GIRATEMPO
La tengo stretta fra le
braccia mentre torno indietro nel tempo.
Continuo a correre tenendola in
braccio mentre passiamo davanti alla radura dove mio padre la sta
uccidendo.
Il mantello dell’invisibilità oscilla leggermente mentre
corro.
Mi faccio violenza per continuare a correre e non fermarmi per
ucciderlo.
Ma non posso fermarmi.
Non devo.
Non posso buttare tutto a
monte.
Perché la cosa più importante per me ora è che lei torni a
vivere.
Che lei possa di nuovo essere MIA.
Niente altro conta.
Mi
blocco improvvisamente e la vedo.
Sta rientrando a casa in questo
momento.
Mi infilo velocemente nel suo appartamento con lei prima che se ne
accorga.
Bene sono ancora in tempo,non è troppo tardi.
Mi fermo a spiarla
vicino alla porta mentre si leva il cappotto.
Hai la faccia stanca
Hermione, stravolta.
Hai occhiaie profonde, segno tangibile che non dormi da
troppo tempo.
Le stesse occhiaie che ho io.
Forse anche tu negli ultimi
sei mesi hai passato le serate a pensare a me.
Beh Hermione anche io ho
pensato a te in questi sei mesi e non soltanto di notte, anche di giorno, in ogni
singolo istante.
I tuoi capelli sono legati in una crocchia malfatta da cui
escono diverse ciocche.
Eppure non potresti essere più bella di così.
Non
sei affatto truccata, ma non ne hai bisogno.
A te il trucco non serve, tu sei
già perfetta di tuo.
Attiri già su di te gli occhi di tutti gli uomini.
Ti
siedi frugando in tasca qualcosa che poni sul tavolo.
Mi avvicino
silenziosamente, curioso di sapere che cosa pensi.
Lo spavento mi invade
quando mi accorgo che stai piangendo.
E l’orrore mi invade quando mi accorgo
che stai piangendo per il biglietto con cui ti ho lasciata sei mesi fa.
Non
c’è bisogno di avvicinarmi per leggerlo.
So a memoria che cosa c’è
scritto.
So a memoria quanto siano crudeli le frasi che ti ho scritto per
tentare di convincerti che per te era troppo pericoloso stare con me, che saresti
potuta morire.
Non avevo forse ragione io, Hermione?
Ho sbagliato
Hermione, ho sbagliato tutto.
Ti ho allontanato da me per proteggerti, ma non è
servito a nulla.
Ho solo fatto del male a tutti e due e non ti ho
protetto.
Il cuore mi scoppia al pensiero di averi creato così tanto
dolore.
Non mi perdonerò mai di averti abbandonata, Hermione.
MAI.
Mi sfilo
il mantello mente mi avvicino silenziosamente a te.
Tu non mi senti
neppure, troppo presa dai ricordi.
‘’Non c’è bisogno di piangere sono
qui’’ riesco a dirti, mentre ti abbraccio.
Sento il tuo corpo paralizzarsi
completamente sotto il mio tocco.
Come se ti ustionassi semplicemente
sfiorandomi.
I tuoi occhi sono completamente spalancati.
Apri la bocca, ma
non emetti alcun suono.
Credo che questa sia la prima volta che ti lascio
senza parole.
LETTERALMENTE.
Poi mi rendo conto che sei del tutto sconvolta e
che stai pensando a cosa sia più importante chiedermi.
Riesco a sentire il
tuo cervello che elabora domande.
Che cosa ci faccio qui, dopo che ti ho
abbandonata?
Che cosa ci faccio qui con te MORTA fra le braccia?
N. A: Eccoci qua con un nuovo capitolo che mi auguro possa piacervi!
nel frattempo grazie per le 13 preferenze che questa storia sta
riscuotendo e per le 11 persone che l'hanno inserita fra le seguite, ma
ovviamente grazie di cuore a tutti voi che leggete!!!! Giulia.
TullyDomy: sono davvero
felicissima che la mia storia ti stia piacendo tanto da inserirla fra
le seguite e mi auguro che anche questo cap ti piacerà!!!
Hoggy27: ciao Francesca! sono molto contenta che la storia ti stia piacendo!!!! goditi questo capitolo!!!
angelocustode_sere: ciao!!!
sono davvero contenta che la storia ti stia piacendo e che ti piaccia
anche il mio modo di scrivere!!!mi fa sempre piacere sentirmelo dire!!!
spero che questo capitolo ti piaccia
single93: ciao!!! che bello
risentirti!!!! tranquilla non voglio affatto liberarmi di te!!!! :)
spero che quetso capitolo ti sia piaciuto, ci sentiamo presto!!! Giulia.
anna96: ciao!!! sono davvero contenta che ti stia piacendo!!!! spero che possa piacerti anche questo capitolo, un bacione, Giulia.