposta, ma un affetto che trascende sesso e ciò
che
non posso dare? Non lo saprò mai, e alla fine mi va bene
così. Così come sono felice delle cose come sono
andate
con Rò, perchè posso tranquillamente dire che per
come si
è comportato con me, non mi ha mai avuta come voleva. Che si
arrangi, alla fine mi sono io ritrovata più sola, pensando
che
un amico mi ascoltasse, e invece urlavo al vento. Il tempo che diceva
di darmi era solo e sempre per fare quello, non per ME.Quindi non
è mai avvenuto, sono sempre rimasta sola e accusata pure di
non
amare, nonostante cose avessi fatto per lui, perchè non ha
mai
capito che io non sentivo cosa per lui eran normale in tutte.... Io non
sono quello, io non sono lì, gli dicevo. Ciò che
desidero
è altro. E invece sempre e sempre quelle domande e quel
sentirsi
offeso e non amato. Basta, da quel momento ho deciso che non avrei dato
nulla a nessuno e ancora ora non ritirerò ciò,
nonostnat
etu e Madame continuiate a mettermi sotto il naso tutti i tizi che
sembrano secondo voi adatti ai miei gusti..." ridacchiando, ricevendo
da lui una risata " se io non provo nulla, non ha senza forzare
qualcosa che non viene da dentro di me. ma non riesco e va bene
così, a parte voi che sembrate quasi amici fittizzi
perchè impossibili, nessun altro ha ritenuto che fosse bello
passar eil suo tempo con me. Dividere con me mometni o altro. E a volte
me la rido, perchè penso che hanno perso loro, non io. Io
sono
rimasta uguale, alla fine. Nessuno ha visto in me qualcuno meritevole
per riempire i giorni e i momenti. Che vuoi, questa è la
vita.
Ci sono persone là fuori che sono come me ma in parte,
perchè desiderano cose che a me non interessano e si sentono
vive volendole. Stronzi che mi hanno procurato dolore e vivono quelle
cose per loro banali e ordinarie che per me sarebbero state momenti da
ricordare. Ma io no.Come chi per vari motivi ha perso i genitai o la
loro funzione e si dannano, perchè non hanno così
identità e io vorrei non averli, per sentirmi più
me, e
nello stesso modo siamo persone con un corpo che non può
amare,
ma in modo opposto. A volte mi domando chi tra me e loro, è
la
persona più... "
"Non ci pensare. Goditi quello che qui non potevi prima.E..." mentre si
passava una man ofra i capelli pettinati decidendo come farseli.
"Non cè niente di più triste e sofferente di una
vita che
non vivi tu stesso." guardando il suo riflesso negli specchi "Vuoto,
perdita, il tempo che fa sentire il pesante e lungo fardello che ti
toglie i lresto. Tutto è passato in un batter d'occhio e io
sono
finita nel suo mare. Il mare del tempo che ti risucchia se qualcosa ti
fa cadere, e io non mi sono rialzata perchè non trovato nei
riflessi di quel mare qualcosa a cui aggrapparmi. DA Rò e
dalla
mia famiglia ero forzata in un amore che nemmeno io riuscivo a capire,
e non sentivo mio o che dovevo prednere. Cuore e amore erano distorti
perchè o non li provavo o non sentivo nulla. Io stessa non
sentivo lo stesso a quel modo. Dicono che un amore può
essere
immortale e sopravvivere, attraverso quell'amore e la forza in esso...
Battevano queste ideologie insistenetnemente contro il mio cuore
chiuso, pretendendo cose che io non provavo.... E' inutile ostinare e
forzare qualcuno che ha irrimediabilmente chiuso i lsuo cuore, ma per
lor non era così, e per Rò era un fatto quasi
dovuto e
alla fine... e ho detto addio... per me è stato come
immortale
il tempo trascorso nel vuoto assoluto. COn nessuno che fosse felice di
me, che mi sorridesse perchè io ero io, che mi allungasse la
mano per continuare a vivere, e condividere ogni cosa insieme come
amici speciali, niente di più di questo, ma con
ciò che
io sentivo e desideravo dare. O non potevo, ma all'altra persona non
importava comunque. Svegliarmi in domani che non sono mai esistiti, in
un corpo che per tutti segnava cosa ero, mentre per me era una zavorra
e una condanna. Decidere me, chi ero e no, è stato
impossibile
con tutte le voci urlanti che sapevano, dicevano, chi ero, cosa dovevo
essere e cosa fosse meglio per me... e invece hanno creato questo..."
guandandosi le mani mogia "NIente, niente invece. E' triste che un
amore venga definito tale in grossa maggioranza
dell'umanità,
come splittato in due soli elementi. Amore da relazione sessuale
bloccata da un documetno e quello per i figli. Io che non ho un corpo
in grado di amare, che non può amare, deve ritrovarsi a
subire
tutte le angherie possibili perchè sono sbagliata. E senza
dare
ciò che la gente vuole, per la gente io, come persona e me
stessa, non esisto, sono fallita, un fallimento. E quindi, accetto che
non esista anche una persona per me e un periodo felice..." sorridendo
amaramente
"Spero che il tuo cuore venga fermato… dalla mano della
persona
che desideri, se in qeusto tempo comparirà. Altrimenti, non
ho
problemi a condurti con mano oltre il dolore e la sofferenza,
risparmiandoti tutto ciò che comporta un suicidio normale...
partner"
Lia sorrise, mentre gli sistemava le spalle con il tessuto tirato e gli
specchi interni delle ante riflettevano loro due.
"Le persone positive possono cambiare il mondo, quelle negative lo
mantengono comè... giusto?"
"Giusto, per questo ci impegniamo partner..."
"Ultima cosa... da amica... E' abbastanza scortese definite pedina il
tuo partner, perchè lo so che, anche se siamo amici, per te
comunque io sono un attrezzo, una pedina, un elemento del tuo sogno e
desiderio... ma va bene così, solo... ricordalo. E'
abbastanza
triste sapere mentre la persona non si accorge che ciò
trapela..." sorridendogli e tirandogli una guancia come faceva sempre,
pizzicandolo come punizione
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