A/N: Per
quanto oggi sia felice a livelli che sfiorano la stupidità
assoluta XD (e tutto questo solo perché finalmente domani
possiamo vedere la S9 premiere!! *.*) una parte di me è un
po' malinconica perché sta per postare l'ultimo capitolo (e
questa volta è la verità XD) di questa storia che
ormai va avanti da un po'.
Ma prometto che non mi
dilungherò più di tanto, per lo meno non ora. XD
@ Cris: Awww,
ti chiedo umilmente perdono per averti fatto piangere, anche se in
fondo i capitoli tristi servono proprio a quello, no? XD
Grazie ancora per gli
ennesimi complimenti che mi hai fatto e ti prometto che se quest'ultimo
capitolo non mi piace, puoi rispolverare la bambolina vodoo che hai
messo da parte e fare di me quello che vuoi! XD
ps: son contenta di non
essere l'unica pazza che sogna Smallville XD :P
@ Cosmo: Il tuo
prolungato "mmmmmmmmmm" mi fa capire che hai fatto uno sforzo enorme
per infilzare la bambolina con uno spillo. XD Grazie per la tua
magnanimità! XD
Spero che il capitolo di
oggi non ti faccia entrare in sciopero, perché non so come
farei senza leggere una tua recensione all'ultimo capitolo :(
@ Leti: Awww,
anche a te chiedo scusa per averti fatto piangere, anche se una parte
di me è comunque fiera di esserci riuscita! XD
Pensa positivo Leti, oggi
finisce la mia storia, ma inizia Smallville *.* E credimi, se facendola
finire prima, avessi potuto far iniziare Smallville qualche settimana
(mese XD) prima, l'avrei finita al primo capitolo!! XD XD In
più, significa che ora avrò la mente libera da
idee e potrò iniziare a leggere la tua *.* così
da ingannare l'attesa tra una puntata e l'altra della S9! *.*
@ cordina87:
oh-oh, e siamo a 3! XD Mi inchino a te e ti chiedo umilmente perdono
per averti fatto piangere! :P
E soprattutto scusa per
averti fatto prendere un colpo! XD Non era mia intenzione..... o forse
sì? *risata maligna* XD XD
@ Enya: Grazie
anche a te per aver avuto pietà ed aver abbandonato l'idea
di infilzare la bambolina! XD
Quindi è
deciso! Se Clark non si decide a dire a Lois quello che prova per lei,
si organizza tutte insieme una gita a Metropolis, un pigiama party a
casa di Lois e mentre ci facciamo unghie e capelli, la rassicuriamo che
Clark essendo un giuggiolone, ha bisogno del triplo del tempo per
capire quello che prova per lei! :)
Oddio, ora voglio davvero
fare questo pigiama party a Metropolis! XD XD
Un'ultima cosa prima di
andare avanti... al momento la storia ha la bellezza di 75 recensioni!!
Un record
personale per me che supera di gran lunga quello
precedente (18 XD). Che dire, ora mi sento troppo sicura di me
e punto alle 80
recensioni, sperando di ottenerle! XD
Il succo di tutto
è: GRAZIE
MILLE!!! *.*
E ora... senza ulteriori
indugi... ecco l'ultimo capitolo di "A painful rewind".
Anzi, piccolo
avvertimento... mi son resa conto che c'è un piccolo,
minuscolo spoiler
della nona stagione, che per forza di cose ho dovuto mettere...
Son sicura che capirete
il perchè man mano che leggerete il capitolo! XD
Magari se siete
totalmente spoiler free, non saprete nemmeno quale questo spoiler sia!
XD
Vi chiedo scusa,
perché questa storia doveva essere assolutamente spoiler
free, ma con l'evolversi degli eventi XD ho dovuto per forza inserire
quella piccola cosuccia....
Buona lettura, ci si
legge un bel po' di righe più giù! XD
Era una giornata tranquilla a Smallville.
La brezza leggera che soffiava in quel momento, gli scompigliava
dolcemente i capelli, facendogli cadere sulla fronte quel ciuffo che
aveva più e più volte cercato di portare
all’indietro come il resto dei suoi capelli.
Stare sdraiato sull’erba a fissare le strane forme delle
nuvole non era mai stato così rilassante.
“A che pensi?” Gli chiese la voce di fianco a lui,
mentre una mano gli accarezzava dolcemente i capelli scuri.
Intrecciò le dita di fronte a sé e
poggiò le mani sul suo stomaco, lasciando che il suo sorriso
iniziasse a farsi largo sulle sue labbra.
Non aveva mai pensato che stare semplicemente sdraiato
all’ombra di un albero con una persona potesse essere
così piacevole. Certo, l’aveva già
fatto in passato, ma con lei ogni cosa assumeva un tocco particolare,
come se tutto fosse nuovo e mai visto.
Stare lì sdraiato con la testa poggiata sul suo grembo e
sentire la sua mano che gli accarezzava senza sosta la sua chioma scura
lo faceva sentire così normale, quasi fosse un comune umano.
Inclinò leggermente la testa all’indietro,
così da poterla guardare in faccia e notò che
anche lei sorrideva.
“A nulla in particolare.” Le rispose, fermando il
suo sguardo sui suoi occhi marroni che alla luce del sole avevano
assumevano un particolare e unico riflesso verde.
“Bugiardo.” Gli sorrise, dandogli una leggera pacca
sulla fronte, pur sapendo che lui non l’avrebbe nemmeno
sentita.
Sorrise ancora una volta nel notare quanto ormai lo conoscesse bene.
Negli anni passati era stato costretto a mentirle tante di quelle
volte, che ormai aveva perso il conto. Ora invece, se anche solo ci
provava, lei lo scopriva subito, costringendolo a dirle la
verità.
In fondo sapeva che c’era stata una parte di lei che non
aveva mai bevuto ogni singola bugia che le aveva detto. Sorrise nel
pensare a chissà quante volte gliel’aveva fatta
passare liscia, facendogli pensare di aver creduto alle sue bugie ed
evitandogli discorsi imbarazzanti che probabilmente avrebbero solo
peggiorato la situazione tra loro.
‘Fortunatamente
ora non c’è più bisogno di
mentirle.’ Pensò, girandosi sul
fianco sinistro, cosicché potesse guardarla in faccia senza
tanti sforzi.
“Non avrei mai pensato che un giorno avremmo fatto
questo.” Disse sincero, riferendosi a loro due che stavano
sotto quell’albero senza far nulla, semplicemente per stare
un po’ di tempo insieme, da soli.
Lei corrugò le sopracciglia, confusa da quella sua frase.
“Me e te all’ombra di un albero, che
c’è di così strano,
Smallville?”
Clark sorrise imbarazzato e dovette abbassare lo sguardo per qualche
secondo prima di risponderle. “Beh, io e te qui insieme.
L’avresti mai detto?”
“Che c’è, hai paura di stare qui solo
con me?” Gli chiese maliziosa, ma Clark sapeva benissimo che
lo stava solo stuzzicando, pur di non rispondere alla sua domanda.
Clark respirò profondamente e la guardò in quel
modo che le fece capire che non avrebbe fatto cadere la questione
così facilmente. “Lois, tu non sei la tipa da fare
certe cose… cose come questa.” Spiegò
indicando con un gesto della mano la campagna che li circondava e poi
loro due che stavano seduti in quel modo.
Conosceva Lois ormai da anni e se c’era una cosa che aveva
imparato su di lei, era che non faceva le cose come il resto del mondo.
Era decisamente una su milione.
Ogni loro appuntamento era stato particolare.
Tutto iniziava come un appuntamento normale che poi però
finiva in modo diverso dal solito. Nottate passate a giocare a Guitar
Hero, con Lois che il più delle volte vinceva e Clark che
era stato più e più volte tentato di usare i suoi
poteri per vincere almeno una volta; ore passate a seguire una pista
per un articolo, che poi dava ad entrambi
l’opportunità di finire in prima pagina
nell’edizione del Planet del giorno dopo; Clark che scappava
improvvisamente dal ristorante in cui cenavano tranquillamente, per
volare via e salvare la persona in pericolo di turno e Lois che
semplicemente gli sorrideva genuinamente, sapendo che questo era uno
degli svantaggi di uscire con Superman.
Ma ormai erano anni che stavano insieme e niente di lei avrebbe dovuto
più sorprenderlo. E invece, più pensava di
conoscerla, più scopriva qualcosa di nuovo di cui
stranamente non avevano mai parlato prima.
“Sul serio Smallville, non ti seguo.” Disse
scuotendo leggermente la testa confusa.
Clark arrossì leggermente e capì che in fondo
stava solo cercando di fargli dire quelle parole che lei non avrebbe
mai pronunciato. “Beh, fare i fidanzatini in questo
modo… non è certo nello stile di Lois
Lane.”
Era stato così liberatorio dirle il suo segreto. Finalmente
poteva essere completamente sincero con lei, anche se i pericoli erano
sempre dietro l’angolo.
C’era sempre qualcuno pronto a prendersela con Lois per
arrivare a Superman, ma questa volta almeno la sua identità
di Clark Kent era al sicuro, il che gli permetteva di tenerla
d’occhio senza che nessuno sospettasse nulla.
Aveva cercato di farle capire quanto fosse pericoloso per lei stare
insieme a lui, ma questa volta non era riuscito ad essere
così forte da non assecondare quello che il suo cuore gli
suggeriva.
Per quanto lo irritava essere stato così debole ed avere
ceduto alla tentazione che era Lois Lane, non c’era giorno in
cui non ringraziasse di aver preso quella decisione e ripeterle
nuovamente il suo segreto.
Passare quegli anni a fingere di essere semplicemente un amico per lei,
gli avevano fatto capire quanto in realtà fossero forti quei
sentimenti che aveva provato a mettere a tacere e a come avesse fatto
la scelta sbagliata non presentandosi a quell’appuntamento
che si erano dati al café.
Non c’era stato giorno in cui non si pentiva di averla delusa
in quel modo, lasciandola lì ad aspettare per
un’ora abbondante che lui si presentasse.
E ovviamente, in perfetto stile Lois, non c’era litigio in
cui lei non gli rinfacciasse di averla quasi ignorata in quel modo.
Da quella sera in poi, ogni giorno era stato sempre più
difficile da affrontare.
Lois aveva preso ad ignorarlo e ogni tentativo che Clark faceva per
iniziare una conversazione, era interrotto sul nascere dalla mora
reporter che era decisa a portare avanti il suo piano.
Vivere in quel modo lo distruggeva, ma era consapevole che quella sua
scelta di non presentarsi, avrebbe inevitabilmente portato ad una
situazione come quella.
Aveva preso quella decisione per lei, ignorando quello che il suo cuore
gli urlava di fare, e per quanto odiasse essere trattato in quel modo,
in particolare da Lois, sapeva che era la cosa giusta da fare se voleva
davvero proteggerla.
Fortunatamente tutto quello apparteneva ad un passato che ormai gli
sembrava lontano anni luce. Da quando aveva avuto nuovamente il
coraggio di ripeterle tutto quanto, Lois aveva smesso di essere solo
un’amica – ‘come
se fosse mai stata solo una semplice amica.’
Sorrise tra sé – e soprattutto aveva smesso di
rinfacciargli quell’episodio, capendo il perché di
quel suo comportamento.
Clark sorrise nel pensare che probabilmente chiunque altro, avrebbe
reagito in tutt’altro modo. ‘Non la mia Lois,
ovviamente.’
Dirle nuovamente tutto era stato quasi come rivivere un
dejà-vù. Ogni singola scena si era ripetuta nello
stesso identico modo e Lois aveva usato le stesse identiche parole che
Clark ovviamente ricordava a memoria.
“Insinui che io non abbia un cuore, Smallville?”
Alzò un sopracciglio quasi in segno di sfida e Clark sorrise
leggermente nel vederle fare quell’espressione che a lui
piaceva tanto.
“Ma no, che hai capito?” Sbuffò
leggermente prima di proseguire. “Intendo dire che non
è da noi. E’ piacevole, ma non è da
noi.” Spiegò scrollando le spalle e tornando a
fissare le nuvole sopra di loro.
“Direi che apparteniamo ad una categoria tutta nostra,
Clark.” Sorrise dandogli ragione.
In effetti tutto si poteva dire di loro e della loro relazione, tranne
che fosse normale.
Un viaggiatore intergalattico ed un’umana che si innamorano e
stanno insieme. Quante sono le possibilità che una cosa del
genere accada? Praticamente nulle, il che rendeva tutto quello che li
riguardava, fuori dal comune. Speciale.
“Dovremmo farlo più spesso.” Gli disse,
continuando ad accarezzargli i capelli, quasi non potesse farne a meno.
Clark capì che si riferiva al rimanere semplicemente seduti
lì da soli. “Sul serio?” Chiese sorpreso.
Lois buttò gli occhi al cielo per qualche secondo, prima di
rispondere. “Oh, andiamo Smallville, perché sei
così sorpreso?”
Clark sorrise e ripensò a tutti i commenti che una Lois un
po’ più giovane aveva sempre fatto sulla piccola
cittadina di campagna che era Smallville.
Rimanere alla fattoria per lei era stato uno sforzo enorme, anche se
aveva sempre cercato di nascondere a tutti quanto quello le pesasse. Ma
Clark sapeva che per una ragazza abituata da sempre a vivere in
città o in un campo militare, la campagna non aveva nessun
fascino particolare.
Eppure ora che ripensava al passato con occhi diversi, Smallville
sembrava essere quasi una calamita per Lois. Più cercava di
evitarla e più si ritrovava lì a viverci o in
visita.
“Beh, è solo che hai sempre preferito la
città alla campagna, tutto qui. E poi, devi ammettere che
vedere la grande Lois Lane rinunciare ai sui articoli per stare
all’ombra di un albero insieme al suo fidanzato, è
abbastanza strano.” E quando la parola fidanzato
lasciò le sue labbra, non poté fare a meno di
ricorrere al suo sorriso migliore, ancora incredulo che Clark Kent e
Lois Lane fossero finalmente insieme.
“Oh, ora sei il mio fidanzato?” Chiese
stuzzicandolo con il suo migliore sorriso malizioso e Clark non
poté evitare di tornare con la memoria ad un discorso simile
che avevano avuto nel fienile.
Sorrise nel pensare a come avrebbe risposto. “Non lo
dirò a nessuno, se neanche tu lo farai.” E vedendo
il sorriso di Lois, fu sicuro che anche lei tornò con la
memoria a quel momento, quando da ragazzi si sopportavano a malapena,
troppo ciechi per notare chi
si trovavano di fronte.
Ripensandoci ora, anche se in cuor suo ci aveva sempre sperato, non
aveva mai pensato che questo sarebbe potuto realmente accadere. Erano
troppo diversi e gli anni da ragazzi passati insieme, avevano
sottolineato questo punto più e più volte.
Eppure quando lei non stava a Smallville dai Kent, lui non si sentiva
mai sé stesso, quasi come sé una parte di
sé fosse partita insieme a lei.
Aveva evitato di dare un nome a quella sensazione per un bel
po’ di anni, prima di aprire finalmente gli occhi e capire
che in fondo lui e Lois avrebbero convissuto più che bene
insieme, nonostante tutto.
“E comunque, le cose cambiano Smallville.” Disse
facendo spallucce, poggiando la testa sul tronco dell’albero
che reggeva il suo peso e ricollegandosi al pensiero di loro due che
stavano semplicemente sotto un albero a chiacchierare, senza fare
niente di particolare.
Fortunatamente Lois aveva ragione.
Le cose cambiano ed erano cambiate, soprattutto tra loro. Da quando si
era deciso ad ammettere i propri sentimenti per quella brunetta
testarda che voleva sempre avere l’ultima parola su tutto,
Clark aveva iniziato a vedere il mondo con occhi diversi e quando lei
era sparita per delle settimane, tutto il buono che c’era in
lui era sparito con lei.
In passato, che Lana fosse stata o no al suo fianco, la sua
umanità era stata sempre presente in lui. Ma quando Lois era
sparita per dei mesi, tutti i sentimenti umani che lo avevano
accompagnato in tutti quegli anni, erano spariti nel nulla insieme a
lei.
Aveva abbandonato ogni lato positivo ed umano della sua vita, lasciando
spazio solo al freddo e risoluto Kal-El.
“Ah sì?” Chiese stuzzicandola.
Lois sorrise guardando il campo di grano di fronte a sé.
“Un giorno sei una giornalista che evita di vivere la sua
vita e si immerge nel lavoro e il giorno dopo il ragazzo che ti piace
ti bacia e ti rendi conto che la vita è decisamente molto di
più che una semplice redazione di un giornale.”
Abbassò lo sguardo per incrociarlo con quello di Clark ed
entrambi sorrisero.
In fondo lui e Lois non erano poi così diversi.
“Un giorno sei un alieno che è convinto di passare
il resto dei suoi giorni in solitudine e il giorno dopo incontri la
ragazza che sei sicuro ti cambierà la vita.”
Lois annuì, sorridendo leggermente e cercando di rimanere
seria. “Ragazza fortunata.”
Clark invece non poté evitare di sorridere a quel suo
commento e farne uno a sua volta. “Potrei dire lo stesso del
tuo amico.” Sentì un’ennesima,
affettuosa pacca sulla fronte ed entrambi risero.
Anni fa, quando erano giovani e vivevano sotto lo stesso tetto, Clark
pensava che non avrebbe mai trovato dei punti in comune con la ragazza
che gli aveva soffiato la camera da letto e lo costringeva a passare
delle notti insonni sul divano al piano di sotto.
Col passare degli anni, aveva iniziato a capire che forse, in fondo,
lui e Lois non erano poi così tanto diversi.
Entrambi rifiutavano di parlare molto di sé stessi, evitando
di aprirsi con chiunque cercasse di andare oltre la dura scorza che
sembrava avvolgerli.
Eppure, l’uno era diventato per l’altro il
confidente e la roccia su cui fare forza quando tutto andava a rotoli,
quando il resto del mondo li faceva perdere la speranza.
E alla fine, quella ragazza che sembrava non poter sopportare, era
diventata piano-piano la persona che sembrava conoscerlo meglio di
chiunque altro.
“E comunque io non odio la campagna.” Gli disse
dopo qualche istante di silenzio, quasi buttandola lì per
caso.
“Ah no?” Clark era sorpreso di aver sentito una
cosa del genere uscire dalla sua bocca. “Che mi dici del
gallo che ti sveglia la mattina presto, dei lavori alla fattoria, del
nulla che ci circonda – fermami quando ne hai abbastanza,
Lois.”
Lois non se lo fece ripetere due volte e lo interruppe. “Ho
tanti bei ricordi di Smallville.” Clark annuì,
sapendo che in fondo quella cittadina di campagna che tanto aveva
odiato, le aveva dato tanto. “E’ qui che ho trovato
una vera famiglia, degli amici e la persona più importante
della mia vita.”
Clark deglutì a fatica, quasi preso di sorpresa nel sentire
l’ultima parte della sua frase.
Sapeva che quello che c’era tra loro era speciale, ma
sentirsi effettivamente dire di essere la persona più
importante della sua vita, era una cosa che lo aveva lasciato
spiazzato, soprattutto per il fatto che era stata Lois Lane a
dirlo, la stessa Lois Lane che prima di ammettere una cosa del genere,
preferirebbe passare la giornata intera a fare lavori alla fattoria.
Le sorrise, perché in fondo era l’unica cosa che
poteva fare in quel momento e lei non poté fare a meno di
abbassare lo sguardo per qualche secondo, imbarazzata da quegli occhi
blu che non smettevano di fissarla.
“Attenta Lane, chi ti sente potrebbe crederci. O darti della
sdolcinata.” Le disse, senza mai spostare lo sguardo dai suoi
occhi marroni che avevano ripreso a guardarlo.
La vide buttare nuovamente gli occhi al cielo come faceva spesso, prima
di rispondergli come solo lei riusciva a fare. “Pff, come se
ci sia qualcun altro oltre a noi nel raggio di 10 chilometri. Siamo in
campagna, Smallville, il che vuol dire che siamo circondati dal
nulla.”
“Appunto.” Sorrise, sentendo che Lois aveva appena
confermato uno dei motivi che le facevano odiare la campagna e che lui
stesso aveva nominato un secondo prima.
In fondo non era male stare lì da soli, solo loro due e
nessun altro.
Certo, se qualcuno fosse stato in pericolo, Clark sarebbe dovuto volare
via e fare il suo dovere da Superman, ma finché questo non
fosse successo, sarebbe rimasto lì sdraiato insieme a lei a
parlare e a fissare il cielo.
“Il punto è che mi piace venire qui e staccare la
spina da tutto il resto.” Piegò leggermente la
testa di lato e scrollò le spalle. “E’
piacevole.” Continuò, poggiando l’altra
mano sul petto di Clark, che sembrò gradire quel suo gesto.
“Già.” Sorrise, poggiando una mano su
quella di Lois che riposava sul suo petto. “Anche se la Lois
Lane ragazza che ricordo, avrebbe parecchio da ridire.”
Sorrise nell’immaginare una giovane Lois che ribatteva ad
ogni singola parola che la Lois Lane più grande aveva appena
detto.
“Clark, quello era una vita fa.” Rispose fintamente
annoiata dalle sue parole, buttando per l’ennesima volta gli
occhi al cielo. “Te l’ho detto, si
cambia.” Gli diede qualche pacca affettuosa sul petto, nello
stesso modo in cui faceva con Krypto quando le richiedeva un
po’ di attenzioni.
E loro ne erano la prova vivente. Chi più di loro era
cambiato rispetto a qualche anno prima?
“Da diciottenne che non riusciva a finire il liceo, a
ventiseienne con una promettente carriera giornalistica.”
Lois sorrise. “Da fan numero uno delle camicie in flanella a
uomo con un po’ di gusto nel vestire.” Clark
sbuffò leggermente nel sentire che le sue povere, innocenti
camicie venivano ancora una volta tirate in ballo. “Visto,
pure tu hai fatto un enorme cambiamento, Smallville.” Gli
diede nuovamente delle pacche affettuose sul petto, come a fargli
capire che aveva fatto un’ottima evoluzione negli anni.
Clark sorrise. Ovviamente Lois doveva avere l’ultima parola
su tutto. “Come se quelle camicie non ti
piacessero.” E lui non gliel’avrebbe data vinta,
almeno per questa volta. “Ho ricordi molto nitidi di te che
vai in giro per casa indossando solo la mia camicia in flanella,
Lois.” Le sorrise, strizzando leggermente gli occhi, quasi
stesse cercando di richiamare alla memoria uno di quei tanti momenti in
cui Lois aveva indossato le camicie che fingeva di disprezzare tanto.
Mettendosi seduto di fronte a lei, che si limitava a guardarlo con un
sopracciglio alzato quasi sfidandolo ad andare avanti, pensò
ad un’altra cosa per cui Lois andava pazza e non
esitò a dare voce a quel suo pensiero. “Per non
parlare della tua passione nei confronti della mia maglia da
football.”
La vide incrociare le braccia al petto e socchiudere gli occhi a sua
volta, quasi stesse pensando ad un modo per vendicarsi e per un momento
Clark si pentì di non averle lasciato l’ultima
parola.
“Visto che hai tanta voglia di parlare Smallville, che ne
dici di raccontarmi di quella volta che mi avevi detto il tuo segreto e
poi hai dovuto riavvolgere il tempo?”
Clark sorrise e iniziò a scuotere la testa divertito. Questa
volta l’aveva passata liscia, ma si rese conto che in futuro
non sarebbe stato così fortunato.
“Lois, te l’avrò raccontata almeno un miliardo di
volte.”
Il giorno in cui aveva deciso che le avrebbe detto nuovamente il suo
segreto, aveva anche deciso di raccontarle di tutte le volte in cui ne
era venuta a conoscenza, ma per un motivo o per un altro lo aveva
dimenticato.
Il che includeva la volta in cui aveva mostrato i suoi poteri di fronte
a lei e allo sceriffo e il suo nuovo amico infetto dai meteoriti gli
aveva fatto il favore di cancellare ad entrambe la memoria; la volta in
cui sotto l’effetto della Kryptonite rossa le aveva mostrato
chi era veramente, il che includeva le sue doti da ottimo baciatore,
come le aveva chiamate lei stessa; e ovviamente, quelle 72 ore che
aveva dovuto cancellare per colpa di Linda Lake e del suo articolo che
lo aveva reso un mostro agli occhi di tutti.
Clark le aveva raccontato tutto nei minimi dettagli e anche se Lois era
sembrata parecchio incuriosita dalla volta in cui entrambi erano
rimasti vittima dell’effetto della Kryptonite rossa, il
racconto che voleva sempre sentirsi dire, era quello sulle 72 ore che
Clark aveva sempre rimpianto.
“Lo so, ma non mi stanca mai.” Rispose subito,
inclinandosi leggermente verso di lui e dandogli un bacio veloce sulle
labbra. “In più il mio ego è sempre
felice quando mi ricordi che son stata l’unica a
cui hai detto spontaneamente
il tuo segreto non una, ma due
volte.” Annuì seria, prima di
lasciare che il suo sorriso le esplodesse in viso e copiasse in modo
identico quello che vedeva in quello stesso momento sulle labbra di
Clark.
Abbassò la testa divertito e in quel momento non si sarebbe
potuto sentire più umano.
Ovviamente, come sempre lui gliel’avrebbe raccontata,
perché ormai quello che per anni era stato solo un doloro
ricordo, si era trasformato nella sua vita di tutti i giorni. La sua
vita con Lois.
Ricordare com’era stato stare con lei in quei giorni non
faceva più male come qualche anno prima, perché
ora che stavano insieme, avrebbero avuto tutto il tempo del mondo per
recuperare quelle 72 ore il cui solo ricordo lo aveva fatto stare male
per anni.
Poggiò nuovamente la testa sul grembo di Lois, che riprese
ad accarezzargli dolcemente i capelli, mentre lui iniziava il suo
racconto.
“Era una giornata piovosa in quel di Metropolis e tu eri
stata via per ben quattro settimane…”
FINE
A/N: 77364
parole dopo, ecco che la storia si è conclusa! Vi rendete
conto di quanto avete letto?!?! XD XD Faccio capitoli troppo lunghi,
vero? XD
Cmq, ora
inizierò a parlare a vanvera, per cui capirò se
vorrete evitare di leggere tutto questo! XD
Il mio pc dice che la
storia è iniziata il 14/07/09 e non riesco a credere che
riuscendo ad essermi data una scadenza (mi sento tanto Lois! *.*) sono
riuscita a rispettarla!!! Ci sono stati attimi di terrore XD in cui
pensavo che per il 25 non sarei mai riuscita a pubblicare l'ultimo
capitolo e invece...
Dopotutto questa storia
è nata per impegnare il tempo fino alla premiere e son
contenta di esserci riuscita! :P
Come penso capirete,
ormai sono affezionata a questa storia e la soddisfazione di poter
spuntare l'opzione "storia finita" è stata non indifferente!
Ma il vero motivo per cui
adoro questa storia è anche per merito vostro!
Non avete idea di quante risate mi sia fatta leggendo i vostri
commenti, o di quanto mi sentissi toccata quando mi scrivevate che il
capitolo vi era piaciuto e soprattutto... non avete idea di quanto
fossi fiera di me nel leggere che ero riuscita ad emozionarvi.
Per cui la cosa che mi
mancherà di più in realtà non
sarà proprio la storia in sé, quanto entrare su
EFP per controllare chi aveva letto e recensito e soprattutto da chi
dovevo nascondermi se il capitolo non era piaciuto! XD
La S9 sembra davvero
piena di spunti interessanti per delle ff e spero tanto mi venga in
mente qualcosa, perché non vedo l'ora di riprendere la
routine del "posta capitolo-aspetta recensioni-leggi recensioni." :P
Magari ci ritroveremo in
qualche forum a parlare di Smallville senza nemmeno sapere che ci siamo
già parlate qui su EFP (vero Leti? XD tra l'altro speriamo
aggiustino il sito di itasa al più presto '-.-). [Il che mi
porta a chiedervi... chi di voi come me, si vedrà la S9 in
contemporanea con gli USA? *.*]
Per cui, sì, mi mancherete
davvero
tanto (notato la scelta dei colori? XD) e
giuro che non è perché mi riempivate di
complimenti!!! XD XD
Cmq, spero che questo
epilogo vi abbia convinto a buttare via per sempre le bamboline vodoo!!
XD
Ovviamente, un
ringraziamento speciale va a Cosmo,
Cris, Leti, cordina87, che hanno commentato sempre e
comunque! Grazie ragazze *.*
Poi ci sono Free Fall ed Enya che
quando potevano mi lasciavano un commentino :) Per cui grazie anche a
voi ragazze!
Un grazie anche a chi ha
messo la storia tra i preferiti:
1
- AlterSiby
2
- andrea83_2007
3
- cordina87
4
- cosmopolitan
5
- Cristina91
6
- Enya
7
- mariamaria
8
- SARAHPOXY
9
- ShikamaruxIno
Tra l'altro con questa
storia ho ottenuto un record
personale, visto che mai una mia storia prima d'ora era
stata preferita da 9 persone! XD
Poi, un grazie a chi l'ha
messa tra i seguiti:
1
- Akira_chan
2
- cosmopolitan
3
- EmySmile
4
- Enya
5
- kamura86
6
- SARAHPOXY
Anche qui record personale!
XD
Penso di aver detto
tutto... spero sempre di trovare qualcos'altro da dire, così
posticipo di qualche minuto la pubblicazione, ma ormai penso
davvero di aver esaurito gli argomenti! XD
Ancora grazie, grazie, grazie!
:)
E ovviamente, buona S9 a
tutti! ;)
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