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La costellazione degli amanti
Steve non è tipo da fiori, ma ha
coltivato petali su cui era inciso un solo nome. Per ognuno di essi
ha scavato buchi nel terreno, seppellendoli ai piedi di un cespuglio
di stelle profumate: dafne del colore delle labbra di Bucky.
Ha concimato la terra, ha concimato il
suo amore, ha concimato ceppi di una tragedia mai voluta.
Sdraiato in un letto d’erba, Steve
scopre nuove costellazioni rosate nate nel giardino.
«Non mi perdonerò mai di non essermene
accorto prima.»
A rispondergli il bisbiglio del vento
tra gli steli.
Steve strizza gli occhi, cancella le
lacrime.
Oltre le dafne, si solleva un corpo
malandato di carne e bende bianche. Bucky gli pizzica la guancia con
un dito.
«Dovrei dire lo stesso, ma al
rimpianto preferisco la gioia di averti ancora al mio fianco.»
Sulle labbra, non più fiori ma sorrisi
sbocciati.
Si guarda intorno – è solo col suo
sole.
Come un’ape tra i pollini, Bucky si
adagia sulla bocca schiusa di Steve e con un bacio respira la vita.
[ 170w ]
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