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Autore: Lilith_Rose    08/12/2009    1 recensioni
Destino? No di certo, in fin dei conti, lui nel destino non ci credeva. Probabilmente era lei che faceva la sua parte, probabilmente studiava tutto. La cosa potrebbe sembrare inquietante, ma per lui non lo era, anzi il “pedinamento” lo lusingava e lo incuriosiva. Ora anche lui la osservava, per capire cosa frullasse nella testa di quella ragazza.||E' una storia d'amore, ma non è troppo mielosa o melensa, almeno così mi sembra. Non sarà una storia semplice e ci sarà, come al solito, gente che si metterà in mezzo. Non so che altro dire qui. Per eventuali citazioni o cose simili ci sono le note alla fine di ogni capitolo.
Genere: Commedia, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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In da house____

 

Nel frattempo, in un luogo chiamato casa delle gemelle…

Secondo voi Jackie è già a casa?

Nah, per me no… saranno ancora in giro, lei e Andrew.

Con questa pioggia?

Magari sono a casa di lei.

Non penso, Giovanni potrebbe tornare in anticipo, anche se è partito oggi verso le sei… sono già le dieci, magari era una cosa veloce, non si può sapere.

Allora sono a casa di lui.

O magari sono al cinema.

Non credo, alla fine sono in giro in moto, e da lì al cinema è un bel pezzo.

Giusto, eh beh, li sentiremo domani.

Domani? Perché domani? Potremmo sempre contattarli.

Cioè? Vuoi rompere le balle al tuo migliore amico e alla mia migliore amica al loro primo appuntamento? Ma tu sei imbecille!

Dai dai dai dai! Voglio vedere come reagiscono!

Bah, l’idea non mi piace. – disse poco convinta Maggie.

Vai a chiamare tua sorella e Jay? – le rispose il suo ragazzo con un faccino da far invidia al gatto con gli stivali di Shrek.

Certo che ci vado. – ovviamente, come al solito, si era convinta.

____________________________________________________________________________________________________________

Jaaay! Sorellinaaa! Posso entrare o siete conciati male?

What the hell…?

Shh, è solo mia sorella, la porta è chiusa a chiave. Lascia stare. Sarà la solita cavolata, sarà venuta a dirci che sta smettendo di piovere.

Oh, ok… so... shall we go on?

Oh, yes, honey.

Ma insomma! Ragazzi! Un po’ di contegno!

Come diavolo hai fatto ad entrare?

Le chiavi sono tutte uguali, ma chèrie. Allora, sta smettendo di piovere – e qui Jay aveva guardato la sua ragazza come se fosse una veggente, e Terry aveva guardato la sorella con un’espressione estremamente scocciata, ma era anche troppo tranquilla, dato che non aveva addosso la maglietta, e i suoi corti capelli neri erano parecchio scarmigliati.

E quindi?

Fammi finire, sorellina, oh, Jay, stai tranquillo, non mi scandalizzo anche se non hai su la maglietta, sopravviverò. – Jay era diventato decisamente bordeaux, e stava cercando come un forsennato la sua maglietta, in giro per la camera, poverino, non si era ancora abituato a quelle intrusioni, senza contare che, tranne che con Terry, era abbastanza timido – dicevo, beh, Marco ha pensato di andare a rompere le scatole ai due piccioncini.

Oh, la cosa che ti riesce meglio – Maggie non l’aveva sentita, ma Jay sì, e un sorrisetto gli era scappato – ora, sorellina, potresti gentilmente lasciarci? Grazie cara.

Beh, cercate di vestirvi, e non di peggiorare la situazione, ok?

Tranquilla, per un bel po’ non sarai zia. Ora vai fuori, graazie. – dopo che la bionda ebbe chiuso la porta – Honey, mi passi la piastra?

Of course. Ma dopo serve anche a me.

________________________________________________________________________________

Dieci minuti dopo…

Ok, ora possiamo andare.

Ma quale sarebbe il piano?

Beh, noi citofoniamo, vediamo chi apre e come è conciato, o conciata.

Non credo che Jackie aprirebbe, a casa del suo ragazzo. A meno che non sia andata, cosa che è probabile.

Benissimo! Ora vediamo, siamo arrivati.

____________________________________________________________________________________________________________

In casa…

Che palle! Il citofono! Ma perché sono sul divano? Ah già, non sono a casa mia. Yawwn! Che sonno, però. Ancora?! Ma Andrew dov’è? Va beh, apro io.

Chi è che rompe le balle?

*risate*

Uffa! Oh, c-ciao ragazzi!

Jackie! Ma ci si presenta così ad aprire le porte? – aveva chiesto Maggie.

E come mi dovrei presentare? – disse Jackie guardandosi addosso, cosa c’era che non andava? Non era mica nuda! – che c’è che non va?

Oh, niente, e voi due, dio mio, non avete mai visto una ragazza?

Ma, tesoro!

Tesoro un paio di balle, io e te facciamo i conti dopo – disse la bionda al suo ragazzo.

E tu? Hai così tanto caldo? Perché sei bordeaux! – disse la mora al povero ragazzo inglese che aveva preso il colore di un pomodoro decisamente maturo.

What? I-I don’t understand!

Oh, davvero? Fa pure il finto tonto questo! E tu! Svergognata copriti, che diamine! Cosa avete fatto tu e quell’altro? – la gemella mora era decisamente irritata.

N-niente di che, abbiamo visto un film!

Sì, se lo dici tu –  le gemelle avevano capito perfettamente che il film non era stato la parte principale della serata, e continuavano a guardare i due poveri ragazzi che, di fronte a una ragazza che aveva una canottiera abbastanza stretta, e anche un pochino trasparente, con una spallina che cadeva, lasciando vedere il reggiseno; un paio di pantaloni larghi per lei, che lasciavano vedere un pochino degli slip e un’aria che sembrava urlare “saltami addosso” erano un pochino scombussolati.

Volevate qualcosa in particolare? – per fortuna la ragazza era ancora mezza rimbambita per il sonnellino interrotto, altrimenti li avrebbe cacciati a calci, oppure avrebbe chiamato Andrew, per fare qualcosa.

Ehm… no, veramente Marco doveva prendere una cosa a casa di Andrew, vero amore?

Eh? Oh sìsì, certo. Dov’è Andrew?

Non lo so, magari è in camera da letto.

Dove? In camera? – aveva detto Marco, con l’aria di chi ha voluto capire male.

Sì, perché? Che c’è di strano? – povera Jackie, non aveva colto il doppio senso, era ancora mezza addormentata, e sì, ci metteva sempre un po’ a riprendersi dai sonnellini interrotti.

Eh? No, niente…

____________________________________________________________________________________________________________

Ma dove diavolo è andata a ficcarsi? In bagno non c’è, c’è la porta aperta! L’avrei vista! Bah, se ne sarà andata… con i miei vestiti e senza salutare? Nah. Non credo proprio, magari hanno suonato il campanello ed è andata ad aprire. Dovrebbe essere un po’ rintronata, ma, conoscendola è più che probabile.

Infatti.

Ciao ragazzi! Cosa ci fate qui?

D-devi ridarmi il CD che ti ho prestato settimana scorsa – disse il suo migliore amico.

Ah, davvero? – aveva capito perfettamente che quei quattro non erano lì per quello, anche perché, per prima cosa, Marco aveva forse un CD di musica, e si dava il caso che lui odiasse la musica che il biondo ascoltava, e poi, Marco non sarebbe arrivato con altre tre persone, per un CD – ah, ora mi ricordo, vieni su che ti do il CD. E voi, entrate, se volete.

Elizabeth l’aveva guardato come per dire “che diavolo stai facendo?”, ma lui non ci aveva fatto tanto caso, era scappato di sopra, con il suo migliore amico e Jay, che si sentiva di troppo in mezzo a quelle tre.

In camera di Andrew

Allora? Di chi è stata l’idea? – disse Andy cercando un CD da poter prestare a Marco, giusto per sembrare un pochino credibile – tua o della tua cara ragazza?

Mia. Ma lei era d’accordo.

Oh, certo. E tu? Cosa c’entri?

Lui non c’entra niente, era tranquillamente tra le braccia della sua ragazza, quando ci è venuta l’idea.

Certo che tu e Maggie siete una bella coppia di rompicoglioni, veh!?

Perché dici così? Abbiamo interrotto qualcosa?

No, lei dormiva e io stavo mettendo in ordine il letto e il divano per dormire – azz, ti sei fregato da solo, Andy.

Perché? Dorme qui?

Non lo so, poi ti racconto, ok? Ora andiamo giù.

Sì, capo. Jay, andiamo dalle nostre signore!

O-ok, Andy, I’m sorry. Non dovevo, sorry.

Non ti preoccupare! Mica è colpa tua se loro sono due rompiscatole!

Ok, - il povero Jay sorrise, certo che gli italiani erano strani! –bye, Andy.

Al piano di sotto…

Eccoci Maggie amore mio!

Oh, bene, avete trovato il CD?

Certo che sì. Ora possiamo andarcene. Abbiamo disturbato anche troppo.

La faccia di Andrew voleva dire “esattamente, andatevene”. Eppure se ne uscì con un – Ma no! non avete disturbato per niente! – tanto reale che Jackie lo guardò stralunata, dio se era un bravo attore! Sembrava che fosse sincero.

Oh, allora restiamo ancora un po’, Andreuccino!

No! – Jackie, a parte il fatto che era mezza rintronata *sì, ancora* era sinceramente dispiaciuta del fatto che quelli lì le avessero rotto le scatole, beh, più che altro le aveva dato fastidio essere svegliata cosìehm… non chiamarlo così, lo sai che non gli piace – aveva cercato di rimediare, ma non ci era riuscita più di tanto.

Ok, allora noi andiamo. Vi lasciamo ai vostri impegni, rigorosamente “separati” – sull’ulitma parola Marco aveva mimato le virgolette.

Sì, ciao – era stata la risposta secca del suo migliore amico.

Di nuovo da soli…

Si può sapere perché hai aperto?

Ma-ma non ci vedevo niente di male.

Certo, conciata così poi!

Così come? Guarda che sei tu che mi hai dato i vestiti!

E secondo te ti ho dato un saio da suora?

Elizabeth si era svegliata, adesso, e con un’occhiata un po’ meno da addormentata aveva capito le reazioni di Marco a Jay.

Potevi darmi qualcosa di un po’ più decente!

E ti da fastidio ADESSO?

Beh, se tu ti incazzi per una cosa che hai causato tu non è colpa mia. Ma io non voglio litigare adesso.

Neanche io.

Bene.

Bene, io vado a dormire, ti dispiace?

Certo che no. Buona notte.

Grazie.

Lizzie era andata a dormire in camera di Andrew, ma, essendo il letto a una piazza e mezza, sapeva che probabilmente sarebbe stata raggiunta. Però era davvero stanca e, dopo un po’ di sbuffi e di lamentele sommesse contro “quel brutto pervertito” si era addormentata.

Lizzie? Elizabeth?

…..

Dormi?

….

Sì, dormi.

Andrew era entrato nella sua camera, Lizzie dormiva beata sul suo letto, come poteva disturbarla? Però era stanco, in fondo era mezzanotte passata e quella mattina era andato a scuola, insomma, era stanco.

Oh, beh tanto dormi, mica ti dispiace. Ti dispiace se mi metto qui?

….

Ok, chi tace acconsente.

La mattina dopo, Elizabeth si era svegliata verso le 7, aveva dormito abbastanza, si sentiva in colpa, aveva litigato con Andrew, ma poi si era accorta che la sua mano destra non era libera, era intrecciata con un’altra mano, che non era sua, ed era attaccata a un braccio che le era stato passato attorno alla vita. Il sorriso fu decisamente spontaneo. Si girò lentamente, non voleva svegliarlo.

Buongiorno Lizzie!

Lilith’s space

Le note non ci sono, se non avete capito qualcosa chiedete ^^

Chiedo perdono per l’immenso e stratosferico ritardo >.< non ho scuse, perdonatemi T-T

E ora…

I miei più sentiti ringraziamenti a:

NeverThink (ma figurati! Io sono in un ritardo stratosferico con gli aggiornamenti! Perdono >.< spero che ti piaccia il capitolo =) prometto di postare in tempi più umani il prossimo capitolo, byeeee u.u )

Winona (Lee, non so quanto questo capitolo ti possa piacere xD è altamente mieloso u.u Mi spiace xD vale lo stesso discorso anche per te, sorry per i tempi lunghiiiissimi di aggiornamento u.u ci metterò meno, giurin giurella u.u)

PS. I commenti sono graditi, come sempre =)

 

Au Revoir

Lilith_Rose

 

  
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