Care,
Carissime.
Con il magone in gola, sono arrivata alla fine.
Lo so, potrei continuarla, ma per ora sono troppo presa da m&m2
e quindi la termino qui.
O meglio, metto la parola fine, ma Voi mi conoscete, e potrebbe sempre
capitare che un giorno mi sveglio e decido di continuarla.. mah..
Spero Vi piaccia , qui ho scritto il testo della canzone da cui
è nata l'ispirazione per questa FF.
L’ETERNITA’
Ci troveremo ancora
più grandi e
più sinceri in una lacrima
e parleremo ancora
di cieli immensi
avremo nuove
verità
dimmi se ti ho deluso
e quanto hai pianto senza
di me
io di pensarti non ho
smesso neanche un attimo
e quanto dura
l’eternità
ci abbracceremo ancora
più stretti di
un anello
che non
toglierò
e chiederemo al mondo
che male abbiamo fatto
per restare qui
dimmi se ti ho perduto
e quante volte hai
cercato me
io di pensarti non ho
smesso neanche un attimo
ci meritammo
l’eternità
dimmi se
senti me
come fossimo una cosa
sola
una foglia in mezzo a
questo vento
che ci ha portato
l’eternità’
l’eternità
il tempo e’
già finito
lo spazio e’
aperto davanti a noi
che siamo come diamanti
pronti a non spezzarsi
mai
ci meritiamo
l’eternità
(l'eternità-Giorgia)
Un bacio dolce, caldo, ma semplice.. e troppo breve. Ma va bene..
è molto più di quello che avrei mai sperato.
Rimane tra le mie braccia, abbracciata a me, con la testa poggiata sul
mio petto, continua a piangere, cerca di farlo silenziosamente, ma a
volte il respiro le manca e un singhiozzo la fa tremare… la
stringo e la cullo, le bacio i capelli, come una volta, come quando era
piccola e correva tra le mie braccia a farsi consolare, per una preda
fuggita, per uno scherzo di Emmett, per una ramanzina di Edward, o solo
perché le andava.. la mia Nessie..
“Non riesco a non pensarci… ho combinato un
casino..”
“Io.. non ho capito.. quando hai combinato un casino? E che
cosa avevi scoperto? E qual’era la sorpresa se non era
Sasha?” le domando senza lasciarla.. e aver detto
quel nome.. lui non era la sorpresa, lui era già qualcosa da
tutti i giorni..
Ma ora Nessie è tra le mie braccia, tra le mie braccia..
ancora…
Ma lei si scosta un pochino e torna a guardarmi.. per un attimo sembra
voler dire qualcosa, ma poi scuote la testa e torna ad appoggiarsi a
me..
Non voglio forzarla.. anche perché ho paura che tutto questo
possa finire, magari comincia a parlare e si allontana da me.. e non
voglio.. voglio tenerla stretta a me il più a lungo
possibile.. tanto lo so.. poi dovrà tornare a casa.. da
lui.. e il solo pensiero mi fa stare male, sento qualcosa di acido
muoversi nello stomaco.. ma non voglio pensarci, non ora, ora lei
è qui e sta abbracciando me e lui non è nei suoi
pensieri, ci sono io.. per una volta ci sono io.. mi basta.. me lo
farò bastare..ora vuole stare qui con me.. con me..
“Mi sei mancato così tanto..” sussurra
contro la mia pelle.. il suo respiro fresco su di me.. una carezza
leggera..
“Anche tu..”
“Mi sono trovata da sola.. e non sapevo nemmeno
perché…” lo so ha ragione, non le ho
mai dato una spiegazione. mai.. me ne sono solo
andato.
Ma lei non era sola..
“Ma.. avevi lui…” nemmeno ho terminato
di dirlo che già una fitta si presenta alla bocca dello
stomaco.. ma a forza la rispedisco da dove è venuta..
Solleva la testa e si scosta un pochino.. no.. non mi lasciare, non
sciogliere l’abbraccio, non ancora..
“Ci sediamo da qualche parte? Ho davvero bisogno di spiegarti
tutto..” a malincuore la libero e mi volto.. un tronco
sradicato dietro di noi.. ci passo una mano ed è asciutto..
“Qui.. va bene?” e con un gesto la invito a
sedersi, ma lei scuote la testa, prende a guardarsi intorno, poi fissa
un punto e sorride, torna a guardarmi e mi prende per mano, e mi tira
da una parte.
Mi fa strada verso una grande quercia, le cui fronde sono talmente
lunghe che pendono fino a terra… mentre ci avviciniamo
intreccia le sue dita con le mie, in una presa salda.. mi rendo conto
di non averci mai fatto veramente caso, ma lo ha sempre fatto.. ha
sempre intrecciato le nostre dita.. prima mi sembrava una cosa normale
ora mi pare di camminare a due metri da terra.. un contatto
così intimo.. e sono solo le dita intrecciate..
Raggiunto il tronco mi invita a sedermi tra due
grandi radici ricurve… lo faccio senza liberare
l’intreccio e lei prende posto tra le mie gambe, si
appoggia a me, e si porta il mio braccio intorno.. come se
fosse un movimento ripetuto nel tempo, qualcosa di naturale, ma non lo
è.. siamo sempre stati molto a contatto, ma
soprattutto quando era piccola, poi crescendo.. ci siamo presi un
po’ di distanza, io per i miei motivi e lei per i suoi..
stavamo seduti accanto, vicini, camminavamo tenendoci per mano,
infiniti abbracci.. ma così.. lei tra le mie gambe e il mio
braccio a cingerla con le mani intrecciate.. è qualcosa di
più.. molto intimo, non ci posso credere.. ed
è di nuovo tra le mie braccia..
Sospira e struscia il viso sulla mia spalla.. “Mi sento un
po’ stupida..” ecco lo dicevo che era troppo
bello.. si è accorta che siamo troppo in intimità
e lei a casa ha qualcuno che non sarebbe troppo felice..
“Dai.. mi metto di fronte a te..” ma scatta verso
di me e mi trovo il suo viso vicinissimo, le sue labbra a meno di
cinque centimetri..
“Non.. non lasciarmi.. ti prego non lo fare..”
Resto a guardarla.. senza parole.. mi prega di non lasciarla.. io che
non lo farei per niente al mondo, io che le sarei vissuto appiccicato
dal nostro primo sguardo.
“Jake.. non hai idea di quante volte ho sognato un momento
come questo..” tu?? E io?
“Nessie.. io.. anch’io.. ma hai detto di sentirti
in imbarazzo..”
“No! Ho detto che mi sento stupida, non in imbarazzo.. e non
mi sento stupida per essere qui, così..” si ferma
si morde il labbro inferiore e riprende “ o forse un pochino
si, ma non perché sei tu.. ma mi sento stupida per
tutto il casino che ho combinato e che non so
come…” sbuffa e sospira quasi
contemporaneamente “ho paura a dirti la
verità”
E mi guarda davvero con un’espressione impaurita, triste.. e
non capisco cosa possa dovermi dire di così tragico..
“Comincia dall’inizio.. in genere si fa
così..” le dico in un sorriso..
Torna ad appoggiarsi a me, facendo mezzo giro su se stessa, in modo da
potermi guardare , si stringe il mio braccio di
più intorno alla vita e sfrega il viso sulla mia pelle.. che
contatto delizioso..
“La Sorbonne è una delle migliori
università al mondo ed è la più antica
di tutta l’Europa.. ha una biblioteca immensa e la parte che
visitano gli studenti o il pubblico è solo la
metà di quello che è in realtà.. si
estende sotto tutta l’università in miriadi di
scaffali.. ci sono dei libri così vecchi che non se ne
conosce nemmeno l’esistenza..”
“E tu come hai fatto ad entrare?”
“L’amico del nonno è il rettore..
nonché il vampiro che l’ha fondata nel
1253.. Robert de Sorbon.. un uomo fantastico.. mi ha aperto
quella parte di biblioteca solo per fare un favore al nonno e
perché era incuriosito dal mio essere.. mi ha detto di non
aver mai conosciuto un vampiro solo a metà.. ero una cosa
nuova, qualcosa che nei suoi 850 di vita non ha nemmeno
pensato potesse esistere.. e.. tu mi conosci.. io mi perdo nella
lettura quasi quanto il nonno e quello era il paradiso dei
libri.. alcuni erano talmente vecchi che non potevo nemmeno
maneggiarli, dovevo girare le pagine con una palettina, delicatamente
per non rovinare le pagine, già consumate dal tempo.. e non
potevo portare fuori da lì nemmeno un foglio.. primo per la
segretezza e poi.. lui temeva che l’aria aperta avrebbe
logorato se non addirittura polverizzato quel deposito del sapere..
pensa che ho letto libri con la rilegatura fatta di pelli di pecora..
altri con dei fogli fatti con le foglie di banano.. altri scritti a
mano, alcuni scritti ancora con la penna d’oca..
qualcosa che al giorno d’oggi non si immagina
nemmeno..” cerco di immaginarmi qualcosa di quello che mi sta
dicendo, e mi vengono in mente certi libri visti nei film di
fantascienza, libri con le copertine spesse e lavorate.. o quelle
pagine scritte con dei caratteri astrusi o in una di quelle lingue
morte ormai da secoli.. ma credo che vederli dal vero sia
un’altra cosa.. per una come lei.. che ha letto il suo primo
libro all’età di un anno e mezzo impiegandoci
solo poche ore.. mi ricordo come mi ero sentito io..
inadeguato.. lei così capace io.. molto meno..
"E tra questi libri ho trovato il diario di un vampiro,
vecchio almeno quanto i Volturi.. ma che era stanco
dell’esistenza che stava conducendo.. ha cominciato a fare
degli esperimenti.. su se stesso.. voleva tornare alla vita.. per
vivere ancora, godere delle gioie che dà la
mortalità.. e poi finalmente morire.. ho letto di
esperimenti con il sangue.. cose terribili.. cose che richiedevano dei
sacrifici umani.. ma poi nel corso degli anni ha ceduto
all’evidenza, se sei un vampiro, un vampiro rimani.. e ha
ricominciato a vivere la sua esistenza come faceva prima.. con
l’unica differenza che aveva smesso di bere il
sangue umano, per poter vivere tra gli umani, senza creare
problemi”
“Come Carlisle.. quando.. all’inizio” mi
ricordo i racconti del dottore
quando lei era piccola.
“Si, come il nonno.. ma a differenza del nonno, non si
è cercato una compagna da trasformare.. ha fatto come il
papà, si è innamorato di un’umana.
Anzi proprio lei lo ha riportato alla vita”
“In che senso?”
“Nell’unico possibile Jake” e
mi sorride divertita “ lei gli ha ridato la gioia di
vivere, sai… ridere delle cose, il sentirsi
afflitto per qualcosa.. provare sentimenti insomma.. e poi..
bè lei rimase incinta”
“Uno.. come te..”
“Si, come me”
“Ma lei.. poi lui l’ha trasformata? Come
Bella?”
“No.. lei non desiderava la vita eterna, aveva visto come si
era ridotto lui e la temeva.. è.. è morta di
parto e lui ha sofferto ma aveva trovato qualcosa, o meglio qualcuno
che avrebbe condiviso con lui la sua esistenza e il suo
dolore..”
“Suo figlio..”
“Si.. o meglio” ma non la lascio finire.. un
pensiero mi balena nella mente.. un figlio.. mezzo immortale, uno come
Nessie, mezzo vampiro, con un buon odore..e con due occhi azzurri..
no.. è come lei.. ecco perché.. ecco cosa lui
ha più di me..
“Sasha” le dico in un fil di voce, distogliendo lo
sguardo.
“No…” e torno subito a guardarla, come
no! E la trovo con lo sguardo basso e un’espressione triste.
“No?”
“Qui ho fatto casino..”
“Non capisco..”
“Ero curiosa, volevo saperne di più e mi sono
rivolta a Robert e lui mi ha aiutata, anche per lui era importante
sapere e alla fine l’abbiamo trovata”
“Trovata? Chi?”
“La figlia del vampiro, quella che è come
me..”
“Una figlia? Ma cosa centra lei con me e con Sasha?”
“Jake.. lei è Sasha”
Lei è Sasha.
Sasha è una lei?
E allora chi è l’armadio biondo?
“No.. non credo di aver capito..” lei fa un sospiro
e poi mi sorride dolce, ma ho troppe domande e non le lascio il tempo
di formulare una risposta.
“No.. quando tu sei tornata.. io sono venuto a casa”
“C’eri?” e scatta sul posto, guardandomi
strana.
“Si, ma aspetta. Io sono venuto e ti ho vista prendere per
mano quel coso, quell’armadio biondo.. e lì.. non
ci ho visto più.. ma tu l’hai preso per
mano ed eravate solo voi.. e tu mi avevi detto che tornavi a casa con
Sasha e che avevi una sorpresa e..e..” ma devo trattenere un
tremito.. non posso mutare con lei tra le gambe.
“No, aspetta! Sasha è una mezzo vampira come me e
ci assomigliamo e l’armadio biondo è Alexander..
tu devi aver visto loro due prendersi per mano”
La guardo stranito.. e mi ricordo.. i capelli lisci.. e me lo ero anche
chiesto perché non aveva questi splendidi boccoli..e ne
prendo uno tra le dita, tirandolo un pochino..
E mi sento stupido..
Lei avrà fatto un non so che casino.. ma sarebbe
bastato che quel giorno io fossi stato un po’ più
uomo e non avrei mai avuto il cuore spezzato.
“Ti devo dire una cosa Nessie..”
“Cosa?” e mi guarda timorosa..
“Ti amo… da tanto.. e non sono mai stato capace di
dirtelo.. e non centra nulla con l’imprinting..
perché se così fosse, io dovrei essere felice per
te, qualsiasi sia la tua scelta, anche se non fossi io..” e
quella sensazione di stupidità ritorna più
forte.. le ho detto che la amo con una semplicità
incredibile e il sollievo che ho provato..è indescrivibile..
se solo avessi avuto più coraggio allora..
“Lo so.. l’ho sempre saputo”mi sorride
dolce, poi si appoggia a me continuando a guardarmi..
“Cosa?”
“La mia sorpresa.. era.. Bè.. allora mio padre mi
ha mandata via per non farmi condizionare la vita dal tuo imprinting..
credeva che io lo accettassi solo perché ti volevo bene e
non volevo che tu soffrissi.. ma non aveva capito che io.. ti amavo
e…” ma le sue parole mi trafiggono.. Cupido si
è ricordato di me??
“Cosa? Da- davvero?” mi guarda stupita e fa una
risatina..
“Ti ho baciato prima... Vero?”
“si.. ma.. si!” mi ha baciato..
“E Ti amo anche ora e ti amerò sempre..”
e non resisto all’emozione che le sue parole mi provocano,
abbasso la testa e la bacio..
“E la mia sorpresa erano Sasha e Alexander.. una mezza
vampira e un mutaforma. La sorpresa era la dimostrazione che il nostro
amore era giusto come lo è il loro, che dura da 237
anni”
“Cosa? Lui? L’armadio è… ?
e quanto?” troppe domande tutte insieme e non sono
riuscito a formularne una intera..
“Si, lui è uno come te.. diverso, ma come te.. e
sono insieme da 237 anni e hanno 4 figli”
“Diverso? Come diverso?” ma poi l’ultima
parola che ha detto mi porta via..
“Figli..” ripeto a voce bassa, come se stessi
parlano con me stesso.
“Si.. quattro..” e rimane a guardarmi con
due occhietti furbi, il viso piegato un pochino di lato e mordendosi il
labbro inferiore.
“duecentotrenta..”
“Duecentotrentasette anni insieme e quattro figli.. e si
amano come il primo giorno”
Rimango a guardarla basito.. Sasha.. non è chi credevo io..
e lei, la mia Nessie..
“Lui non è un lupo, ma un orso.. ma per tutto il
resto è come te, dolce e protettivo, divertente e coraggioso
e..”
“Un orso bianco?”
“Si.. come fai?”
“Era con te.. prima.. e mi ha fermato.. e mi ha chiamato
ragazzino”
“Si, te l’ho detto, è molto protettivo..
e ogni volta che sono tornata qui per trovare il nonno.. loro due mi
hanno sempre accompagnato, io e Sasha siamo come delle sorelle oramai e
lui.. ha preso il tuo posto.. è il mio migliore
amico”
“Il mio posto..” ripeto ancora.. inebetito..non mi
piace questa cosa, ma come posso darle contro?
“si, quel posto, oramai è occupato,
ma…” si interrompe e avvampa “ma ce
n’è libero un altro, per un altro ruolo.. magari
ti interessa”
“Quale?” ma credo di saperla già la
risposta.. ma il piacere di sentirglielo dire.. dopo tutto questo tempo
passato a credere che fosse tutto finito..
“Potresti.. essere.. il.. il mio
compagno…” ha detto le ultime due parole a voce
così bassa che se non avessi avuto l’udito del
lupo me le sarei perso, che carina, dolce..
“Come potrei non volerlo? Lo desidero da sempre” mi
butta le braccia al collo e mi stringe forte, poi si allontana un
pochino e mi prende il viso tra le mani, siamo occhi negli occhi e devo
resistere alla tentazione di saltarle addosso.
Trema un pochino e apre la bocca con un sospiro, come per dire
qualcosa, ma resta zitta e torna a sedersi dove era prima, sciogliendo
ogni contatto tra noi e abbassando la testa.
“Nessie che c’è?
C’è.. dell’altro?”
“Si.. ma non so come dirtelo..”
“No, ti prego.. abbandoniamo questa cosa del non dirci le
cose.. o facciamo altri casini e io.. non sopporterei altro”
“Ok.. ma prendila un po’ così.. io non
so bene come dirtela 'sta cosa e so che potrebbe essere stupida.. ma
è da quando me lo hai detto che mi gira in
testa..” sempre con lo sguardo basso sbuffa sonoramente
“ sei stato con altre donne”
Un treno alla massima velocità. Mi ha investito.
Questa cosa.. dà fastidio pure a me..
“Nessie.. io.. credevo che tu..”
“No! Zitto! Ti ho detto che è difficile! Stai
zitto!” mi sbraita contro alzando lo sguardo solo per un
attimo per poi ributtarlo giù..
“Io.. non l’ho mai fatto.. e quindi non sono capace
e lo so che per un uomo è importante.. ne ho quattro in
famiglia, cinque con nonno Charlie e sei con Alex e lo so che per un
uomo adulto è importante.. ma.. mi puoi
dare un po’ di tempo? Io ti amo..ma..” ma non
voglio sentire altro.. le cingo la vita con un braccio e la porto su di
me, e la stringo forte..
“Nessie.. io.. te l’ho detto non me la ricordo
nemmeno l’ultima.. anche perché è stata
parecchio tempo fa.. mi sono accorto che non serviva a farmi
stare meglio e ho lasciato perdere.. e non mi importa se
aspetterò un anno o dieci o venti o cento.. voglio solo
stare con te.. per sempre.. mi basta questo..”
E mi trovo addosso le sue labbra, mi bacia la pelle, mi stampa baci sul
collo, sulla guancia fino arrivare alle labbra.. si allontana un
pochino e mi guarda felice, occhi dolci e un sorriso enorme.
“Ti amo Jake”
“Ti amo anch’io.. tanto”
E mi bacia.. piano, piccoli baci.. poi le sue mani si intrecciano
dietro la nuca tra i miei capelli e i baci iniziano ad infuocarsi.. e
le sento schiudere le labbra e cercare un’intimità
nuova.. e il suo calore e il suo sapore si fondono con il mio..
E non voglio altro.
Non esiste nulla che potrei volere di più…
Poi mi libera la bocca e si mette un po’ a distanza,
guardandomi dolce, anzi.. quasi adorante.. mi guardava così
quando era piccola e gliele davo vinte tutte..
“Jake..?”
“Si.. amore, dimmi”
“Ma se succede prima di un anno.. penseresti male di
me?”
Ringrazio tutte le persone che hanno inserito la mia storia tra i
preferiti e le seguite.
Ringrazio chi mi ha letto senza lasciare un segno del suo passaggio, Vi
rigrazio lo stesso anche se potevate sprecarVi un pochino di
più.
E infine, ma più importante di tutto, ringrazio le mie
recensioniste, quelle di sempre, coloro che mi seguono in ogni mia
storia, che spendono cinque minuti in più del loro tempo e
lo dedicano a questa passione in comune, lasciandomi una parola, una
critica, un elogio..
Lo dirò fino alla nausea, io l'avrò anche
scritta, ma è da VOI che nasce tutto, dalla Vostra assidua
presenza.
GRAZIE!!
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