In
da house____
Nel frattempo, in
un luogo chiamato casa delle gemelle…
Secondo voi Jackie è già a casa?
Nah, per me no… saranno
ancora in giro, lei e Andrew.
Con questa pioggia?
Magari sono a casa di lei.
Non penso, Giovanni potrebbe tornare in anticipo,
anche se è partito oggi verso le sei… sono già le
dieci, magari era una cosa veloce, non si può sapere.
Allora sono a casa di lui.
O magari sono al cinema.
Non credo, alla fine sono in giro in moto, e da lì
al cinema è un bel pezzo.
Giusto, eh beh, li sentiremo domani.
Domani? Perché domani? Potremmo sempre contattarli.
Cioè? Vuoi rompere le balle al tuo migliore amico e
alla mia migliore amica al loro primo appuntamento? Ma tu sei imbecille!
Dai dai dai dai! Voglio vedere come
reagiscono!
Bah, l’idea non mi piace. – disse poco convinta
Maggie.
Vai a chiamare tua sorella e Jay? – le rispose il
suo ragazzo con un faccino da far invidia al gatto con gli stivali di Shrek.
Certo che ci vado. – ovviamente, come al solito, si
era convinta.
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Jaaay! Sorellinaaa! Posso entrare o siete conciati male?
What the hell…?
Shh, è solo mia sorella, la porta è chiusa a chiave.
Lascia stare. Sarà la solita cavolata, sarà venuta a dirci che sta smettendo di
piovere.
Oh, ok… so... shall we go on?
Oh, yes, honey.
Ma insomma! Ragazzi!
Un po’ di contegno!
Come diavolo hai fatto ad entrare?
Le chiavi sono tutte
uguali, ma chèrie. Allora, sta smettendo di piovere – e qui Jay aveva guardato la sua ragazza come se
fosse una veggente, e Terry aveva guardato la sorella con un’espressione
estremamente scocciata, ma era anche troppo tranquilla, dato che non aveva
addosso la maglietta, e i suoi corti capelli neri erano parecchio scarmigliati.
E quindi?
Fammi finire,
sorellina, oh, Jay, stai tranquillo, non mi scandalizzo anche se non hai su la
maglietta, sopravviverò. – Jay era diventato decisamente bordeaux, e stava
cercando come un forsennato la sua maglietta, in giro per la camera, poverino,
non si era ancora abituato a quelle intrusioni, senza contare che, tranne che
con Terry, era abbastanza timido – dicevo, beh, Marco ha pensato di andare a rompere
le scatole ai due piccioncini.
Oh, la cosa che ti riesce meglio – Maggie non
l’aveva sentita, ma Jay sì, e un sorrisetto gli era scappato – ora, sorellina,
potresti gentilmente lasciarci? Grazie cara.
Beh, cercate di
vestirvi, e non di peggiorare la situazione, ok?
Tranquilla, per un bel po’ non sarai zia. Ora vai
fuori, graazie. – dopo che la bionda ebbe chiuso la
porta – Honey, mi passi la piastra?
Of course. Ma dopo serve
anche a me.
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Dieci minuti dopo…
Ok, ora possiamo andare.
Ma quale sarebbe il piano?
Beh, noi citofoniamo, vediamo chi apre e come è
conciato, o conciata.
Non credo che Jackie aprirebbe, a casa del suo
ragazzo. A meno che non sia andata, cosa che è probabile.
Benissimo! Ora vediamo, siamo arrivati.
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In casa…
Che palle! Il citofono! Ma perché sono sul divano?
Ah già, non sono a casa mia. Yawwn! Che sonno, però.
Ancora?! Ma Andrew dov’è? Va beh, apro io.
Chi è che rompe le
balle?
*risate*
Uffa! Oh, c-ciao
ragazzi!
Jackie! Ma ci si presenta così ad aprire le porte?
– aveva chiesto Maggie.
E come mi dovrei presentare? – disse Jackie
guardandosi addosso, cosa c’era che non andava? Non era mica nuda! – che c’è
che non va?
Oh, niente, e voi due, dio mio, non avete mai visto
una ragazza?
Ma, tesoro!
Tesoro un paio di balle, io e te facciamo i conti
dopo – disse la bionda al suo ragazzo.
E tu? Hai così tanto caldo? Perché sei bordeaux! – disse la mora al
povero ragazzo inglese che aveva preso il colore di un pomodoro decisamente
maturo.
What? I-I don’t understand!
Oh, davvero? Fa pure il finto tonto questo! E tu!
Svergognata copriti, che diamine! Cosa avete fatto tu e quell’altro? – la gemella mora era
decisamente irritata.
N-niente di che, abbiamo visto un film!
Sì, se lo dici tu –
le gemelle avevano capito perfettamente che il film non era stato la
parte principale della serata, e continuavano a guardare i due poveri ragazzi
che, di fronte a una ragazza che aveva una canottiera abbastanza stretta, e
anche un pochino trasparente, con una spallina che cadeva, lasciando vedere il
reggiseno; un paio di pantaloni larghi per lei, che lasciavano vedere un
pochino degli slip e un’aria che sembrava urlare “saltami addosso” erano un
pochino scombussolati.
Volevate qualcosa in particolare? – per fortuna la
ragazza era ancora mezza rimbambita per il sonnellino interrotto, altrimenti li
avrebbe cacciati a calci, oppure avrebbe chiamato Andrew, per fare qualcosa.
Ehm… no, veramente Marco doveva prendere una cosa a casa
di Andrew, vero amore?
Eh? Oh sìsì, certo. Dov’è
Andrew?
Non lo so, magari è in camera da letto.
Dove? In camera? – aveva detto Marco, con l’aria di
chi ha voluto capire male.
Sì, perché? Che c’è di strano? – povera Jackie, non
aveva colto il doppio senso, era ancora mezza addormentata, e sì, ci metteva
sempre un po’ a riprendersi dai sonnellini interrotti.
Eh? No, niente…
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Ma dove diavolo è
andata a ficcarsi? In bagno non c’è, c’è la porta aperta! L’avrei vista! Bah,
se ne sarà andata… con i miei vestiti e senza
salutare? Nah. Non credo proprio, magari hanno
suonato il campanello ed è andata ad aprire. Dovrebbe essere un po’ rintronata,
ma, conoscendola è più che probabile.
Infatti.
Ciao ragazzi! Cosa ci fate qui?
D-devi ridarmi il CD che ti ho
prestato settimana scorsa – disse il suo migliore amico.
Ah, davvero? – aveva capito perfettamente che quei
quattro non erano lì per quello, anche perché, per prima cosa, Marco aveva
forse un CD di musica, e si dava il caso che lui
odiasse la musica che il biondo ascoltava, e poi, Marco non sarebbe arrivato
con altre tre persone, per un CD – ah, ora mi
ricordo, vieni su che ti do il CD. E voi, entrate, se
volete.
Elizabeth l’aveva guardato come per dire “che
diavolo stai facendo?”, ma lui non ci aveva fatto tanto caso, era scappato di
sopra, con il suo migliore amico e Jay, che si sentiva di troppo in mezzo a
quelle tre.
In camera di
Andrew
Allora? Di chi è stata l’idea? – disse Andy cercando
un CD da poter prestare a Marco, giusto per sembrare
un pochino credibile – tua
o della tua cara ragazza?
Mia. Ma lei era d’accordo.
Oh, certo. E tu? Cosa c’entri?
Lui non c’entra niente, era tranquillamente tra le
braccia della sua ragazza, quando ci è venuta l’idea.
Certo che tu e Maggie siete una bella coppia di
rompicoglioni, veh!?
Perché dici così? Abbiamo interrotto qualcosa?
No, lei dormiva e io stavo mettendo in ordine il
letto e il divano per dormire – azz, ti sei fregato
da solo, Andy.
Perché? Dorme qui?
Non lo so, poi ti racconto, ok? Ora andiamo giù.
Sì, capo. Jay, andiamo dalle nostre signore!
O-ok, Andy, I’m sorry. Non
dovevo, sorry.
Non ti preoccupare! Mica è colpa tua se loro sono
due rompiscatole!
Ok, - il povero Jay sorrise, certo che gli italiani
erano strani!
–bye, Andy.
Al piano di sotto…
Eccoci Maggie amore mio!
Oh, bene, avete trovato il CD?
Certo che sì. Ora possiamo andarcene. Abbiamo
disturbato anche troppo.
La faccia di Andrew voleva dire “esattamente,
andatevene”. Eppure se ne uscì con un – Ma no! non avete disturbato per niente!
– tanto reale che Jackie lo guardò stralunata, dio se era un bravo attore!
Sembrava che fosse sincero.
Oh, allora restiamo ancora un po’, Andreuccino!
No! – Jackie, a parte il fatto che era mezza rintronata *sì, ancora* era sinceramente
dispiaciuta del fatto che quelli lì le avessero rotto le scatole, beh, più che
altro le aveva dato fastidio essere svegliata così – ehm… non chiamarlo
così, lo sai che non gli piace – aveva cercato di rimediare, ma non ci era
riuscita più di tanto.
Ok, allora noi andiamo. Vi lasciamo ai vostri
impegni, rigorosamente “separati” – sull’ulitma
parola Marco aveva mimato le virgolette.
Sì, ciao – era stata la risposta secca del suo
migliore amico.
Di nuovo da soli…
Si può sapere perché hai aperto?
Ma-ma non ci vedevo niente di male.
Certo, conciata così poi!
Così come? Guarda che sei tu che mi hai dato i
vestiti!
E secondo te ti ho dato un saio da suora?
Elizabeth si era
svegliata, adesso, e con un’occhiata un po’ meno da addormentata aveva capito
le reazioni di Marco a Jay.
Potevi darmi qualcosa di un po’ più decente!
E ti da fastidio ADESSO?
Beh, se tu ti incazzi per una cosa che hai causato
tu non è colpa mia. Ma io non voglio litigare adesso.
Neanche io.
Bene.
Bene, io vado a dormire, ti dispiace?
Certo che no. Buona notte.
Grazie.
Lizzie era andata a
dormire in camera di Andrew, ma, essendo il letto a una piazza e mezza, sapeva
che probabilmente sarebbe stata raggiunta. Però era davvero stanca e, dopo un
po’ di sbuffi e di lamentele sommesse contro “quel brutto pervertito” si era
addormentata.
Lizzie? Elizabeth?
…..
Dormi?