Allora, credo di dover qualche
spiegazione a chi non conosce
il fumetto, e che senza questa piccola premessa potrebbe avere qualche
difficoltà a capire il capitolo – tranquilli, ci
metterò poco xD – (non so perchè ma i link di alcune immagini se ci clicchi sopra non succede niente...cmq basta copiare e incollare il link sulla barra dove si mettono gli indirizzi web e fa vedere l'immagine...)
Innanzitutto ci tengo a precisare che
il “Gabi” che cito
nella mia storia NON è AFFATTO il tizio con un mento grande
come casa mia che
si vede nel cartone U_U
Il Gabi di cui parlo è
più o meno così (ho messo
quest’immagine perché descrive bene il suo
carattere un po’ svagato e imbranato
xD Comunque Gabi nel fumetto era un fissato di aggeggini tecnologici
vari ed
era cotto di Raf, e io l’ho lasciato così
ù_ù ) :
http://i45.tinypic.com/r2vn6d.jpg
Poi…Alessia…la
carissima sorellina di Raoul che è stata
inspiegabilmente eliminata nel cartone…io qui la cito
soltanto, ma metto
un’immagine così almeno sapete chi
è…è la terrena di Gabi e Cabiria e ha
un
carattere “un po’” violento; in
realtà si comporta da maschiaccio solo perché
si sente derisa dai suoi compagni. (Non ha sempre la faccia di
quest’immagine,
tranquilli XD)
http://i49.tinypic.com/1zf7gav.jpg
Un altro personaggio misteriosamente
scomparso è Ang –
Lì…ora non mi metto a farla tanto lunga su di
lui, basta sapere che è un
fissato di manga, cinema (ecc…) e che c’è
una specie di storia “sottintesa” fra lui
e Cabiria…cioè, hanno gli stessi interessi, si
scambiano manga, si vede che fra
loro c’è qualcosa xD
http://i50.tinypic.com/6i7bki.jpg
Sui Riviventi basta dire che sono
cinque mostri creati da
Malachia con le lacrime di Raf e le risate di Sulfus…questi
cosi praticamente
manipolano le emozioni dei terreni, e tolgono loro ogni
volontà di agire, così
né angeli né diavoli hanno più
influenza sugli umani…possono essere sconfitti
se Raf e Sulfus li toccano insieme, e ne sono già stati
sconfitti due…Il
problema è che quelli rimasti hanno rubato un libro a
Malachia, grazie al quale
(non si è capito in che modo dato che hanno interrotto il
fumetto =_=)
potrebbero diventare Rilucenti, cioè esseri pericolosissimi
che distruggono
tutto (non è proprio così, ma in
generale…)
http://i47.tinypic.com/sq5eac.jpg
Ok, manca Malachia e ho finito. Non
mi metto a spiegare
tutte le sue ragioni perché sto chiacchierando troppo e sto
diventando noiosa,
comunque è un neutro che ce l’ha con tutto e con
tutti, quindi crea i
riviventi. Quando il libro gli viene rubato però comincia a
preoccuparsi anche
lui e diciamo che perde la parte del “cattivone” xD
Vabbè, dato che era stato
attaccato dai riviventi era molto
debole, ma stringendogli la mano Raf gli dona un po’ della
sua energia bianca
per farlo riprendere.
http://i47.tinypic.com/2n6i4ch.jpg
Scusate se ci ho messo tanto, ora
c’è il VERO capitolo xD
CAPITOLO 11
Raf POV
Raf, stai
bene?
Chi è che mi chiama?
Lasciatemi dormire…non voglio
svegliarmi, mai più.
Raf, ti
prego,
svegliati!
Sento che il mio corpo sta
riprendendo lentamente coscienza
di se stesso, fra poco mi sveglierò di sicuro.
Riconosco indistintamente le pareti
della mia camera, e vedo
gli sguardi preoccupati di Miki e Uriè puntati su di me.
Mi metto a sedere sul letto, e
sorrido incerta…Chissà chi
voglio veramente rassicurare, se loro o invece me stessa.
“Raf, come stai? Cosa
è successo? Voglio dire…Arkan ti ha
riportata qui, ma non ci ha detto niente e…eravamo tutti
così preoccupati per
te!” A dire il vero non lo so nemmeno io
cos’è successo di preciso. È che,
semplicemente, non voglio ricordare. Se fosse possibile prenderei una
gomma da
cancellare ed eliminerei la scorsa settimana dalla mia mente, ma credo
proprio
che i ricordi non svaniranno mai, rimarranno indelebili come una
punizione per
aver infranto le regole.
Cercherò di prendere la
cosa con un po’ di filosofia: in
fondo è mia la colpa, me lo sono meritata.
“Raf…? Tutto a
posto?”
Annuisco abbassando la testa, non voglio incrociare il
loro
sguardo. “È
solo che sono un po’ stanca,
ragazze…ho bisogno d’aria” Le vedo,
mentre si guardano preoccupate l’un l’altra.
State pure tranquille, non ho intenzione di fare niente di strano o
pazzo.
Anzi, d’ora in poi sarò un angelo perfetto:
seguirò le regole, e sarò sempre
impeccabile, non avrò mai distrazioni di nessun tipo
e…impedirò al mio cuore di
battere così forte da far male. “Il professor
Arkan ha detto che voleva parlarti,
appena ti fossi svegliata ma…” Uriè
strizza l’occhio a me e a Miki,
probabilmente cercando di tirarmi un po’ su di morale. Miki
sembra capire al volo,
e infatti continua al posto suo “…se lui non sa
che sei sveglia, puoi rimandare
la tua condanna per un altro po’, non credi?”
Sorrido stancamente,
probabilmente le sto facendo preoccupare anche troppo. Solo che proprio
non me
la sento di stare con loro,in quest’istante. Potrebbero farmi
delle domande,
domande alle quali io non voglio rispondere. “Si, avete
ragione ma…credo che
uscirò un po’. Ho sul serio bisogno
d’aria.” Vedo Uriè alzarsi dalla sua
posizione, china su di me, e preciso quello che intendevo dire
“Ho bisogno di
un po’ d’aria ma…da
sola”.
Si, lo so. Lo so che non vi merito.
Lo so che vengo da voi a
piagnucolare, e quando avete bisogno probabilmente non me ne accorgo
nemmeno.
Lo so che sono una pessima amica, lo so e mi dispiace.
Mi alzo in silenzio, fingendo di non
vedere i loro sguardi
preoccupati e feriti.
Quando sento la porta chiudersi
dietro di me, comincio a
correre.
Eccomi sul tetto. Vedo le luci della
città brillare sotto la
luna che sta sorgendo nel cielo, e mi fermo a fissarle.
“Accidenti! E pensare che
il mio G
– angel 4000 era nuovo di
zecca! Maledetta Cabiria, va a farti benedire! E oggi ha pure convinto
Alessia
a scatenare una rissa in classe…basta! Non la sopporto
più!” Ma questa voce…è
impossibile confonderla con quella di qualcun
altro…è Gabi!
Ora che ci penso, è da
parecchio tempo che non ci parlo, da
quanto non lo vedo?
Cerco di capire da dove viene la
voce, e mi trovo davanti ad
un Gabi seduto per terra, con uno strano aggeggio in mano intento a
pigiare
tasti a caso. È buffo, davvero buffo, e non riesco a
trattenere una piccola
risatina divertita.
Sembra finalmente accorgersi della
mia presenza, e con un
balzo inaspettato vedo cadere il suo aggeggio giù dal tetto.
Si sente come un
fischio mentre attraversa l’aria, e poi una specie di piccolo
botto. Oh oh…Gabi
può dire addio al suo cosino tecnologico, credo.
Si mette le mani sulla testa, e
comincia a correre su e giù
per il tetto. La scena è davvero esilarante, e anche se non
dovrei ridere non
riesco proprio a fermarmi, sono praticamente piegata in due dalle
risate.
Gabi si volta verso di me, con
un’aria triste e sconsolata
“Ehi Raf, non ridere! Guarda che fine hai fatto fare al mio
amatissimo G
– angel
4000!” Mi guarda, con una faccia a
metà fra l’imbronciato e
l’incredulo, e poi scoppia a ridere anche lui.
Non so per quanto tempo continuiamo
così, ma appena ci
calmiamo comincio a parlare. Non so descrivere bene come mi sento, ma
è come se
riuscissi a mettere da parte tutto quello che è successo per
un po’…solo per un
po’.
“Allora, è tanto
che non parliamo, vero? Che fine avevi
fatto?” Abbassa lo sguardo, e sembra rabbuiarsi un
po’. “Guarda che…sei tu che
eri sparita. Prima con quel terreno, e poi
con…bè, lo sai, no? Sei tu che hai
smesso di parlarmi.”
Ci penso per un attimo, e capisco che
è vero. Wow, sono
proprio una bell’amica. Lui è così
gentile…ha perfino capito che...che era
meglio non pronunciare il suo nome.
Sorrido colpevole “Hai
ragione. Scusa.” E scusami anche
perché non so dire niente di meglio, niente di
più.
“Fa niente, basta che non
capiti ancora” e sorride. È bello
avere un amico come te, davvero.
Restiamo seduti al limitare del
tetto, in silenzio,
guardando le luci della città diventare più
chiare.
Grazie Gabi, sul serio. Grazie per
aver capito che non
voglio parlare.
Sospiro lievemente, e penso come
sarebbe bello se qui con me
ci fosse Sulfus.
Sento una fitta dolorosa al cuore, ma
rimango in silenzio.
Cerco di respirare piano, per non
spezzare l’aria serena che
c’è qui intorno.
Come dire…fa caldo. E
questa sensazione tiepida non mi
dispiace affatto.
Le luci si fanno sempre
più chiare, fino a svanire insieme al
buio.
È l’alba.
Sulfus POV
“Il fatto che sei un
diavolo e che sei fatto per infrangere
le regole, non significa che tu debba comportarti da
stupido!” Uffa, cheppalle.
Sono seduto sul mio letto a gambe incrociate e con la testa appoggiata
sui
gomiti, con l’espressione più stufa e insofferente
che io sia capace di
mostrare.
Ma evidentemente la Temptel
si diverte fin troppo a tormentarmi, e
non ha intenzione di smettere.
“Ora ascoltami bene,
perché non te lo ripeterò più: STAI
LONTANO DA RAF, ok?”
Tranquilla prof, no problem. Sa, non
credo proprio che Raf
vorrà più parlarmi o vedermi dopo quello che
è successo.
“Ricordati che ti
osserverò sempre, ogni momento. Un minimo
passo falso e…” Ok, ora basta! Ho capito, ok?
Lasciami in pace. Sbuffo
pesantemente, cercando di contenere la rabbia.
La Temptel
sorride soddisfatta, e con un sorrisetto malizioso sulle labbra esce
dalla mia
stanza con una lentezza esasperante. Diamine, quanto la odio! ...Ma mai
quanto
odio me stesso.
Odio la mia stupidità, in
primis. Odio il mio non riuscire
mai, neanche una volta, ad essere sincero. Odio questo mio masochismo
folle,
odio il mio essere diavolo. Odio il fatto, che nonostante mi senta
così da
schifo, non possa fare a meno di odiare.
Perché non posso provare
emozioni belle, o almeno piacevoli?
Non come la vendetta, o come prendere in giro
qualcuno…perché non riesco a
stare bene sul serio?
Sai cos’è che
odio di più, Raf? Continuo a vedermi il tuo
viso davanti, ma se provo a toccarlo, a raggiungerlo, svanisce.
Ascoltando i miei pensieri, non posso
che fare una piccola
smorfia di disapprovo.
Diamine, quanto sembro melenso.
Bè, lasciamo perdere.
Prima o poi…mi passerà,
no?...È…solo
una cotta, giusto?
…Giusto?!? Deve
esserlo.
Voglio dire; senza vocine che mi tartassano il cervello la mia
coscienza resta
a nanna, e di conseguenza il mio masochismo tende –
teoricamente – verso zero.
Traduzione per i comuni mortali? Non
voglio più soffrire,
sono stanco. Cosa vogliono tutti da me?
Ora come ora io chiedo solo di essere
lasciato in pace. Ho
praticamente cacciato l’unica persona di cui mi importava
davvero, e l’unica a
cui probabilmente importavo.
Quindi voglio distrarmi, distrarmi e
non pensarci più.
Esco dalla mia stanza, e con le mani
in tasca comincio a
salire le scale che portano
al pianterreno.
Vedo qualcosa venirmi incontro, e mi
sento cadere
all’indietro.
Mi ritrovo addosso
quell’angelo imbranato…massì, quello
che
fa il filo a Cabiria, il fissato dei fumetti,
hmm…com’è che si chiama?
“S – s
– s –Sulfus! Muoviti!” Questa
è nuova; non sapevo che
fosse anche balbuziente. Devo ricordarmi di dire a Cabiria che lui non è assolutamente un buon
partito.
“Che
c’è, meringa alata, hai perso mammina?”
E tutta
quest’ironia da dove viene?
Non lo so, sul serio, ma non mi da
fastidio. Credo che…in
fondo sia un modo per sfogare la rabbia.
“Non è il
momento di scherzare, ora! V – v –
vieni!”
Aggrotto un sopracciglio, per niente convinto.
“Si può sapere
che ti prende?” Sembra esasperato. Wow. Non
credevo che avrei mai visto un angelo arrabbiato, e invece ecco qua: il
quattrocchi mezzo svampito che mi guarda con un’espressione
omicida. “Non
dovevate andarvene, la situazione è precipitata!”
Ok, comincio a preoccuparmi
seriamente per le sue condizioni
mentali.
Mi afferra per un polso, e cerca di
trascinarmi via. Io lo
lascio fare, a metà fra l’incredulo e il
divertito; chissà dove vuole arrivare.
“Ehi, continuerai
così per molto o hai intenzione di dirmi
che succede?”
Non si volta, continuando a
camminare. “Ti dice niente la
parola Riviventi,
Sulfus?”
Oh, cavolo. In effetti, non era
esattamente uno di quei
dettagli da evitare.
“Senti angioletto, dove sta
il problema? Io e Raf…” Mi fermo
per un istante mordendomi la lingua; dovevo proprio pronunciarlo, il
suo nome?
“…Noi li
abbiamo sempre presi con
facilità, no?”
Dopotutto ne abbiamo già
distrutti due su cinque e…Ma questo
non ne vuole proprio sapere di fermarsi, eh?
“Dimentichi un piccolo
dettaglio” fa una piccola pausa,
prima di riprendere con tono incerto “I nostri cari
mostriciattoli non avevano
esattamente intenzione di accontentarsi di rovinare l’umore
dei terreni, o
sbaglio?”
Diamine, il libro! Quel libro che
avevano rubato a Malachia
per poter diventare Rilucenti! Come
avevo fatto a dimenticarmene?
Siamo fuori, in giardino.
“Senti zuccherino, puoi anche
lasciarmi ora, sai? So camminare da solo”
Sento la presa attorno al mio polso
allentare, e un lieve e
imbarazzato “Scusa” da parte dell’angelo.
“Comunque, dove stiamo
andando ora?” Faccio appena in tempo
a terminare la domanda, che mi trovo davanti un albero.
Non che sia questa la cosa
scioccante, certo.
La squadra degli angeli, tutti
riuniti in cerchio, intenti a
confabulare, sembra quasi una riunione, e in fondo deve essere proprio
una cosa
del genere.
Vedo Raf che avanza decisa fra gli
altri, e comincia a
parlare. Non so perché, ma tiene lo sguardo fisso sulle
foglie giallognole e
malaticce che cadono dall’albero. “Ok, la
situazione la conosciamo tutti, mi
pare. Io a questo punto suggerirei di andare da Malachia e chiedergli
aiuto.”
Provo una sensazione
strana…come di…Vergogna? Imbarazzo? Ho
un sospetto…voglio provare a parlare.
“Ma…l’ultima
volta che l’abbiamo visto non era messo troppo
bene”
Si volta dall’altra parte
prima di rispondere. “Tranquillo,
tutto a posto. Gli ho donato un po’ della mia energia bianca,
e ormai dovrebbe
essersi ripreso.”
Ecco, ti pareva. Lo so come
andrà d’ora in poi. Cos’è,
Raf,
ti diverti? Oppure è la mia punizione?
Hai davvero intenzione di ignorarmi
così? Saremo
solo…colleghi, rivali, nient’altro?
Ma dopotutto, hai ragione tu. Cosa mi
aspettavo? Di certo,
non che mi accogliessi a braccia aperte con un sorriso. Solo che non
sarà
facile rassegnarsi così.
Aaaah…e pensare che
è solo colpa della mia coscienza, delle
sue vocine, e della mia testaccia dura!
Sospiro, cercando di sembrare
indifferente “E quando si
parte?” Lei scuote la testa, insistendo comunque a rimanere
voltata “Non lo so,
ma non oggi. I professori ci tengono gli sguardi puntati addosso, lo
sai.
Appena avremo deciso qualcosa, vi faremo sapere. Tu avvisa gli altri
diavoli”
Diamine, più fredda di
così non poteva essere, ma non mi
resta che ingoiare questo rospo e continuare con la maschera
dell’indifferente.
Faccio per girarmi e tornarmene nella
mia stanza, quando
sento ancora la sua voce “Un’ultima cosa,
Sulfus”. Mi fermo, aspettando che lei
continui. “Riguardo a quello che è successo
nell’ultima settimana…lasciamocelo
alle spalle ok? Facciamo come se non fosse mai successo”
Rimane in silenzio, e capisco che ha
finito.
Diamine, che voglia che ho di urlare!
Invece filo dritto
verso la mia stanza.
Facciamo
come se non
fosse mai successo? Ma dico, siamo matti?
Io non posso dimenticare.
E anche se potessi, non voglio
assolutamente farlo.
FINE!
Ringraziamenti:
X Lione94…grazie di
seguirmi e di recensire la mia storia ^^
X _faby_: se cerchi
l’avventura, credo che nei prossimi
capitoli sarai accontentata xD grazie 1000 anche a te ^^
X solandia: spero che pubblicherai la
tua storia, sono
davvero curiosissima *_* e grazie per la recensione, mi ha fatto molto
piacere
^^
X lightdragon91: bè,
ringrazia la tua amica e il suo
revolver da parte mia, allora xD sono contenta che ti piaccia, grazie
del
commento ^^
Grazie anche a chi ha aggiunto la mia
storia alle seguite e
alle preferite, e anche a chi semplicemente mi segue sempre ^^
Vedrò di continuare al
più presto possibile, ciao ciao! xD
|