Questo è l'ultimo capitolo della mia storia. Devo dire che
in
generale mi sembra riuscita molto meglio del lavoro precedente.
Ringrazio chi ha commentato:
Xluciadom:
E questo è l'ultimo, spero che non mi ucciderai ora!
Vero?
Xharua_96: Testone? Ehi, io allora ti chiamerò testolina
buffa!
Il mio soprannome una volta era Toffy, puoi usarlo anche tu se vuoi!
Riguardo ad Usagi, puoi definirla personaggio, dato che lei e anche le
sue amiche sono (purtroppo) fittizie.
XCrybaby: D'ho! Come ho potuto diment...ehm, no, non l'ho scordata,
quando ho scritto "le inner" intendevo anche lei, non ti ho
dimenticata, Mako-chan!(Suikotsu si volta tremante verso una Makoto
intenta a far schioccare le nocche) Ma posso assicurare che oggi lei
avrà un premio di consolazione!
Chi ha messo la storia tra i preferiti:
blackcybuster
Crybaby
harua_96
Illidan
Lan
luciadom
Mymoon96
NemoTheNameless
nico2283
Nicoranus83
NinfaDellaTerra
Ramona37
sharry
E tra le seguite:
Crybaby
harua_96
hinayuki
Lebron
nico2283
NinfaDellaTerra
E ringrazio anche i creatori di Sailor Moon e Saint Seiya, ossia Naoko
Takeuchi e Masami Kuramada, senza i quali non avrei mai
scritto
questa fic.
Ora posso solo augurarvi buona lettura.
UN FUTURO MAGNIFICO
Ikki si alzò a fatica dal letto.
"Ohi, la testa..."
"Ikki, ti sei ripreso!"
Il saint della fenice si voltò e vide Makoto.
"Ciao...da quanto tempo sono qui?"
"Tre giorni. Il medico aveva comunque detto che dovevate solo riposare."
"Bene, dov'è la mia armatura?"
"Mu la sta ancora riparando." - spiegò la ragazza parandosi
davanti a lui e guardandolo con i bellissimi occhi verde smeraldo - "Ci
vorrà un bel po' prima che la sia di nuovo a posto, nel
frattempo perché non ti fermi qui?"
"Cosa? Ma la mia armatura si ricostruisce da sola ogni volta!"
"Cavolo, non ci avevo pensato!" - si disse la ragazza, per poi
rispondere - "Questa volta no! Quindi, mettiti comodo, riposati, che ci
penso io a te!"
"Cosa? No no no, faccio da solo..."
"AAAAH!"
I due si voltarono di scatto.
"Sembrava la voce di Hyoga..."
"Brucia!" - gridò il ragazzo mettendosi le mani sulla faccia.
"Scusa! Non te l'ho versato addosso apposta, lo giuro!" - si
scusò una Minako vestita da infermiera contanto di berretto
bianco.
Il ragazzo usò il suo cosmo per raffreddare il brodo.
"Anf, anf...Minako, amore, senti, è meglio che tu ti prenda
una pausa..."
"Ma no, io..."
Haruka entrò, prese la ragazza in spalla, chiese scusa a
Hyoga e se la portò via.
"Sono salvo!" - pensò il ragazzo crollando sul letto.
"Haruka, lasciami!"
"Lo stai uccidendo, forse è meglio che se ne prenda cura
qualcuno di più competente."
Le due uscirono in un corridoio - ora entrambe camminando - e trovarono
Seiya appoggiato ad un muro.
"Allora, come stanno?"
"Hyoga ha sofferto ancora, Shun sta bene ed Ami gli sta facendo
compagnia, Makoto ha trovato una scusa per rallentare ed abbordare Ikki
mentre Shiryu non si è ancora svegliato, ma sta bene, si
rialzerà tra al massimo poche ore."
"Wow, questa volta abbiamo proprio rischiato grosso, eh?" - chiese
dando un pugnetto amichevole sulla spalla della ragazza.
Haruka sorrise e gli dette un pugno degno di Aldebaran.
"Puoi dirlo, vecchio mio!"
"Aspetta...anf..." - disse il ragazzo a terra - "Che mi ritorni tutto
il cosmo e ti concio per le feste!"
I tre uscirono all'esterno, trovando tutti intenti a prendere il
té;
grazie agli sforzi di saints e sailors Usagi era riuscita a non usare
troppe energie.
"Oh, ciao, allora, come stanno?" - chiese la ragazza dai codini biondi.
"Tutto a posto, ho allontanato Minako da Hyoga."
"Ehi!"
Il gruppo scoppiò a ridere.
"Ehi, dato che oramai si sono ripresi tutti perché non diamo
una festa?" - chiese Seiya raggiante.
"Sarebbe un'idea." - disse Shun arrivando con Ami - "Dopotutto qui
c'è gente che balla divinamente..."
La ragazza al suo fianco arrossì.
"Qualcuno invece un po' meno..." - scherzò Rei guardando
Usagi.
"Cosa stai insinuando?!"
"Esattamente quello che ho detto."
Le due ricominciarono a litigare.
"Scusate, mi devo assentare un attimo..." - disse Saori alzandosi dalla
sedia.
La duchessa si allontanò da sola, dirigendosi verso la sua
una
stanza; mentre passava il suo sguardo si posò un un giornale
che avrebbe conservato,
sul quale era scritto "Ragazzi
dispersi ritrovati", poi
entrò
nella camera.
"I miei cavalieri rischiano continuamente la vita per me...e questa
volta più del solito...non voglio che continuino a lottare e
rischiare per me...io...non lo merito!"
La ragazza guardò il sole che brillava in cielo.
"Loro si meritano una vita da ragazzi normali...oramai hanno trovato
l'amore, ed hanno il diritto di viverlo, non devono perdere tempo a
proteggere me, ma le ragazze che amano. Hanno combattuto e fatto
più di quanto non gli potessi chiedere. Questa sera glielo
dirò."
La sera tutti furono pronti e si radunarono per festeggiare; c'erano
tutti, compreso Kiki, che non esitò a fare di nuovo la corte
ad
Hotaru, ma mancava Makoto.
"Penso sia andata a cercare Ikki." - spiegò Rei - "E questa
volta si è organizzata bene...anche troppo!"
Il saint della fenice, approfittando della festa era sul punto di
fuggire dalla finestra quando una voce lo fermò.
"Aspetta! Te ne vai così?"
"Makoto, io ho fatto la mia parte. Mio fratello è diventato
forte, e non devo più proteggerlo, anzi è
abbastanza
maturo da proteggere da solo la donna che ama; gli altri poi non hanno
certo bisogno di aiuto, quindi posso anche andarmene."
Il ragazzo si voltò leggermente e
spalancò a bocca per lo stupore.
Makoto si era messa un vestito che aveva portato da casa,
quello indossato al ballo di fine anno; con
quell'abito scuro, con una magnifica rosa ricamata, scollato
all'altezza del seno e delle spalle Makoto era proprio un gran bello
spettacolo, perfino per l'impassibile guerriero.
"Come sto?" - chiese la ragazza.
Ikki si voltò per non far vedere il viso arrossito.
"Stai...ehm...bene...ora devo..."
"Vieni con me! Stanno festeggiando tutti, manchi solo tu!" - disse la
ragazza prendendolo per le mani.
"Un attimo, non ho gli abiti adatti, e poi non so ballare..."
"Di qua, conduco io!" - rispose la ragazza trascinandolo a forza.
Rei si sedette sconsolata al tavolo.
"Che cos'hai?" - le chiese Setsuna.
"Tutte hanno il loro cavaliere! Usagi ha Mamoru, Ami ha accalappiato
Shun, Minako si è presa Hyoga, Makoto ha abbordato Ikki,
perfino Hotaru si è trovata qualcuno...e a me
chi resta?"
Un ragazzo con i capelli ricci fece un inchino.
"Mi concede il prossimo ballo, bellissima signorina?" - le chiese Jabu
esponendo il migliore dei suoi sorrisi.
"Non sarà uno dei cavalieri più forti, ma il
fascino non gli manca! Arrivo!"
La ragazza lo trascinò a forza nella pista, conducendo con
forza il ballo.
"Questa ha più grinta di Shaina! Se non sbaglio poi ha
sconfitto
Ares! Meglio essere galante, sennò sono un uomo morto!" -
pensò il giovane cavaliere dell'Unicorno.
Un ragazzo con la cresta uscì da dietro un angolo con in
mano una magnifica macchina fotografica.
"Allora, ricapitoliamo le foto fatte: Minako che pesta un piede a
Hyoga, Minako che gli rovescia addosso il brodo, Mamoru che bacia
Usagi, Haruka che picchia Seiya, Shun che dorme sulle ginocchia di
Ami...mi manca solo una foto con Seiya che ci prova con una di loro e
potrò ricattarlo!"
Il cavaliere si voltò e vide Seiya intento a far schioccare
le nocche.
"Dicevi, Ichi?"
"Ecco qui! Tienila pure!" - disse consegnando la macchina.
Quando Seiya se ne andò soddisfatto ne prese un'altra che
aveva come riserva.
"Sono un genio!"
La festa continuò senza problemi, e vennero fatte magnifiche
foto; dopo molte ore, alla fine dei festeggiamenti, dopo che tutti
erano andati a letto Saori convocò i suoi cavalieri
più
potenti.
I sei entrarono nella stanza e richiusero la porta alle loro spalle.
"Perché ci avete convocati, milady?" - chiese Seiya.
"Voi in tutto questo tempo mi avete sempre servito fedelmente, il
vostro lavoro è stato impeccabile, non c'è
proprio nulla
da criticare."
"Dovere."
"Appunto, io...non voglio che continuiate a rischiare la vostra vita
per me: Shiryu, tu devi tornare dalla tua Shunrei; Hyoga, Shun, voi vi
siete innamorati di quelle due ragazze ed avete il diritto di vivere
con loro. Seiya, Ikki...nemmeno voi siete tenuti a restare
qui. Anche voi avete il diritto di vivere come ragazzi normali."
Il cavaliere della fenice non si scompose.
"Nessun problema."
Seiya però ebbe una reazione diversa.
"Ci sta congedando?"
"Non fraintendermi...come ho già detto io non sono
insoddisfatta
del vostro operato...avete svolto un lavoro eccellente, e senza di voi
non so cos'avrei fatto...ma ora basta."
Seiya sembrò l'unico veramente irritato.
"Milady, esiste il libero arbitrio. Ebbene, io scelgo di restare con
voi. Qui ci sono anche delle persone a me care, come
Shaina e Marin, e non ho alcuna intenzione di andarmene. Io fino ad ora
non vi
ho difeso perché mi sentivo obbligato, io l'ho fatto
perché VOLEVO farlo. Io sono un saint di Atena, e come tale
vi
difenderò sempre, resterò sempre a proteggervi!"
La donna sospirò: Seiya era il più tenace di
tutti, e sarebbe stato impossibile fargli cambiare idea.
"E voi? Cosa rispondete?"
Shiryu fece un inchino.
"Credo di parlare a nome di tutti: vi ringrazio, mia dea, per
l'opportunità che ci state offrendo; noi amiamo quelle
ragazze,
e desideriamo condividere la nostra vita con loro, ma al tempo stesso
non abbiamo alcuna intenzione di abbandonarvi; come Seiya, anche noi
siamo saints ed abbiamo il compito di proteggervi. Quindi, se
necessario, verremo subito in vostro soccorso."
"La vostra determinazione non ha pari." - disse la ragazza.
La porta si aprì di scatto e caddero all'interno Usagi, Ami,
Rei, Makoto e Minako.
"Stavate origliando?" - chiese Shun.
"Non ve n'eravate accorti?" - chiese Ikki - "A quanto pare i sensi sono
ancora intorpiditi."
Mamoru comparve sulla porta in compagnia dei due gatti.
"Ho cercato di convincerle, ma non mi hanno dato retta!" -
spiegò.
"Hyoga! Questo vuol dire che verrai in Giappone con noi?!"
Minako si gettò tra le braccia del ragazzo.
"Evviva! Che bello! Aspetta che ti presenti alle mie compagne di scuola
e creperanno d'invidia!"
Ami andò incontro a Shun.
"È vero? Verrai anche tu?"
"Sì." - rispose il cavaliere - "Resterò con te."
La ragazza si gettò tra le sue braccia e pianse per la gioia.
"Che scenetta commovente." - pensò Usagi ricordando i suoi
momenti felici passati con Mamoru.
Makoto andò incontro ad Ikki.
"E tu vieni? Vieni?"
"Noi non siamo fidanzati." - rispose il ragazzo con tono piuttosto
brusco.
Per la ragazza fu un pugno allo stomaco.
"Non ti piaccio?" - chiese sconsolata.
"Cosa...no, senti, non sei tu il problema, è che io...io ho
scelto di vivere da solo." - rispose il ragazzo - "E poi non fare
così, una come te troverà di sicuro un ragazzo
adatto, più di quanto non lo sia io. Ora, se non vi
dispiace,
devo
andare."
Il cavaliere uscì dalla stanza, intenzionato ad andarsene in
giro da solo.
"Ma...chi lo sa, forse potrei venire a trovarti." - aggiunse prima di
correre via.
"Davvero!?"
La ragazza uscì nel corridoio.
"Avvisami! Sono una cuoca provetta, ti preparerò qualcosa di
speciale!"
"Zitta! Sveglierai tutti!" - la richiamò Rei.
"Sei solo invidiosa! Oramai lui è caduto ai miei piedi! Tu
invece hai trovato solo un dio greco pazzo che..."
"Zitta!!!" - ringhiò.
Shiryu portò l'attenzione su di sé, fece un
inchino e disse:
"Milady, io ora devo andare. Partirò e resterò
insieme alla mia amata Shunrei."
Il ragazzo uscì con calma dalla stanza, chiedendo alle inner
di
salutare le altre ragazze che ora dormivano, anche se mentre camminava
il dragone decise di passare davanti alla camera di Setsuna ed Hotaru.
"Quella bambina ha davanti a sé un gran futuro, anche se
è piccola si è rivelata forte quanto me, se non
di
più. E quella donna...non so perché, ma mi ha
dato una
strana impressione, come se non fosse solo una semplice umana...nemmeno
una normale guerriera sailor."
Il ragazzo continuò a camminare, trovando la stanza delle
altre
due; non poté fare a meno di notare il cartello "NON
DISTURBARE"; notò anche dei rumori inequivocabili: le due
avevano deciso di festeggiare la vittoria a modo loro.
"Oddio!" - pensò allontanandosi imbarazzatissimo.
I giorni successivi furono passati tra feste e gite tutti insieme; per
le ragazze ed i cavalieri fu un magnifico periodo di pace, ma alla fine
la vacanza si concluse ed i ragazzi dovettero preparasi a partire.
"Beh, non si può certo dire che sia stata una vacanza
prevedibile!" - scherzò Usagi.
"Puoi dirlo!" - confermò Mamoru.
Il gruppo si radunò davanti alla casa della duchessa, dove
tutti poterono porgere i loro saluti.
"È giunta l'ora che partiate." - disse Seiya - "Mandatemi
qualche cartolina, eh?"
I tre cavalieri si scambiarono una stretta di mano in segno di saluto.
"Buon viaggio, amici miei. Siate felici."
Hyoga e Shun si voltarono poi verso Jabu e gli altri per poterli
salutare, mentre i cavalieri d'oro fecero un inchino davanti alle
guerriere.
"La nostra dea è salva. Grazie ancora, guerriere sailor, non
vi ringrazieremo mai abbastanza!"
Rei fece per avvicinarsi a Milo, ma Setsuna la fermò.
"Non ti ricordi cos'hanno detto?"
"Sigh! Ma perché io non trovo nessuno!?"
"Sarà per il tuo carattere!" - le rispose Usagi.
"COSA?! OSI DIRE CHE NON TROVO UN RAGAZZO PERCHÉ SONO ACIDA,
IRRITANTE ED ISTERICA?!?!"
"Sì."
Le due stavano per azzuffarsi di nuovo, ma vennero prontamente fermate.
Rei trattenne a stento la collera quando vide Hotaru salutare Kiki.
"Quando ci rincontreremo vedrai che sarò un vero cavaliere!"
- spiegò il bambino.
"Ma non cambiare mai!"
La bambina gli dette un bacio sulla guancia e Kiki arrossì,
scatenando le risate generali, persino di Mu e Shaka; anche Kanon
sorrise divertito.
Saori portò l'attenzione su di sé e
consegnò due buste ai cavalieri.
"Dato che vi stabilirete a Tokyo vi serviranno un po' di soldi per
trovare casa e per andare avanti finché non troverete
lavoro.
Tenete, consideratelo un premio per i vostri servigi."
I due rimasero di stucco.
"Mia signora...non possiamo..."
Minako superò Hyoga ed afferrò il premio.
"Accettiamo con gioia!"
Hyoga si imbarazzò non poco.
"Teneteli." - insistette Saori - "Altrimenti mi offenderò."
I ragazzi non poterono fare a meno di ringraziare, poi dopo aver
ricevuto altri saluti e pacche sulle spalle salirono sulla macchina che
li avrebbe portati all'aeroporto.
"Voi non venite?"
"No." - rispose Shaka - "Abbiamo avuto solo un permesso temporaneo, non
possiamo abbandonare il Santuario."
Shaina e Marin ringraziarono il fatto di avere addosso una maschera,
perché altrimenti i presenti si sarebbero accorti che
stavano
piangendo.
"Fate buon viaggio." - si limitò a dire la ragazza con i
capelli rossi.
"Marin! Ma stai piangendo?" - chiese Ichi stupito.
La donna gli dette un pugno, mandandolo a gambe all'aria.
"No!"
I ragazzi risero, salutarono e l'auto partì.
"Sigh!" - disse Seiya - "Mi mancheranno!"
Shaina gli mise una mano sulla spalla.
"Ci siamo noi, ma devi spiegarmi una cosa..."
"E cioè?"
"Haruka mi hai detto che hai volutamente palpeggiato il seno di
Michiru..."
Seiya sentì un brivido lungo la schiena e anche se la
ragazza
portava una maschera capì che i suoi occhi stavano ardendo
d'ira.
"Dunque, ora ti spiego..."
"Ah, allora è vero?!"
Il ragazzo impallidì e cominciò a sudare freddo.
"Sono un uomo morto!" - pensò.
La macchina si fermò ed il gruppo poté scendere;
una volta giunti l'unico problema fu Makoto.
"Non sono sicura di...
Haruka prese in spalla la ragazza dai capelli castani e la
portò dentro.
"Ma fa sempre così?" - chiese Shun ad Ami.
"È sempre stata molto vivace."
Alcune ragazze si voltarono per vedere i bagagli più
ingombranti
che venivano portati sull'aereo: tra di essi c'erano i forzieri con le
armature.
"Ve le portate via?" - chiese Ami.
"Per sicurezza. Non si sa mai che ci servano."
"Giusto. Non vorresti anche tu avere un Tuxedo Kamen?" - chiese Hyoga a
Minako.
"Wow! Sarebbe stupendo! Quando arriviamo dobbiamo esercitarci per il
motto! Studieremo le posizioni e tutto il resto!"
"Mi aspettano tempi duri!" - pensò il giovane.
"Però...hai già in mente cosa dire quando
controlleranno i bagagli? Come giustificherai un'armatura?"
"Dirò che sono un collezionista."
"Astuto!"
I ragazzi salirono tutti insieme ed il mezzo di trasporto
partì;
mentre decollava un ragazzo al di là del recinto
lo osservò alzarsi in volo, e sul suo
volto scese una lacrima di commozione.
"Sono fiero di te, fratello mio!"
L'aereo partì con a bordo tutti i ragazzi, con ogni sailors
seduta al fianco del suo fidanzato.
Hyoga accarezzò il viso di Minako.
"Ora staremo insieme, contenta?"
La ragazza lo prese per il braccio.
"Oh, sì! Ci aspetta proprio un futuro magnifico!"
Fine
Grazie ancora a tutti
coloro che mi
hanno seguito. Le vostre recensioni hanno significato molto per me.
Dato che tra poco inizieranno le scuole(che sfiga!) auguro a tutti un
buon anno.
CIAO A TUTTI!!!
|