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Autore: Rein94    01/12/2009    5 recensioni
Sulfus si rende conto dei propri sentimenti per Raf,ma lei è innamorata di Raoul, un terreno... La versione a fumetti si è fermata proprio a questo punto,ed è da qui che parte la mia storia!
[Raf/Sulfus ~ FF Ispirata alla Versione a Fumetti]
Genere: Generale, Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Allora, credo di dover qualche spiegazione a chi non conosce il fumetto, e che senza questa piccola premessa potrebbe avere qualche difficoltà a capire il capitolo – tranquilli, ci metterò poco xD – (non so perchè ma i link di alcune immagini se ci clicchi sopra non succede niente...cmq basta copiare e incollare il link sulla barra dove si mettono gli indirizzi web e fa vedere l'immagine...)

 

Innanzitutto ci tengo a precisare che il “Gabi” che cito nella mia storia NON è AFFATTO il tizio con un mento grande come casa mia che si vede nel cartone U_U

Il Gabi di cui parlo è più o meno così (ho messo quest’immagine perché descrive bene il suo carattere un po’ svagato e imbranato xD Comunque Gabi nel fumetto era un fissato di aggeggini tecnologici vari ed era cotto di Raf, e io l’ho lasciato così ù_ù ) :

http://i45.tinypic.com/r2vn6d.jpg

 

Poi…Alessia…la carissima sorellina di Raoul che è stata inspiegabilmente eliminata nel cartone…io qui la cito soltanto, ma metto un’immagine così almeno sapete chi è…è la terrena di Gabi e Cabiria e ha un carattere “un po’” violento; in realtà si comporta da maschiaccio solo perché si sente derisa dai suoi compagni. (Non ha sempre la faccia di quest’immagine, tranquilli XD)

http://i49.tinypic.com/1zf7gav.jpg

 

Un altro personaggio misteriosamente scomparso è Ang – Lì…ora non mi metto a farla tanto lunga su di lui, basta sapere che è un fissato di manga, cinema (ecc…) e che  c’è una specie di storia “sottintesa” fra lui e Cabiria…cioè, hanno gli stessi interessi, si scambiano manga, si vede che fra loro c’è qualcosa xD

http://i50.tinypic.com/6i7bki.jpg

 

Sui Riviventi basta dire che sono cinque mostri creati da Malachia con le lacrime di Raf e le risate di Sulfus…questi cosi praticamente manipolano le emozioni dei terreni, e tolgono loro ogni volontà di agire, così né angeli né diavoli hanno più influenza sugli umani…possono essere sconfitti se Raf e Sulfus li toccano insieme, e ne sono già stati sconfitti due…Il problema è che quelli rimasti hanno rubato un libro a Malachia, grazie al quale (non si è capito in che modo dato che hanno interrotto il fumetto =_=) potrebbero diventare Rilucenti, cioè esseri pericolosissimi che distruggono tutto (non è proprio così, ma in generale…)

http://i47.tinypic.com/sq5eac.jpg

 

Ok, manca Malachia e ho finito. Non mi metto a spiegare tutte le sue ragioni perché sto chiacchierando troppo e sto diventando noiosa, comunque è un neutro che ce l’ha con tutto e con tutti, quindi crea i riviventi. Quando il libro gli viene rubato però comincia a preoccuparsi anche lui e diciamo che perde la parte del “cattivone” xD

Vabbè, dato che era stato attaccato dai riviventi era molto debole, ma stringendogli la mano Raf gli dona un po’ della sua energia bianca per farlo riprendere.

http://i47.tinypic.com/2n6i4ch.jpg

 

Scusate se ci ho messo tanto, ora c’è il VERO capitolo xD

 

CAPITOLO 11

 

Raf POV

 

Raf, stai bene?

Chi è che mi chiama? Lasciatemi dormire…non voglio svegliarmi, mai più.

Raf, ti prego, svegliati!

Sento che il mio corpo sta riprendendo lentamente coscienza di se stesso, fra poco mi sveglierò di sicuro.

Riconosco indistintamente le pareti della mia camera, e vedo gli sguardi preoccupati di Miki e Uriè puntati su di me.

Mi metto a sedere sul letto, e sorrido incerta…Chissà chi voglio veramente rassicurare, se loro o invece me stessa.

“Raf, come stai? Cosa è successo? Voglio dire…Arkan ti ha riportata qui, ma non ci ha detto niente e…eravamo tutti così preoccupati per te!” A dire il vero non lo so nemmeno io cos’è successo di preciso. È che, semplicemente, non voglio ricordare. Se fosse possibile prenderei una gomma da cancellare ed eliminerei la scorsa settimana dalla mia mente, ma credo proprio che i ricordi non svaniranno mai, rimarranno indelebili come una punizione per aver infranto le regole.

Cercherò di prendere la cosa con un po’ di filosofia: in fondo è mia la colpa, me lo sono meritata.

“Raf…? Tutto a posto?”  Annuisco abbassando la testa, non voglio incrociare il loro sguardo.  “È solo che sono un po’ stanca, ragazze…ho bisogno d’aria” Le vedo, mentre si guardano preoccupate l’un l’altra. State pure tranquille, non ho intenzione di fare niente di strano o pazzo. Anzi, d’ora in poi sarò un angelo perfetto: seguirò le regole, e sarò sempre impeccabile, non avrò mai distrazioni di nessun tipo e…impedirò al mio cuore di battere così forte da far male. “Il professor Arkan ha detto che voleva parlarti, appena ti fossi svegliata ma…” Uriè strizza l’occhio a me e a Miki, probabilmente cercando di tirarmi un po’ su di morale. Miki sembra capire al volo, e infatti continua al posto suo “…se lui non sa che sei sveglia, puoi rimandare la tua condanna per un altro po’, non credi?” Sorrido stancamente, probabilmente le sto facendo preoccupare anche troppo. Solo che proprio non me la sento di stare con loro,in quest’istante. Potrebbero farmi delle domande, domande alle quali io non voglio rispondere. “Si, avete ragione ma…credo che uscirò un po’. Ho sul serio bisogno d’aria.” Vedo Uriè alzarsi dalla sua posizione, china su di me, e preciso quello che intendevo dire “Ho bisogno di un po’ d’aria ma…da sola”.

Si, lo so. Lo so che non vi merito. Lo so che vengo da voi a piagnucolare, e quando avete bisogno probabilmente non me ne accorgo nemmeno. Lo so che sono una pessima amica, lo so e mi dispiace.

Mi alzo in silenzio, fingendo di non vedere i loro sguardi preoccupati e feriti.

Quando sento la porta chiudersi dietro di me, comincio a correre.

Eccomi sul tetto. Vedo le luci della città brillare sotto la luna che sta sorgendo nel cielo, e mi fermo a fissarle.

“Accidenti! E pensare che il mio G – angel 4000 era nuovo di zecca! Maledetta Cabiria, va a farti benedire! E oggi ha pure convinto Alessia a scatenare una rissa in classe…basta! Non la sopporto più!” Ma questa voce…è impossibile confonderla con quella di qualcun altro…è Gabi!

Ora che ci penso, è da parecchio tempo che non ci parlo, da quanto non lo vedo?

Cerco di capire da dove viene la voce, e mi trovo davanti ad un Gabi seduto per terra, con uno strano aggeggio in mano intento a pigiare tasti a caso. È buffo, davvero buffo, e non riesco a trattenere una piccola risatina divertita.

Sembra finalmente accorgersi della mia presenza, e con un balzo inaspettato vedo cadere il suo aggeggio giù dal tetto. Si sente come un fischio mentre attraversa l’aria, e poi una specie di piccolo botto. Oh oh…Gabi può dire addio al suo cosino tecnologico, credo.

Si mette le mani sulla testa, e comincia a correre su e giù per il tetto. La scena è davvero esilarante, e anche se non dovrei ridere non riesco proprio a fermarmi, sono praticamente piegata in due dalle risate.

Gabi si volta verso di me, con un’aria triste e sconsolata “Ehi Raf, non ridere! Guarda che fine hai fatto fare al mio amatissimo G – angel 4000!” Mi guarda, con una faccia a metà fra l’imbronciato e l’incredulo, e poi scoppia a ridere anche lui.

Non so per quanto tempo continuiamo così, ma appena ci calmiamo comincio a parlare. Non so descrivere bene come mi sento, ma è come se riuscissi a mettere da parte tutto quello che è successo per un po’…solo per un po’.

“Allora, è tanto che non parliamo, vero? Che fine avevi fatto?” Abbassa lo sguardo, e sembra rabbuiarsi un po’. “Guarda che…sei tu che eri sparita. Prima con quel terreno, e poi con…bè, lo sai, no? Sei tu che hai smesso di parlarmi.”

Ci penso per un attimo, e capisco che è vero. Wow, sono proprio una bell’amica. Lui è così gentile…ha perfino capito che...che era meglio non pronunciare il suo nome.

Sorrido colpevole “Hai ragione. Scusa.” E scusami anche perché non so dire niente di meglio, niente di più.

“Fa niente, basta che non capiti ancora” e sorride. È bello avere un amico come te, davvero.

Restiamo seduti al limitare del tetto, in silenzio, guardando le luci della città diventare più chiare.

Grazie Gabi, sul serio. Grazie per aver capito che non voglio parlare.

Sospiro lievemente, e penso come sarebbe bello se qui con me ci fosse Sulfus.

Sento una fitta dolorosa al cuore, ma rimango in silenzio.

Cerco di respirare piano, per non spezzare l’aria serena che c’è qui intorno.

Come dire…fa caldo. E questa sensazione tiepida non mi dispiace affatto.

Le luci si fanno sempre più chiare, fino a svanire insieme al buio.

È l’alba.

 

Sulfus POV

 

“Il fatto che sei un diavolo e che sei fatto per infrangere le regole, non significa che tu debba comportarti da stupido!” Uffa, cheppalle. Sono seduto sul mio letto a gambe incrociate e con la testa appoggiata sui gomiti, con l’espressione più stufa e insofferente che io sia capace di mostrare.

Ma evidentemente la Temptel si diverte fin troppo a tormentarmi, e non ha intenzione di smettere.

“Ora ascoltami bene, perché non te lo ripeterò più: STAI LONTANO DA RAF, ok?”

Tranquilla prof, no problem. Sa, non credo proprio che Raf vorrà più parlarmi o vedermi dopo quello che è successo.

“Ricordati che ti osserverò sempre, ogni momento. Un minimo passo falso e…” Ok, ora basta! Ho capito, ok? Lasciami in pace. Sbuffo pesantemente, cercando di contenere la rabbia.

La Temptel sorride soddisfatta, e con un sorrisetto malizioso sulle labbra esce dalla mia stanza con una lentezza esasperante. Diamine, quanto la odio! ...Ma mai quanto odio me stesso.

Odio la mia stupidità, in primis. Odio il mio non riuscire mai, neanche una volta, ad essere sincero. Odio questo mio masochismo folle, odio il mio essere diavolo. Odio il fatto, che nonostante mi senta così da schifo, non possa fare a meno di odiare.

Perché non posso provare emozioni belle, o almeno piacevoli? Non come la vendetta, o come prendere in giro qualcuno…perché non riesco a stare bene sul serio?

Sai cos’è che odio di più, Raf? Continuo a vedermi il tuo viso davanti, ma se provo a toccarlo, a raggiungerlo, svanisce.

Ascoltando i miei pensieri, non posso che fare una piccola smorfia di disapprovo.

Diamine, quanto sembro melenso.

Bè, lasciamo perdere. Prima o poi…mi passerà, no?...È…solo una cotta, giusto?

…Giusto?!? Deve esserlo. Voglio dire; senza vocine che mi tartassano il cervello la mia coscienza resta a nanna, e di conseguenza il mio masochismo tende – teoricamente – verso zero.

Traduzione per i comuni mortali? Non voglio più soffrire, sono stanco. Cosa vogliono tutti da me?

Ora come ora io chiedo solo di essere lasciato in pace. Ho praticamente cacciato l’unica persona di cui mi importava davvero, e l’unica a cui probabilmente importavo.

Quindi voglio distrarmi, distrarmi e non pensarci più.

Esco dalla mia stanza, e con le mani in  tasca comincio a salire le scale che portano al pianterreno.

Vedo qualcosa venirmi incontro, e mi sento cadere all’indietro.

Mi ritrovo addosso quell’angelo imbranato…massì, quello che fa il filo a Cabiria, il fissato dei fumetti, hmm…com’è che si chiama?

“S – s – s –Sulfus! Muoviti!” Questa è nuova; non sapevo che fosse anche balbuziente. Devo ricordarmi di dire a Cabiria che lui non è assolutamente un buon partito.

“Che c’è, meringa alata, hai perso mammina?” E tutta quest’ironia da dove viene?

Non lo so, sul serio, ma non mi da fastidio. Credo che…in fondo sia un modo per sfogare la rabbia.

“Non è il momento di scherzare, ora! V – v – vieni!” Aggrotto un sopracciglio, per niente convinto.

“Si può sapere che ti prende?” Sembra esasperato. Wow. Non credevo che avrei mai visto un angelo arrabbiato, e invece ecco qua: il quattrocchi mezzo svampito che mi guarda con un’espressione omicida. “Non dovevate andarvene, la situazione è precipitata!”

Ok, comincio a preoccuparmi seriamente per le sue condizioni mentali.

Mi afferra per un polso, e cerca di trascinarmi via. Io lo lascio fare, a metà fra l’incredulo e il divertito; chissà dove vuole arrivare.

“Ehi, continuerai così per molto o hai intenzione di dirmi che succede?”

Non si volta, continuando a camminare. “Ti dice niente la parola Riviventi, Sulfus?”

Oh, cavolo. In effetti, non era esattamente uno di quei dettagli da evitare.

“Senti angioletto, dove sta il problema? Io e Raf…” Mi fermo per un istante mordendomi la lingua; dovevo proprio pronunciarlo, il suo nome? “…Noi li abbiamo sempre presi con facilità, no?”

Dopotutto ne abbiamo già distrutti due su cinque e…Ma questo non ne vuole proprio sapere di fermarsi, eh?

“Dimentichi un piccolo dettaglio” fa una piccola pausa, prima di riprendere con tono incerto “I nostri cari mostriciattoli non avevano esattamente intenzione di accontentarsi di rovinare l’umore dei terreni, o sbaglio?”

Diamine, il libro! Quel libro che avevano rubato a Malachia per poter diventare Rilucenti! Come avevo fatto a dimenticarmene?

Siamo fuori, in giardino. “Senti zuccherino, puoi anche lasciarmi ora, sai? So camminare da solo”

Sento la presa attorno al mio polso allentare, e un lieve e imbarazzato “Scusa” da parte dell’angelo.

“Comunque, dove stiamo andando ora?” Faccio appena in tempo a terminare la domanda, che mi trovo davanti un albero.

Non che sia questa la cosa scioccante, certo.

La squadra degli angeli, tutti riuniti in cerchio, intenti a confabulare, sembra quasi una riunione, e in fondo deve essere proprio una cosa del genere.

Vedo Raf che avanza decisa fra gli altri, e comincia a parlare. Non so perché, ma tiene lo sguardo fisso sulle foglie giallognole e malaticce che cadono dall’albero. “Ok, la situazione la conosciamo tutti, mi pare. Io a questo punto suggerirei di andare da Malachia e chiedergli aiuto.”

Provo una sensazione strana…come di…Vergogna? Imbarazzo? Ho un sospetto…voglio provare a parlare.

“Ma…l’ultima volta che l’abbiamo visto non era messo troppo bene”

Si volta dall’altra parte prima di rispondere. “Tranquillo, tutto a posto. Gli ho donato un po’ della mia energia bianca, e ormai dovrebbe essersi ripreso.”

Ecco, ti pareva. Lo so come andrà d’ora in poi. Cos’è, Raf, ti diverti? Oppure è la mia punizione?

Hai davvero intenzione di ignorarmi così? Saremo solo…colleghi, rivali, nient’altro?

Ma dopotutto, hai ragione tu. Cosa mi aspettavo? Di certo, non che mi accogliessi a braccia aperte con un sorriso. Solo che non sarà facile rassegnarsi così.

Aaaah…e pensare che è solo colpa della mia coscienza, delle sue vocine, e della mia testaccia dura!

Sospiro, cercando di sembrare indifferente “E quando si parte?” Lei scuote la testa, insistendo comunque a rimanere voltata “Non lo so, ma non oggi. I professori ci tengono gli sguardi puntati addosso, lo sai. Appena avremo deciso qualcosa, vi faremo sapere. Tu avvisa gli altri diavoli”

Diamine, più fredda di così non poteva essere, ma non mi resta che ingoiare questo rospo e continuare con la maschera dell’indifferente.

Faccio per girarmi e tornarmene nella mia stanza, quando sento ancora la sua voce “Un’ultima cosa, Sulfus”. Mi fermo, aspettando che lei continui. “Riguardo a quello che è successo nell’ultima settimana…lasciamocelo alle spalle ok? Facciamo come se non fosse mai successo”

Rimane in silenzio, e capisco che ha finito.

Diamine, che voglia che ho di urlare! Invece filo dritto verso la mia stanza.

Facciamo come se non fosse mai successo? Ma dico, siamo matti?

Io non posso dimenticare.

E anche se potessi, non voglio assolutamente farlo.

 

FINE!

 

Ringraziamenti:

 

X Lione94…grazie di seguirmi e di recensire la mia storia ^^

 

X _faby_: se cerchi l’avventura, credo che nei prossimi capitoli sarai accontentata xD grazie 1000 anche a te ^^

 

X solandia: spero che pubblicherai la tua storia, sono davvero curiosissima *_* e grazie per la recensione, mi ha fatto molto piacere ^^

 

X lightdragon91: bè, ringrazia la tua amica e il suo revolver da parte mia, allora xD sono contenta che ti piaccia, grazie del commento ^^

 

Grazie anche a chi ha aggiunto la mia storia alle seguite e alle preferite, e anche a chi semplicemente mi segue sempre ^^

 

Vedrò di continuare al più presto possibile, ciao ciao! xD

  
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