I’M NOT A GIRL
“I can’t begin to express
how remarkable
it feels to finally love who I am enough to pursue my authentic
self.”
ELLIOT
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Stava
seduto di fronte allo spogliatoio dei Serpeverde, in attesa di ricevere
risposte dai suoi compagni di casa più grandi, cercando di
capire cosa avesse
fatto di sbagliato. Era entrato in squadra da poco come battitore e
voleva
solamente andare a cambiarsi per poter cominciare
l’allenamento, cosa c’era di
così sbagliato?
-Stevie? Ci sei
ancora? – la voce del suo capitano,
Francis Winchester, arrivò dritta alle sue orecchie,
costringendolo ad alzare
la testa.
- Sì,
sono ancora qui. – rispose il ragazzino
annoiato. Il capitano gli fece segno di entrare e Stevie lo
seguì, portando con
sé la sua scopa. Tuttavia, non appena entrò nello
spogliatoio, inarcò un
sopracciglio alla vista di un’altra persona lì
presente, che era sicuro non ci
fosse quando Francis gli aveva detto di aspettare fuori. Riconobbe
subito il
capitano dei Corvonero, Rylan Page, al settimo anno. Prima che potesse
dire
qualcosa, Francis parlò.
- Mi
è sembrato giusto convocare anche Rylan, visto di
cosa dobbiamo parlare. Spero non sia un problema. – si
giustificò Francis e,
dopo qualche minuto, Stevie fece un cenno con le spalle.
- Va bene, anche
se non capisco ancora perché io sia
qui. – ribatté. Vide i due ragazzi scambiarsi uno
sguardo e questo lo irritò
ancora di più.
-
D’accordo Stevie, ora capirai perché abbiamo
chiamato. Stamattina, ti sei chiesto perché i tuoi compagni
non ti volevano
nello spogliatoio? – gli domandò Rylan e Stevie
sbuffò una mezza risata.
-
Perché sono degli stronzi. Sono solo al secondo
anno, ma posso fare il culo a metà dei membri della squadra.
– il tono sicuro
che utilizzò fece sorridere leggermente il Corvonero, mentre
Francis scuoteva
la testa.
- Sicuramente
sei più bravo tu di alcuni ragazzi che
sono in squadra ma… non è per questo che non sei
entrato in spogliatoio. –
disse Rylan e, finalmente, Stevie comprese e si infuriò.
- È
per il mio corpo, vero? Quante volte lo devo
dire?! Sono un ragazzo, perché non lo capite! –
sbottò il rosso. Avrebbe dovuto
immaginare dove sarebbe andato a parare il discorso: già
l’anno prima era
successo un casino per via del dormitorio, questione che si era risolta
con una
camera tutta per sé, visto che quell’anno
Serpeverde aveva registrato un numero
basso di alunni del primo anno. Vedendo la sua rabbia, Francis si
sbrigò ad
alzare le mani per negare.
- No, ti sbagli!
Sappiamo tutti che sei un ragazzo, solamente
non volevamo crearti problemi in spogliatoio. Ti sei mai cambiato
davanti ad un
gruppo di ragazzi? O fatto la doccia? – gli
domandò il suo Capitano. Fu in quel
momento che Stevie realizzò effettivamente la cosa: al di
fuori di sua sorella
più grande, non si era mai cambiato di fronte a nessuno. Al
pensiero, arrossì.
- Effettivamente
no… - pigolò quasi sussurrando e Rylan
gli sorrise.
- Non devi
assolutamente preoccuparti. Gli altri
ragazzi di Serpeverde si sbrigheranno a lavarsi e cambiarsi, in modo da
poterti
lasciare tutto il tempo che desideri. D’altronde,
è così che fanno i miei
compagni con me. – Stevie annuì a quelle parole
ma, dopo aver realizzato il
loro significato, alzò lo sguardo scioccato verso il
Corvonero.
- Vuoi dire che
tu sei… -
- Prima mi chiamavano Riley, l’ho cambiato all’inizio
del mio quarto anno. Ci ho messo un po’ a capirlo, ma alla
fine mi sono sentito
molto meglio. Forza, ora vai a cambiarti, i tuoi compagni dovrebbero
aver
finito. – continuò il più grande e a
quel punto Stevie sorrise, ringraziandoli
per quella nuova informazione e fiondandosi poi verso lo spogliatoio
dei
Serpeverde. Il rosso non riuscì a trattenere le lacrime: era
stato accettato.
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