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Autore: Lyra Snape    15/11/2009    8 recensioni
Sappiamo tutti che i malandrini sono diventati animaghi per stare vicini a Lupin durante le trasformazioni...ma come hanno fatto a diventare animaghi? Tra incantesimi finiti male, pozioni misteriose e situazioni da cui è impossibile uscire senza l'aiuto di un navigatore satellitare, ecco a voi il duro processo di trasformazione! "James Potter esitò un attimo: «Dunque, fammi capire...sei un lupo mannaro, e ogni mese, quando c'è la luna piena, attraverso un passaggio segreto che c'è sotto al Platano Picchiatore vai nella Stamberga Strillante, e una volta là ti trasformi» «Ehm....sì, è più o meno così»
Sirius Black a quel punto spalancò gli occhi: «Ma....ma....ma che FIGO»"
Dedicata a Pricess_jadore
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Mi cospargo umilmente il capo di cenere. Ho avuto un sacco di infiniti CASINI, e poi c'era l'università, e poi un po' non avevo voglia...mi spiace per il ritardo ç_ç
Spero che questo capitolo vi piaccia abbastanza da permettervi di perdonarmi...



Capitolo 8: Chocolate, pimples and gossip girl


«Ho mal di pancia»
«Oh, poverino, come mi dispiace…hai il ciclo?»
«Ma come siamo spiritosi, oggi, Rem…dev’essere l’essenza delle Mary Sue che è rimasta appiccicata addosso»
«Sarà perché almeno io ho iniziato a leggerlo, il libro che ci hanno dato…»
«Non so leggere!»
James alzò gli occhi al cielo, spazientito. Erano due giorni che Remus e Sirius non facevano altro che punzecchiarsi a proposito del “viaggio in Canada”, come lo chiamava il primo, o sulla “esperienza peggiore della mia vita”, come lo chiamava l’altro. E in effetti quest’ultimo sembrava non essersi ancora ripreso dall’evento, e non faceva altro che guardarsi intorno spaventato, mangiare quintali di cioccolata per scacciare lo stress e scappare via urlando ogni volta che una ragazza carina gli rivolgeva la parola. Aveva già spezzato il cuore di mezza popolazione femminile di Hogwarts e fatto morire dal ridere la Evans, e la situazione non stava affatto migliorando.
«Sis, se continui a mangiare cioccolata a tutte le ore è normale che ti venga mal di pancia, puoi chiedere a chiunque» disse Remus.
«Ma io sono stressato» si lamentò Sirius.
«Lo sapevi che troppa cioccolata fa venire i brufoli?»
«Non a me. Ho una pelle sempre liscia e morbida e non esiste brufolo al mondo che possa deturpare il mio bellissimo viso.»
«Parli come una Mary Sue»
«Però è vero»
«No che non è vero»
«Sì che è vero!»
«No che non è vero, ne hai uno enorme proprio sul mento»
«CHE COSA???????» urlò Sirius orripilato, prima di alzarsi velocemente dal letto e precipitarsi in bagno come una furia.
Remus fissò la porta del bagno col sopracciglio inarcato in perfetto stile Severus Piton, prima di chiedere: «Qual è l’equivalente maschile di Mary Sue?»
«Gary Stu» rispose James sospirando «Sirius dev’essere rimasto sconvolto molto più di quello che pensavamo»
«Vabbe, almeno si è alzato dal letto…cosa che magari potreste fare anche voi!» esclamò Remus, rivolgendosi agli altri due.
«Eddai, Rem, è ancora presto…» si lamentò James, sbadigliando.
«Già…senza contare che c’è Sirius in bagno, anche se ci alzassimo cosa mai potremmo fare?» gli dette manforte Peter, prima di girarsi dall’altra parte e riprendere a ronfare.
«Oh, vabbe» sbottò Remus spazientito « Io vado a fare colazione, voi tre arrangiatevi» dettò questo uscì, borbottando una cosa che suonava come «ma chi me l’ha fatto fare»
«Secondo me anche Remus avrebbe bisogno di mangiare un po’ di cioccolata, non trovate?» chiese James.
«ROOOOOOONF!» rispose Peter.
«Ma SANTO GODRIC!» rispose Sirius dal bagno «James, ti PREGO, puoi correre dalla Evans e chiederle se mi presta il correttore?»
James fissò la porta del bagno orripilato, chiedendosi se non fosse il caso di mandare un gufo urgente al reparto Malattie Mentali del San Mungo, ma poi la sua tendenza a trovare qualunque tipo di scusa per poter parlare con Lily ebbe la meglio e perciò uscì, ancora in pigiama, per precipitarsi nei dormitori delle ragazze. Dopo diciotto tentativi capì che non era bravo come Mocciosus a eludere l’incantesimo di sorveglianza e si arrese, cominciando a urlare: «Evans! EVANS!!! SCENDI, E’ UN EMERGENZA!!!!»
«CHE CAVOLO VUOI, POTTER?» urlò Lily di rimando scendendo dallo scivolo in camicia da notte, coi capelli scarmigliati e gli occhi gonfi di sonno.
«Mi dispiace averti svegliato, ma su da me siamo in pieno dramma! Sirius si è barricato in bagno e si rifiuta di uscire perché ha un brufolo enorme sul mento, perciò mi ha spedito da te a chiederti se puoi prestargli il correttore, e ti prego, dì di sì perché comincio ad avere serio bisogno del bagno anch’io.» disse James tutto d’un fiato.
Lily lo guardò interdetta per un attimo, poi…
«Sai, Evans, rotolarsi sul pavimento per il troppo ridere è una cosa molto poco femminile» borbottò James.
«Ahahahahahahahahahahahahahahahahaha ora muoio…» gemette Lily, senza fiato «e quand’è che il tuo amico si è trasformato in un Gary Stu?»
«Be, è tutta colpa tua che ci hai suggerito la cosa delle Mary Sue, ora Sirius è traumatizzato, non dà segno di volersi riprendere e continua a mangiare cioccolata!» rispose James indignato «Allora, questo correttore?»
«Calma, calma, te lo vado a prendere…»rispose Lily, ancora ridendo, cominciando a salire le scale. Quando non fu più in vista il cervello di James si riattivò e lui ebbe l’orribile presentimento che la storia del brufolo avrebbe accompagnato Sirius per tutto il resto della sua esistenza. Forse chiedere il correttore a una persona che era così amica di Mocciosus non era stata un’idea poi così geniale. Si appuntò mentalmente di comprare un correttore durante la prossima gita a Hogsmeade, ma poi Lily ricomparve e il suo cervello si scollegò nuovamente.
«Mi raccomando, Potter, si chiama Pietro» sibilò Lily minacciosa porgendogli il correttore, e facendogli capire con lo sguardo cosa sarebbe successo se non fosse tornato indietro sano e salvo.
«Non ti preoccupare, quando lo vedrai di nuovo sarà come se non l’avessimo mai usato!» rispose James pimpante, prima di correre nel suo dormitorio. Il suo bisogno del bagno cominciava a farsi impellente.
«Sirius, ho qui il correttore, te lo do SOLO se esci dal bagno, puoi usare lo specchio che c’è qua fuori! E quando hai finito sveglia Peter!» urlò James alla porta del bagno. Sirius uscì con l’aria da funerale, afferrò il correttore e si diresse verso lo specchio, che si mise a ridere e gli disse: «Ehi, hai proprio una brutta cera, lo sai? Hai il ciclo?»
«Ma che specchio spiritoso che abbiamo» borbottò Sirius «Cos’è, sei un regalo di Remus? Lo sai che un giorno potrei per sbaglio tirarti addosso una scarpa?» lo specchio tacque.
Mezz’ora dopo, Sirius si osservò da tutte le angolazioni possibili e impossibili con aria critica: «Secondo voi si vede ancora?» chiese a James e Peter, che lo stavano aspettando da dieci minuti e cominciavano a perdere la pazienza.
«Sirius, non lo noterebbe nessuno nemmeno se ti guardassero al microscopio» esclamò James «Vuoi muoverti? Sto morendo di fame!»
«Non dargli retta, Sirius, io lo vedo ancora benissimo!» ridacchio lo specchio, ma poi vide James con una Dr. Martens in mano e cambiò idea: «Sto scherzando, sei uno splendore!»
«Grazie!» rispose Sirius raggiante, e finalmente i tre amici uscirono dalla stanza.
Arrivati in Sala Grande, adocchiarono Remus e si sedettero vicino a lui, che li guardò con l’aria compassionevole e sospirò: «Certo che non vi si può lasciare da soli un minuto…»
«Perché?» chiese Sirius, stupito.
«Di chi è stata l’idea di chiedere il correttore alla Evans?» domandò Remus.
«Mia, perché?» chiese Sirius, ancora più stupito «E tu come fai a saperlo? E a proposito, dov’è la Evans? Glielo dovrei restituire, questo benedetto correttore»
Lupin lo guardò nuovamente con compassione prima di indicare verso il tavolo di Serpeverde, dove Lily, Severus e Regulus, il fratello di Sirius, si stavano chiaramente arrotolando dalle risate. Con un tempismo semplicemente perfetto, il più piccolo dei Black si girò verso di loro, notò il fratello maggiore e urlò, facendosi sentire fino alla torre Nord: «Ehi, fratellino, come va il brufolo? Vuoi un po’ di fondotinta per nasconderlo meglio?»
Sirius impallidì così tanto da diventare quasi trasparente, mentre l’intera Sala, professori compresi, scoppiava in una risata collettiva che sembrava destinata a durare piuttosto a lungo. James guardò impietosito il suo migliore amico, che sedeva immobile  e sempre più prossimo allo stato comatoso, e sussurrò a Remus: «Portiamolo via!».
Remus annuì e afferrò Sirius per un braccio, James per l’altro, sollevarono l’amico quasi di peso e lo portarono fuori dalla Sala Grande.
«Ecco, era questo che intendevo, quando ho detto che non vi si può lasciare un momento da soli» sibilò Remus imbufalito «La Evans…ma siete matti? Con tutte le persone a cui chiedere un correttore, siete andati a chiederlo proprio dalla migliore amica di PITON? In quale universo parallelo pensate dia possibile fidarsi di lei?»
«In un universo in cui non è amica di Piton ed è perdutamente innamorata di me?» suggerì James «Oh, ma che cavolo!» si difese poi, notando l’occhiataccia che Remus gli stava lanciando «Cosa ne sapevo io che fosse così pettegola?»
«Pettegola? PETTEGOLA?» sbraitò Remus «Ma sei matto? Le racconti che Sirius, una delle persone che più odiano il suo migliore amico, ha un brufolo grosso come una seconda testa e che vuole nasconderlo con il correttore e tu credi che sia pettegola solo perché è corsa a raccontarlo a Piton? Cielo, ma CHIUNQUE l’avrebbe fatto, non c’è mica bisogno di avere un giornale intitolato “Gossip Girl”…»
«Oh, ma lo sai che questa è un’idea davvero GENIALE?» s’illuminò James «Prima vado in infermeria ad accompagnare Sirius e poi gliela vado a suggerire…»
«Ma come siamo spiritosi oggi, James…» ribattè Remus, sarcastico «Comunque il giornale esiste già, per la cronaca.»
«Che? E perché io non l’ho mai visto?»
«Ti sei sempre rifiutato anche solo di leggere il titolo perché è stampato su dei fogli rosa»
«Ah, quel coso da femminucce?» si stupì James «E come mai tu lo leggi?»
«Perché è interessante!» fece Remus senza alcuna traccia di imbarazzo «Lo sai che Tom Fitzpatrick ha una collezione di tutù nell’armadio?»
«Cielo, Remus, avresti dovuto nascere donna…che, Fitzpatrick il battitore dei Corvonero? Dà qua!» urlò rivolto a un bambino del primo anno strappandogli di mano un foglio rosa e cominciando a leggerlo avidamente.
«E così chi è che doveva nascere donna?» chiese Remus aggrottando le sopracciglia.
«Avvistato!» lesse ad alta voce James, ignorandolo «Il grande e grosso battitore dei Corvonero sembra avere una predilezione per il balletto classico…è geniale! Chi è Gossip Girl?»
«Credi che si sappia e nessuno abbia ancora tentato di buttarla giù dalla torre di Astronomia?» domandò Remus con tono ovvio «E’ l’unica cosa che ancora non si sa…»
«Ma come fa a scoprire tutte queste cose?»
«C’è una scatola proprio vicino alle clessidre in cui uno può mettere tutti i pettegolezzi e le foto che raccoglie, che si svuota ogni sera dopo cena»
«Fico, dovrei dargli un’occhiata più spesso…»
«La rubrica preferita da tutti è “Quante volte Potter ha chiesto alla Evans di uscire?»
«La devo uccidere»
«Sei a 126, stai andando forte!»
«Non ti ci mettere pure tu…»
«Ragazzi, scusate» li interruppe Peter «tutto questo è infinitamente interessante, ma qui la situazione si sta facendo abbastanza allarmante» indicò Sirius, che aveva iniziato a sussurrare parole come «fondotinta…brufolo…Evans…Gossip Girl…»
A quel punto Remus e James si resero conto che nel fervore della discussione si erano fermati nel bel mezzo del corridoio, perciò ripresero Sirius per le braccia e si diressero verso l’infermeria.
«Mi sa che la prima pagina di domani di Gossip Girl non gliela toglie nessuno» mormorò Remus. Sirius gemette.

Come al solito l'idiozia delle mie storie è colossale e insensata XD.
Non ho assolutamente il tempo di rispondere alle vostre recensioni, mi spiace! Volevo solo ringraziarvi per i commenti...e anche per la pazienza, almeno spero ^^
  
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