Snow Tales
Titolo:
Snow
Tales
Autore: My Pride
Fandom: Super Sons
Tipologia: One-shot
[
831
parole fiumidiparole
]
Personaggi: Damian
Bruce Wayne, Jonathan Samuel Kent
Rating:
Giallo
Genere: Generale,
Fluff, Sentimentale
Avvertimenti: What
if?, Slash
May I write: 2. "Non
ti ho mai dimenticat*" || Bonus immagine (bambini che giocano a palle
di neve)
BATMAN
© 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.
Uscire
di gran lena per andare a fare una passeggiata non era stata una
così grandiosa idea, se Damian doveva proprio essere sincero
con
se stesso.
Quel giorno, chissà con quale
voglia e chissà per quale motivo, quello scemo di Jon
l'aveva svegliato alle sei del mattino - orario che, se non era a
Gotham di pattuglia o ad allenarsi in caverna, Damian non avrebbe visto
nemmeno nelle sue più rosee aspettative - e l'aveva
praticamente costretto ad alzarsi dal letto, dandogli fretta anche
quando, ancora mezzo addormentato, aveva provato a farsi una doccia per
svegliarsi ed era invece finito a bere almeno mezzo litro d'acqua per
il colpo di sonno che l'aveva colto proprio sotto il getto.
Dopo una colazione veloce a base di
semplici toast al formaggio un po' bruciacchiati - Jon aveva detto che
a sedici anni poteva benissimo cucinare da solo, nonostante Damian
fosse stato costretto a revisionarlo per evitare che desse fuoco alla
cucina o pensasse anche solo lontanamente di usare la sua vista
calorifica -, erano usciti entrambi nel gelo del mattino, con Jon che
aveva insistito col prenderlo in spalla come quand'erano bambini prima
di librarsi un po’ e volare.
Adesso, imbacuccato dalla testa ai piedi
e con il cappello di lana che gli copriva le orecchie per evitare il
fischio del vento, Damian cercava ancora di capire che cosa fosse
passato per la testa del suo cosiddetto migliore amico. Possibile che
non riuscisse a stare tranquillo nemmeno quando avrebbe dovuto?
Solitamente era Damian quello che cercava in tutti i modi di tenere
attivo Jon riguardo il loro allenamento, ma per una volta aveva cercato
di godersi le vacanze e riposarsi, cosa che Jon non aveva invece
apprezzato. Avrebbero potuto svegliarsi tardi - dopo le tre sarebbe
stato un orario ben più accettabile, se solo non fosse stato
certo che Lois li avrebbe giustamente buttati entrambi fuori dal letto
dicendo che due ragazzoni come loro non avrebbero dovuto perdere tempo
in quel modo -, ma, no, Jon aveva trovato particolarmente divertente
volare in mezzo ad un bosco innevato. Ah, accidenti a quella stupida
testa aliena.
«Non tenermi il muso, siamo
arrivati!»
La voce di Jon lo risvegliò
dai suoi pensieri e Damian sollevò il capo per guardare
oltre la sua spalla, quasi volesse sbirciare con attenzione; quando Jon
perse quota e lui atterrò nella neve, affondando gli stivali
in essa, Damian sbatté le palpebre e si guardò
attorno, osservando con occhi attenti il paesaggio. Piegato su se
stesso con i rami completamente ghiacciati, faceva bella mostra di
sé un salice che pareva avvolgere le piante sottostanti, a
loro volta gelate dal freddo di quell'inverno così rigido;
la neve che si era accumulata ai lati dava l'impressione che fosse
stata ammassata volontariamente da qualche anima pia che,
chissà in quale momento di quella fredda mattinata, si era
divertita a creare dei bizzarri pupazzi di neve senza naso
né braccia, solitarie figure che salvaguardavano quel luogo
silenzioso; la cosa più strana e meravigliosa,
però, era il lago che si affacciava dinanzi a loro.
Completamente azzurro, quasi si fosse trattato di un oceano e non di
una gigantesca lastra di ghiaccio, brillava sotto la luce dei raggi
solari che avevano fatto capolino attraverso i rami spogli degli
alberi, rendendo l'ambiente quasi caldo e confortevole nonostante tutto
quel freddo che imperversava intorno a loro.
Forse fu proprio quella vista a far
abbozzare un sorriso a Damian, però. Gli tornarono in mente
i momenti in cui, quando lui e Jon avevano rispettivamente dieci e
tredici anni, passavano le vacanze di Natale a casa dei vecchi coniugi
Kent, i quali costringevano tutta la famiglia a raggiungere la pista di
pattinaggio della piccola città di Smallville, cosa che
Damian non aveva mai fatto durante tutta la sua prima infanzia.
L’aria divertita di Jon, il modo in cui aveva provato a
coinvolgerlo in una battaglia a palle di neve, le risate, le fughe
incespicando con gli scarponi e le grida gioiose dei
bambini… non aveva mai dimenticato com’era apparso
Jon ai suoi occhi quel giorno, custodendo quel ricordo in fondo al
proprio cuore pur fingendo che quei piccoli momenti non fossero
importanti. E fu proprio nel ricordarlo che Damian gettò uno
sguardo verso Jon che, accovacciato sui calcagni e ricurvo su
sé stesso, stava trafficando nella borsa che si era portato
dietro.
Che... stupido. Per quanto fossero
cresciuti e quei giorni d'infanzia fossero pian piano sbiaditi per
lasciar spazio a momenti più vicini all'età
adulta, quello scemo di Jon aveva comunque fatto riaffiorare, forse per
una strana sorta di nostalgia, quella vecchia tradizione di quand'erano
due semplici e ingenui bambini. Damian ammise che gli piacque
maledettamente quando, raddrizzandosi, Jon gli rivolse uno di quei suoi
enormi sorrisi sinceri che era solito fare, porgendogli un paio di
pattini.
Damian sbuffò ilare,
ricambiando in modo impacciato quel sorriso prima di allungare la mano
per prendere quella roba. Una volta tanto potevano anche tornare ad
essere bambini, dopotutto.
_Note inconcludenti dell'autrice
Questo
è il diciottesimo
giorno dell'iniziativa #mayiwrite indetta dal gruppo Non solo
Sherlock - gruppo eventi multifandom
Stavolta
sono stata brava, non ho scritto tantissimo. Momentino di riflessione
di Damian, più introspettivo che altro, ma fluffuoso mentre
segue Jon (anche se si lamenta alla fine lo sta a sentire
perché è il suo amicone bellissimo barra
fidanzatissimo ma ancora non lo sa) che lo porta in un bel posticino
per pattinare proprio come quando erano ragazzini. Come fai a non
innamorarti di un bel ragazzo così? Che cerca di stupirti in
tutti i modi possibili? Semplice, non puoi evitarlo e quindi niente,
crolli
Commenti
e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥
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