WARNIN: Alcuni personaggi potrebbero, anzi sono sicuramente OCC.
Il tasso di demenza è davvero elevato!!!!
Kanon spalancò di colpo la porta della mia stanza. Gli rivolsi uno
sguardo tagliente. Elkayam si era appena addormentato dopo la bellezza
di un ora e dieci minuti che provavo in tutti i modi a fargli chiudere
gli occhi.
Di solito i bambini nei primi sei mesi di vita mangiano e dormono. Di
solito. Mio figlio no. Mi figlio mangiava e poi iniziava a fissarti
con gli occhioni verdeacqua spalancati e iniziava a fare monologhi di
versetti incomprensibili fino a poi iniziare a frignare quando aveva
di nuovo fame.
Dormiva solo di notte.
Dalle undici alle sette di mattina, tutto filato.
Mia madre diceva che anche io facevo esattamente così.
Le avevo chiesto se aveva mai provato il desiderio di defenestrarmi e
lei con un sorriso enigmatico mi aveva risposto: - Spesso. - Non fui
certa stesse scherzando.
Ad ogni modo, Kanon ignorò il mio sguardo che lo minacciava di morte
tra atroci tormenti e domandò.
- Dorme? -
- Parrebbe... - sussurrai.
- Parrebbe un corno! Sveglia El! - esclamò prendendo in braccio suo
figlio, nostro figlio, e sbattacchiandolo rudemente.
- Ma sei rincitrullito di colpo!?!? - sbottai.
In risposta Elkayam iniziò un borbottio piagnucoloso di protesta ma
poi realizzò che Kanon lo stava ampiamente coccolando e si limitò al
suo solito chiacchiericcio fatto di gorgoglii e versetti.
- Kanon! - la voce squillante di Ishtar impedì ogni mia ulteriore
protesta.
- Ishtar! Cercavi me? - chiese il disgraziato sorridendo angelico.
- Oh... Non vuole ancora dormire? - chiese rivolgendo uno sguardo
materno e amorevole al fagottino che si agitava fra le possenti
braccia del guerriero.
- Al solito. - borbottai prendendo segretamente le difese di Kanon.
- Ed io che volevo farti fare la parte dell'angelo, stasera! Avevo già
preparato la tunica bianca e le ali di cartone dipinte in oro! - si
lamentò mia cugina.
- Scusa? - chiesi non capendo, dal momento che mi ero persa dei
passaggi.
- Massì! Ho appena convinto Camus a regalarci una bella nevicata in
occasione della notte di Natale! - si esaltò lei raggiante.
Seppi di non voler assolutamente sapere con quale ricatto ci fosse
riuscita!
- Dai, venite di sotto così vi aggiorno sui particolari! - ci invitò
lei prima di sparire oltre la porta.
Kanon rilasciò il fiato e guardò con amore il figlio
- Tu non lo sai ancora, piccolino, ma oggi hai fatto un magnifico
regalo al tuo papà. - decretò per poi baciare la testolina di El.
Il dito indice di Ishtar puntò imperiosamente un punto preciso della
stanza.
- A quali! T'Abbabbasunisti?! (ma che! Sei rimbecillita?!) - ringhiò
Death Mask il cui Cosmo stava davvero per esplodere e con esso tutta
la furia distruttiva del Cancro.
Ishtar puntò il dito di nuovo, in un gesto imperioso che non ammetteva
repliche di sorta.
Vidi un grosso sacco di Yuta da cui spuntavano alcuni pacchi colorati
e qualcosa di piuttosto ingrombrante di velluto rosso con qualcosa di
non meglio definito di bianco e riccioluto, tipo una parrucca o... una
barba posticcia.
Finalmente realizzai.
Non poteva... No, davvero... Ishtar non poteva chiedere quello a Death
Mask! Ci avrebbe spediti tutti quanti nel Makkai!!!!
- Vuoi deludere Nayal? Glielo spieghi tu che Babbo Natale non esiste?
- sbraitò l'Oracolo.
Vidi il Saint impallidire.
Aphrodite affondò il viso nelle sue rose, nascondendo la risata che
minacciava di invadere la stanza.
Shura non sapeva che fare, guardando la spessa corda da scalatore che
teneva fra le mani. Il suo volto inespressivo era inquietante mentre
il lampo folle nei suoi occhi scuri testimoniava il suo dilemma
interiore sul fatto di usare quella corda per strangolarsi, per
strangolare l'Oracolo o per fare davvero quello che doveva
misteriosamente farci.
Camus era pallido e stava mollemente seduto sul divano, come se avesse
affrontato un'orda di invasori. Saga si era guardato bene dal venirci
a trovare sotto Natale coprendosi con la giustificazione di troppi
impegni per conto di Athena e del Santuario.
Milo aveva abilmente raggirato l'invito dicendo che avrebbe fatto di
tutto per essere presente per il Pranzo di Natale ma non assicurava
nulla per la Vigilia.
Insomma quasi tutti sarebbero arrivati a Beer Siwa il 25 Dicembre ed
io fui certa che anche quei quattro che erano arrivati prima ora si
stavano pentendo amaramente della decisione.
- Attory!!! Nun in firriari l’acca e la mecca (non girare da tutte le
parti), Abbadduttuliati in chilla robba (avvolgiti sommariamente in
quella roba)! - sbraitò Death Mask afferrando di malagrazia il braccio
di mio cugino e spingendolo verso il costume da renna. - E tia! Dagli
una mano! - sputò rivolto a me.
- Tranquillo, manca ancora più di un'ora, se Attory si veste adesso
collasserà di caldo! - lo difesi sentendomi ringhiare contro qualcosa
di poco gentile sulla mia progenie e su certe femmine che in realtà
erano demoni, anzi peggio di demoni infernali perchè manco il Makkai
le aveva volute.
- Ma com'è venuta fuori questa storia? - mi decisi a chiedere a mio
cugino che aveva anche lui un'aria da martire.
- Credo sia stato Camus a parlare di Santa Claus quando Ishtar gli ha
chiesto qualcosa circa le tradizioni Natalizie dei paesi del Nord.
Secondo me la prossima volta prima di parlare di nuovo con l'Oracolo
il Saint dell'Acquario si taglierà la lingua! -
- O se la congelerà... - riconobbi.
- Mi sento un idiota integrale a vestirmi da renna! Da renna, poi! Con
quelle ridicole corna! - si lagnò mio cugino.
- Bhe, almeno Shaina non è qui e non ti vedrà fare quella magra
figura.- riconobbi.
- Col cavolo invece! Shaina è già qui e mi ha quasi affettato con i
suoi artigli quando gli ho detto che doveva vestirsi da Elfo! Si è
ammorbidita leggermente solo quando ha visto gli occhioni di Keshet
sbarluccicare e mi ha detto che lo faceva per i tre piccolini, anche
se dubito che El possa capire qualcosa di questa pantomima assurda!-
si rassegnò Attory con la solita dolcezza.
Alle nove e mezza, come da copione, ci radunammo tutti nel soggiorno,
davanti ad un albero pieno di palline e luci colorate. Nayal era
entusiasta e tutta eccitata della novità, Keshet pareva invece
intimidito e restava attaccato alle gambe di Ishtar, osservando
l'ambiente con curiosità e aspettativa ma senza avere il coraggio di
prendere l'iniziativa come invece faceva sua sorella.
Aphrodite, con i capelli raccolti in una coda alta, acconciati in boccoli ordinati, una candela in mano e la tunica bianca e le due ali dorate sulle spalle poteva essere un angelo molto credibile, se sono fosse stato per il suo sguardo vitero, come se si fosse calato qulche pastiglietta di troppo. Era fermo difianco al camino, immobile come una statua di marmo e altrettato pallido.
- Sta minchia!!!! Imbecille!!!! Così finisco incastrato! Tira su! Tira
su coglione!!! - la voce di Death Mask arrivò deformata attraverso il
camino. Io e Kanon ci fissammo scoppiando a ridere in modo più
silenzioso possibile.
Poco dopo spuntarono due stivaletti neri, una massa di peli bianchi e
dei calzoni rossi.
- Nayal, Keshet! Guardate!!!! - esclamò Ishtar eccitata indicando la
finestra dalla quale cadevano grossi fiocchi di neve ed io percepii il
Cosmo di Camus lavorare....
- Wooohhhhh! - la piccola si spremette contro il vetro, come se
potesse passarci attraverso e toccare la pioggia bianca, come aveva
mormorato stupito il suo gemello.
Elkayam continuava a poppare dal biberon che Kanon teneva a portata
della sua vorace bocca, fregandosene del mondo.
Death Mask riuscì a scivolare fuori dal camino.
- Ohohoh - più che una bonaria risata tipica di Babbo Natale parve un
ringhio feroce.
I bambini si voltarono verso di lui. Notai la corda con cui era stato
calato il sacco pieno di regali sparire su per il camino, opera di
Shura che ci raggiunse giusto in tempo per vedere Keshet scoppiare in
un pianto disperato e terrorrizzato davanti alla figura panciuta di
Santa Claus e Nayal avvicinarsi senza timori e tendere le manine per
essere presa in braccio.
Death Mask si chinò a prenderla in braccio, con un movimento fluido e
stranamente gentile. D'altra parte quando si trattava di Nayal persino
il suo cuore si ingentiliva.
- Putti come maschie (puzzi come Maskie) - disse la piccola dopo aver
annusato per un po' lo straniero.
Fui lesta a riprendermi la piccola.
- T'accido. A tia e a mamma tua! - ringhiò Babbo Natale
- Deficiente! Ti ho detto mille volte di non fumare soprattutto quando
vai vicino ai piccoli!!!! - strillò Ishtar mentre nella sua mano si
concentravano le saette.
- E che minchia! Ci si scassava le palle su tetto a fare un cazzo! -
- Quelle parole!!!!!! - strillò l'Oracolo lanciando le saette che il
Saint dribblò agilmente... Dell'albero di Natale non rimase che un
mucchietto di cenere fumante, come pure della barba bianca e di parte
del grosso pancione di ovatta....
Mezz'ora dopo, mentre ancora ci raggiungevano nel cortile le urla
furiose dell'Oracolo e quelle di Death Mask, i bambini facevano la
scoperta della neve, con Camus che pareva sul punto di piangere per
l'umiliazione dell'impiegare così il suo Cosmo ma almeno Keshet aveva
smesso di piangere, Nayal rideva felice rotolandosi nella neve come se
non ne sentisse il freddo e miracolosamente Elkayam dormiva.
NDWar: Questo spin-off non era previsto ma la nevicata di questi
giorni e il clima natalizio mi hanno dato l'ispirazione... O forse mi
hanno solo fatta rimbecillire del tutto
|