Capitolo 5
Con uno
sbuffo scocciato, Ginny alzò lo sguardo dalla sua pergamena e perlustrò la sala
comune con lo sguardo.
Quella sera
non si poteva studiare. Niente. Non c’era un attimo di calma! E dire che lei e
gli altri Grifondoro del quinto anno doveva consegnare quel tema al professor
Vitius assolutamente entro lunedì o la loro media ne avrebbe pericolosamente
risentito… e invece, come nulla fosse! Ma dov’erano i prefetti quando
servivano??
Madama Pince
doveva aver cacciato tutti dalla biblioteca, perché la sala straripava di
Grifondoro vocianti e ridacchianti. Chi non era lì, era sicuramente nel
Dormitorio a finire il proprio costume.
Ginny
continuò a guardarsi intorno. La gente in quel momento non pensava altro che al
ballo dell’indomani facendo un gran baccano e a dir la verità, lei era l’unica
scema che stava cercando di studiare… Persino Hermione aveva lasciato da parte
i suoi libri e, seduta su una poltrona in un angolo, sferruzzava freneticamente
qualcosa che assomigliava a un calzino per un Elfo Domestico. Era agitata anche
lei.
Con un
sospiro, Ginny posò la penna e cominciò a raccogliere le sue cose.
“Ti sei
arresa, eh?”
Ginny
sollevò lo sguardo e incontrò il viso sorridente di Harry.
Fece
spallucce rispondendo al sorriso “In realtà sì, perfino Hermione non sta
studiando. E se non lo fa lei, allora vuol dire che proprio non si può fare!”
concluse ammiccando “Scommetto che è emozionantissima per domani sera.”
Harry lanciò
un’occhiata furtiva verso Hermione “Anch’io, ma sono sicuro che in fondo la
sorpresa le farà molto piacere!”
Ginny
sospirò “Uhm… io non ne sarei così sicura.”
“Perchè?”
chiese Harry incuriosito.
“Ecco, oggi
pomeriggio Ron ha avuto un’altra delle sue belle pensate e ha fatto infuriare
Hermione…”
“Sai che
novità…”
“Sì, ma sta
volta ha di nuovo messo in mezzo Krum, e sai quanto questo la mandi fuori di
testa. Per di più, le ha dato pacco per il giro ad Hogsmeade e l’ha fatta
andare da sola.” Ginny si strinse nelle spalle “L’ho incontrata da Mielandia e
me l’ha detto, perciò alla fine sono rimasta con lei tutto il pomeriggio.
Poverina, era così triste!”
Harry si
grattò la tempia “Uhm… quindi non hai avuto neanche il tempo di comprare il
lecca-lecca, vero?”
“Già… Anzi,
a proposito, questo è tuo.” rispose Ginny porgendo al ragazzo il galeone che
lui le aveva affidato per l’acquisto del lecca-lecca.
Harry sbuffò
mentre intascava la moneta “Allora mi toccherà andare a vedere se in cucina
hanno qualcosa che assomigli a un lecca-lecca.” Il ragazzo stava per dirigersi
in Dormitorio per recuperare il Mantello dell’Indivisibilità quando si fermò e
si voltò verso Ginny “Vuoi accompagnarmi?”
Ginny fece
un gran sorriso e lo seguì su per le scale che portavano al Dormitorio
maschile.
I due
ragazzi non si accorsero che da sopra i ferri della lana, Hermione li stava
osservando incuriosita.
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“Ehi, Ron,
mi passi la maschera adesso?” disse Dean muovendo leggermente le braccia per
cercare di restare seduto in equilibrio sulle spalle di Seamus.
“Ehi, vuoi
stare fermo!” sbottò lui seccato “Così mi sbilanci!”
Seduto sul
letto accanto a Ron, Neville osservava i suoi due amici trattenendo a stento
una risata.
“Dean, alla
fine non mi hai ancora spiegato chi cavolo è Donnie Darko. Io mica l’ho
capito bene…” disse Ron allungando a Dean l’orribile maschera.
“E’ il
protagonista di un film babbano che ho visto un po’ di tempo fa. Bellissimo.”
rispose lui infilandosi il peloso muso del coniglio ghignante “Bè che te ne
pare?” chiese infine con la voce ovattata da dietro la maschera.
Ron osservò
i due ragazzi, inerpicati uno sopra l’altro e chiusi in quel costume peloso e
dall’aspetto inquietante: un gigantesco coniglio dalla faccia deformata in un
ghigno malefico.
“Non c’è
male, ma siete sicuri che a Calì e a Lavanda piaccia quest’idea?”
La voce di
Seamus arrivò dal basso, la faccia che spuntava un piccolo foro della tuta
pelosa. “Ne saranno entusiaste! E’ un costume originale e loro saranno contente
che i loro cavalieri abbiano un travestimento così stravagante!”
“Contenti
voi.”
In quel
momento la porta del dormitorio si aprì ed entrarono Harry e Ginny. Appena la
ragazza vide il mostruoso coniglio lanciò un urlo e per poco non saltò in
braccio a Harry.
“Shhh Ginny,
ma che ti urli??!” sbottò Ron lanciando un’occhiataccia a sua sorella.
“Tranquilla
Gin, siamo noi!” fece Dean togliendosi la maschera, mentre Seamus faceva
capolino dal buchino.
La ragazza
lasciò andare Harry, che era diventato del colore dei capelli della ragazza, e
incrociò le braccia con stizza.
“Che razza
di scherzo scemo!”
“Ma quale
scherzo??” ripose Seamus in tono offeso.
“E’ il loro
costume per il ballo!” si affrettò a spiegare Neville con una risatina.
“Bè, forte!”
commentò Harry con un sorriso, studiando il travestimento da più vicino “E che
cosa sarebbe?”
“Un coniglio
portatore di presagi di morteee!” rispose Dean alzando di scatto le braccia e
facendo una smorfia malefica.
“Stà attento
Dean!!” urlò Seamus, ma quel brusco movimento era stato fatale.
Il ragazzo
cominciò ad andare avanti e indietro cercando di sorreggere l’amico, ma fu
tutto inutile. Prima di perdere l’equilibrio e crollare all’indietro contro il
letto, Seamus lanciò un improperio e si trascinò dietro Dean. Finirono entrambi
avviluppati nelle tende del baldacchino che li seguirono rovinosamente a terra.
Gli altri
quattro piansero dal ridere per un quarto d’ora mentre Seamus e Dean
riemergevano dai tendaggi tutti impolverati e doloranti.
“Forse
dovremmo rivedere qualcosa di quel costume…” borbottò Dean toccandosi un
bernoccolo. “Aaah…”
Quando Ron
riuscì a ritrovare il fiato per parlare chiese a Ginny cosa ci faceva nel loro
Dormitorio.
“Grazie a te
adesso ci tocca pure rischiare una punizione per andare a recuperare il
lecca-lecca nelle cucine!” concluse lei dopo averglielo spiegato.
“Senti, non
l’ho mica avuta io la brillante idea di soprannominarmi Candyman!”
rispose Ron sulla difensiva.
“Oh taci!”
sbottò Ginny “E ringrazia che sorvolo sul modo in cui hai trattato Hermione!”
Ron si
accigliò ma non rispose. In effetti, il suo incontro con Hermione l’indomani
sera al ballo non si prospettava rose e fiori come se l’era sempre immaginato.
Ma il peggio
doveva ancora arrivare.
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Oh mio Dio, sta sera lo vedo… sta sera lo vedo…
Hermione non riusciva a darsi pace e continuava ad andare
avanti e indietro davanti al lago vicino al castello. La sciarpa le svolazzava
alla fredda brezza di febbraio e il pallido sole invernale illuminava
pigramente le placide acque mosse dal venticello.
La mattina
del 14 Febbraio, il tempo era stato molto clemente con i molti studenti che
affollavano le rive del lago, regalando un cielo terso e senza nuvole. Ma
Hermione non ci faceva molto caso mentre, immersa nei suoi pensieri, si
lambiccava su chi poteva essere Candyman.
Dunque… se
pensava al primo regalo che le era arrivato, la fatina proveniente dalle serre
della professoressa Sprite, i primi che gli venivano in mente erano i
Tassorosso. Forse Ernie Mcmillan? In fondo era stato il primo (e anche l’ultimo)
a chiederle di andare al ballo insieme.
Scosse i
morbidi ricci con un sorriso.
La faccia
che Ernie aveva fatto quando lei aveva rifiutato era stata troppo brutta perché
il ragazzo avesse deciso di tentare per altre vie. Però se pensava al secondo
regalo, quel libro introvabile, il pensiero la portava subito a Terry Steeval,
l’unico a Hogwarts che ne fosse in possesso, ma anche quella seconda opzione
era impossibile, viso che in quel momento Terry era seduto sul prato in
compagnia di una ragazza bionda di Corvonero, ed era impegnato a tenerle la
mano.
Hermione si
fermò di colpo folgorata da un’illuminazione.
Quel libro
era troppo raro perché si potesse reperire nelle librerie di Hogsmeade e per
quel che ne sapeva, nei dintorni, oltre a Terry, solo Hogwarts ne possedeva una
copia e di certo Madama Chips non avrebbe mai permesso che un libro non le
tornasse indietro.
Che quella
che aveva ricevuto, fosse davvero la copia di Terry??
Attraversò
il prato a grandi falcate, avvicinandosi decisa a Terry e alla ragazza bionda
che ridevano sereni godendosi la fresca mattinata.
Ecco
cos’avrebbe potuto fare! Avrebbe indagato, così forse avrebbe smesso di
torturarsi nell’incognita di chi si sarebbe trovata davanti quella sera al
ballo... Ma come aveva fatto a non pensarci prima??
“Ciao
Terry!” lo salutò allegramente quando raggiunse la coppia.
“Oh ciao
Hermione! Che piacere!!” la salutò Terry con un sorriso entusiasta. Da quando
Terry aveva fatto parte dell’ES l’anno prima e aveva scoperto quanto Hermione
fosse dotata a livello di materia celebrale, aveva cominciato a provare
moltissima ammirazione per lei e poco ci mancava che le stendesse davanti il
tappeto rosso ogni volta che la vedeva passare.
La Corvonero
accanto a lui sembrava saperlo, perché le lanciò un’occhiataccia invidiosa.
Hermione cercò di far finta di niente.
“Scusa se ti
disturbo” cominciò arrossendo leggermente, gli occhi ostili della ragazza di
Terry puntati addosso “Ma volevo chiederti una cosa. So che tu possiedi un
interessante libro sulle pratiche e le culture celtiche molto raro. Sai, mi
piacerebbe leggerlo, ma quello di Hogwarts è fuori in prestito d’uso, così mi
chiedevo se per caso potessi prestarmi la tua copia.”
Terry scosse
la testa dispiaciuto “Mi spiace, Hermione, ma sei arrivata tardi. Qualche
giorno fa ho venduto quel libro a Ginny Weasley, che in verità mi sembrava
molto ansiosa di averlo. Adesso ce l’ha lei, ma sono sicuro che… Hermione?
Hermione ti senti bene??”
Ma la
ragazza non lo stava nemmeno a sentire…
GINNY WEALSEY???!!!
Aveva capito bene??!!
Adesso anche
la Corvonero la stava osservando preoccupata.
“Ehi, è
tutto a posto?” insistette il ragazzo alzandosi in piedi.
A Hermione
sembrò di uscire da un coma e si affrettò ad annuire con un sorriso che più
falso non le poté riuscire.
“Tutto sotto
controllo Terry! Bè, pazienza, allora… chiederò a Ginny… Ciao ciao!”
E voltando
la schiena ai due ragazzi che la guardavo come se fosse un’evasa dal San Mungo,
prese ad allontanarsi in fretta con quel nome che ancora le fischiava nelle
orecchie.
Ginny Weasley... Ginny Weasley…
Ginny Weasley...
“Non è
possibile...” bisbigliò tra sé, ancora scioccata per quel che aveva saputo.
Ma non fece
in tempo a realizzare la situazione che una nuova scena le mozzo il fiato in
gola.
“No vi
prego, ditemi che sto sognando...”
Dal parco
stavano rientrando al castello Harry e Ginny, che ridevano e chiacchieravano
allegramente senza dare segno di averla vista. Hermione non era lontana e
quindi distinse perfettamente quello che Harry teneva in mano. Una delle rose
blu del giardino di Hogwarts.
In quel
momento sembrò che la terra le franasse sotto i piedi mentre ogni tassello
andava al suo posto:
Ginny e
Harry che confabulavano sempre insieme.
Ginny e
Harry che le lanciavano occhiate furtive.
Tutte le
volte che Harry sembrava nasconderle qualcosa.
La sua
faccia soddisfatta non appena lei era entrata in aula Pozioni e aveva trovato
la fatina.
Il fatto che
Harry non aveva ancora trovato una dama per il ballo….
Oddio!!! Ma
allora Candyman in realtà era Harry!!!
Ginny doveva
averlo aiutato indirizzandolo sui suoi gusti! Ecco perché aveva comprato il
libro… per darlo a Harry!
E Ron
sicuramente lo sapeva e non approvava!!
Immediatamente
Hermione rivide nella sua mente Ron che bisbigliava contro Harry nell’ora della
McGranitt… Ron infuriato e solo nella Sala Comune il pomeriggio prima…. Ron che
era scontroso con lei…
La ragazza
si prese il viso tra le mani e si buttò seduta sull’erba.
“E adesso
che faccio??!”
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Mancava poco
all’ora X che avrebbe segnato l’inizio della festa e ogni studente di Hogwarts
era tappato nel castello a prepararsi per l’evento, tutti intenti ad indossare
il proprio costume e a sistemarsi per sembrare più affascinati per il proprio
partner.
Tutti tranne
Harry e Ginny, che stavano aiutando un esitante Ron ad entrare nel
travestimento che i due ragazzi avevano preparato per lui.
Appena Harry gli strinse l’ultimo laccio al fianco e lo
spinse davanti allo specchio del Dormitorio, Ron dovette ammettere che quella
sera si sarebbe riscattato dalla figuraccia del Ballo del Ceppo. Quella corazza
da Cavaliere gli stava proprio bene. Si voltò verso Harry e Ginny che lo
osservavano soddisfatti.
“Ragazzi,
devo ammettere che siete stati grandi. Io davvero non so come ringraziarvi!”
Harry
strizzò l’occhio a Ginny e tornò a voltarsi verso l’amico.
“Bè adesso
sai che ci devi almeno dieci favori a testa, che saliranno a cinquanta se la
serata dovesse andarti bene!”
Ron sorrise,
ma mentre tornava a voltarsi verso lo specchio, sul viso gli si dipinse
un’espressione agiata “…”
Ginny lo
guardò sconcertata da quell’affermazione. “Come sarebbe a dire ‘Adesso però
devo andare giù e incontrarmi con Hermione’? E’ ovvio che devi fare così,
se no mi spieghi a cos’è servito tutto il casino che abbiamo fatto io e Harry?”
La faccia di
Ron ora era terrorizzata “Non so se me la sento adesso… posso cambiare idea??”
“Cosa??! Ma
nemmeno per sogno!!” Ginny lo agguantò per un braccio e lo tirò verso l’uscita
del Dormitorio “Sei l’unico che non è ancora sceso per incontrare la sua
partner! Neville a quest’ora sarà già con Luna e Dean e Seamus sono usciti
mezz’ora fa!”
“Ci credo!
Loro si dovevano cambiare di sotto se no non riuscivano a scendere le scale!!”
Adesso anche
Harry stava aiutando Ginny “Andiamo Ron, non fare i capricci!!”
Ma Ron
continuava a tirare nella direzione opposta.
“Lasciatemi!!
Ho cambiato idea!!”
“Non dire
idiozie, cammina!!” insisté Ginny, finché i due non ebbero la meglio su Ron che
fu praticamente scaravento in Sala Comune, fuori dal ritratto e trascinato giù
per le scale.
Nel
frattempo Harry e Ginny presero a dispensare consigli uno dietro l’altro.
“Allora,
sorridile sempre e falle tanti complimenti, noi ragazze lo adoriamo.” disse
Ginny aggiustandogli una spallina della corazza.
“E ricordati
di non contraddirla, assecondala e trattala con gentilezza.” rincarò Harry.
“Non fissare
le altre e falle capire che per te c’è solo lei.”
“Balla solo
quando vuole, ma quando vedi che è stanca falla sedere e portale da bere…”
“Ricordati
tu sei il cavaliere, non lasciarla mai da sola!”
“E non
chiederle sempre come le sembra la festa, diventi noioso.”
I due
continuarono a stordire Ron di raccomandazioni finché non giunsero alla Sala
d’Ingresso.
“Ok, sei
pronto?” gli chiese Harry.
“Pronto per
cosa Potter? Per fare la figura del deficiente?”
Harry, Ginny
e Ron si voltarono nello stesso momento e videro Draco Malfoy, travestito da
vampiro, appoggiato al bordo del corrimano insieme a Pansy Parkinson, vestita
da Regina delle Nevi, e Tiger e Goyle, camuffati da draghi.
“Taci
furetto!” ringhiò Ron avvampando in zona orecchie.
Malfoy piegò
le labbra in un sorrisetto di scherno. “E tu Potter? Ah, fammi indovinare, ti
sei travestito da Sfigato. Bè come costume è originale e non hai nemmeno dovuto
sforzarti a cambiarti d’abito!” I tre Serpeverde accanto a lui ridacchiarono
servilmente. “Però non vedo la Mezzosangue… Finalmente vi siete decisi a
scaricarla?”
Harry e Ron
fecero per avventarsi su Draco, ma Ginny si affrettò a trattenerli e si voltò
tranquilla verso il Serpeverde che li osservava tronfio.
“Bel costume
Malfoy, l’hai scelto per risparmiare sul cerone o solo per rendere omaggio al
tipo di gente che siete tu e la tua famiglia?”
Draco la
guardò scandalizzato.“Non ti permettere, Weasley!”
“E tu allora
chiudi quella fogna di bocca.” ribatté aspra Ginny “Forza, andiamo.” tagliò
corto spingendo lontano i due ragazzi al suo fianco.
Harry e Ron
non fecero in tempo a dirle quant’era stata grande, che arrivarono sulla soglia
delle porte spalancate sulla Sala Grande.
“Ci siamo.”
disse Harry voltandosi verso l’amico “Hai tutto con te? Lecca-lecca? Rosa?
Collana?”
Ron fece per
annuire, quando sul suo viso passò un lampo di terribile consapevolezza.
“H-ho
dimenticato tutto in Dormitorio…” disse in un soffio.
Ginny se lo
sarebbe mangiato in un boccone “COME SAREBBE HO DIMENTICATO TUTTO???!!!!!”
“Signorina
Weasley!” la rimproverò stizzita la professoressa McGranitt che stava giusto
passando di lì. “Controllati!”
Esasperato,
Harry agguantò Ginny per un braccio “Dai corriamo a prenderglieli noi. Ron tu
aspettaci qui e non muoverti di un passo!!” poi si precipitarono di nuovo su
per le scale, ignorando i borbottii di coloro che travolsero nella fretta.
Intanto Ron
era impegnato a darsi dello stupido, quando girando la testa verso la sala
imbandita e allestita per il ballo, la vide.
Ferma
accanto a uno dei tavoli imbanditi della Sala, in piedi in sua attesa e nel
costume più bello che Ron avesse mai visto, c’era Hermione. Era vestita da
angioletto, con un lungo abito bianco, un paio di alucce bianche e i capelli,
liscissimi per l’occasione, avvolti sulla nuca a formare un’aureola.
Il ragazzo
sentì che qualcosa gli stava andando a fuoco sotto l’armatura e la bocca gli si
secco in un lampo, ma non resistette all’immagine di Hermione da sola in mezzo
alla sala. Le sembrava in balia di chiunque.
Perciò si
sistemò la corazza e varcò con decisione la soglia della Sala Grande.
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“Ehi
Lady, che ci fai laggiù
non vedi
che sei solo tu che non ti muovi?
So che
se solo vorresti mi ipnotizzeresti,
su perché
non provi?
Dammi le
mani bambina e stammi vicina
fino a
farmi perdere nel sapore del tuo respiro,
fino
all’ultimo giro per poi domani svegliarmi al mattino
con il
tuo profumo divino ancora sul cuscino.
Sai no
c’è molto da dire, l’istinto parla da se,
se chiama
stallo a sentire, fidati di me!
Vorrei
un’altro ballo con te, baby
vedrai
saremo solo io e te in balia di un sogno,
sfiorandoci
e danzando fino a non poterne più,
non
fermarti ed io non smetterò mai.”
Un
altro ballo, Gemelli Di Versi
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Hi
hih i hihi!!! Vi ho lasciati col fiato sospeso eh?? ^____^
Gnek gnek! Che cattivona che sono!
Però vi saluto con la promessa che il prossimo sarà un capitolo mooooolto
interessante (anche perché sarà l’ultimo!). Bè, spero che anche questo vi sia
piaciuto! Riuscite ad immaginarveli Seamus e Dean dentro a quel coniglio
spaventoso? A me appena quell’immagine è passata in testa sono scoppiata a
ridere!!! (lo so sono totalmente fusa… ma che volete farci?? -__-‘’)
PS. ^___^ Non trovate che il testo dei Gemelli Di Versi
sia perfetto per illustrare i pensieri di Ron alla vista di Hermione??
CHE
BELLO QUANTI COMMENTINI…. °^_^°
I LOVE YOUUUUUUUUUUUUUUU!!!!
Purtroppo questa volta non riesco a rispondere
singolarmente alle vostre recensioni (perdono!!! *Judie a mani giunte*) perché
sono un po’ di corsa, ma spero che l’immenso grazie collettivo che vi mando
possa bastare!!!
VI
ADOROOOOOOOOO!!!!!!
Bacioni,
a presto!!
*Giulia*Judie* J