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Autore: samek    20/01/2010    2 recensioni
Una raccolta di flash, ognuna di 221 parole esatte, l’ultima delle quali comincia per “B”.
(Per l’iniziativa 221B Drabbles di holmes_ita)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Uno dei pregi che apprezzavo infinitamente del mio amico Watson, era proprio la sua discrezione

Ho finito di leggere tutti I libri della saga di Sherlock Holmes! o/ Quindi per festeggiare vi dedico un aggiornamento lampo, anche se questa drabble è una schefezzuola XD

 

Fandom: Sherlock Holmes;

Pairing: Holmes/Watson;

Rating: Pg13 (ma potrebbe salire);

Genere: Generale, Introspettivo, Romantico.

Warning: Flash-fic, Pre-Slash (per ora);

Beta: Narcissa63;

Summary: Una raccolta di flash, ognuna di 221 parole esatte, l’ultima delle quali comincia per “B”.

(Per l’iniziativa 221B Drabbles di holmes_ita)

 

Note: Questa raccolta segue il format delle 221B drabbles creato dall'autrice anglofona KCS ed importato qui da Bellis, che ringrazio per avermi invitata a darmi da fare con questa sfida.

 

DISCLAIMER: Ovviamente Holmes e Watson non mi appartengono, sono bensì opera della mirabile penna di Sir Arthur Conan Doyle, e di certo non c’è nessuno disposto a pagarmi per ciò che scrivo.

 

221B, Baker Street

 

221Boswell:

 

Uno delle virtù che apprezzavo infinitamente del mio amico Watson, era proprio la sua discrezione. Da buon medico militare, forgiato dalla disciplina, è sempre stato una persona paziente, nonostante il suo carattere passionale. I suoi pregi, e perfino i suoi modesti difetti, l’hanno reso il compagno perfetto; probabilmente l’unico capace di starmi costantemente accanto e sostenermi, o perlomeno, l’unico che desiderassi.

Ed io, nonostante amassi stupire gli amici con un po’ di teatralità, quando – alla fine di ogni caso - rivelavo i miei processi deduttivi, non ho mai gradito la fama. Per questo, in diverse occasioni, chiesi al mio caro Watson di tenere solo per sé le nostre avventure e lui accettò.

Il dottore è sempre stato un uomo sentimentale, lo dimostra il tratto romanzesco con cui raccontava i nostri casi, che oscurava i miei metodi scientifici.

A causa di tutti questi motivi, quando si rimangiò la promessa di “appendere al chiodo gli strumenti del mestiere” e mi chiese nuovamente il permesso di narrare alcune nostre avventure, non riuscii a negarglielo.

Visto il modo in cui aveva accantonato la sua naturale discrezione, infatti, compresi subito e pienamente quanto fosse importante per lui. Scrivere lo aiutava a rivivere le emozioni del passato, a scrollarsi di dosso gli anni.

Davvero non riuscii ad evitare di concedere questo semplice diletto al mio caro Boswell.

 

 

Note finali: Probabilmente la maggior parte delle Sherlockiane lo sa già, ma dato che io sono nuova del fandom e sono dovuta andare su Google per scoprire il significato di “Boswell”, vi riporto qui un estratto di Wikipedia:

James Boswell, 9th Laird of Auchinleck (Edimburgo, 29 ottobre 1740 – 19 maggio 1795), è stato un legislatore, diarista, e scrittore scozzese. È conosciuto soprattutto per la sua biografia di Samuel Johnson pubblicata nel 1788. Il suo nome è passato nella lingua inglese ad indicare un fedele compagno ed osservatore (Boswell, Boswelliano, Boswellismo).

 

   
 
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