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Autore: Judie    25/06/2005    11 recensioni
Invitare Hermione all’imminente festa di San Valentino?? Per Ron sembra un’impresa impossibile, ma in suo aiuto verranno il suo inseparabile migliore amico e la sua esuberante sorellina. Riusciranno Harry e Ginny a portare a termine la missione per conto di Ron senza combinare casini? Il finale è tutto da scoprire!!! ^__^
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 5

Capitolo 5

 

 

Con uno sbuffo scocciato, Ginny alzò lo sguardo dalla sua pergamena e perlustrò la sala comune con lo sguardo.

 

Quella sera non si poteva studiare. Niente. Non c’era un attimo di calma! E dire che lei e gli altri Grifondoro del quinto anno doveva consegnare quel tema al professor Vitius assolutamente entro lunedì o la loro media ne avrebbe pericolosamente risentito… e invece, come nulla fosse! Ma dov’erano i prefetti quando servivano??

 

Madama Pince doveva aver cacciato tutti dalla biblioteca, perché la sala straripava di Grifondoro vocianti e ridacchianti. Chi non era lì, era sicuramente nel Dormitorio a finire il proprio costume.

 

Ginny continuò a guardarsi intorno. La gente in quel momento non pensava altro che al ballo dell’indomani facendo un gran baccano e a dir la verità, lei era l’unica scema che stava cercando di studiare… Persino Hermione aveva lasciato da parte i suoi libri e, seduta su una poltrona in un angolo, sferruzzava freneticamente qualcosa che assomigliava a un calzino per un Elfo Domestico. Era agitata anche lei.

 

Con un sospiro, Ginny posò la penna e cominciò a raccogliere le sue cose.

 

“Ti sei arresa, eh?”

 

Ginny sollevò lo sguardo e incontrò il viso sorridente di Harry.

 

Fece spallucce rispondendo al sorriso “In realtà sì, perfino Hermione non sta studiando. E se non lo fa lei, allora vuol dire che proprio non si può fare!” concluse ammiccando “Scommetto che è emozionantissima per domani sera.”

 

Harry lanciò un’occhiata furtiva verso Hermione “Anch’io, ma sono sicuro che in fondo la sorpresa le farà molto piacere!”

 

Ginny sospirò “Uhm… io non ne sarei così sicura.”

 

“Perchè?” chiese Harry incuriosito.

 

“Ecco, oggi pomeriggio Ron ha avuto un’altra delle sue belle pensate e ha fatto infuriare Hermione…”

 

“Sai che novità…”

 

“Sì, ma sta volta ha di nuovo messo in mezzo Krum, e sai quanto questo la mandi fuori di testa. Per di più, le ha dato pacco per il giro ad Hogsmeade e l’ha fatta andare da sola.” Ginny si strinse nelle spalle “L’ho incontrata da Mielandia e me l’ha detto, perciò alla fine sono rimasta con lei tutto il pomeriggio. Poverina, era così triste!”

 

Harry si grattò la tempia “Uhm… quindi non hai avuto neanche il tempo di comprare il lecca-lecca, vero?”

 

“Già… Anzi, a proposito, questo è tuo.” rispose Ginny porgendo al ragazzo il galeone che lui le aveva affidato per l’acquisto del lecca-lecca.

 

Harry sbuffò mentre intascava la moneta “Allora mi toccherà andare a vedere se in cucina hanno qualcosa che assomigli a un lecca-lecca.” Il ragazzo stava per dirigersi in Dormitorio per recuperare il Mantello dell’Indivisibilità quando si fermò e si voltò verso Ginny “Vuoi accompagnarmi?”

 

Ginny fece un gran sorriso e lo seguì su per le scale che portavano al Dormitorio maschile.

 

I due ragazzi non si accorsero che da sopra i ferri della lana, Hermione li stava osservando incuriosita.

 

 

********************************

 

 

“Ehi, Ron, mi passi la maschera adesso?” disse Dean muovendo leggermente le braccia per cercare di restare seduto in equilibrio sulle spalle di Seamus.

 

“Ehi, vuoi stare fermo!” sbottò lui seccato “Così mi sbilanci!”

 

Seduto sul letto accanto a Ron, Neville osservava i suoi due amici trattenendo a stento una risata.

 

“Dean, alla fine non mi hai ancora spiegato chi cavolo è Donnie Darko. Io mica l’ho capito bene…” disse Ron allungando a Dean l’orribile maschera.

 

“E’ il protagonista di un film babbano che ho visto un po’ di tempo fa. Bellissimo.” rispose lui infilandosi il peloso muso del coniglio ghignante “Bè che te ne pare?” chiese infine con la voce ovattata da dietro la maschera.

 

Ron osservò i due ragazzi, inerpicati uno sopra l’altro e chiusi in quel costume peloso e dall’aspetto inquietante: un gigantesco coniglio dalla faccia deformata in un ghigno malefico.

 

“Non c’è male, ma siete sicuri che a Calì e a Lavanda piaccia quest’idea?”

 

La voce di Seamus arrivò dal basso, la faccia che spuntava un piccolo foro della tuta pelosa. “Ne saranno entusiaste! E’ un costume originale e loro saranno contente che i loro cavalieri abbiano un travestimento così stravagante!”

 

“Contenti voi.”

 

In quel momento la porta del dormitorio si aprì ed entrarono Harry e Ginny. Appena la ragazza vide il mostruoso coniglio lanciò un urlo e per poco non saltò in braccio a Harry.

 

“Shhh Ginny, ma che ti urli??!” sbottò Ron lanciando un’occhiataccia a sua sorella.

 

“Tranquilla Gin, siamo noi!” fece Dean togliendosi la maschera, mentre Seamus faceva capolino dal buchino.

 

La ragazza lasciò andare Harry, che era diventato del colore dei capelli della ragazza, e incrociò le braccia con stizza.

 

“Che razza di scherzo scemo!”

 

“Ma quale scherzo??” ripose Seamus in tono offeso.

 

“E’ il loro costume per il ballo!” si affrettò a spiegare Neville con una risatina.

 

“Bè, forte!” commentò Harry con un sorriso, studiando il travestimento da più vicino “E che cosa sarebbe?”

 

“Un coniglio portatore di presagi di morteee!” rispose Dean alzando di scatto le braccia e facendo una smorfia malefica.

 

“Stà attento Dean!!” urlò Seamus, ma quel brusco movimento era stato fatale.

 

Il ragazzo cominciò ad andare avanti e indietro cercando di sorreggere l’amico, ma fu tutto inutile. Prima di perdere l’equilibrio e crollare all’indietro contro il letto, Seamus lanciò un improperio e si trascinò dietro Dean. Finirono entrambi avviluppati nelle tende del baldacchino che li seguirono rovinosamente a terra.

 

Gli altri quattro piansero dal ridere per un quarto d’ora mentre Seamus e Dean riemergevano dai tendaggi tutti impolverati e doloranti.

 

“Forse dovremmo rivedere qualcosa di quel costume…” borbottò Dean toccandosi un bernoccolo. “Aaah…”

 

Quando Ron riuscì a ritrovare il fiato per parlare chiese a Ginny cosa ci faceva nel loro Dormitorio.

 

“Grazie a te adesso ci tocca pure rischiare una punizione per andare a recuperare il lecca-lecca nelle cucine!” concluse lei dopo averglielo spiegato.

 

“Senti, non l’ho mica avuta io la brillante idea di soprannominarmi Candyman!” rispose Ron sulla difensiva.

 

“Oh taci!” sbottò Ginny “E ringrazia che sorvolo sul modo in cui hai trattato Hermione!”

 

Ron si accigliò ma non rispose. In effetti, il suo incontro con Hermione l’indomani sera al ballo non si prospettava rose e fiori come se l’era sempre immaginato.

 

Ma il peggio doveva ancora arrivare.

 

 

************************************

 

 

Oh mio Dio, sta sera lo vedo… sta sera lo vedo…

 

Hermione non riusciva a darsi pace e continuava ad andare avanti e indietro davanti al lago vicino al castello. La sciarpa le svolazzava alla fredda brezza di febbraio e il pallido sole invernale illuminava pigramente le placide acque mosse dal venticello.

 

La mattina del 14 Febbraio, il tempo era stato molto clemente con i molti studenti che affollavano le rive del lago, regalando un cielo terso e senza nuvole. Ma Hermione non ci faceva molto caso mentre, immersa nei suoi pensieri, si lambiccava su chi poteva essere Candyman.

 

Dunque… se pensava al primo regalo che le era arrivato, la fatina proveniente dalle serre della professoressa Sprite, i primi che gli venivano in mente erano i Tassorosso. Forse Ernie Mcmillan? In fondo era stato il primo (e anche l’ultimo) a chiederle di andare al ballo insieme.

 

Scosse i morbidi ricci con un sorriso.

 

La faccia che Ernie aveva fatto quando lei aveva rifiutato era stata troppo brutta perché il ragazzo avesse deciso di tentare per altre vie. Però se pensava al secondo regalo, quel libro introvabile, il pensiero la portava subito a Terry Steeval, l’unico a Hogwarts che ne fosse in possesso, ma anche quella seconda opzione era impossibile, viso che in quel momento Terry era seduto sul prato in compagnia di una ragazza bionda di Corvonero, ed era impegnato a tenerle la mano.

 

Hermione si fermò di colpo folgorata da un’illuminazione.

 

Quel libro era troppo raro perché si potesse reperire nelle librerie di Hogsmeade e per quel che ne sapeva, nei dintorni, oltre a Terry, solo Hogwarts ne possedeva una copia e di certo Madama Chips non avrebbe mai permesso che un libro non le tornasse indietro.

 

Che quella che aveva ricevuto, fosse davvero la copia di Terry??

 

Attraversò il prato a grandi falcate, avvicinandosi decisa a Terry e alla ragazza bionda che ridevano sereni godendosi la fresca mattinata.

 

Ecco cos’avrebbe potuto fare! Avrebbe indagato, così forse avrebbe smesso di torturarsi nell’incognita di chi si sarebbe trovata davanti quella sera al ballo... Ma come aveva fatto a non pensarci prima??

 

“Ciao Terry!” lo salutò allegramente quando raggiunse la coppia.

 

“Oh ciao Hermione! Che piacere!!” la salutò Terry con un sorriso entusiasta. Da quando Terry aveva fatto parte dell’ES l’anno prima e aveva scoperto quanto Hermione fosse dotata a livello di materia celebrale, aveva cominciato a provare moltissima ammirazione per lei e poco ci mancava che le stendesse davanti il tappeto rosso ogni volta che la vedeva passare.

 

La Corvonero accanto a lui sembrava saperlo, perché le lanciò un’occhiataccia invidiosa. Hermione cercò di far finta di niente.

 

“Scusa se ti disturbo” cominciò arrossendo leggermente, gli occhi ostili della ragazza di Terry puntati addosso “Ma volevo chiederti una cosa. So che tu possiedi un interessante libro sulle pratiche e le culture celtiche molto raro. Sai, mi piacerebbe leggerlo, ma quello di Hogwarts è fuori in prestito d’uso, così mi chiedevo se per caso potessi prestarmi la tua copia.”

 

Terry scosse la testa dispiaciuto “Mi spiace, Hermione, ma sei arrivata tardi. Qualche giorno fa ho venduto quel libro a Ginny Weasley, che in verità mi sembrava molto ansiosa di averlo. Adesso ce l’ha lei, ma sono sicuro che… Hermione? Hermione ti senti bene??”

 

Ma la ragazza non lo stava nemmeno a sentire…

 

GINNY WEALSEY???!!! Aveva capito bene??!!

 

Adesso anche la Corvonero la stava osservando preoccupata.

 

“Ehi, è tutto a posto?” insistette il ragazzo alzandosi in piedi.

 

A Hermione sembrò di uscire da un coma e si affrettò ad annuire con un sorriso che più falso non le poté riuscire.

 

“Tutto sotto controllo Terry! Bè, pazienza, allora… chiederò a Ginny… Ciao ciao!”

 

E voltando la schiena ai due ragazzi che la guardavo come se fosse un’evasa dal San Mungo, prese ad allontanarsi in fretta con quel nome che ancora le fischiava nelle orecchie.

 

Ginny Weasley... Ginny Weasley… Ginny Weasley...

 

“Non è possibile...” bisbigliò tra sé, ancora scioccata per quel che aveva saputo.

 

Ma non fece in tempo a realizzare la situazione che una nuova scena le mozzo il fiato in gola.

 

“No vi prego, ditemi che sto sognando...”

 

Dal parco stavano rientrando al castello Harry e Ginny, che ridevano e chiacchieravano allegramente senza dare segno di averla vista. Hermione non era lontana e quindi distinse perfettamente quello che Harry teneva in mano. Una delle rose blu del giardino di Hogwarts.

 

In quel momento sembrò che la terra le franasse sotto i piedi mentre ogni tassello andava al suo posto:

 

Ginny e Harry che confabulavano sempre insieme.

 

Ginny e Harry che le lanciavano occhiate furtive.

 

Tutte le volte che Harry sembrava nasconderle qualcosa.

 

La sua faccia soddisfatta non appena lei era entrata in aula Pozioni e aveva trovato la fatina.

 

Il fatto che Harry non aveva ancora trovato una dama per il ballo….

 

Oddio!!! Ma allora Candyman in realtà era Harry!!!

 

Ginny doveva averlo aiutato indirizzandolo sui suoi gusti! Ecco perché aveva comprato il libro… per darlo a Harry!

 

E Ron sicuramente lo sapeva e non approvava!!

 

Immediatamente Hermione rivide nella sua mente Ron che bisbigliava contro Harry nell’ora della McGranitt… Ron infuriato e solo nella Sala Comune il pomeriggio prima…. Ron che era scontroso con lei…

 

La ragazza si prese il viso tra le mani e si buttò seduta sull’erba.

 

“E adesso che faccio??!”

 

 

***********************************

 

 

Mancava poco all’ora X che avrebbe segnato l’inizio della festa e ogni studente di Hogwarts era tappato nel castello a prepararsi per l’evento, tutti intenti ad indossare il proprio costume e a sistemarsi per sembrare più affascinati per il proprio partner.

 

Tutti tranne Harry e Ginny, che stavano aiutando un esitante Ron ad entrare nel travestimento che i due ragazzi avevano preparato per lui.

 

Appena Harry gli strinse l’ultimo laccio al fianco e lo spinse davanti allo specchio del Dormitorio, Ron dovette ammettere che quella sera si sarebbe riscattato dalla figuraccia del Ballo del Ceppo. Quella corazza da Cavaliere gli stava proprio bene. Si voltò verso Harry e Ginny che lo osservavano soddisfatti.

 

“Ragazzi, devo ammettere che siete stati grandi. Io davvero non so come ringraziarvi!”

 

Harry strizzò l’occhio a Ginny e tornò a voltarsi verso l’amico.

 

“Bè adesso sai che ci devi almeno dieci favori a testa, che saliranno a cinquanta se la serata dovesse andarti bene!”

 

Ron sorrise, ma mentre tornava a voltarsi verso lo specchio, sul viso gli si dipinse un’espressione agiata “…”

 

Ginny lo guardò sconcertata da quell’affermazione. “Come sarebbe a dire ‘Adesso però devo andare giù e incontrarmi con Hermione’? E’ ovvio che devi fare così, se no mi spieghi a cos’è servito tutto il casino che abbiamo fatto io e Harry?”

 

La faccia di Ron ora era terrorizzata “Non so se me la sento adesso… posso cambiare idea??”

 

“Cosa??! Ma nemmeno per sogno!!” Ginny lo agguantò per un braccio e lo tirò verso l’uscita del Dormitorio “Sei l’unico che non è ancora sceso per incontrare la sua partner! Neville a quest’ora sarà già con Luna e Dean e Seamus sono usciti mezz’ora fa!”

 

“Ci credo! Loro si dovevano cambiare di sotto se no non riuscivano a scendere le scale!!”

 

Adesso anche Harry stava aiutando Ginny “Andiamo Ron, non fare i capricci!!”

 

Ma Ron continuava a tirare nella direzione opposta.

 

“Lasciatemi!! Ho cambiato idea!!”

 

“Non dire idiozie, cammina!!” insisté Ginny, finché i due non ebbero la meglio su Ron che fu praticamente scaravento in Sala Comune, fuori dal ritratto e trascinato giù per le scale.

 

Nel frattempo Harry e Ginny presero a dispensare consigli uno dietro l’altro.

 

“Allora, sorridile sempre e falle tanti complimenti, noi ragazze lo adoriamo.” disse Ginny aggiustandogli una spallina della corazza.

 

“E ricordati di non contraddirla, assecondala e trattala con gentilezza.” rincarò Harry.

 

“Non fissare le altre e falle capire che per te c’è solo lei.”

 

“Balla solo quando vuole, ma quando vedi che è stanca falla sedere e portale da bere…”

 

“Ricordati tu sei il cavaliere, non lasciarla mai da sola!”

 

“E non chiederle sempre come le sembra la festa, diventi noioso.”

 

I due continuarono a stordire Ron di raccomandazioni finché non giunsero alla Sala d’Ingresso.

 

“Ok, sei pronto?” gli chiese Harry.

 

“Pronto per cosa Potter? Per fare la figura del deficiente?”

 

Harry, Ginny e Ron si voltarono nello stesso momento e videro Draco Malfoy, travestito da vampiro, appoggiato al bordo del corrimano insieme a Pansy Parkinson, vestita da Regina delle Nevi, e Tiger e Goyle, camuffati da draghi.

 

“Taci furetto!” ringhiò Ron avvampando in zona orecchie.

 

Malfoy piegò le labbra in un sorrisetto di scherno. “E tu Potter? Ah, fammi indovinare, ti sei travestito da Sfigato. Bè come costume è originale e non hai nemmeno dovuto sforzarti a cambiarti d’abito!” I tre Serpeverde accanto a lui ridacchiarono servilmente. “Però non vedo la Mezzosangue… Finalmente vi siete decisi a scaricarla?”

 

Harry e Ron fecero per avventarsi su Draco, ma Ginny si affrettò a trattenerli e si voltò tranquilla verso il Serpeverde che li osservava tronfio.

 

“Bel costume Malfoy, l’hai scelto per risparmiare sul cerone o solo per rendere omaggio al tipo di gente che siete tu e la tua famiglia?”

 

Draco la guardò scandalizzato.“Non ti permettere, Weasley!”

 

“E tu allora chiudi quella fogna di bocca.” ribatté aspra Ginny “Forza, andiamo.” tagliò corto spingendo lontano i due ragazzi al suo fianco.

 

Harry e Ron non fecero in tempo a dirle quant’era stata grande, che arrivarono sulla soglia delle porte spalancate sulla Sala Grande.

 

“Ci siamo.” disse Harry voltandosi verso l’amico “Hai tutto con te? Lecca-lecca? Rosa? Collana?”

 

Ron fece per annuire, quando sul suo viso passò un lampo di terribile consapevolezza.

 

“H-ho dimenticato tutto in Dormitorio…” disse in un soffio.

 

Ginny se lo sarebbe mangiato in un boccone “COME SAREBBE HO DIMENTICATO TUTTO???!!!!!”

 

“Signorina Weasley!” la rimproverò stizzita la professoressa McGranitt che stava giusto passando di lì. “Controllati!”

 

Esasperato, Harry agguantò Ginny per un braccio “Dai corriamo a prenderglieli noi. Ron tu aspettaci qui e non muoverti di un passo!!” poi si precipitarono di nuovo su per le scale, ignorando i borbottii di coloro che travolsero nella fretta.

 

Intanto Ron era impegnato a darsi dello stupido, quando girando la testa verso la sala imbandita e allestita per il ballo, la vide.

 

Ferma accanto a uno dei tavoli imbanditi della Sala, in piedi in sua attesa e nel costume più bello che Ron avesse mai visto, c’era Hermione. Era vestita da angioletto, con un lungo abito bianco, un paio di alucce bianche e i capelli, liscissimi per l’occasione, avvolti sulla nuca a formare un’aureola.

 

Il ragazzo sentì che qualcosa gli stava andando a fuoco sotto l’armatura e la bocca gli si secco in un lampo, ma non resistette all’immagine di Hermione da sola in mezzo alla sala. Le sembrava in balia di chiunque.

 

Perciò si sistemò la corazza e varcò con decisione la soglia della Sala Grande.

 

 

**********************************

 

“Ehi Lady, che ci fai laggiù

non vedi che sei solo tu che non ti muovi?

So che se  solo vorresti mi ipnotizzeresti,

su perché non provi?

Dammi le mani bambina e stammi vicina

fino a farmi perdere nel sapore del tuo respiro,

fino all’ultimo giro per poi domani svegliarmi al mattino

con il tuo profumo divino ancora sul cuscino.

Sai no c’è molto da dire, l’istinto parla da se,

se chiama stallo a sentire, fidati di me!

Vorrei un’altro ballo con te, baby

vedrai saremo solo io e te in balia di un sogno,

sfiorandoci e danzando fino a non poterne più,

non fermarti ed io non smetterò mai.”

 

                                         Un altro ballo, Gemelli Di Versi

 

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Hi hih i hihi!!! Vi ho lasciati col fiato sospeso eh?? ^____^

Gnek gnek! Che cattivona che sono! Però vi saluto con la promessa che il prossimo sarà un capitolo mooooolto interessante (anche perché sarà l’ultimo!). Bè, spero che anche questo vi sia piaciuto! Riuscite ad immaginarveli Seamus e Dean dentro a quel coniglio spaventoso? A me appena quell’immagine è passata in testa sono scoppiata a ridere!!! (lo so sono totalmente fusa… ma che volete farci?? -__-‘’)

PS. ^___^ Non trovate che il testo dei Gemelli Di Versi sia perfetto per illustrare i pensieri di Ron alla vista di Hermione??

 

CHE BELLO QUANTI COMMENTINI…. °^_^° I LOVE YOUUUUUUUUUUUUUUU!!!!

Purtroppo questa volta non riesco a rispondere singolarmente alle vostre recensioni (perdono!!! *Judie a mani giunte*) perché sono un po’ di corsa, ma spero che l’immenso grazie collettivo che vi mando possa bastare!!!

VI ADOROOOOOOOOO!!!!!!

 

Bacioni, a presto!!

 

*Giulia*Judie* J

 

 

 

 

  
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