Voldemort nel passato, Harry nel
futuro (cap29)
Minerva si era sempre ritenuta una
persona seria dalla mente acuta. Non si era mai smentita e non l'
avrebbe fatto nemmeno questa volta, dopotutto era una Malfoy.
L'aveva trovato. Dopo ricerche
insistenti finalmente l' aveva trovato, il modo per poter comunicare
con i compagni.
Camminava sotto il portico che dava al
giardino interno del castello; teneva tra le braccia un libro fine
dall' aspetto delicato e l' euforia si rifletteva nel brillo dei suoi
occhi.
"Minerva!" la voce di Artemìs
la raggiunse prima della sua proprietaria. La ragazza bionda si volse
verso quella che secondo i terzi doveva essere sua sorella gemella.
Silente poteva inventarsi una copertura migliore. Da qualsiasi punto
le si guardasse non non si assomigliavano in nessun modo.
"Artemìs, cercavo proprio
te" disse la bionda e guardò dietro alla sorella
"Dov' è Marcus? Riguarda anche lui"
"E' dal Preside," disse
Artemìs un po' col fiatone prendendo Minerva per un braccio e
senza nemmeno riprendere fiato si avviò verso le scale che
portavano al gargoyle di pietra a guardia dell' ufficio del Preside.
"Ma- Artemìs che stai
facendo?" esclamò la Gran Sacerdotessa in borghese.
"Presto Minni devi venire - ti ho
cercata per tutto il castello, ho persino chiesto aiuto a Mirtilla
Malcontenta" Artemìs represse un brivido "Mai più!
Non voglio vedere mai più quella fantasma finché
campo!"
"Hai chiesto aiuto a Mirtilla?"
Minerva quasi non ci credeva, poi, immaginandosi la scena nascose un
sorriso nascente con il libro che portava con la mano sinistra, dato
che la destra era nella morsa ferrea di Artemìs.
La prima volta che Mirtilla Malcontenta
aveva visto Artemìs l' aveva scambiata per niente popodimeno
che.... Harry. Certo che ce ne voleva per fare un errore simile.
Mirtilla dopo lo schock iniziale aveva praticamente cominciato a
riversare la sua ovvia infatuazione per Harry su Artemìs. La
povera amazzone aveva dovuto attaccarsi a Marcus in modo
particolarmente divertente, dal punto di vista di Minerva, finchè
Mirtilla non si era rassegnata ad un semplice amore platonico.
Minerva era sicura che non appena Harry Potter sarebbe tornato
avrebbe avuto il suo bel da fare per evitare il fantasma dei
gabinetti.
Artemìs si rese conto del
divertimento della sua gemella e si scurì ulteriormente
"Non è divertente!"
Minerva alzò un sopraccigliò
divertita, ma la sua espressione cambiò con la velocità
di un battito quando vide dove stavano effettivamente andando.
"Perchè Silente ci chiama?
E' successo qualcosa?"
Artemìs annuì
grave. "Marcus è già lì. Sembra che
Voldemort abbia attacco di nuovo. Pare abbia percepito l' assenza
di Harry tramite quello strane legame che li lega. Anche se non ho
ancora capito perché ha chiamato noi"
Arrivate davanti al gargoyle di pietra
pronunciarono la parola d' ordine, salirono la scala a chiocciola e
entrarono nell' ufficio del Preside.
Marcus era ad un angolo accarezzando
distrattamente la fenice Fanny. Appena entrarono si affiancò
ad Artemìs e Minerva.
Albus Silente entrò subito dopo
seguito dalla proffessoressa McGranitt e dal professor Piton, che si
misero ai fianchi del Preside dall' altra parte della scrivania
rispetto ai ragazzi.
"Prego sedetevi" disse
Silente sedendosi e indicando le sedie davanti alla scrivania. I
ragazzi presero posto senza fiatare.
"Silente, resto dell' opinione che
non dovremmo-" cominciò la McGranitt, ma Silente la
interruppe con la mano. "Minerva, sono convinto che desiderano
sapere che le cose sono diventate più rischiose del previsto"
disse il vecchio uomo senza distogliere lo sguardo dai tre giovani
davanti a sé.
I tre guardavano i due professori ai
lati del Preside senza espressione, non sicuri di cosa pensare della
situazione. Silente venne loro incontro "Non preoccupatevi,
sanno già della vostra particolare situazione, anche se è
sempre buona educazione presentarsi" disse con il solito
scintilliò neglio occhi azzurri.
"Se sanno già della nostra
situazione non è insensato presentarsi di nuovo?" chiese
Marcus educatamente, era una cosa stupida presentarsi a persona che
già ti conoscono.
Silente sorrise bonario "Ho
lasciato questa parte per adesso, l' ho ritenuto più
opportuno."
L' alunno Tassorosso lo guardò e
poi alzò le spalle "Marcus Bellasorte" e qui niente
di nuovo dato che era il suo vero nome.
Fu la volta della ragazza accanto a lui
"Artemìs Isabell Potter, Regine delle Amazzoni" alla
sola pronuncia del nome 'Potter' si era potuto vedere una reazione
naturale di disgusto dipinta negli occhi di Piton. Peccato, Artemìs
era brava in pozioni ed era l' unica studente Grifondoro a cui Piton
non aveva ancora tolto punti, con questa rivelazione probabilmente
era finito il suo periodo d'oro con il professore di pozioni.
"Minerva Malfoy, Gran
Sacerdotessa" disse la supposta gemella Twister.
E con questo il colpo di grazia era
stato dato alla McGranitt che, non si sa come, aveva preso in
simpatia Minerva e più di una volta avevano fatto lunghe
chiaccerate sui metodi di Trasfigurazione. La professoressa
nonostante fosse rimasta shokkata, si era velocemente ripresa, ma si
capiva chiaramente che si sentiva tradita. Minerva lo notò
"Professoressa-" provò a dire, ma fu interrota dall'
adulta "Non adesso signorina Malfoy, ascolti quello che ha dire
il Preside" e si velse verso l' interpellato.
Silente si dispiaceva, sapeva che la
rivelazione dei loro veri nomi avrebbe portato di nuovo a galla certi
pregiudizzi da parte dei professori, ma questo avrebbe fatto capire
-e aprire gli occhi - che il nome non è tutto, sperava che il
professor Piton e la professoressa McGranitt capissero e non
cambiassero la loro attitudine nei confronti dei loro studenti. Fanny
si avvicinò al suo padrone cantando leggera la sua canzone.
Finalmente si decise a parlare.
"Per essere chiaro vi dirò
subito che Voldemort si è di nuovo mosso, e temo che abbia
percepito la strana assenza di Harry nel loro legame. Speravo che l'
Occlumanzia praticata da Harry gli avrebbe causato più
problemi per percepirne la mancanza, ma a quanto pare non è
stato sufficiente." fece una pausa e accarezzò assente il
magico uccello rosso-dorato.
"Non capisco cosa possiamo
centrare noi?" chiese Marcus; veramente non capiva il punto
della situazione. Il problema era che Voldemort aveva capito che
Harry non era più presente nel loro legame... e allora?
"Dove ha attaccato Voldemort?"
chiese Artemìs per curiosità, non sapeva perchè
ma le sembrava un particolare importante.
"Una cittadella a sud dell'
Irlanda, molto piccola; in verità un paesino" disse la
Professoressa McGranitt, la voce il più possibile controllata.
Artemìs alzò un
sopracciglio in un modo che ricordava troppo il cipiglio Malfoy
quando Minerva trovava qualcosa strano.
'E allora questo cosa c' entra con
noi?' stava per dire Artemìs quando capì. Oh-oh, se era
come pensava erano problemi veramente, veramente seri. Aprì
la bocca sperando che i suoi dubbi venissero tolti quando Minerva,
che aveva fissato Silente finché il vecchio mago non le aveva
annuito gravemente, cominciò a parlare con voce chiara "No,
oh no, no, non esiste." disse alzandosi in piedi (il libro che
fino allora le era in grembo scivolò rovinosamente a terra) e
appoggiando le mani sulla scrivania del preside mentre la sua voce
cresceva d' intensità "Come è venuto a saperlo?
Non aveva detto che il legame tra lui e Harry era interrotto? O forse
c' è una spia a Hogwarts? Come. Fa. Ha. Saperlo? Ci aveva
assicurato la completa sicurezza di questo posto, o devo pensare che
le dicerie sulla illusoria inespugnabilità di Hogwarts siano
vere?"
Perfino Artemìs e Marcus, che
erano rimasti entrambi con la parola in bocca la guardarono allibiti.
Quando la Grande Sacerdotessa si arabbiava era meglio portarsi a
distanza di sicurezza; più o meno il più lontano
possibile.
"Signorina Malfoy si sieda."
disse Piton secco. E fissò l' alunna finchè non si
sedette, rigida come un busto dalla rabbia.
"Come ha capito la signorina
Malfoy, Voldemort ha attaccato quella che in futuro dovrebbe
diventare la nuova capitale del Regno Unito. Non sappiamo se ha agito
per caso o intenzionalmente, ma posso assicurarvi che il legame tra
Harry e Voldemort se non momentaneamente estinto e considerevolmente
diminuito-"
"Questo vuol dire che Voldemort
può entrare nella mente di Harry mentre è nel futuro?"
interruppe Artemìs e si prese uno sguardo di rimprovero da
parte della sua Capo Casa.
"Lo credo poco probabile,"
rispose Silente "il tempo è una distanza difficilmente
calcolabile, e l' Occlumenzia praticata da Harry renderebbe l'atto
ancora più difficile. Perché ciò avvenga ci
sarebbe bisogno di una situazione di volontà accordanti da
entrambe le parti"
"Se Potter non si è
comportato come suo solito non dovremmo avere questo problema"
disse Piton con il suo solito tono e calcando volutamente ogni
singola parola.
"Quel ragazzo sembra attirare i
guai come le mosche il miele" disse la McGranitt cercando di
difendere il Griffondoro.
"Più che attirare i guai se
li va sconsideratemente a cercare" ribatté il professore
di Pozioni.
Marcus, che fino a quel momento aveva
asistito zitto alla scena fece uno strano suono con la bocca che
poteva facilmente sembrare un tentativo di camuffare una risata
nascente.
I due professori smisero immadiatamente
la loro guerra di battute e guardarono il ragazzo seduto dall'
altra parte della scrivania.
"Cos' è che trova così
esilarante signor Bellasorte?" chiese Piton con lo stesso tono
di sempre.
"Particolarmente niente,
professore" disse Marcus, cercando disperatamente di non
sorridere nemmeno "ma mi siete sembrate esattamente uguali agli
studenti che tanto vi creano problemi".
Piton aveva la risposta sulla lingua
quandi Silente si alzò, nello sguardo la stessa gravezza di
prima, riportà la serietà nella stanza. Marcus non ebbe
più nessun problema a non ridere. Il vecchio mago disse
"Purtroppo date le circostanze devo chiedervi di metterci in
contatto con i vostri compagni appena trovato il modo. Ormai questa
guerra non riguarda più solo noi e questo tempo"
Non ci credo, c' è lo fatta,
davvero! Finalmente sono riuscita ad arrivare ad uno dei punti più
complicati della storia. Ora resta solo un problema la tanto agognata
comunicazione tra i due tempi diversi. Giuro che mi ci metterò
d' impegno per tirare fuori qualcosa di bello, ho già in mente
un paio di idee che ho sparpagliato per i capitoli... chissà
chi di voi l' ha capito, è troppo ovvio ^^.
Ditemi cosa ve ne pare di questa
discussione tra i professori e gli alunni, sinceramente ho sempre
trovato un po' infantile la faida tra Piton e la McGranitt nei
confronti non solo di Harry ma anche sulle loro Case in generale.
Rigrazio per i commenti a: giodan
grazie per il commento e sì è l' inizio del miracolo.
CIAO ALLA PROSSIMA!!
Hepona
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