CAPITOLO 10
Sulfus POV
Stringo più forte che posso la sua mano inerte alla mia, e
mi costringo a
distogliere lo sguardo dalle sue palpebre abbassate per qualche
secondo, quanto
basta per cercare di capire cosa sta succedendo nell’altra
stanza.
Attraverso la porta socchiusa riesco
a sentire le voci di
Shion e Zylaax che discutono animatamente, e mi concentro cercando di
capire
cosa stanno dicendo. Ok, lo so che Shion è stata gentile a
portarlo di là per
lasciarmi cinque minuti da solo con Raf, e anche se non credo che il
suo buon
cuore e la sua solidarietà c’entrino molto con
quest’iniziativa devo ammettere
di esserle grato.
Il bambolotto avrebbe sicuramente
preferito rimanere qua
dentro, ma lei lo ha praticamente trascinato via di peso.
Sento qualcosa stringersi intorno
alla mia mano, e mi
accorgo che Raf si sta agitando nel sonno.
Non so cosa fare, sul serio. Lo so
che avevo deciso di
scappare con lei ma…Diamine, no! Ho già
dimostrato ampiamente la mia grande
stupidità, mi pare. Non ho intenzione di diventare anche
masochista.
Cavoli; odio questa vocina nella mia
testa. Dai, che infondo lo sai anche
tu…Basta!
Dove lo trovo il pulsante per spegnere il cervello? Sai
perché vuoi zittire questa voce? Dai, che lo sai…Ok,
meglio se
mi calmo. Immagino che cominciare a sentire delle voci dentro la mia
testa non
sia affatto un buon segno.
Soprattutto quando si insinuano dentro di te, e non riesci ad ignorarle
perché…Vedi che lo sai
allora? È perché è vero. E
lo sai anche tu.
No invece, non deve esserlo per
forza! Non se io decido di
non voler ascoltare! Ok, ok. Peccato,
però…No, così non va.
Perché sto ancora sentendo la voce? Lo
vedi, allora, che vuoi sentire? No
che non voglio! M porto una mano alla fronte, cercando di capire se per
caso
non stia salendo la febbre anche a me. Scuoto leggermente la testa,
esasperato.
Niente febbre; non posso attribuire la voce al cervello ridotto in
pappetta.
A questo punto non è che
io possa scegliere, in realtà. Se
la voce viene dalla mia coscienza, lo fa perché è
sporca, terribilmente sporca.
Non che io, in quanto diavolo, sia
mai stato chissà quanto
innocente, certo. Solo che non credevo di avere una coscienza, e se mai
ne
avevo avuto una questa è la prima volta che si fa sentire.
Sento un tonfo da dietro alla porta,
e mi riscuoto dai miei
pensieri. Senza mai lasciare la mano di Raf mi sporgo un po’
per cercare di
capire meglio cosa sta succedendo.
“Eddai, Zyl, non te la
prendere! Di zuccherini volanti ne
puoi trovare quanti te ne pare, perché vuoi fissarti proprio
con questo? E non
dirmi che ti piace sul serio, tanto non ti credo.” Non posso
vederla, ma sono
sicuro che ha incrociato le braccia al petto come sempre quando vuole
mettere
qualcuno con le spalle al muro. “Non mi dirai che sei gelosa,
eh cuginetta?
Comunque il punto non è se mi piace o no; il punto
è che lei è di mia
proprietà. È il mio giocattolino preferito, non
voglio che si rompa” fa una
breve pausa, durante la quale mi mordo un labbro per impedirmi di
andare a
distruggerlo “Non mi va che il tuo amichetto le ronzi troppo
intorno, perché lei
è mia e solo mia. Sono stato abbastanza chiaro?”
Lei fa un piccolo sospiro, e
parla annoiata “Si si, ok. Non ti scaldare troppo, mi
raccomando.”
Non posso rimanere qui, questo
è totalmente pazzo. Solo che…Vuoi
rischiare di rovinarle la vita? No,
io…non…Ecco, ha ricominciato a muoversi. Sta
parlottando fra sé, probabilmente
sta per svegliarsi.
Senti Raf, non puoi dormire un altro
po’? Mi serve più tempo
per decidere, così non ce la faccio.
Vedo le tue palpebre sbattere
velocemente, prima di aprirsi
sui tuoi grandi occhi azzurri.
Dentro la mia testa sento un suono
acuto e fastidioso, come
un fischietto o una campanella. Fine dei giochi! Ora
c’è il momento critico.
Riflettici…per
una
volta, per una minima insignificante volta, non puoi mettere te stesso
in
secondo piano? Diamine, è quello che faccio! Io
non sono mai stato così,
io…se sono così cambiato è solo per
lei!
Wow, bravo.
Ti aspetti
che parta l’applauso? Quello che fai non è
abbastanza…la rovinerai, ti dico…Vuoi
che soffra?
Certo che no! Lei è la
cosa più importante, anche più di me
stesso!
Sento un piccolo gemito. Raf gira la
testa verso di me, poi
verso le nostre mani ancora unite.
Non parla,
probabilmente si
aspetta che io dica qualcosa.
Allora? Hai
deciso?
Non c’è bisogno che tu ci pensi troppo, sai
già cosa fare.
Prendo un respiro, a costo di dire
qualche cavolata devo
spezzare questo silenzio.
Lasciala.
Lasciala
vivere in
pace, lascia che sia felice.
Non
costringerla ad
un’eternità di persecuzioni, e lacrime, e
solitudine.
Zitta! Dannatissima voce, finiscila!
“Raf,
io…”
Peggio per
te.
Lo sai, vero?
Un giorno la
guarderai
negli occhi, dopo che sarete diventati terreni per colpa della tua
stupida
testardaggine, e non la riconoscerai più.
La ferirai,
stupido.
La ferirai,
e lei
finirà per odiarti.
Raf POV
Mi sono appena svegliata, e lui
è la prima persona che ho
visto aprendo gli occhi. A dirla tutta, ho un po’ di nausea.
Non credo sia la
febbre, ormai dovrebbe essersi abbassata, ma avere lui vicino mi fa
praticamente lo stesso effetto.
Sono venuta fin qui
ma…ehm…cosa dovrei dire ora?
Forse…forse
non tocca più a me parlare. Mi sembra di essere stata
già abbastanza eloquente
con la mia dichiarazione, e poi sono arrivata fino a Zolfanello City!
Mi sembra
più che ovvia la ragione, no?
E poi mi sento troppo in imbarazzo!
Voglio dire, mi sta
tenendo per mano! Non capisco sinceramente come riesco a stare ferma,
magari è
che sono ancora spossata per la febbre.
O invece…no, non voglio
pensarci.
È che il suo sguardo
è così strano…ho paura. Lo vedo
prendere il respiro, e sento il mio cuore in gola. “Raf,
io…” e si ferma. È
vero che sono terrorizzata, è vero che ho paura di quello
che potrei sentire, ma
non lasciarmi così in sospeso, no?!
La porta si spalanca sbattendo contro
il muro, e facendo
rimbombare un suono metallico per tutta la stanza.
“Bambolina! Ti sei
svegliata vedo!” Eh? E questo qua chi è?
Uno strano tipo con un’espressione da pazzo mi corre
incontro, seguito poco
lontano da una ragazza, che si è appoggiata alla porta e mi
squadra dalla testa
ai piedi. Cavoli, se è bella. La pelle candida, i lunghi
capelli argentati che
le cadono dolcemente sulle spalle, gli occhi profondi e
gelidi…la sua è una
bellezza terrificante direi, quasi diabolica. Il tizio di prima ormai
è ai piedi
del letto dove sono stesa, e fulmina Sulfus con lo sguardo.
“Ehi, tu, lascia la mia
bambolina” Ma…questo qua è normale?
E poi...chi sarebbe la bambolina?
Non mi piace come mi guarda.
L’ombra nel suo sguardo mi fa
paura, e rabbrividisco leggermente.
Mi guarda con desiderio, e
divertimento. Come un giocattolo.
Ma quello che mi stupisce
più di tutto, è la reazione di
Sulfus alle sue parole. La stretta calda che sentivo sulla mia mano
svanisce di
colpo, e mi volto stupita verso di lui. Lo so, mi si legge in faccia
che non
capisco. È solo che…mi ha tenuta per mano tutto
il tempo, e pensavo sul serio
che contasse qualcosa…
Non riesco a incontrare il suo
sguardo, perché l’ha
abbassato.
Mi sento gelare, nel vero senso della
parola. Tremo. Lui…non
è neanche minimamente geloso di questo qua che mi
è venuto praticamente
addosso, vero? Perché dovrebbe, dato che non gli importa
niente di me, a quanto
pare?
Mi dispiace solo di essermi montata
la testa. Mi sento da
schifo, sul serio. Però, Sulfus, parlami almeno. Dimmelo in
faccia che non ti
interesso, perché il tuo silenzio mi fa male. Oppure ritieni
uno spreco di
tempo parlare con uno zuccherino alato come me?
Ti alzi dalla piccola sedia sulla
quale eri seduto, e senza
voltarti ti dirigi verso la porta.
Il maniaco delle bambole continua a
parlarmi nelle orecchie,
è davvero fastidioso.
La sua voce comunque mi arriva
distante e non riesco a
percepire le parole, è come se ogni impulso mi arrivasse in
ritardo, come se mi
stessi staccando dalla realtà.
Prendo coscienza del pavimento freddo
sotto ai miei piedi, e
capisco che mi sono alzata e che sto camminando a passi incerti verso
Sulfus.
“Aspetta!...Tu…non mi hai ancora risposto
veramente, sai?” la voce è secca e
debole, e assomiglia di più a un grugnito. Lo vedo
appoggiarsi alla porta,
incerto se fermarsi o no, e stringere i pugni. “Torna a casa,
Raf”
Cavoli Sulfus, se vuoi rifiutarmi
almeno fallo per bene.
Questa non è una
risposta. Apro la
bocca per parlare di nuovo, quando sento una voce familiare comparirmi
alle spalle
all’improvviso “Già, è quello
che farete entrambi” Abbasso lo sguardo sui miei
piedi, e noto del fumo celeste – grigiastro che comincia a
svanire lentamente.
Rialzo lo sguardo di scatto, e poco
dietro a Sulfus, in una
nuvola di fumo rosso, vedo apparire la professoressa Temptel
“Evidentemente
Zolfanello City non ha sortito l’effetto che speravo, meglio
che tu rimanga
dove io posso controllarti”.
Sento un tocco sulla mia spalla, e mi
volto. Mi trovo
davanti il viso del professor Arkan, che mi guarda serio e dice
“Mi hai molto
deluso, Raf. Torniamo a casa.”
Rivolgo un’ultima occhiata
disperata verso Sulfus, che come
temevo tiene lo sguardo basso. Ci tieni così tanto ad
evitarmi?
Sospiro rassegnata, e mi avvicino
ancor di più al
professore, che mi circonda le spalle con un braccio.
Uno schiocco di dita, e sono a casa.
La mia stanza, il mio letto. Cerco di
capire se ho voglia di
piangere, ma non riesco a trovare una risposta precisa.
Mi fiondo sul letto provocando un
piccolo sbalzo, e
abbraccio il cuscino.
Vorrei addormentarmi, vorrei
piangere, ma non ci riesco.
Rimango con gli occhi socchiusi,
accucciata su me stessa,
stringendomi le braccia fino a quasi farmi male.
Vorrei solo sprofondare.
FINE!
Chiedo scusa per
1) il
ritardo, ma prima sono stata male e poi ho avuto la scuola
2) lo
so che potevo mettere anche una scenetta felice tanto per cambiare, ma
giuro
che senza questo continuo non riuscivo ad andare avanti
3) probabilmente
fino a lunedì non potrò continuare di nuovo;
venerdì e sabato o delle verifiche
e domenica è il mio compleanno e non credo che
starò al pc ^__^”
4) il
capitolo che non è niente di che, ma in questo momento non
ho il tempo
materiale di concentrarmi sul serio
5)continuare
così di rado…ma ho deciso di farvi un
piiiiiiccolo spoiler: volevate l’avventura?
Vi mancavano i riviventi? Don’t worry, sistemerò
tutto dal prossimo capitolo in
poi! xD
Ringrazio
1) tutti
coloro che seguono la mia storia
2) quelli che
l'hanno aggiunta alle preferite e alle seguite, grazie mille!
3) quelli che
la commentano, perchè fa piacere sapere cosa pensano gli
altri delle proprie storie, e soprattutto perchè il parere
dei lettori aiuta molto a capire come continuare ^^
X solandia:
wow, non scherzavi quando parlavi di una recensione lunga!
Ho provato a
seguire i tuoi consigli e ad andare a capo più spesso, fammi
sapere se è meglio xD
Inoltre
grazie alla tua recensione ho riflettutto molto e mi è
venuto in mente un continuo - forse - decente xD
In effetti
non ho specificato l'età dei protagonisti, così
ognuno se li immagina come vuole ^^
Se vuoi
leggere il fumetto ormai su internet trovi le scans dei primi volumi
(è una certezza, dato che li ho scannerizzati io stessa
ù_ù)
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