capitolo 22
Sono in ritardo? Sì, sono in ritardo
Chiedo scusa? Sì, chiedo 1000 volte scusa
Ho giustificazioni? Forse...valutate voi
E' stato particolarmente difficile cercare di spiegare... al meglio
questo capitolo...spero di aver reso l'idea...il prossimo è
già in fase di lavorazione, è piuttosto difficile quindi
vi chiedo scusa fin da ora se non sarò celere nel postare...ok?
vorrei dedicare questo capitolo a °cHiAr£tTa_LaUtNeR° (grazie mille, so che leggi questa storia, *__*) e RenEsmee_Carlie_Cullen (tesoro ti voglio tanto bene)
grazie infinite a tutti coloro che leggono
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Capitolo 22
Correvo
senza meta e non avevo alcuna intenzione o motivo per fermarmi. Il
vento gelido si infrangeva sulla mia pelle fredda e non mi regalava
alcuna sensazione. Il vuoto era il mio compagno di viaggio ed il nulla
il mio alleato.
Non aveva alcun senso pensare, nè fermarmi a riflettere; nulla
placava la mia insoddisfazione, l'ansia che permeava e mi attanagliava
non aveva freno nè inibizione.
Sgorgava come lava incandescente
e come tale bruciava ogni piccola parte di quel corpo di ghiaccio che
mi sarei ritrovato per l'eternità. Che assurdità. Il mio corpo gelido arso dal dolore.
Continuavo a correre ma non trovavo pace, nessuna tranquillità
era destinata ad un abominio qual ero io, a che pro continuare la mia
esistenza?
Per quale motivo trascinarmi in una non vita che giorno dopo giorno
avrebbe solo inferto colpi dolorosi a quella parvenza di sopravvivenza
in cui ero stato intrappolato mio malgrado?
Fino a quel momento avevo sofferto per la trasformazione che mi era
stata inferta senza che io ne avessi la benché minima
consapevolezza. I giorni erano sembrati anni, gli anni l'eternità.
Non avevo chiesto un destino così infame, vi ero stato trascinato
a forza.
Salvato da una malattia mortale e rinchiuso nella bolla eterna dell'immortalità.
Il fato era beffardo. Quante volte avevo letto questa frase nelle
centinaia di libri che avevo incrociato nella mia vita, ma non me ne ero
curato mai fino ad allora.
Adesso tutto aveva assunto un'importanza, un valore diverso.
Bramavo un
briciolo di umanità come il più prezioso dei regali.
Anelavo ad un sentimento che era precluso per la bestia quale
ero...eppure... ci avevo sperato...
Per qualche breve istante avevo creduto di poter godere
finalmente di un lieve, piccolo, infinitesimale
appagamento dei sensi.
Avevo posato il mio sguardo sull'unica cosa che mai avrei potuto
possedere e sperare di essere ricambiato era stato blasfemo! Una
bestemmia gridata a gran voce.
Le mie riflessioni si sprecavano finché le mie gambe macinavano terreno
su terreno, instancabili nella loro corsa, insoddisfacenti per i miei pensieri.
Giunsi alla scogliera dove qualche tempo prima avevo portato Bella.
Il vento sferzava sibillino e vigoroso. Era arrabbiato, come lo ero io.
Piegava le fronde degli alberi con forza inaudita e spaventosa. I rami
si abbassavano quasi a toccare il suolo. Non poggiavano sul terreno,
sferzavano con rabbia come nerborute scudisciate ed ogni colpo assumeva
il rumore di una frustata.
Quella calma innaturale, spezzata solo dal vento. Il suono cadenzato
degli arbusti. La risposta di madre terra alla mia muta richiesta.
Un vortice di foglie e terreno mi investì in pieno petto, ma questo non fece altro che aumentare la mia angoscia.
Mi sentivo circondato, quasi avvolto dalla mano della natura. L'unica
vera presenza inconsistente e al tempo stesso reale che poteva
condividere la mia presenza in questo assurdo mondo.
La natura maligna aveva accettato la mia persistenza in essa da
immortale.
La natura materna mi procurava sostentamento non potendo
però garantire conforto ad una sua stessa creatura.
Anch'ella era partecipe del mio dolore?
Voleva in qualche modo palesare o tutelare la mia rabbia da...me stesso?
l cielo nero si aprì scagliando un fulmine fragoroso che
rimbombò al suolo. La pioggia cominciò a scendere
copiosa, ma nulla mi scalfiva.
Non vi era supporto per il mio dolore, nè pace per la mia ansia.
L'unica medicina per il mio povero cuore spento, morto da oltre un
secolo, portava un unico nome: Bella.
Tutto mi parlava di lei. Ovunque girassi il mio sguardo vedevo il suo
volto.
La sua espressione estasiata, sorpresa e divertita era impressa
vividamente nella mia memoria. Il giorno in cui l'avevo portata in
questo luogo avrebbe dovuto essere il giorno della mia rivelazione. Avrei
voluto rivelarle la verità già da quel momento.
Avevo preparato tutto, pianificato i particolari, le parole giuste, ma nulla mi era stato permesso.
L'arrivo dei cani, la minaccia, il suo incidente... tutto remava contro di noi, contro me.
Ero stato così stolto da voler sfidare il destino, nonostante
mille e più avvisi fossero stati lasciati sul mio cammino.
Niente e nessuno mi aveva fatto desistere, lei non era solo un pensiero, non più.
Lei era diventata la mia
ossessione.
La mia piccola, dolce, tenera e martellante ossessione.
Gli occhi bruciavano, ma non potendo trovare sfogo in quelle perle
d'acqua che tanto invidiavo ai comuni mortali, mi ricordarono ancora
una volta la mia atroce natura.
- Perchè. -
- Perchè! -
-
Perchèèèèèèèèèèèèèèèèèèè?
-
Il mio urlo proruppe furioso e possente . Nacque solitario, ma
andò a morire nel boato di un altro tuono che incendiò l'aria
nuovamente. La natura assecondava la mia rabbia.
Immerso nelle mie considerazioni sentii i passi di qualcuno alle mie
spalle, riconobbi quei rumori, ma non vi prestai attenzione.
Una mano sfiorò la mia spalla e si posò delicatamente sopra di essa.
Edward non fare così. Alzati per favore.
Sollevai lo sguardo verso la mia interlocutrice. Esme aveva allargato le
braccia e con un sorriso materno mi invitava a trovare conforto in lei.
L'acqua scendeva copiosa sul mio volto e ben simulava il mio pianto
muto. Mi precipitai nel suo abbraccio singhiozzando. Esme mi tenne
stretto a lei accarezzandomi dolcemente i capelli. Quel semplice gesto
lenì lievemente la mia angoscia, ma non potè cancellarla.
- Edward - sentii la voce di mia madre, ma allontanarmi di qualche
millimetro avrebbe significato interrompere quell'attimo di stand-by che
il mio cervello si era concesso.
- Edward. Guardami - la sua voce ferma e decisa mi convinse ad eseguire la sua richiesta.
- Edward. Ora basta - la guardai incredulo. Il tono della sua voce era
mutato, il cambiamento era stato repentino. La mia espressione parlava
da sola, pur non emettendo alcun suono, avevo manifestato la mia
sorpresa.
Esme continuò - Non voglio più vederti in questo stato
Edward. Mai più. Ho sentito quel che è accaduto in
giardino. Edward la devi smettere -
- Ma...io- tentai di spiegarmi, ma fui bloccato sul nascere.
- Edward ho detto basta! - il vento mitigava la sua voce, ma il mio
fine udito recepì ogni singola vibrazione - Devi smetterla di
piangerti addosso! Sono stata in silenzio ad osservarti... ad osservarvi
fin dai primi istanti, ma ora non posso più tacere - la forza
delle sue parole mi costringeva a tacere ed ascoltare passivamente.
- Sei passato dall'indifferenza alla curiosità. Dall'interesse
al coinvolgimento. Edward, figlio mio, sei così perspicace e
sensibile che mai avrei pensato di doverti riprendere
in questo modo. Cosa credi di concludere con questo comportamento? Cosa
pensi di ottenere?
I tuoi fratelli...tuo padre ed
io...tutti abbiamo taciuto per permetterti di fare chiarezza in te
stesso e poterti rivelare, ma invece di affrontare il tuo destino
continui a fuggire adducendo scuse poco plausibili. Mi deludi, figlio
mio, mi meraviglio di te... - aveva accompagnato le ultime parole posando
la sua mano sulla mia guancia.
Un senso di calma mi invase, facendomi trovare un barlume di
serenità. La presenza di Jasper si era palesata in quel modo;
senza girarmi a guardarlo annuii col capo, fu il mio segno di
ringraziamento nei suoi confronti.
Edward smettila di fare lo sciocco.
Stai facendo tante storie per niente. Tanto alla fine otterrò
una nuova sorellina e tu non potrai farci assolutamente nulla.
Alice era esente dalle mie paure. La sua visione ottimistica della vita
raramente le concedeva di pensare il peggio, di ogni cosa.
Uff. Diamine che stress! Bellina
è tanto intelligente e questo la fa tanto lunga. Se non lo vuole
fare lui ci penserò io stesso appena torniamo a casa. Un
ringhio energico fu la risposta all'assurdo pensiero di Emmet. Mi
voltai furioso nella sua direzione, ma ciò non gli tolse l'aria
da finto innocente che troneggiava sul suo viso.
Rosalie si rese conto della mia reazione, le bastò passare
impercettibilmente gli occhi dall'uno all'altra per comprendere. Si
pose davanti al suo uomo.Guarda questo! Provaci se hai coraggio e dovrai prima fare i conti con me!
Un'altra mano si posò sulla spalla - Edward, non temere
te stesso. Non aver paura di Bella. Qui fra noi sei quello che merita
più di tutti un po' di pace. Non permettere che le insicurezze
ti precludano il futuro - anche Carlisle cercava di confortarmi.
Tutti
erano venuti a cercarmi, non mancava proprio nessuno.
Dovevo ritenermi molto fortunato, pochi nella vita potevano contare
sull'appoggio di una famiglia come la mia e pensare che per l'eternità
avrei potuto godere di tale sostegno avrebbe dovuto essere fonte di coraggio,
per chiunque.
Fosse per me lo prenderei a calci e lo riporterei al suo posto tirandolo per i capelli. Si può essere più orbi? Rosalie era furiosa, solo l'abbraccio di suo marito riusciva a trattenerla.
Guarda. Guarda. E' dovuta intervenire la cavalleria al completo per far ragionare il moccioso. Emmet non sarebbe cambiato mai.
Inutile. E' davvero di coccio. Jasper scuoteva la testa quasi rassegnato.
Missione compiuta! Bella sarà felicissima, ho mantenuto la mia promessa... i pensieri di Alice furono improvvisamente interrotti da una visione.
Mi girai di scatto verso di lei - Bella...-
L'immagine che condivisi con Alice mi paralizzò.
Bella rannicchiata in un angolo del
salone di casa nostra, scossa da grossi singhiozzi e con il corpo
tremolante. La casa era immersa nell'oscurità ed i particolari
erano poco visibili.
Un fulmine, poi un altro. Un altro ancora.
Quei
brevi attimi di luce illuminavano la casa dando una visione
frammentaria e parziale della stessa, ma sufficienti ad impressionare
la sua figura nella premonizione di Alice.
Il suo pianto copioso e straziante, senza posa.
D'improvviso un rumore, quasi coperto dal frastuono di un
altro tuono, ma ugualmente udibile anche ad orecchio umano. Bella si
alza e comincia a muovere qualche passo carponi nella direzione
opposta, ma si
ferma di botto, paralizzata. L'espressione dei suoi occhi è di
orrore puro, si porta una mano alla bocca e comincia ad
indietreggiare ancora fino a che un divano non blocca il suo cammino.
Bella
alza le mani e le porta alle orecchie, le copre e scuote violentemente
la testa. L'urlo le esce poderoso, forte, paralizzante. Poi...il buio.
- No! No! Nooooooooooo! - il mio urlo proseguì quello della visione di Bella.
- Edward che succede? - Carlisle ed Esme parlarono all'unisono.
- Bella... è in pericolo, ma non riesco a vedere chi vuole farle del male - fu Alice a rispondere al mio posto.
- Forza figliolo. Non perdiamo altro tempo - Carlisle mi scosse dal
torpore in cui ero caduto e cominciò a spingermi con decisione.
Tutti cominciammo a correre verso casa.
- Perchè l'avete lasciata sola? Perchè nessuno è rimasto con lei? Se le succede qualcosa io..io-
- Perchè siamo venuti a cercare te: testone! Non è facile
convincerti con le buone, figurarsi con le cattive. Non temere
comunque, se le succederà qualcosa, sarò io stessa a
punirti come meriti - ovviamente la corsa non aveva attenuato il tono
alterato di Rosalie. Non le sembrava vero di poter esprimere finalmente
il suo pensiero ad alta voce.
Si era trattenuta anche troppo.
- Basta ragazzi. Questo non è il momento di litigare, dobbiamo
pensare a Bella - Carlisle come sempre ci aveva riportati
all'ordine.
Un nuovo sentimento stava soppiantando quello che avevo provato qualche
ora prima: struggente ed imponente. Non avrei mai potuto sopportare un
altro incidente per Bella. Dovevo sbrigarmi, dovevo muovermi! Niente
avrebbe avuto senso senza lei. Oramai era giunto il momento di
raccontarle la mia verità, stavolta nessun ostacolo me l'avrebbe
impedito.
La mia decisione era stata presa; quando un vampiro subisce un cambiamento è per sempre...
Non indugiai oltre. Con uno scatto distanziai la mia famiglia, ogni istante poteva risultare essenziale.
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grazie a coloro che mi hanno recensito:
beuzz94 oh tesoro, mi spiace che tu abbia dovuto urlare a
causa mia, mi dispiace proprio tanto. Ed è sempre il solito,
molto preoccupato per il bene della sua Bella, ma come puoi vedere
credo che oramai siamo sulla strada giusta, contenta? proverò,
dico...proverò, a non essere più così crudele ^_-
sono contenta per la versione..allora continuiamo così
kiss kiss kiss
Giorgina_Cullen grazie cara, sei stata molto gentile...
come vedi Edward ha capito che stava sbagliando, ci è voluto un
po', ma l'ha capito. bacioni
trettra Ed è sempre Ed...potremmo cambiarlo? giammai!!
sei concorde? dai..adesso li facciamo respirare un po'...bacissimi
free09 no, no,
ti prego no! non voglio spezzarti il cuore,
nè trasformarti in una bigia-killer...ha!ha!ha! concedimela...ai
tuoi ordini, risolverò la situazione:promesso! già, non
credo nemmeno io che Emmet si sarebbe fermato, Edward è fatto di
una pasta diversa.sono contenta che lo spazio per Jasper ti sia
piaciuto...vedrai che nel prossimo capitolo succederà qualcosa
di diverso *__*
Shinalia Edward è tornato in sè...con le buone o con le cattive, visto? ^^
erika1975
grazie tesoro per la tua benedizione, mi ha fatto molto
bene, sarò sincera **..diciamo che ogni tanto a Edward tornano i
sensi di colpa, ma chissà che questa volta abbia davvero deciso
di farla finita con questi rigiri mentali...ora ha capito...o glielo
hanno fatto capire...comunque tranquilla, non la vuole lasciare,
perciò su con la vita, non ti deprimere! bacissimi
lisa76
non l'ha abbandonata..anzi, ora è tornato più forte
di prima, pronto finalmente a rivelarsi..direi che gli ha fatto bene
questa lavata di capo, no? non arrabbiarti, presto risolverà
tutto...baci cara
RenEsmee_Carlie_Cullen
cara, mi spiace per il piccolo incidente al tuo pc, immagino la
tua delusione..ti sono vicina, vicina, vicina...non temere, Edward ha
riacquistato il senno, non avrebbe mai ucciso un innocente, per quanto
odioso possa essere, vedrai che risolverò al meglio, del resto
credo che una pausa ci voglia no? si, grazie, ho visto il film, tu? ti
è piaciuto?
samy88
tesora, amora, cucciola adorata sei sempre
trooooooooooooopppppppooo buona con me. davvero troppo.mmmh ...sadica
al punto giusto?mah! vedremo se resterai di questo avviso. allora? contenta che abbia pubblicato? i miei dubbi restano..tutti!!!grazie amor
mio come sempre delle belle parole e degli incitamenti che mi riservi,
tvb ( per non parlare delle ore notturne...riservate ah!ah!)
irly18
ciao cara. premetto che non mi sono offesa per niente, anzi
è giustissimo che ognuno sia libero di esprimere la propria
opinione e se tu hai rilevato questo nello scorso capitolo hai fatto
bene ad avvisarmi. detto questo, forse non ho ben capito a cosa ti
riferissi. questa storia si discosta da quella vera, ma alcuni tratti
caratteriali o particolarità, nella mia testa come in questa fic
sono pur sempre simili...cercherò di tener fede al mio progetto
originario e spero di non "cadere più nell'errore" ma qualora
succedesse sono sempre pronta alla tua segnalazione. grazie come
sempre del tuo sostegno...e no! non ti considera per nulla una
prof-vecchia-megera, bensì una cara amica-lettrice pronta a
sostenermi e/o bacchettarmi dove necessario!^_^ baci affettuosi
Elfa sognatrice
grazie tesoro, sì, in fondo Ed non è così
cattivo, anche se Jake se la va proprio a cercare...grazie per le belle
parole, sono contenta ti sia piaciuto, spero che anche per questo sia
stato lo stesso...tvb, baci
eMiLy_BlLoOd
ù.ù mi spiace che la tua cena si sia freddata,
grazie invece per il sostegno che mi regali ogni volta, sei troppo
carina davvero. mmmh...non so se Bella ha sentito, ma nel prossimo
capitolo lo vedremo insieme...grazie amora...kiss kiss
Ed4e grazie per
il sostegno! come hai cisto Ed sta tornando, nel prossimo vediamo se
Bella ha sentito..grazie mille anche stavolta, mi spiace per il
ritardo, cercherò di velocizzarmi ok? baci baci
à.à
Miki loves Yuu
mi spiace se ti ho deluso, quando ho parlato di un
capitolo che si aspettava immaginavo quello dello scontro Ed-Jake
per quello che quest'ultimo le aveva fatto...hai ragione, nella mia
testolina il quadro è molto chiaro, ma voi non potevate
saperlo...scusa...vediamo...questo era doveroso, ma credo proprio che
nel prossimo saremo d'accordo. kissini
garakame
mmmh...beh...peggio della Meyer non me l'aveva mai detto nessuno
(hi!hi!hi!), diciamo che ho soddisfatto un parziale bisogno di sfogo;
Edward è tormentato, è fuggito perchè ha paura
come hai notato anche in questo capitolo, ma sta tornando...e ne
vedremo delle belle...mi spiace per i tempi, si sono allungati tra la
vita "vera" e la necessità di trovare le parole giuste per
rendere al meglio la storia, spero potrai perdonarmi... bacioni
SweetCherry
amora, tesora, carissima...grazie come sempre...non volevo
rattristarti, non più del dovuto almeno, ma speravo di rendere
tangibile la sua sofferenza. come hai visto il suo tormento è
devastante, ma la sua decisione è stata presa, spero ti sia
piaciuto anche questo...baci infiniti
luisina
amorissima!! mi spiace per il ritardo, ma come sai, impegni di
vita quotidiana, mi hanno ostacolato parecchio, come pure cercare di
rendere al meglio la decisione di Edward. Eh, sì! Questo cane le
meritava, per quel che aveva fatto, non poteva passarla liscia..grazie
per le meravigliose parole, dette da te che sei strepitosa, sono una
gratificazione immensa! In bocca al lupo per ...tutto...e non temere,
so che sei impegnata e quando potremo ci sentiremo...anch'io ti penso
sempre!
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