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Autore: war    19/12/2009    4 recensioni
Vi saranno le demenzialità e le infinite cavolate che la mia mente sotto pressione ha tirato fuori durante la stesura di Siwa. Alcune saranno storielle di più pagine, alcune poche righe, altre ancora solo scambi di battute... La raccolta ha poche pretese, magari solo quella di strappare un sorriso!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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WARNIN: Alcuni personaggi potrebbero, anzi sono sicuramente OCC.
Il tasso di demenza è davvero elevato!!!!


Kanon spalancò di colpo la porta della mia stanza. Gli rivolsi uno sguardo tagliente. Elkayam si era appena addormentato dopo la bellezza di un ora e dieci minuti che provavo in tutti i modi a fargli chiudere gli occhi.
Di solito i bambini nei primi sei mesi di vita mangiano e dormono. Di solito. Mio figlio no. Mi figlio mangiava e poi iniziava a fissarti con gli occhioni verdeacqua spalancati e iniziava a fare monologhi di versetti incomprensibili fino a poi iniziare a frignare quando aveva di nuovo fame.
Dormiva solo di notte.
Dalle undici alle sette di mattina, tutto filato.
Mia madre diceva che anche io facevo esattamente così.
Le avevo chiesto se aveva mai provato il desiderio di defenestrarmi e lei con un sorriso enigmatico mi aveva risposto: - Spesso. - Non fui certa stesse scherzando.
Ad ogni modo, Kanon ignorò il mio sguardo che lo minacciava di morte tra atroci tormenti e domandò.
- Dorme? -
- Parrebbe... - sussurrai.
- Parrebbe un corno! Sveglia El! - esclamò prendendo in braccio suo figlio, nostro figlio, e sbattacchiandolo rudemente.
- Ma sei rincitrullito di colpo!?!? - sbottai.
In risposta Elkayam iniziò un borbottio piagnucoloso di protesta ma poi realizzò che Kanon lo stava ampiamente coccolando e si limitò al suo solito chiacchiericcio fatto di gorgoglii e versetti.
- Kanon! - la voce squillante di Ishtar impedì ogni mia ulteriore protesta.
- Ishtar! Cercavi me? - chiese il disgraziato sorridendo angelico.
- Oh... Non vuole ancora dormire? - chiese rivolgendo uno sguardo materno e amorevole al fagottino che si agitava fra le possenti braccia del guerriero.
- Al solito. - borbottai prendendo segretamente le difese di Kanon.
- Ed io che volevo farti fare la parte dell'angelo, stasera! Avevo già preparato la tunica bianca e le ali di cartone dipinte in oro! - si lamentò mia cugina.
- Scusa? - chiesi non capendo, dal momento che mi ero persa dei passaggi.
- Massì! Ho appena convinto Camus a regalarci una bella nevicata in occasione della notte di Natale! - si esaltò lei raggiante. Seppi di non voler assolutamente sapere con quale ricatto ci fosse riuscita!
- Dai, venite di sotto così vi aggiorno sui particolari! - ci invitò lei prima di sparire oltre la porta.
Kanon rilasciò il fiato e guardò con amore il figlio
- Tu non lo sai ancora, piccolino, ma oggi hai fatto un magnifico regalo al tuo papà. - decretò per poi baciare la testolina di El.




Il dito indice di Ishtar puntò imperiosamente un punto preciso della stanza.
- A quali! T'Abbabbasunisti?! (ma che! Sei rimbecillita?!) - ringhiò Death Mask il cui Cosmo stava davvero per esplodere e con esso tutta la furia distruttiva del Cancro.
Ishtar puntò il dito di nuovo, in un gesto imperioso che non ammetteva repliche di sorta.
Vidi un grosso sacco di Yuta da cui spuntavano alcuni pacchi colorati e qualcosa di piuttosto ingrombrante di velluto rosso con qualcosa di non meglio definito di bianco e riccioluto, tipo una parrucca o... una barba posticcia.
Finalmente realizzai.
Non poteva... No, davvero... Ishtar non poteva chiedere quello a Death Mask! Ci avrebbe spediti tutti quanti nel Makkai!!!!
- Vuoi deludere Nayal? Glielo spieghi tu che Babbo Natale non esiste? - sbraitò l'Oracolo.
Vidi il Saint impallidire.
Aphrodite affondò il viso nelle sue rose, nascondendo la risata che minacciava di invadere la stanza.
Shura non sapeva che fare, guardando la spessa corda da scalatore che teneva fra le mani. Il suo volto inespressivo era inquietante mentre il lampo folle nei suoi occhi scuri testimoniava il suo dilemma interiore sul fatto di usare quella corda per strangolarsi, per strangolare l'Oracolo o per fare davvero quello che doveva misteriosamente farci.
Camus era pallido e stava mollemente seduto sul divano, come se avesse affrontato un'orda di invasori. Saga si era guardato bene dal venirci a trovare sotto Natale coprendosi con la giustificazione di troppi impegni per conto di Athena e del Santuario.
Milo aveva abilmente raggirato l'invito dicendo che avrebbe fatto di tutto per essere presente per il Pranzo di Natale ma non assicurava nulla per la Vigilia.
Insomma quasi tutti sarebbero arrivati a Beer Siwa il 25 Dicembre ed io fui certa che anche quei quattro che erano arrivati prima ora si stavano pentendo amaramente della decisione.



- Attory!!! Nun in firriari l’acca e la mecca (non girare da tutte le parti), Abbadduttuliati in chilla robba (avvolgiti sommariamente in quella roba)! - sbraitò Death Mask afferrando di malagrazia il braccio di mio cugino e spingendolo verso il costume da renna. - E tia! Dagli una mano! - sputò rivolto a me.
- Tranquillo, manca ancora più di un'ora, se Attory si veste adesso collasserà di caldo! - lo difesi sentendomi ringhiare contro qualcosa di poco gentile sulla mia progenie e su certe femmine che in realtà erano demoni, anzi peggio di demoni infernali perchè manco il Makkai le aveva volute.
- Ma com'è venuta fuori questa storia? - mi decisi a chiedere a mio cugino che aveva anche lui un'aria da martire.
- Credo sia stato Camus a parlare di Santa Claus quando Ishtar gli ha chiesto qualcosa circa le tradizioni Natalizie dei paesi del Nord. Secondo me la prossima volta prima di parlare di nuovo con l'Oracolo il Saint dell'Acquario si taglierà la lingua! -
- O se la congelerà... - riconobbi.
- Mi sento un idiota integrale a vestirmi da renna! Da renna, poi! Con quelle ridicole corna! - si lagnò mio cugino.
- Bhe, almeno Shaina non è qui e non ti vedrà fare quella magra figura.- riconobbi.
- Col cavolo invece! Shaina è già qui e mi ha quasi affettato con i suoi artigli quando gli ho detto che doveva vestirsi da Elfo! Si è ammorbidita leggermente solo quando ha visto gli occhioni di Keshet sbarluccicare e mi ha detto che lo faceva per i tre piccolini, anche se dubito che El possa capire qualcosa di questa pantomima assurda!- si rassegnò Attory con la solita dolcezza.



Alle nove e mezza, come da copione, ci radunammo tutti nel soggiorno, davanti ad un albero pieno di palline e luci colorate. Nayal era entusiasta e tutta eccitata della novità, Keshet pareva invece intimidito e restava attaccato alle gambe di Ishtar, osservando l'ambiente con curiosità e aspettativa ma senza avere il coraggio di prendere l'iniziativa come invece faceva sua sorella.
Aphrodite, con i capelli raccolti in una coda alta, acconciati in boccoli ordinati, una candela in mano e la tunica bianca e le due ali dorate sulle spalle poteva essere un angelo molto credibile, se sono fosse stato per il suo sguardo vitero, come se si fosse calato qulche pastiglietta di troppo. Era fermo difianco al camino, immobile come una statua di marmo e altrettato pallido.
- Sta minchia!!!! Imbecille!!!! Così finisco incastrato! Tira su! Tira su coglione!!! - la voce di Death Mask arrivò deformata attraverso il camino. Io e Kanon ci fissammo scoppiando a ridere in modo più silenzioso possibile.
Poco dopo spuntarono due stivaletti neri, una massa di peli bianchi e dei calzoni rossi.
- Nayal, Keshet! Guardate!!!! - esclamò Ishtar eccitata indicando la finestra dalla quale cadevano grossi fiocchi di neve ed io percepii il Cosmo di Camus lavorare....
- Wooohhhhh! - la piccola si spremette contro il vetro, come se potesse passarci attraverso e toccare la pioggia bianca, come aveva mormorato stupito il suo gemello.
Elkayam continuava a poppare dal biberon che Kanon teneva a portata della sua vorace bocca, fregandosene del mondo.
Death Mask riuscì a scivolare fuori dal camino.
- Ohohoh - più che una bonaria risata tipica di Babbo Natale parve un ringhio feroce.
I bambini si voltarono verso di lui. Notai la corda con cui era stato calato il sacco pieno di regali sparire su per il camino, opera di Shura che ci raggiunse giusto in tempo per vedere Keshet scoppiare in un pianto disperato e terrorrizzato davanti alla figura panciuta di Santa Claus e Nayal avvicinarsi senza timori e tendere le manine per essere presa in braccio.
Death Mask si chinò a prenderla in braccio, con un movimento fluido e stranamente gentile. D'altra parte quando si trattava di Nayal persino il suo cuore si ingentiliva.
- Putti come maschie (puzzi come Maskie) - disse la piccola dopo aver annusato per un po' lo straniero.
Fui lesta a riprendermi la piccola.
- T'accido. A tia e a mamma tua! - ringhiò Babbo Natale
- Deficiente! Ti ho detto mille volte di non fumare soprattutto quando vai vicino ai piccoli!!!! - strillò Ishtar mentre nella sua mano si concentravano le saette.
- E che minchia! Ci si scassava le palle su tetto a fare un cazzo! -
- Quelle parole!!!!!! - strillò l'Oracolo lanciando le saette che il Saint dribblò agilmente... Dell'albero di Natale non rimase che un mucchietto di cenere fumante, come pure della barba bianca e di parte del grosso pancione di ovatta....
Mezz'ora dopo, mentre ancora ci raggiungevano nel cortile le urla furiose dell'Oracolo e quelle di Death Mask, i bambini facevano la scoperta della neve, con Camus che pareva sul punto di piangere per l'umiliazione dell'impiegare così il suo Cosmo ma almeno Keshet aveva smesso di piangere, Nayal rideva felice rotolandosi nella neve come se non ne sentisse il freddo e miracolosamente Elkayam dormiva.



NDWar: Questo spin-off non era previsto ma la nevicata di questi giorni e il clima natalizio mi hanno dato l'ispirazione... O forse mi hanno solo fatta rimbecillire del tutto
  
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