O
cuore, dacché la vera essenza del mondo non è che
parvenza,
che
stai tanto ad avvilirti per dolore e bisogno?
Affida
il corpo al destino, e va' d'accordo col tempo,
ché
questo Càlamo trascorso non torna indietro per te!
La
luce delle candele trema nella stanza e crea strani giochi di ombra e
di luce sulle pareti.
Rashid,
immobile, fissa un punto indefinito davanti a sé, le gambe
strette contro il petto.
Deboli
singhiozzi rompono il silenzio della sala. La sua disperazione non ha
senso, ne è ben cosciente.
Le
sue lacrime non riavvolgeranno la ruota del tempo.
Maya
è morta e non è rimasto di lei nulla.
Poi,
quattro anni dopo la battaglia contro Shadowlaw, Azam si è
ammalato.
Si
è spento tra le sue braccia, consumato da una terribile
polmonite bilaterale.
Non
ha mai smesso di credere nella forza di Allah.
Rashid
appoggia la testa sulle ginocchia e si abbandona al pianto. Vorrebbe
rialzarsi, ma non ci riesce.
Il
mondo, in quel momento, gli sembra un vortice di dolore insensato.
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