Prima di cominciare una piccola
Titolo:
Out of the Blue (Symphony of the Magician and the Swordsman)
Capitolo:
1 di (per ora) 17 - Ouverture
Personaggi:
Kurogane, Fay (e sullo sfondo tutti gli altri)
Rating:
Verde
Genere:
Introspettivo
Note:
Shonen-ai
Disclaimer:
Tsubasa e i suoi personaggi appartengono alle CLAMP
Prima di
cominciare una piccola precisazione. Quando ho cominciato a scrivere questa
fanfic (ormai parecchi mesi fa), era la prima cosa che provavo a buttar giù su
Tsubasa Chronicle, una serie che ho scoperto da relativamente poco ma che ho
iniziato subito ad amare – così come sto amando alla follia Fay, specie messo in
coppia con Kuro-rin! XD
Onestamente non
pensavo che mi sarei messa a scrivere così in fretta qualcosa su questo manga,
visto e considerato che avevo finito da meno di una settimana di leggere il cap.
220 sulle scan inglesi, ma quando l’ispirazione chiama non sono capace di dirle
di no…
All’inizio
l’idea era di farne una one-shot, magari un po’ lunghetta, sì, e pensata per
essere divisa in capitoletti molto brevi, ma comunque una one-shot. E invece è
venuta fuori una cosa chilometrica che sono stata costretta a pubblicare a
puntate (anche perché credo abbia poco senso una one-shot che al momento conta
già 22 pagine [e non è finita!] XD).
Ad ogni modo,
spero che i temi che ho trattato non siano già stati troppo sfruttati da altri
(non ci conto!) o che almeno la storia abbia un taglio un minimo originale.
Per i titoli dei
capitoli mi sono ispirata ai termini del linguaggio operistico e musicale,
cercando di intitolare ogni parte con il nome di forme musicali che, per
struttura e caratteristiche, avessero una qualche attinenza con il contenuto del
pezzo (e qui la mia venerazione va a Santa Wikipedia, senza la quale mi sarei
bloccata dopo “Ouverture”!).
Mi sono anche
sforzata di rimanere strettamente IC e di essere il più possibile rigorosa nella
mia scrittura, senza cedere a sbavature da fan girl nella caratterizzazione dei
personaggi (anche se scrivendo di Fay non è facile!) e rispettando ciò che viene
detto dalle autrici… spero di esserci riuscita e di aver prodotto qualcosa di
perlomeno passabile. Ditemi voi!
Scusate lo
sproloquio e buona lettura!
Mistral
21.11.2009
Out of the Blue
Symphony of the Magician and the Swordsman
I. OUVERTURE
A Kurogane non
era mai piaciuto il blu come colore, in nessuna delle sue sfumature, soprattutto
negli occhi della gente - lo metteva come a disagio (anche se non l'avrebbe mai
ammesso, specie dopo aver conosciuto un certo idiota che gli occhi li aveva di
un azzurro così intenso da sembrare quasi irreale). Il blu gli dava una
sensazione di incertezza, di vuoto... in fondo era il colore del mare, no? La
cosa più affascinante, misteriosa e pericolosa di questo mondo; era anche il
colore del cielo, illimitato e imprevedibile.
E poi, nel suo
paese nessuno aveva gli occhi blu. A Nihon gli occhi della gente spaziavano
tutti nelle rassicuranti cromie del marrone e del verde, i colori caldi e
concreti della terra e della natura. Le uniche eccezioni erano i suoi e quelli
della principessa. Lui aveva gli occhi scarlatti, una maledizione per tutto il
sangue di cui si era macchiato le mani, dicevano i suoi detrattori;
personalmente invece, gli piaceva credere alle parole dei suoi genitori che li
avevano sempre definiti lo specchio del fuoco che gli ardeva dentro - ma in
fondo non era una questione granché importante.
Tomoyo-hime, dal
canto suo, aveva gli occhi di uno strano colore tra l'argento e il violetto di
cui nessuno, nemmeno le miko, sapeva spiegare l'origine e che per questo, pur
inconsciamente e silenziosamente, inquietavano la maggior parte di coloro che
vedevano il viso della giovane principessa. Lei con un sorriso diceva sempre che
il nero originario delle sue iridi si era sciolto nel buio dei sogni la prima
volta che, ancora bambina, aveva avuto una visione del futuro. E Kurogane non
stentava a crederle.
Pur con tutto il
suo sterminato potere però, Tomoyo non aveva previsto che incontrare degli occhi
blu avrebbe sconvolto così in profondità la vita del suo guerriero più forte. Né
probabilmente l'aveva fatto la Strega delle Dimensioni (i cui occhi, adesso che
il ninja ci pensava, erano anch'essi di un inquietante color cremisi); o forse
sì, lei lo sapeva e non l'aveva detto per divertirsi alle sue spalle - il che,
considerando com'era quella donna, era più che probabile...
Fin dall'inizio
del viaggio in compagnia di quei tre sconosciuti e della polpettina bianca,
Kurogane aveva trovato enormi difficoltà a sopportare il mago proveniente dai
ghiacci, non solo per quel suo atteggiamento francamente irritante ed infantile,
per quel suo infastidirlo continuamente e affibbiargli nomignoli idioti, ma
anche per la sensazione indefinita che gli davano i suoi occhi cerulei. C'era
qualcosa nascosto sul fondo di quelle iridi di un azzurro troppo vivo, qualcosa
che stonava terribilmente con la sua apparente vitalità. Soprattutto perché Fay
D. Fluorite (anche il suo nome era esagerato, come lui. Lui che però voleva
essere chiamato semplicemente Fay, “perché il mio nome è troppo complicato” -
falso, avrebbe piuttosto detto il ninja) a volte si faceva scappare
qualcosa, si concedeva delle minime sbavature nella sua esecuzione perfetta di
un vivace con brio: un sorriso meno luminoso del solito, una mezza frase velata
di malinconia o un gesto un po' esitante, ma poi si riprendeva sempre in un
attimo e ricominciava instancabile a mentire. I suoi occhi invece non mentivano
mai, perché nemmeno una briciola della sua allegria artefatta li toccava;
Kurogane non sapeva se e in quale misura i ragazzini e il mago stesso si fossero
accorti che lui sapeva, ma non gli interessava. Di sicuro però quelle pozze
azzurre, sempre troppo fredde soprattutto a contrasto con il calore
dell'atteggiamento di Fay, nascondevano un segreto nelle loro profondità e lo
spadaccino voleva a tutti i costi scoprirlo, perché altrimenti si sarebbe
sentito preso in giro da un idiota - ed era una cosa che non poteva
assolutamente accettare.
Lo so che è un
capitoletto brevissimo ma, come ho detto sopra, all’inizio questo non doveva
essere un capitolo e ad allungarlo mi sembrava di snaturarlo… XD i successivi
comunque saranno un po’ più lunghi, promesso!
PREVIEW
Capitolo II: Primo Movimento - Moderato
Il ninja non
aveva avuto modo di cogliere esattamente le implicazioni di una tale
affermazione, ciononostante era ormai certo che l’idiota biondo non stesse
dicendo tutta la verità: lo dicevano quei suoi occhi blu sempre così distanti,
come persi troppo indietro nel passato o fissi su un futuro troppo lontano.
Non era quello
però il momento di affrontarlo per farlo parlare, aveva concluso Kurogane. Ne
sapeva ancora troppo poco su di lui per riuscire a spuntarla e il biondino era
dannatamente intelligente, su questo non aveva dubbi. Avrebbe aspettato
un’occasione più propizia e avrebbe colpito.
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