… E alla fine, non rimase nessuno di Rodelinda (/viewuser.php?uid=23176)
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… E alla
fine, non rimase nessuno
« Piano, non
facciamoci riconoscere! »
« Ma quanto
sei scemo, Cody, come cavolo fa a riconoscerci, se non ci ha mai
nemmeno visto? »
« E io che ne
so? Mamma dice sempre di non avvicinarsi a quella casa, che la vecchia
è una strega! »
« Ma no che
non è una strega, idiota! Lo diceva sempre il vecchio dottor
Aeslith, che erano tutte delle sporche calugn…
scalogn… delle sporche calunnie! »
«
Già! Però non mi pare che abbia fatto una gran
fine, il dottore, no? »
« Un infarto!
Papà dice che è stato un infarto! »
« Tutte
scuse! Gli è venuto dopo che era stato a cena da lei, lo
sanno tutti. Quella mena gramo! »
Un tonfo, rumore di
passi. Passi piccoli, passi di bambini; come quelli che stanno parlando.
« Santa
paletta! ‘Sto secchio del cavolo… »
« Sssst,
Cody! Non fare l’idiota, vuoi farci scoprire? »
Il cigolio di una porta
aperta, ancora rumore di passi. Stavolta, passi esitanti, zoppicanti,
passi di anziana signora. Come quella che, appoggiandosi al bastone, si
avvicina ai bambini, un largo sorriso a distenderle il viso rugoso, le
mani macchiate dall’età.
« Salve,
bambini! » saluta, con voce gentile. « Vedo che
siete riusciti a ritrovare il mio secchio!, credevo d’averlo
perso. Volete entrare a mangiare una fetta di torta con un bicchiere di
latte? L’ho appena sfornata ».
Piccole bocche
spalancate, in mute O di spavento.
« No, no,
signora, ci scusi per essere entrati nel suo giardino…
»
« Non si
preoccupi, ecco il suo secchio… »
« Purtroppo
dobbiamo andare, ci aspettano a casa… »
«
Papà inizierà a chiedersi dove sono
finita… »
Rumori di passi che si
allontanano, sempre più veloci. Passi di bambini.
L’anziana
signora rimane a osservarli allontanarsi, in silenzio, sempre
appoggiata al bastone. Così è la vita:
un’esistenza passata a risolvere omicidi, e le persone pian
piano iniziano ad abbandonarti. Non ti sono grati, anche se spesso hai
contribuito a tenerle fuori di galera, individuando i veri colpevoli di
quegli assassinii.
Perché se,
dovunque tu vada, prima o poi è compiuto un delitto, la
gente – che ignoranza – inizia a farsi qualche
domanda: perché dove ci sei tu spunta un morto ammazzato?
Perché non si tratta mai di cause naturali, ma sempre,
categoricamente di un’uccisione?
Le soluzioni possono
essere molteplici: i più benevoli pensano che tu sia
semplicemente sfortunata, i malpensanti che, in realtà,
dietro a tutti quegli omicidi ci sei tu. Del resto, se di lavoro scrivi
gialli è più che plausibile che tu abbia una
mente sufficientemente tortuosa da escogitare tutti questi delitti.
E, alla fine,
quantomeno tutti iniziano a ritenere che porti sfortuna. Per quanto la
società possa essere evoluta, le superstizioni scacciate e
la ragione prevalga, di fronte a una simile serie di lutti il sospetto
viene a tutti; e con la rapidità con cui, nei secoli
passati, la gente svaniva nel sentire lo scampanellio che annunciava i
lebbrosi, si dileguano al solo vedere la tua ombra.
Timorosi
d’essere la prossima vittima.
L’anziana
signora, un tempo conosciuta come Jessica Beatrice Fletcher, la Regina
del Giallo, rientra in casa.
E alla fine, non
è rimasto nessuno a veder scendere la sua ennesima lacrima.
***
Rodelinda
alla tastiera senza coerenza
Questa breve flashfic
è stata scritta sul - direi assolutamente misconosciuto -
fandom de "La Signora
in Giallo"
(nell'originale Murder, she
wrote) per
il contest Omaggio a
Mrs. Fletcher, indetto
dal forum di scrittura amatoriale Writers Arena, cui si è
classificata terza.
A
seguire, incollo il giudizio di Virou, il giudice:
Terza
qualificata
...
E alla fine, non rimase nessuno
di Rodelinda
Punteggio:
7.625
GRAMMATICA E
SINTASSI: 8
Su
grammatica e sintassi non ho alcun appunto da fare, tranne per il fatto
che i puntini di sospensione risultano, in alcune frasi, in eccesso.
CAPACITA'
ESPRESSIVA: 8
L'espressione
è curata anche se non particolarmente elaborata; il dialogo
iniziale è ben organizzato e, anche se non viene detto
subito, si capisce immediatamente che a parlare sono due bambini.
RISPETTO
PARAMETRI E TRACCIA: 7
So
che era una regola stupida, ma era una regola: non dovevano essere
presenti personaggi al di sotto dei 35 anni di età. Per
quanto la flashfiction sia ben strutturata, devo segnalare questa
violazione del regolamento; gli altri parametri, invece, sono stati
rispettati.
ORIGINALITA'
E CREATIVITA': 7.5
Questa
breve fanfiction parte dalla domanda che tutti, prima o poi, si pongono
guardando il telefilm: perché, dovunque arrivi Jessica,
qualcuno viene sempre ucciso?
Nonostante
l'ironia del tema, la fanfiction si sviluppa con toni tristi e
malinconici, tant'é che, chiunque segua la signora Fletcher
almeno un paio di volte a settimana, troverà difficile non
commuoversi davanti a questo testo: è un breve scorcio di
ciò che potrebbe veramente accadere in un paesino
così piccolo come Cabot Cove, se esistesse un personaggio
tanto di buon cuore quanto "sfortunato". Jessica Fletcher ha tanti
amici, ma anche tanti nemici e per di più abita in una
cittadina minuscola popolata da persone superstiziose e ignoranti, come
spesso viene rivelato, con toni comici, in alcune puntate del telefilm.
La
flashfiction mi è sembrata ben strutturata e abbastanza
credibile, anche se sono veramente indecisa su come effettivamente la
signora Fletcher potrebbe reagire davanti all'atteggiamento impaurito
dei concittadini nei suoi confronti. Dal un lato penso che lei sia
troppo carismatica per buttarsi giù in questo modo,
dall'altro invece trovo molto realistico il fatto che lei, con
l'avanzare degli anni, diventi sempre più stanca,
più debole e indifesa.
Ad
ogni modo, ritengo che ci possano essere diversi punti di vista, data
la poca introspezione che si fa nel telefilm.
Tutto
quanto ho scritto e i personaggi di cui mi sono servita, assolutamente senza fini
di lucro,
sono © di autori, sceneggiatori e produttori del
telefilm "La Signora
in Giallo"
(Murder,
she wrote),
ad eccezione dei bambini che vi fanno apparizione, mie originali
creazioni.
La
citazione insita nel titolo di questa fanfiction è da
ascriversi al genio di Agatha Christie, un’altra Regina del Giallo
non solo nella finzione ma nella realtà. L’ho
utilizzata senza alcun scopo di lucro, e gli attuali beneficiari delle royalties e
proprietari dei copyright
ne detengono tutti i diritti.
Ciò che speravo di
fare, affrontando questa mia prima flashfic (volendo escludere Mélo, mia breve composizione
risalente ormai a più d'un anno fa, che non può
essere considerata tale in quanto originale) era di cimentarmi in un
genere a me del tutto nuovo e inconsueto, sperando di suscitare
qualcosa nel lettore. Ho avuto momenti più brillanti nella
mia "carriera" di scrittrice amatoriale, a quanto pare, ma mi sono
divertita in modo particolare a redigere questo brevissimo divertissement
perché
sin da piccola, per me, l'arrivo dell'estate si coniuga con le repliche
del telefilm "La Signora
in Giallo",
di cui conosco - ormai - a memoria praticamente tutte le puntate.
Sommo
diletto mio e di mia madre, in particolare, è guardare
l'arredamento della splendida casetta di Cabot Cove di
proprietà della signora Fletcher, in particolar modo la
meravigliosa cucina Aga
modello Fletcher
(sì, esatto, dato il successo della serie nei paesi
anglosassoni la celebre casa produttrice di cucine in ghisa ne ha
prodotta una col nome della protagonista).
A
questo divertimento ho voluto unire la fatidica domanda (che ognuno di
noi si è fatto almeno una volta nella vita): ma
perché dove arriva la signora Fletcher prima o poi ci scappa
il morto?
All'inizio
miravo a dare una risposta comica a quest'interrogativo, ma poi mi sono
resa conto che mi riusciva meglio indagare, sia pur con leggerezza, le
ripercussioni che l'ostracismo sociale può avere sulla vita
di questa povera vecchietta che scrive gialli e che è
appassionata di torte e omicidi.
Spero
che la risposta che ho dato piaccia anche a voi: mi piacerebbe che
commentaste questa mia piccola creazione, di modo da darmi le vostre
opinioni sui punti forti e sulle debolezze del mio stile come flashficwriter.
Alla
prossima!
E,
come sempre, per una miglior visualizzazione della storia,
consiglio di scaricare (non temete, del tutto gratuitamente) qui il carattere Arr Matey BB, per
il titolo, dal momento che mi pareva particolarmente adatto a
introdurre visivamente il tono agrodolce della storia.
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