A place we can call home
Titolo: A place we can call home
Autore: My Pride
Fandom: Batman
Tipologia: Flash Fiction [ 368 parole fiumidiparole
]
Personaggi: Cassandra Cain, Barbara
Gordon
Rating: Giallo
Genere: Generale, Malinconico
Avvertimenti: What if?, Hurt/Comfort
Writeptember: 1. Sorelle || 4. Sorvegliare
BATMAN
© 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.
Cassandra
osserva in silenzio il volto contratto di Barbara, la fronte imperlata
di sudore e gli occhi che si muovono frenetici al di sotto delle
palpebre mentre il corpo è scosso da brividi e deliri.
Non è abituata a vederla così. Barbara ha passato
anni e anni a prendersi cura di lei senza mai giudicarla o farle pesare
il suo passato, e adesso le sembra il minimo fare esattamente la stessa
cosa e controllare che la febbre non si alzi. Con Batman - Bruce, il
suo mentore, l'uomo che può finalmente chiamare padre - ha imparato la
compassione e che il suo corpo non è solo un'arma, che le emozioni non
rendono fragili e che fare affidamento su qualcuno non significa essere
deboli, ma Barbara, la stessa Barbara sdraiata in quel letto, è stata
la prima a fidarsi e a credere in lei. Oltre a guidarla e a darle uno
scopo, ad insegnarle a parlare e a comunicare col prossimo fino ad
aprirsi, a consegnarle il mantello di Batgirl e a farle capire che le
sue abilità potevano essere usate per uno scopo più grande e nobile,
Barbara è stata per lei la sorella che non ha mai avuto... e vederla in
quelle condizioni la fa soffrire.
Barbara è la persona più forte che Cassandra
conosca. L'ha vista affrontare le avversità col sorriso sulle labbra,
vegliare su di loro come una guida e combattere avversari che pensavano
di poterla sopraffare solo perché è sulla sedi a rotelle, ma nessuno di
loro ha visto la guerriera che Cassandra scorge ogni giorno dietro quei
grossi occhiali e su quel volto spruzzato di lentiggini. Barbara,
Bruce, Tim, Dick, Damian, Jason... tutti loro l'hanno trattata come una
sorella, come parte di qualcosa di più grande, mostrandole tutto
l'amore di ui le persone sono capaci.
Cassandra è grata a tutti loro. E adesso, mentre
continua a sorvegliare Barbara e a bagnarle la fronte con una pezza
umida per abbassarle la febbre, cantandole nenie che ha imparato nel
corso degli anni e a cui fino a quel momento non ha mai potuto dare
voce, Cassandra sa di aver finalmente trovato il suo posto nel mondo.
Un luogo che può chiamare casa.
_Note inconcludenti dell'autrice
Scritta per il sesto giorno
del #writeptember
sul
gruppo facebook Hurt/comfort
Italia
Il prompt
sorelle è capitato a fagiuolo, ogni tanto riesco anche a cambiare
personaggi oltre i soliti idioti. Girls power day, gente, che ogni
tanto ci vuole
Cassandra ovviamente è molto grata a Barbara per il modo in cui si è
sempre comportata con lei e per come l'ha accolta in famiglia, ma si
prende cura di lei non per una questione di gratitudine bensì perché
alla fine ha capito che cosa vuol dire avere una famiglia che le vuole
bene e che non la abbandonerà mai
Commenti
e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥
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