" Mi chiamo Nicholas
Patterson ed ho diciassette anni .
Sono stato un
mercenario in cerca di vendetta contro il proprio fratello , una belva
maledetta da un mago , l'amante della regina degli abissi e l'uomo che
ha lasciato morire la propria donna in mare .
Sono stato un pò troppe cose per avere solo diciassette anni
, ma la mia è stata una vita assai movimentata .
Pochi oltre a me
ricordano ancora qualcosa di ciò che accadde quel giorno ,
più precisamente il
quinto giorno senza notte , e ancora di meno chi fosse
Clara .
Molti degli esseri
umani la ricordano come l'eroina della fiaba che ha reso famoso Taddeus
Richardson , quello che anche ora chiamo fratello e che in quel mondo
non era più un ladro , ma uno scrittore di successo sposato
con una maestra delle elementari di nome Jillian .
Ed io invece non potevo considerarmi più
nè un mercenario , nè un uomo in cerca di un
posto nel mondo , solo un insulso studente in cerca di qualcosa che
ovviamente non c'era .
Proprio ora mi stavo
giusto aggirando con aria spaesata tra le viuzze di una cittadina
italiana della quale non mi ricordavo neanche il nome , ma nella quale
ero sicuro di trovare ciò che disperatamente attendevo da
anni .
Mi era rimasto
ancora un briciolo di magia appartenente a quel mondo fantastico che
mio fratello aveva descritto con sconcertante nitidezza, tanto che
molte volte mi ero perso nei miei ricordi , incappando sempre in quella
gracile figura che mi toglieva ogni volta il respiro .
Coloro i
quali ancora ricordano utilizzano quella magia ,
celandosi sotto il soprannome di cartomanti , indovini , maghi e
illusionisti che non vengono presi sul serio dato che in quel
mondo nessuno più credeva nel soprannaturale .
Quanto
erano ingenui .
Dopo che Clara
scomparve , io mi ritrovai seduto su un divano di
pelle nera , addormentato , con affianco mio padre , ed entrambi
ricordavamo tutto .
L'epoca che si era
venuta a creare in seguito al ricongiungimento delle metà
era molto diversa dalla mia e da quella di Clara .
Non vi erano
tecnologie eccessivamente avanzate , ma non eravamo di certo arretrati
, era un'epoca moderna ma non troppo , c'erano le auto certo , ma non
volanti .La
prima cosa che feci quando riaprì gli occhi fu correre verso
la spiaggia che riuscivo ad intravedere dalla finestra della sala , ma
quando sentì la sabbia strofinarsi sui miei piedi nudi
assieme alle onde del mare ebbi un magone .
Cosa credevo di fare
?
Il mare l'aveva portata via , non l'avrei più
rivista .
Fu in quel giorno
che decisi di viaggiare , alla ricerca di un indizio che
potesse in qualche modo ricondurmi alla mia piccola Clara , ed era
proprio quello che stavo facendo .
Avevo visitato molte
città .
Londra, Berlino , Tokyo , Parigi , ma non avevo trovato la
benchè minima traccia di lei.
Stavo perdendo le
speranze fino a quando , un giorno come un altro , un vecchio
indovino mi disse con un forte accento tedesco che se volevo davvero
trovare ciò che cercavo dovevo andare in Italia .
Ne avevo sentito
parlare dell'Italia , un luogo pieno di storia e magia , ed era stata
proprio la parola magia a farmi partire immediatamente per quella che
sarebbe stata la mia prossima destinazione .
Ben presto
capì , con mio grande disappunto, che le leggende
e le fiabe su quel paese erano talmente tante e tanto antiche che
faticai , e molto , a trovare qualcosa che facesse al caso mio .
Fu una vera e
propria fortuna quella nella quale incappai un giorno .
Mi trovavo come al
solito nella biblioteca di una delle tante città italiane
che avevo visitato , e per sbaglio mi cadde sulla testa un
enorme tomo che parlava di sirene .
L'argomento non mi
allettava , ma non appena collegai il mare a quelle creature cominciai
a sfogliare le pagine con crescente attenzione , trovando migliaia di
leggende che parlavano dell'incontro con quelle avvenenti donne per
metà pesce sulle coste della penisola .
Così
decisi di fare un tentativo , almeno ci avrei provato .
Ed ora mi trovavo a
scendere per una viuzza talmente ripida che rischiai di rompermi il
collo nel rotolare giù , ma riuscì comunque a
ritrovare un certo equilibrio .
Chissà se
questa volta sarei riuscito a trovarla , in fondo , quello
era il posto più magico del mondo , voleva pur dire qualcosa
no ?
Smisi di rimuginarci
sù quando rischiai di essere investito da una macchina data
la mia scarsa attenzione alla strada ,cosicchè fui costretto
a balzare sopra gli scalini di una casa per evitare l'incidente .
A parte il clacson e
una sonora maledizione in un dialetto a me sconosciuto
riuscì a cavarmela per un pelo .
Stavo diventando
davvero imprudente pensai stancamente .
Sospirai per lo
sconforto , aggiustando il pesante zaino nel quale conservavo qualche
tomo di leggende marine con un alzata di spalle , finchè non
intravidi il mio riflesso nella porta a vetri della casa .
Mi avrebbe
riconosciuto nel caso in cui l'avessi trovata ?
Si , mi dissi .
Ero sempre io .
I capelli erano di
un nero lucido , un pò diverso dal rosso, ma erano
dello stesso taglio che portavo allora .
I lineamenti erano
forse un pò meno virili , più adolescienziali
data la mia età .
Dopotutto , quando
le due metà si erano ricongiunte anche l'età
aveva subito dei cambiamenti radicali .
Il bambino e
l'adulto avevano dato spazio all'adolescente , e i pensieri
di uno erano diventati quelli dell'altro .
Avevo ricordi di mio
padre e mia madre , ma anche di quando tentai di fermare la folla
inferocita la notte in cui Clara scomparve .
Gli occhi erano
forse l'unica cosa che era rimasta uguale .
Erano di un azzurro
talmente chiaro da sfumare in un bianco pallido , ma simile a quello
che avevo nel mio mondo .
Tuttavia , del
nocciola erano rimaste alcune pagliuzze ambrate , nulla di
più .
Ero sempre io , Nicholas ed Alec, ero sempre stato io
.
Decisi di darmi una
mossa , era quasi il tramonto , e nel caso in cui non avessi
trovato nulla c'era un'altro treno che dovevo prendere per
risalire la penisola .
Continuai a
girovagare per le vie poco trafficate con passo pesante , perdendomi
qualche volta in quel dedalo di strade che sembravano non avere una
fine .
Sfiancato dalla
lunga camminata riuscì però a trovare un piccolo
vicolo dal quale sentivo provenire il ruomore di onde .
E quando imboccai
quell'ultima via , sgranai gli occhi nel ritrovarmi davanti ad una
grande distesa di acqua cristallina , arrossata dal sole che sfiorava
il suo profilo distante .
Ero finalmente
arrivato , eppure non potei gioire di quello spettacolo
poichè non vi era nessuna sirena , nessuna creatura marina
ad aspettarmi sulla costa .
Non c'era nessuno , solo io ed il mare .
La delusione fu tale
che sentì gli occhi pungere .
Basta , ero troppo stanco .
Non riuscivo
più a trovare la forza di sperare in un miracolo .
Lei non c'era
più , dovevo farmene una ragione , eppure dimenticarla o
accantonarla in un angolo della mia mente mi faceva soffrire .
L'avrei ferita se
mai avessi tentato di rimuoverla dal mio cuore , cosa assai impossibile
da fare .
Provai a trovare una
nota positiva in quell'ennesimo buco nell'acqua , la spiaggia era bella
, il sole basso e caldo , e l'acqua quasi immobile .
Avrei potuto
stendermi per un pò e racimolare un altro pò di
forza di volontà .
Mi trascinai come un
malato fin sulla spiaggia , lasciandomi cadere poco prima del
bagnosciuga .
Sorrisi .
Era bello dopotutto , non avevo fatto un viaggio a vuoto .
Caddi con un tonfo
sordo al suolo , scalciai via le sparpe e mi portai un braccio davanti
agli occhi per riposare .
Era rilassante , la
sabbia era calda e morbida , il rumore delle onde placido e
carezzevole, un vero e proprio paradiso .
Rilassai i muscoli
del viso fino ad allora contratti per la rabbia provata nel non trovare
alcunchè , e mi abbandonai a quella sensazione di
pace e tranquillità .
Mi ci voleva proprio
pensai con un sospiro .
Rimasi disteso per
un tempo imprecisato .
Un minuto ? Un ora ? Un giorno ? Non lo sapevo e sinceramente non mi
importava .
Dopo tanto tempo mi
sentivo rilassato , cosa che non succedeva dal mio risveglio dopo la
scomparsa di Clara , e ciò bastava a mostrare quanto poco
avessi riposato come si deve .
Perciò
fui piuttosto irritato di essere privato della picevole carezza del
tramonto da un ombra che mi sovrastò .
Che fosse
già calato il sole era sicuramente da escludere dato che
potevo percepire la luce fievole del tramonto sul braccio portato sopra
la mia testa , dunque qualcuno doveva essersi avvicinato .
Inoltre ,
sentivo lo sguardo curioso di qualcuno e la cosa mi stizzì
più del dovuto .
- Cacciati
dai piedi moccioso - sibilai con astio all'indirizzo dello sconosciuto
che non si mosse di un passo .
Voleva proprio farmi
arrabbiare ?
Non ero in vena nè di una rissa nè di
una lite , ma le mani cominciavano a prudermi e non potei che
desiderare di fracassare il muso dello scocciatore con un pugno .
- Ti ho detto di
sparire . E-va-po-ra - abbaiai con una tale acidità che mi
complimentai con me stesso ,ma mi pentì immediatamente del
mio gesto avventato quando udì una deliziosa risata
femminile sopra la mia testa prima che l'ombra si volatilizzasse .
Scattai a sedere con
il respiro mozzo , gli occhi sgranati per la sorpresa e il cuore che mi
pulsava dolorasamente nelle orecchie .
Quella risata io la
conoscevo .
L'avevo
già sentita .
Era quella di...
- Torna qui ! Per favore ! - urlai con il cuore in
gola , le orecchie cominciarono a fischiarmi e mi portai una mano alla
tempia per interrompere quel ronzio che mi rendeva meno lucido di
quanto invece avrei voluto essere .
Me l'ero immaginato
?
Forse si , o forse no.
Cominciai a
guardarmi intorno e sbiancai nel notare poco distante dal mio fianco le
impronte di piccoli piedi, sicuramente femminili .
Chi si era
avvicinato ?
Una ragazza del posto ?
Possibile , ma c'era qualcosa dentro di me che urlava il
contrario .
Era
lei , lei era tornata e io l'avevo cacciata via .
Mi presi la testa
tra le mani con disperazione ,strattondandomi i capelli con forza per
punire la mia impulsività mai così letale .
Era finita . Avevo
avuto la mia occasione e l'avevo persa per il mio stupido carattere
scontroso .
Ero davvero un
idiota .
- Stai
bene ?
Mi pietrificai quando udì la voce sottile e dolce di una
ragazza dietro le mie spalle , ancor di più quando mi
sembrò di riconoscere quella voce .
Che stessi
immaginando tutto ?
Scossi il capo,
sconfortato .
Ora avevo anche le allucinazioni .
Ma la risata che riudì non la stavo immaginando ,
nè il rumore di passi che si allontanavano .
Tornai in piedi
così velocemente che rischiai di cadere indietro quando fui
accecato dai fari di una macchina che aveva appena svoltato l'angolo e
che mi rendeva impossibile la visione della ragazza sconosciuta .
Mi massaggiai
debolmente le palpebre chiuse , prendendo una boccata d'aria che mi
riempì i polmoni di ossigeno .
Mi
sembrava di essere rimasto senza aria .
Azzardai ad aprire
un occhio e la prima cosa che notai fu un enorme paio di occhiali da
aviatore , poi una cascata di lucenti capelli castano chiaro e delle
labbra sottili e rosee piegate in un sorriso .
Strabuzzai gli occhi
, sconvolto , quando mi resi conto di quanto bella fosse quella ragazza
.
Bassina , dal fisico
esile ma provvisto di curve femminili deliziose ,il visino a cuore e
due grandi occhi grigi con alcuni riflessi...rosa?
Continuai a
squadrarla da capo a piedi , glissando sul vestitino verde bottiglia
che le cingeva dolcemente le esili spalle fino a stringersi poco sopra
il ginocchio .
Risalii dalle snelle
gambe pallide al piccolo seno , fino a sorpassare il lungo collo da
cigno e le labbra curvate in un sorriso divertito , finchè
non incrociai i suoi occhi grigi e dai riflessi davvero rosati .
Ero senza fiato ,
troppo sconvolto per parlare , e nella mia immobilità
sentì il cuore cominciare a battere così
ferocemente che mi sentii male .
La gemella di Clara
cominciò a giocherellare con una lunga ciocca turchese , che
poi fosse stata una coincidenza non lo sapevo , ma in quella ragazzina
che scoprì essere mia coetanea c'erano troppe coincidenze .
- Ci conosciamo ?
- chiese con una vocina delicata che per me fu simile ad una
vera e proprio fucilata .
Mi ero sbagliato ,
ero arriavato così vicino a riaverla ed invece scoprivo che
era solo una paesana che era identica all'originale .
Potevo essere
più sfortunato di così ?
Si , lo ero .
Perchè
sentì qualcosa nel mio petto spezzarsi di fronte a quel
fallimento che dettò categoricamente la mia fine .
La vidi avvicinarsi
con passo lento e fluido , proprio come il movimento di un onda ,
finchè non notai un piccolo luccichio sopra il tessuto
smeraldino dell'abito .
Un piccolo
cerchietto di metallo , sorretto da una cetenina
d'argento dondolava sul petto della sosia di Clara .
Indietreggiai
istintivamente , tanto che sentì le piccole onde lambirmi i
piedi , le gambe e i fianchi .
Mi
ero immerso nell'acqua .
E perchè
poi ?
Riemersi dai miei
pensieri quando vidi la ragazzina correre felice verso di me ,
gettandomi le braccia al collo , e fu allora che il ricordo di quel
piccolo cerchietto mi tornò in mente .
Il
mio bottone, il bottone che le avevo regalto a mò di fede
nuziale .
Non appena registrai
quel pensiero mi ritrovai a stringere come un disperato il piccolo
corpicino che sentivo ridere contro il mio petto .
Era
tornata . Era tornata da me finalmente .
Non era un sogno ,
l'avevo davvero ritrovata .
Continuai a
stringerla a me con una tale forza che per pochi secondi ebbi paura di
spezzarla , ma lei non si lamentò , anzi mi
abbracciò con lo stesso impeto .
Possibile che fosse
tutto un sogno ?
La scostai con
gentilezza , prendendole il viso a cuore tra le mie mani , e per poco
non ebbi un infarto .
Era lei , era lei .
- Clara -
sussurrai trasognato , accarezzandole con i pollici le guance
imporporate mentre sentivo il suo palmo sinistro posarsi sul
mio nell'accenno di una carezza .
-
Desiderio realizzato - trillò contenta con la sua
vocina vivace che poche volte avevo avuto la fortuna di ascoltare .
Desiderio realizzato
? Cosa ...
Un ricordo mi
assalì come un pugno in mezzo al petto , quello in cui
entrambi affondavamo tra i flutti marini e le sussurravo il mio unico
desiderio .
Era tornata grazie a
quello ? Possibile ?
Si
, era possibile . In fondo lei era la bambina dei desideri .
Le cercai le labbra
con una tale frenesia che sconvolsi me stesso e lei , ma il bisogno di
sentirla era bruciante .
Mi sembrò
perfino che il mare stesse gioendo per quell'incontro .
Perchè ,
per quanto mio fratello continuasse a ribadire che ormai le
metà si erano ricongiunte del tutto , io non mi ero mai
sentito completo .
Solo ora, con lei
tra le braccia , potevo finalmente affermare di essermi ricongiunto
alla mia metà .
Perchè
lei rimaneva sempre la bambina dei desideri , la donna che avevo amato
e che avrei amato per l'eternità .
Ed io rimanevo il
mercenario , il bambino che si era innamorato di un diamante con
l'anima .
Forse avrei dovuto
combattere ancora per tenerla al mio fianco .
Forse avrei dovuto
soffrire per restare accanto a lei .
Forse , ma quella
era un' altra storia .
Per il momento questo mi bastava . "
Fine
Ringrazio tutti
coloro che hanno seguito la storia , o che l'hanno solo letta . Un
ringraziamento particolare va a Laban che ha commentato i capitoli
spingendomi a continuare con il racconto , è la prima storia
originale che concludo e sono un pò triste .
Ammetto in anticipo che mi piacerebbe fare un continuo a
questa storia , in futuro , forse , non lo so , ma sarebbe una bella
idea .
Per il momento mi
accontento di questo .
Grazie davvero di
cuore a tutti .
Un caloroso
abbraccio , Gold eyes
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