Sangue e vendetta

di Fiore di Giada
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Una violenta contrazione dilania il tuo corpo, Lucia.
Ti mordi le labbra, fin quasi a farle sanguinare. No, non devi urlare.
Tutto deve apparire normale.
Nessuno deve vedere la realtā del tuo stato.
Se si sapesse, perderesti la dote che il Comune dona alle ragazze povere.
Saresti condannata a scivolare nell'estremo degrado, pur non avendo colpa.
'E il destino di ogni donna che ha perduto l'onore.
Poco dopo, una massa fremente esce dal tuo corpo, umida di sangue.
Guardi tuo figlio. E' un maschio, sano, forte.
Ha lo stesso viso di quell'uomo.
Ne ricordi il volto giovane, distorto dalla libidine, mentre, durante il Carnevale, si prendeva il tuo onore.
L'odio dilania il tuo cuore, Lucia. No, non vuoi nessun legame con quell'individuo.
Hai sopportato la sua violenza, non tollererai l'onta di una maternitā non voluta.
C'č solo un modo per porre rimedio a quella situazione, ne sei consapevole.
Prendi un coltello.
E, con forza, distruggi nel sangue l'ultimo, infame legame tra di voi.





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