Ho finito di leggere tutti I libri della saga di Sherlock
Holmes! o/ Quindi per festeggiare vi dedico un aggiornamento lampo, anche se
questa drabble è una schefezzuola
XD
Fandom: Sherlock Holmes;
Pairing: Holmes/Watson;
Rating: Pg13 (ma
potrebbe salire);
Genere: Generale,
Introspettivo, Romantico.
Warning:
Flash-fic, Pre-Slash (per
ora);
Beta: Narcissa63;
Summary:
Una raccolta di flash, ognuna di 221 parole esatte, l’ultima delle
quali comincia per “B”.
(Per l’iniziativa 221B Drabbles di holmes_ita)
Note: Questa
raccolta segue il format delle 221B drabbles
creato dall'autrice anglofona KCS ed importato qui da Bellis, che ringrazio per avermi invitata a
darmi da fare con questa sfida.
DISCLAIMER: Ovviamente Holmes e Watson non mi appartengono,
sono bensì opera della mirabile penna di Sir Arthur Conan Doyle,
e di certo non c’è nessuno disposto a pagarmi per ciò che scrivo.
221B,
Baker Street
221Boswell:
Uno delle virtù che apprezzavo infinitamente del mio amico
Watson, era proprio la sua discrezione. Da buon medico militare, forgiato dalla
disciplina, è sempre stato una persona paziente, nonostante il suo carattere
passionale. I suoi pregi, e perfino i suoi modesti difetti, l’hanno reso il
compagno perfetto; probabilmente l’unico capace di starmi costantemente accanto
e sostenermi, o perlomeno, l’unico
che desiderassi.
Ed io, nonostante amassi stupire gli amici con un po’ di
teatralità, quando – alla fine di ogni caso - rivelavo i miei processi
deduttivi, non ho mai gradito la fama. Per questo, in diverse occasioni, chiesi
al mio caro Watson di tenere solo per sé le nostre avventure e lui accettò.
Il dottore è sempre stato un uomo sentimentale, lo dimostra
il tratto romanzesco con cui raccontava i nostri casi, che oscurava i miei
metodi scientifici.
A causa di tutti questi motivi, quando si rimangiò la
promessa di “appendere al chiodo gli strumenti del mestiere” e mi chiese
nuovamente il permesso di narrare alcune nostre avventure, non riuscii a
negarglielo.
Visto il modo in cui aveva accantonato la sua naturale
discrezione, infatti, compresi subito e pienamente quanto fosse importante per
lui. Scrivere lo aiutava a rivivere le emozioni del passato, a scrollarsi di
dosso gli anni.
Davvero non riuscii ad evitare di concedere questo semplice
diletto al mio caro Boswell.
Note finali:
Probabilmente la maggior parte delle Sherlockiane lo
sa già, ma dato che io sono nuova del fandom e sono
dovuta andare su Google per scoprire il significato di “Boswell”,
vi riporto qui un estratto di Wikipedia:
James Boswell, 9th Laird of Auchinleck
(Edimburgo, 29 ottobre 1740 – 19 maggio 1795), è stato un legislatore,
diarista, e scrittore scozzese. È conosciuto soprattutto per la sua biografia
di Samuel
Johnson pubblicata nel 1788. Il suo nome è
passato nella lingua inglese ad indicare un fedele compagno ed osservatore (Boswell, Boswelliano,
Boswellismo).