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Autore: Rein94    18/11/2009    5 recensioni
Sulfus si rende conto dei propri sentimenti per Raf,ma lei è innamorata di Raoul, un terreno... La versione a fumetti si è fermata proprio a questo punto,ed è da qui che parte la mia storia!
[Raf/Sulfus ~ FF Ispirata alla Versione a Fumetti]
Genere: Generale, Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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CAPITOLO 10

Sulfus POV

Stringo più forte che posso la sua mano inerte alla mia, e mi costringo a distogliere lo sguardo dalle sue palpebre abbassate per qualche secondo, quanto basta per cercare di capire cosa sta succedendo nell’altra stanza.

Attraverso la porta socchiusa riesco a sentire le voci di Shion e Zylaax che discutono animatamente, e mi concentro cercando di capire cosa stanno dicendo. Ok, lo so che Shion è stata gentile a portarlo di là per lasciarmi cinque minuti da solo con Raf, e anche se non credo che il suo buon cuore e la sua solidarietà c’entrino molto con quest’iniziativa devo ammettere di esserle grato.

Il bambolotto avrebbe sicuramente preferito rimanere qua dentro, ma lei lo ha praticamente trascinato via di peso.

Sento qualcosa stringersi intorno alla mia mano, e mi accorgo che Raf si sta agitando nel sonno.

Non so cosa fare, sul serio. Lo so che avevo deciso di scappare con lei ma…Diamine, no! Ho già dimostrato ampiamente la mia grande stupidità, mi pare. Non ho intenzione di diventare anche masochista.

Cavoli; odio questa vocina nella mia testa. Dai, che infondo lo sai anche tu…Basta! Dove lo trovo il pulsante per spegnere il cervello? Sai perché vuoi zittire questa voce? Dai, che lo sai…Ok, meglio se mi calmo. Immagino che cominciare a sentire delle voci dentro la mia testa non sia affatto un buon segno. Soprattutto quando si insinuano dentro di te, e non riesci ad ignorarle perché…Vedi che lo sai allora? È perché è vero. E lo sai anche tu.

No invece, non deve esserlo per forza! Non se io decido di non voler ascoltare! Ok, ok. Peccato, però…No, così non va. Perché sto ancora sentendo la voce? Lo vedi, allora, che vuoi sentire? No che non voglio! M porto una mano alla fronte, cercando di capire se per caso non stia salendo la febbre anche a me. Scuoto leggermente la testa, esasperato. Niente febbre; non posso attribuire la voce al cervello ridotto in pappetta.

A questo punto non è che io possa scegliere, in realtà. Se la voce viene dalla mia coscienza, lo fa perché è sporca, terribilmente sporca.

Non che io, in quanto diavolo, sia mai stato chissà quanto innocente, certo. Solo che non credevo di avere una coscienza, e se mai ne avevo avuto una questa è la prima volta che si fa sentire.

Sento un tonfo da dietro alla porta, e mi riscuoto dai miei pensieri. Senza mai lasciare la mano di Raf mi sporgo un po’ per cercare di capire meglio cosa sta succedendo.

“Eddai, Zyl, non te la prendere! Di zuccherini volanti ne puoi trovare quanti te ne pare, perché vuoi fissarti proprio con questo? E non dirmi che ti piace sul serio, tanto non ti credo.” Non posso vederla, ma sono sicuro che ha incrociato le braccia al petto come sempre quando vuole mettere qualcuno con le spalle al muro. “Non mi dirai che sei gelosa, eh cuginetta? Comunque il punto non è se mi piace o no; il punto è che lei è di mia proprietà. È il mio giocattolino preferito, non voglio che si rompa” fa una breve pausa, durante la quale mi mordo un labbro per impedirmi di andare a distruggerlo “Non mi va che il tuo amichetto le ronzi troppo intorno, perché lei è mia e solo mia. Sono stato abbastanza chiaro?” Lei fa un piccolo sospiro, e parla annoiata “Si si, ok. Non ti scaldare troppo, mi raccomando.”

Non posso rimanere qui, questo è totalmente pazzo. Solo che…Vuoi rischiare di rovinarle la vita? No, io…non…Ecco, ha ricominciato a muoversi. Sta parlottando fra sé, probabilmente sta per svegliarsi.

Senti Raf, non puoi dormire un altro po’? Mi serve più tempo per decidere, così non ce la faccio.

Vedo le tue palpebre sbattere velocemente, prima di aprirsi sui tuoi grandi occhi azzurri.

Dentro la mia testa sento un suono acuto e fastidioso, come un fischietto o una campanella. Fine dei giochi! Ora c’è il momento critico.

Riflettici…per una volta, per una minima insignificante volta, non puoi mettere te stesso in secondo piano? Diamine, è quello che faccio! Io non sono mai stato così, io…se sono così cambiato è solo per lei!

Wow, bravo. Ti aspetti che parta l’applauso? Quello che fai non è abbastanza…la rovinerai, ti dico…Vuoi che soffra?

Certo che no! Lei è la cosa più importante, anche più di me stesso!

Sento un piccolo gemito. Raf gira la testa verso di me, poi verso le nostre mani ancora unite.

Non parla, probabilmente si aspetta che io dica qualcosa.                                                                         

Allora? Hai deciso? Non c’è bisogno che tu ci pensi troppo, sai già cosa fare.

Prendo un respiro, a costo di dire qualche cavolata devo spezzare questo silenzio.

Lasciala.

Lasciala vivere in pace, lascia che sia felice.

Non costringerla ad un’eternità di persecuzioni, e lacrime, e solitudine.

Zitta! Dannatissima voce, finiscila!

“Raf, io…”

Peggio per te.

Lo sai, vero?

Un giorno la guarderai negli occhi, dopo che sarete diventati terreni per colpa della tua stupida testardaggine, e non la riconoscerai più.

La ferirai, stupido.

La ferirai, e lei finirà per odiarti.

 

Raf POV

 

Mi sono appena svegliata, e lui è la prima persona che ho visto aprendo gli occhi. A dirla tutta, ho un po’ di nausea. Non credo sia la febbre, ormai dovrebbe essersi abbassata, ma avere lui vicino mi fa praticamente lo stesso effetto.

Sono venuta fin qui ma…ehm…cosa dovrei dire ora? Forse…forse non tocca più a me parlare. Mi sembra di essere stata già abbastanza eloquente con la mia dichiarazione, e poi sono arrivata fino a Zolfanello City! Mi sembra più che ovvia la ragione, no?

E poi mi sento troppo in imbarazzo! Voglio dire, mi sta tenendo per mano! Non capisco sinceramente come riesco a stare ferma, magari è che sono ancora spossata per la febbre.

O invece…no, non voglio pensarci.

È che il suo sguardo è così strano…ho paura. Lo vedo prendere il respiro, e sento il mio cuore in gola. “Raf, io…” e si ferma. È vero che sono terrorizzata, è vero che ho paura di quello che potrei sentire, ma non lasciarmi così in sospeso, no?!

La porta si spalanca sbattendo contro il muro, e facendo rimbombare un suono metallico per tutta la stanza.

“Bambolina! Ti sei svegliata vedo!” Eh? E questo qua chi è? Uno strano tipo con un’espressione da pazzo mi corre incontro, seguito poco lontano da una ragazza, che si è appoggiata alla porta e mi squadra dalla testa ai piedi. Cavoli, se è bella. La pelle candida, i lunghi capelli argentati che le cadono dolcemente sulle spalle, gli occhi profondi e gelidi…la sua è una bellezza terrificante direi, quasi diabolica. Il tizio di prima ormai è ai piedi del letto dove sono stesa, e fulmina Sulfus con lo sguardo.

“Ehi, tu, lascia la mia bambolina” Ma…questo qua è normale? E poi...chi sarebbe la bambolina?

Non mi piace come mi guarda. L’ombra nel suo sguardo mi fa paura, e rabbrividisco leggermente.

Mi guarda con desiderio, e divertimento. Come un giocattolo.

Ma quello che mi stupisce più di tutto, è la reazione di Sulfus alle sue parole. La stretta calda che sentivo sulla mia mano svanisce di colpo, e mi volto stupita verso di lui. Lo so, mi si legge in faccia che non capisco. È solo che…mi ha tenuta per mano tutto il tempo, e pensavo sul serio che contasse qualcosa…

Non riesco a incontrare il suo sguardo, perché l’ha abbassato.

Mi sento gelare, nel vero senso della parola. Tremo. Lui…non è neanche minimamente geloso di questo qua che mi è venuto praticamente addosso, vero? Perché dovrebbe, dato che non gli importa niente di me, a quanto pare?

Mi dispiace solo di essermi montata la testa. Mi sento da schifo, sul serio. Però, Sulfus, parlami almeno. Dimmelo in faccia che non ti interesso, perché il tuo silenzio mi fa male. Oppure ritieni uno spreco di tempo parlare con uno zuccherino alato come me?

Ti alzi dalla piccola sedia sulla quale eri seduto, e senza voltarti ti dirigi verso la porta.

Il maniaco delle bambole continua a parlarmi nelle orecchie, è davvero fastidioso.

La sua voce comunque mi arriva distante e non riesco a percepire le parole, è come se ogni impulso mi arrivasse in ritardo, come se mi stessi staccando dalla realtà.

Prendo coscienza del pavimento freddo sotto ai miei piedi, e capisco che mi sono alzata e che sto camminando a passi incerti verso Sulfus. “Aspetta!...Tu…non mi hai ancora risposto veramente, sai?” la voce è secca e debole, e assomiglia di più a un grugnito. Lo vedo appoggiarsi alla porta, incerto se fermarsi o no, e stringere i pugni. “Torna a casa, Raf”

Cavoli Sulfus, se vuoi rifiutarmi almeno fallo per bene. Questa non è una risposta. Apro la bocca per parlare di nuovo, quando sento una voce familiare comparirmi alle spalle all’improvviso “Già, è quello che farete entrambi” Abbasso lo sguardo sui miei piedi, e noto del fumo celeste – grigiastro che comincia a svanire lentamente.

Rialzo lo sguardo di scatto, e poco dietro a Sulfus, in una nuvola di fumo rosso, vedo apparire la professoressa Temptel “Evidentemente Zolfanello City non ha sortito l’effetto che speravo, meglio che tu rimanga dove io posso controllarti”.

Sento un tocco sulla mia spalla, e mi volto. Mi trovo davanti il viso del professor Arkan, che mi guarda serio e dice “Mi hai molto deluso, Raf. Torniamo a casa.”

Rivolgo un’ultima occhiata disperata verso Sulfus, che come temevo tiene lo sguardo basso. Ci tieni così tanto ad evitarmi?

Sospiro rassegnata, e mi avvicino ancor di più al professore, che mi circonda le spalle con un braccio.

Uno schiocco di dita, e sono a casa.

La mia stanza, il mio letto. Cerco di capire se ho voglia di piangere, ma non riesco a trovare una risposta precisa.

Mi fiondo sul letto provocando un piccolo sbalzo, e abbraccio il cuscino.

Vorrei addormentarmi, vorrei piangere, ma non ci riesco.

Rimango con gli occhi socchiusi, accucciata su me stessa, stringendomi le braccia fino a quasi farmi male.

Vorrei solo sprofondare.

 

FINE!

 

Chiedo scusa per

1) il ritardo, ma prima sono stata male e poi ho avuto la scuola

2)     lo so che potevo mettere anche una scenetta felice tanto per cambiare, ma giuro che senza questo continuo non riuscivo ad andare avanti

3) probabilmente fino a lunedì non potrò continuare di nuovo; venerdì e sabato o delle verifiche e domenica è il mio compleanno e non credo che starò al pc ^__^”

4)  il capitolo che non è niente di che, ma in questo momento non ho il tempo materiale di concentrarmi sul serio

5)continuare così di rado…ma ho deciso di farvi un piiiiiiccolo spoiler: volevate l’avventura? Vi mancavano i riviventi? Don’t worry, sistemerò tutto dal prossimo capitolo in poi! xD

Ringrazio

1) tutti coloro che seguono la mia storia

2) quelli che l'hanno aggiunta alle preferite e alle seguite, grazie mille!

3) quelli che la commentano, perchè fa piacere sapere cosa pensano gli altri delle proprie storie, e soprattutto perchè il parere dei lettori aiuta molto a capire come continuare ^^

X solandia: wow, non scherzavi quando parlavi di una recensione lunga!

Ho provato a seguire i tuoi consigli e ad andare a capo più spesso, fammi sapere se è meglio xD

Inoltre grazie alla tua recensione ho riflettutto molto e mi è venuto in mente un continuo - forse - decente xD

In effetti non ho specificato l'età dei protagonisti, così ognuno se li immagina come vuole ^^

Se vuoi leggere il fumetto ormai su internet trovi le scans dei primi volumi (è una certezza, dato che li ho scannerizzati io stessa ù_ù)

  
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