Mi
cospargo umilmente il capo di cenere. Ho avuto un sacco di infiniti
CASINI, e poi c'era l'università, e poi un po' non avevo
voglia...mi spiace per il ritardo ç_ç
Spero che questo capitolo vi piaccia abbastanza da permettervi di
perdonarmi...
Capitolo 8: Chocolate, pimples and gossip girl
«Ho
mal di pancia»
«Oh,
poverino, come mi dispiace…hai il ciclo?»
«Ma
come siamo spiritosi, oggi, Rem…dev’essere
l’essenza delle Mary Sue che è rimasta appiccicata
addosso»
«Sarà
perché almeno io ho iniziato a leggerlo, il libro che ci
hanno dato…»
«Non
so leggere!»
James
alzò gli occhi al cielo, spazientito. Erano due giorni che
Remus e Sirius non facevano altro che punzecchiarsi a proposito del
“viaggio in Canada”, come lo chiamava il primo, o
sulla “esperienza peggiore della mia vita”, come lo
chiamava l’altro. E in effetti quest’ultimo
sembrava non essersi ancora ripreso dall’evento, e non faceva
altro che guardarsi intorno spaventato, mangiare quintali di cioccolata
per scacciare lo stress e scappare via urlando ogni volta che una
ragazza carina gli rivolgeva la parola. Aveva già spezzato
il cuore di mezza popolazione femminile di Hogwarts e fatto morire dal
ridere la Evans, e la situazione non stava affatto migliorando.
«Sis,
se continui a mangiare cioccolata a tutte le ore è normale
che ti venga mal di pancia, puoi chiedere a chiunque» disse
Remus.
«Ma io
sono stressato» si lamentò Sirius.
«Lo
sapevi che troppa cioccolata fa venire i brufoli?»
«Non a
me. Ho una pelle sempre liscia e morbida e non esiste brufolo al mondo
che possa deturpare il mio bellissimo viso.»
«Parli
come una Mary Sue»
«Però
è vero»
«No
che non è vero»
«Sì
che è vero!»
«No
che non è vero, ne hai uno enorme proprio sul
mento»
«CHE
COSA???????» urlò Sirius orripilato, prima di
alzarsi velocemente dal letto e precipitarsi in bagno come una furia.
Remus
fissò la porta del bagno col sopracciglio inarcato in
perfetto stile Severus Piton, prima di chiedere: «Qual
è l’equivalente maschile di Mary Sue?»
«Gary
Stu» rispose James sospirando «Sirius
dev’essere rimasto sconvolto molto più di quello
che pensavamo»
«Vabbe,
almeno si è alzato dal letto…cosa che magari
potreste fare anche voi!» esclamò Remus,
rivolgendosi agli altri due.
«Eddai,
Rem, è ancora presto…» si
lamentò James, sbadigliando.
«Già…senza
contare che c’è Sirius in bagno, anche se ci
alzassimo cosa mai potremmo fare?» gli dette manforte Peter,
prima di girarsi dall’altra parte e riprendere a ronfare.
«Oh,
vabbe» sbottò Remus spazientito « Io
vado a fare colazione, voi tre arrangiatevi» dettò
questo uscì, borbottando una cosa che suonava come
«ma chi me l’ha fatto fare»
«Secondo
me anche Remus avrebbe bisogno di mangiare un po’ di
cioccolata, non trovate?» chiese James.
«ROOOOOOONF!»
rispose Peter.
«Ma
SANTO GODRIC!» rispose Sirius dal bagno «James, ti
PREGO, puoi correre dalla Evans e chiederle se mi presta il
correttore?»
James
fissò la porta del bagno orripilato, chiedendosi se non
fosse il caso di mandare un gufo urgente al reparto Malattie Mentali
del San Mungo, ma poi la sua tendenza a trovare qualunque tipo di scusa
per poter parlare con Lily ebbe la meglio e perciò
uscì, ancora in pigiama, per precipitarsi nei dormitori
delle ragazze. Dopo diciotto tentativi capì che non era
bravo come Mocciosus a eludere l’incantesimo di sorveglianza
e si arrese, cominciando a urlare: «Evans! EVANS!!! SCENDI,
E’ UN EMERGENZA!!!!»
«CHE
CAVOLO VUOI, POTTER?» urlò Lily di rimando
scendendo dallo scivolo in camicia da notte, coi capelli scarmigliati e
gli occhi gonfi di sonno.
«Mi
dispiace averti svegliato, ma su da me siamo in pieno dramma! Sirius si
è barricato in bagno e si rifiuta di uscire
perché ha un brufolo enorme sul mento, perciò mi
ha spedito da te a chiederti se puoi prestargli il correttore, e ti
prego, dì di sì perché comincio ad
avere serio bisogno del bagno anch’io.» disse James
tutto d’un fiato.
Lily lo
guardò interdetta per un attimo, poi…
«Sai,
Evans, rotolarsi sul pavimento per il troppo ridere è una
cosa molto poco femminile» borbottò James.
«Ahahahahahahahahahahahahahahahahaha
ora muoio…» gemette Lily, senza fiato «e
quand’è che il tuo amico si è
trasformato in un Gary Stu?»
«Be,
è tutta colpa tua che ci hai suggerito la cosa delle Mary
Sue, ora Sirius è traumatizzato, non dà segno di
volersi riprendere e continua a mangiare cioccolata!» rispose
James indignato «Allora, questo correttore?»
«Calma,
calma, te lo vado a prendere…»rispose Lily, ancora
ridendo, cominciando a salire le scale. Quando non fu più in
vista il cervello di James si riattivò e lui ebbe
l’orribile presentimento che la storia del brufolo avrebbe
accompagnato Sirius per tutto il resto della sua esistenza. Forse
chiedere il correttore a una persona che era così amica di
Mocciosus non era stata un’idea poi così geniale.
Si appuntò mentalmente di comprare un correttore durante la
prossima gita a Hogsmeade, ma poi Lily ricomparve e il suo cervello si
scollegò nuovamente.
«Mi
raccomando, Potter, si chiama Pietro» sibilò Lily
minacciosa porgendogli il correttore, e facendogli capire con lo
sguardo cosa sarebbe successo se non fosse tornato indietro sano e
salvo.
«Non
ti preoccupare, quando lo vedrai di nuovo sarà come se non
l’avessimo mai usato!» rispose James pimpante,
prima di correre nel suo dormitorio. Il suo bisogno del bagno
cominciava a farsi impellente.
«Sirius,
ho qui il correttore, te lo do SOLO se esci dal bagno, puoi usare lo
specchio che c’è qua fuori! E quando hai finito
sveglia Peter!» urlò James alla porta del bagno.
Sirius uscì con l’aria da funerale,
afferrò il correttore e si diresse verso lo specchio, che si
mise a ridere e gli disse: «Ehi, hai proprio una brutta cera,
lo sai? Hai il ciclo?»
«Ma
che specchio spiritoso che abbiamo» borbottò
Sirius «Cos’è, sei un regalo di Remus?
Lo sai che un giorno potrei per sbaglio tirarti addosso una
scarpa?» lo specchio tacque.
Mezz’ora
dopo, Sirius si osservò da tutte le angolazioni possibili e
impossibili con aria critica: «Secondo voi si vede
ancora?» chiese a James e Peter, che lo stavano aspettando da
dieci minuti e cominciavano a perdere la pazienza.
«Sirius,
non lo noterebbe nessuno nemmeno se ti guardassero al
microscopio» esclamò James «Vuoi
muoverti? Sto morendo di fame!»
«Non
dargli retta, Sirius, io lo vedo ancora benissimo!» ridacchio
lo specchio, ma poi vide James con una Dr. Martens in mano e
cambiò idea: «Sto scherzando, sei uno
splendore!»
«Grazie!»
rispose Sirius raggiante, e finalmente i tre amici uscirono dalla
stanza.
Arrivati in Sala
Grande, adocchiarono Remus e si sedettero vicino a lui, che li
guardò con l’aria compassionevole e
sospirò: «Certo che non vi si può
lasciare da soli un minuto…»
«Perché?»
chiese Sirius, stupito.
«Di
chi è stata l’idea di chiedere il correttore alla
Evans?» domandò Remus.
«Mia,
perché?» chiese Sirius, ancora più
stupito «E tu come fai a saperlo? E a proposito,
dov’è la Evans? Glielo dovrei restituire, questo
benedetto correttore»
Lupin lo
guardò nuovamente con compassione prima di indicare verso il
tavolo di Serpeverde, dove Lily, Severus e Regulus, il fratello di
Sirius, si stavano chiaramente arrotolando dalle risate. Con un
tempismo semplicemente perfetto, il più piccolo dei Black si
girò verso di loro, notò il fratello maggiore e
urlò, facendosi sentire fino alla torre Nord:
«Ehi, fratellino, come va il brufolo? Vuoi un po’
di fondotinta per nasconderlo meglio?»
Sirius
impallidì così tanto da diventare quasi
trasparente, mentre l’intera Sala, professori compresi,
scoppiava in una risata collettiva che sembrava destinata a durare
piuttosto a lungo. James guardò impietosito il suo migliore
amico, che sedeva immobile e sempre più prossimo
allo stato comatoso, e sussurrò a Remus:
«Portiamolo via!».
Remus
annuì e afferrò Sirius per un braccio, James per
l’altro, sollevarono l’amico quasi di peso e lo
portarono fuori dalla Sala Grande.
«Ecco,
era questo che intendevo, quando ho detto che non vi si può
lasciare un momento da soli» sibilò Remus
imbufalito «La Evans…ma siete matti? Con tutte le
persone a cui chiedere un correttore, siete andati a chiederlo proprio
dalla migliore amica di PITON? In quale universo parallelo pensate dia
possibile fidarsi di lei?»
«In un
universo in cui non è amica di Piton ed è
perdutamente innamorata di me?» suggerì James
«Oh, ma che cavolo!» si difese poi, notando
l’occhiataccia che Remus gli stava lanciando «Cosa
ne sapevo io che fosse così pettegola?»
«Pettegola?
PETTEGOLA?» sbraitò Remus «Ma sei matto?
Le racconti che Sirius, una delle persone che più odiano il
suo migliore amico, ha un brufolo grosso come una seconda testa e che
vuole nasconderlo con il correttore e tu credi che sia pettegola solo
perché è corsa a raccontarlo a Piton? Cielo, ma
CHIUNQUE l’avrebbe fatto, non c’è mica
bisogno di avere un giornale intitolato “Gossip
Girl”…»
«Oh,
ma lo sai che questa è un’idea davvero
GENIALE?» s’illuminò James
«Prima vado in infermeria ad accompagnare Sirius e poi gliela
vado a suggerire…»
«Ma
come siamo spiritosi oggi, James…»
ribattè Remus, sarcastico «Comunque il giornale
esiste già, per la cronaca.»
«Che?
E perché io non l’ho mai visto?»
«Ti
sei sempre rifiutato anche solo di leggere il titolo perché
è stampato su dei fogli rosa»
«Ah,
quel coso da femminucce?» si stupì James
«E come mai tu lo leggi?»
«Perché
è interessante!» fece Remus senza alcuna traccia
di imbarazzo «Lo sai che Tom Fitzpatrick ha una collezione di
tutù nell’armadio?»
«Cielo,
Remus, avresti dovuto nascere donna…che, Fitzpatrick il
battitore dei Corvonero? Dà qua!» urlò
rivolto a un bambino del primo anno strappandogli di mano un foglio
rosa e cominciando a leggerlo avidamente.
«E
così chi è che doveva nascere donna?»
chiese Remus aggrottando le sopracciglia.
«Avvistato!»
lesse ad alta voce James, ignorandolo «Il grande e grosso
battitore dei Corvonero sembra avere una predilezione per il balletto
classico…è geniale! Chi è Gossip
Girl?»
«Credi
che si sappia e nessuno abbia ancora tentato di buttarla giù
dalla torre di Astronomia?» domandò Remus con tono
ovvio «E’ l’unica cosa che ancora non si
sa…»
«Ma
come fa a scoprire tutte queste cose?»
«C’è
una scatola proprio vicino alle clessidre in cui uno può
mettere tutti i pettegolezzi e le foto che raccoglie, che si svuota
ogni sera dopo cena»
«Fico,
dovrei dargli un’occhiata più
spesso…»
«La
rubrica preferita da tutti è “Quante volte Potter
ha chiesto alla Evans di uscire?»
«La
devo uccidere»
«Sei a
126, stai andando forte!»
«Non
ti ci mettere pure tu…»
«Ragazzi,
scusate» li interruppe Peter «tutto questo
è infinitamente interessante, ma qui la situazione si sta
facendo abbastanza allarmante» indicò Sirius, che
aveva iniziato a sussurrare parole come
«fondotinta…brufolo…Evans…Gossip
Girl…»
A quel punto
Remus e James si resero conto che nel fervore della discussione si
erano fermati nel bel mezzo del corridoio, perciò ripresero
Sirius per le braccia e si diressero verso l’infermeria.
«Mi sa
che la prima pagina di domani di Gossip Girl non gliela toglie
nessuno» mormorò Remus. Sirius gemette.
Come al
solito l'idiozia delle mie storie è colossale e insensata XD.
Non ho assolutamente il tempo di rispondere alle vostre recensioni, mi
spiace! Volevo solo ringraziarvi per i commenti...e anche per la
pazienza, almeno spero ^^
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