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Color
Pomodoro
Una mezzaluna dalle verdi
sfumature s’innalzava nel blu scuro dell’alto mare.
Sulla piccola spiaggia
che precedeva la fitta boscaglia, si era appena fermato un traghetto bianco.
Numerosi ragazzi,
eccitati o sfiniti, erano appena scesi dall’imbarcatura.
-Ragazzi!-
La voce imperiosa di
Xemnas richiamò l’attenzione di tutti gli alunni.
-C’è stata una svolta
inaspettata! A quanto pare tutto il corpo docenti è impegnato, perciò noi
torniamo a casa! Divertitevi, le vostre residenze si trovano immerse nella
boscaglia.-.
Mentre i visi dei ragazzi
passavano dallo stupito al terrorizzato, Xemnas continuava allegro il suo
monologo –senza dare tempo a nessuno di replicare-, quasi gli facesse piacere
non poter rimanere sull’isola. E ai ragazzi venne il dubbio che la “svolta
inaspettata” cui aveva accennato, non fosse altro che una scusa per non restare
lì.
-Ah! Riku! Di te mi posso
fidare, no? Questo è il foglio con le varie suddivisioni. . . -
Disse consegnando una
cartellina gialla in mano al ragazzo.
-Se solo provate a
imbrogliare- aveva iniziato con voce calma e gentile –Vi uccido- concluse con
un’aura omicida che fece rabbrividire i gruppi.
-Bhè con questo noi
andiamo-
Aveva detto riassumendo
in poco tempo un’aria allegra.
-No! Aspetta Xemnas!-
Lo aveva fermato Saix,
per poi voltarsi per parlare con gli alunni ancora sconvolti.
-I cellulari non
prendono, quando volete tornare a casa, chiamateci con questo!-
Aveva detto lanciando un
piccolo Walk-Toki a Riku.
Ma i ragazzi erano ancora
sconvolti. Probabilmente non avevano ancora compreso bene il pazzo discorso dei
professori, che ne approfittarono per andarsene prima di fare una brutta fine
per mano dei loro stessi alunni.
-Non intendo restare su
quest’isola un minuto di più!-
Aveva commentato
sprezzante Rikku, sottraendo maleducatamente il Walki-Toki a Riku.
-Ehi! C’è nessuno?!
Veniteci immediatamente a riprendere!-
Urlava indignata
nell’apparecchio, dal quale non proveniva alcuna risposta.
Con un movimento
fulmineo, Pain glielo sottrasse, studiandolo attentamente.
Aprì con timore il
cassettino delle pile, mentre tutti la osservavano. Deglutì a vuoto prima di
aprirlo completamente, per notare che era vuoto.
Nessuno fiatò per tempo
indefinibile. Finché un Tidus più che incazzato, non prese il piccolo
apparecchio gettandolo in mare.
-Tidus!-
L’aveva ripreso Olette
con sguardo demoniaco.
-Tanto mancavano le pile,
non sarebbe servito a niente!-
Rispose all’ovvia
minaccia che si celava dietro l’aura demoniaca della ragazza.
-Brutto Idiota!-
Aveva sussurrato Olette,
che pareva avere tutte le intenzioni di porre fine alla vita di Tidus.
-Potevamo usare le pile
della mia macchinetta fotografica-
Continuò avvicinandosi
pericolosamente al ragazzo.
-Calmati Olette. Per
prima cosa cerchiamo i rifugi. Poi vedremo il da farsi-
L’aveva bloccata Riku,
con voce fin troppo calma per quella situazione.
Si addentrarono nella
boscaglia e con non poca facilità, giunsero in una piccola radura.
I rifugi di legno scuro
erano sparsi lungo il prato verde acceso, sul quale erano ricamati migliaia di
fiori colorati.
-Whaa! è bellissimo-
Aveva commentato
entusiasta Kairi.
Riku dette uno sguardo
veloce alla radura, per poi studiare con attenzione i fogli che gli aveva
consegnato Xemnas.
-Allora? Riku come sono
le disposizioni delle coppie?-.
Aveva domandato
impaziente Pance.
Dopo aver dato un’altra
fugace occhiata Riku voltò il foglio –Che riportava senza dubbio un programma
arrangiato e poco elaborato, tipico dei modi di fare dei professori- verso i
compagni d’avventura.
Tutti si avvicinarono
incuriositi.
Programma gita:
Gruppo uno: Axel, Roxas;
Gruppo due: Riku, Sora;
Gruppo tre: Demyx,
Hayner;
Gruppo quattro: Tidus,
Pance
Gruppo cinque: Rikku,
Selphie;
Gruppo sei: Yuna,
Naminè;
Gruppo sette: Pain,
Olette;
Gruppo otto: Yuffie,
Kairi
Dividere
equamente varie mansioni essenziali tra i gruppi.
Xemnas
Dopo pochi minuti, Axel
sbiancò, Roxas si affogò nella sua stessa saliva iniziando a tossire
ripetutamente, Sora si morse la lingua in stato confusionale, gli altri ragazzi
sgranarono gli occhi increduli, mentre le ragazze rimasero calme e composte a
fissare il foglio con aria corrucciata.
-Si può sapere che vi
prende?! Come fate a restare così calme dopo aver visto questo?-.
Chiese Sora con voce
isterica.
Yuna si girò per
rispondergli con voce calma, quasi annoiata.
-Dopotutto, sarebbe
potuto andare peggio, no? Con i professori che abbiamo, saremmo potuti capitare
in camere miste. E poi, Naminè non mi sembra una cattiva ragazza. . . -
Le altre ragazze
annuirono.
-Direi di lasciare le
valigie nei rispettivi alloggi, e vedere se c’è qualcosa da mangiare-
Disse Riku, con
pacatezza. Precedendo gli altri negli alloggi.
Sora lo seguì silenzioso
e un po’ impacciato. Presto i due gruppi si divisero e si diressero nei
rispettivi alloggi.
La struttura presentava
in tutto due stanze, che comprendevano un piccolo bagno e una camera con due
letti affiancati. L’arredamento, molto semplice appariva quasi spoglio.
Dopotutto, rispetto a
come Roxas la immagina, aveva delle camere abbastanza grandi e spaziose.
Si sedette sospirando sul
letto, dando le spalle ad Axel. Quel silenzio era imbarazzante, non sapeva cosa
dire, si sentiva stupido. Iniziò a osservare di sottecchi Axel, mentre apriva la
valigia e ne estraeva una maglietta nera senza maniche per la quale subito dopo
iniziò a togliersi lentamente la divisa, lasciando trasparire la pelle nivea del
torace.
-C-che stai facendo?!-
Aveva domandato Roxas
assumendo il colore tipico dei pomodori maturi.
-Mi cambio, perché?-
Aveva domandato Axel
ingenuamente, notando solo dopo il colore innaturale che aveva assunto il
ragazzino. Acquisendo così un ghigno perfido.
-Dopotutto, siamo ragazzi
no? O sei imbarazzato? Forse neppure tu riesci a resistere al mio fascino?-.
Aveva domandato
maliziosamente, sorpassando i due letti e arrivando a pochi centimetri da Roxas.
-I-i-i-io. . . Vado a
farmi un giro!-
Rimanere là era troppo
imbarazzante, e ancora più rosso di prima, Roxas uscì violentemente dal rifugio,
lasciando Axel con un sorrisetto compiaciuto stampato in volto.
Sora osservava
sbigottito i due letti in sostanza appiccicati, mentre Riku guardava la sua
buffa espressione con compiacimento.
-Qualcosa non va,
Sora?-
Aveva chiesto quasi
maliziosamente, tono che però non fu notato dal moro.
-Come “qualcosa non
va?!” non vedi che se ci fosse stato un letto matrimoniale sarebbe stato in
pratica la stessa situazione?!-
Aveva decretato puntando
un dito accusatorio verso i due letti.
-E non è fantastico?-
Con voce suadente Riku
gli si era avvicinato.
-Penso che andrò fuori!-
Si era sbrigato a
raggiungere la porta Sora, leggermente rosso.
Riku si lasciò sfuggire
uno sbuffo sconsolato dopo che Sora fu uscito.
Roxas si accomodò su un
tronchetto poco distante dagli alloggi.
Il vento che accarezzava
il prato, lo fece rabbrividire. Posò lo sguardo su un giglio che si lasciava
accarezzare i petali pallidi dal vento.
Era strano. Tutte le sue
reazioni con Axel erano strane. Infondo, vedeva Sora in boxer quasi tutti i
giorni, eppure il pensiero di Axel anche solo senza maglia lo imbarazzava
terribilmente. E trovava ancora più irritante sapendo che non né conosceva il
perché.
-Uff, dubito di uscire
vivo da questa gita. . . -
Senza che se ne fosse
accorto, Sora si era seduto accanto a lui con voce sconsolata.
-Io. . .Non voglio stare
in camera con Axel!-
Aveva risposto Roxas.
Nonostante non l’avesse detto esplicitamente, sapeva benissimo che i problemi
suoi e quelli di Sora trattavano lo stesso argomento.
-Ci è andata proprio
male. . . -
Aveva commentato Sora.
Roxas annuendo stava per aggiungere qualcos’altro, ma degli strani rumori lo
bloccarono.
I due ragazzini si misero
sull’attenti.
Il sole fu coperto da una
nuvola cattiva, creando giochi di ombre terrificanti. La quiete della radura fu
sovrastata da grida isteriche e rumori di catene.
Sora e Roxas, sentirono
qualcosa sfiorargli la spalla. Si voltarono e un’ombra oscura e gigantesca stava
avanzando. Roxas provò ad alzarsi ma i suoi piedi non si mossero, sbilanciandolo
e facendolo cadere. Si sentì impotente e gli venne voglia di urlare, ma aveva
paura di scoprire che non riusciva a fare neppure quello.
Tremando Sora si alzò e
gli tese una mano, Roxas la afferrò e si rialzò a fatica.
Terrorizzati, dopo
essersi scambiati uno sguardo veloce, corsero verso i rispettivi rifugi.
Appena le porte furono
aperte, la radura tornò tacita e tranquilla.
Axel vedendo Roxas così
spaventato si avvicinò.
-Ehi, va tutto bene?-
Chiese con voce
sinceramente preoccupata.
Il ragazzino iniziò a
tremare, e ad Axel si stinse il cuore.
-Cosa è successo?-
Domandò di nuovo.
-Ax. . .ng. . .Axel. .
.Ho avuto tanta paura!-
Aveva risposto Roxas
sull’orlo delle lacrime.
Notandolo Axel gli
avvolse le spalle, facendogli posare la testa sul suo petto.
-Shh. . .Va tutto bene. .
.-
Gli aveva sussurrato in
un orecchio. E Roxas, nonostante la sorpresa per quel gesto inaspettato,
ricambiò l’abbraccio iniziando a singhiozzare un po’ più forte.
Con occhi sconvolti Sora
sbatté la porta dell’alloggio, catturando l’attenzione di Riku.
-Che succede?-
Chiese notando lo stato
confusionale di Sora.
-Non hai. . .anf. .
.sentito. . . anf. . . nulla?-
Domandò il moro
affaticato per la corsa.
-No, nulla. Perché?-
Domandò Riku non capendo
a pieno la situazione.
-Il cielo e. . . le
catene. . .l’ombra . . .-
Aveva iniziato a
farfugliare Sora, accasciandosi lentamente, con la schiena alla porta.
Riku sconvolto dal suo
comportamento, gli si avvicinò.
-Ma che. . .-
Non terminò la frase,
notando che il ragazzo tremava notevolmente.
Si piegò raggiungendo il
suo volto, e lo sollevò con due dita. Lentamente gli posò dolce bacio sulla
punta del naso, iniziando ad accarezzargli i capelli. Sora alzò gli occhi umidi
verso il ragazzo, smettendo di tremare, rincuorato da quello sguardo così freddo
ma allo stesso tempo così dolce.
Note
di un incavolata autrice:
Ci
sono tante ingiustizie nel mondo. La fame, la povertà, l’egoismo. . .ma quella
che più odio è l’assenza di internet! È da più di una settimana che va a
singhiozzo, per due secondi ti illudi che sia tornato, ma sparisce per il
restanti 5 minuti! E con i nervi a fior di pelle, l’unica cosa che mi rimane da
fare è scrivere il terzo capitolo!
Okkey, devo ammettere che scrivere la scena dei fantasmi all’una di notte fa
davvero paura. Ma non ho intenzione di mettere “Horror” tra gli avvisi. Perché
dopo quella scena, non accadrà nient’altro. . .e poi mi serviva solo per
approfondire le varie relazioni! Cioè, io che scrivo un Horror e come chiedere a
un ornitorinco di preparare una torta nuziale XD Dopo che ho visto il film
“Nascondiglio” ho ancora il terrore dei condotti dell’aria >__>
Anche il titolo di questa storia è dovuto ad un motivo stupido. Perché,
naturalmente sto iniziando a chiedermi se il colore naturale di Roxas non sia il
color pomodoro.
Yuuki90:
Non penso che sia solo il tuo computer ad essere fesso >__>
*<--incazzata nera con qualsiasi apparecchio elettronico* Credevo non si capisse
che l’autista fosse Xigbar ** ho pensato di metterlo a causa della sua “benda”.
Cioè, a mio avviso è il meno indicato per guidare un pullman stracolmo di alunni
ò.ò
Effettivamente, Axel è
Axel, quindi il solo immaginarlo con un qualsiasi altro carattere è davvero
impossibile XD
Ti ringrazio perché
segui, e seguirai sempre i miei lavori ^^
Fexy:
Povero xD In effetti mi sarei spaventata
anch’io. Dopotutto Sora era sovrappensiero, chiunque al suo posto si sarebbe
spaventato! E invece qui è venuta voglia persino a me di uccidere Tidus è___é
cioè, è talmente idiota! Non so neanche come faranno a tornare XD moriranno
sull’isola? XDDD
Dark Roku:
Chissà come fai, ma le tue recensioni
mi fanno sempre ridere xD Probabilmente sono i tuoi diverbi con l’altra te, e
devo dire che ti ammiro perché riesci sempr a scrivere recensioni lunghe *_* io
a volte non so che scrivere, neppure nelle risposte! (per questo mi piacciono le
tue recensioni, trovo sempre cosa dire XD)
Deve essere stato davvero
terrificante svegliarsi alle quattro si mattina *_*
Ma almeno non avevi
Xigbar come autista. . .se fosse stato per lui non sareste mia arrivati ò_o
E dire che questo
capitolo l’ho scritto con ben poca ispirazione. . .si nota? Senza pensare a ciò
che volevo che accadesse, ho semplicemente messo insieme le prime parole che mi
venivano in mente, perciò non sono molto sicura di come sia venuto ç_ç bhè, se
fa così schifo. . .spero potrai perdonarmi XD
E che dire. . .spero di
aver avuto tutta quella fortuna che mi hai augurato con questo capitolo. . .in
genere io sono soddisfatta dei miei lavori solo quando sono apprezzati, quindi,
per decidere se è orribile o passabile devo aspettare il tuo giudizio XDD
Axellina:
Anche tu adori Axel? Cioè, è talmente
figo! XD Ogni volta che appare nel gioco inzio a sbavare, prossima allo
svenimento! Ha degli occhi. . .ed è così. . .così. . .focoso! *<--battuta
idiota*
Non sono abituata a tanti
complimenti °° Mi rende così felice il fatto che ti sia pieciuta! Ed ecco il
terzo capito, anche se credo di essere un po’ peggiorata qui. . .In ogni caso,
grazie dei complimenti ^///////////////^
Ja ne <3
Hima
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