i
I miracoli non esistono
Sousuke accarezzò goffamente
la testa della ragazza davanti a sé ,con una voce che era poco più di un
sussurro il ragazzo disse: << Kaname.
>>
Era la prima volta che usava
il suo nome di battesimo,che buffo … che cosa credeva?Che soltanto la sua
misera voce sarebbe stata in grado di risvegliarla?Molto presuntuoso da parte
sua.
Gli occhi della ragazza erano
spalancati spenti, lontani da essere quegli occhi luminosi che aveva conosciuto e amato.
Se non fosse stato per questo
,sarebbe sembrata addirittura addormentata .
Quegli occhi spalancati da
morta indicavano che quello non era un coma,era qualche diavoleria psicologica
dei whispered .
Anche il colonnello era nelle
stesse condizioni.
Sagara sfiorò le guance della
ragazza,la pelle era freddissima.
<< Ancora niente? >>
Kurz era sulla soglia della
porta,il ragazzo non era un tipo educato ma data la situazione, aspettò un
cenno o uno sguardo del ex-soldato perfetto della Mithril, alla fine entrò.
<< Niente. >> Sousuke tornò ad osservare Kaname,Kurz
appoggiò una mano sulla spalla del ragazzo,un gesto che significa ti sono
vicino.
Kurz studiò il viso della
ragazza,gli sembrava impossibile che fosse l’energetica studentessa che
aveva conosciuto,era ancora intento ad
fare le sue considerazioni che una smorfia di dolore passò improvvisamente sul
suo viso.
Kurz non era messo bene,l’ultima
sua battaglia era stata con il suo maestro di tiro: ne era uscito più morto che
vivo,aveva ancora difficoltà a camminare a lungo o a stare troppo tempo all’in
piedi.
Sousuke cedette il suo posto
al quasi invalido di guerra.
Il biondo per ringraziarlo
tentò di far sorridere l’imbronciato sergente,anche se anche in condizioni
tranquille non ci riusciva.: << L’età
sai … sto incominciando a diventare vecchio. >> Kurz si stiracchiò la schiena per dare credito
con il suo gesto le sue parole.
Sousuke non sorrise,accennò
con la testa un gesto d’assenso.
La stanza rimase in silenzio.
Kurz mosse il piede
nervosamente,nonostante gli occhi spalancati di Kaname che facevano un po’
paura,la ragazza comunque restava bellissima con quei capelli dispersi sul
cuscino assomigliava a una sirena.
Kurz si voltò a guardare il
ragazzo,due occhiaie profonde indicavano che non dormiva da un po’: << Sei fortunato. Sai che giorno è? >>
La risposta del sergente fu negativa.
<< Oggi è il 31 dicembre. Lo sai chi fa sesso
l’ultimo giorno dell’anno lo fa per tutto l’anno. >> Kurz sorrise maliziosamente.
Sousuke dall’altra parte ci
mise un attimo a capite e borbottò un irritato: << Cosa centra? >>
Kurz smise di sorridere, in
fondo in fondo non era momento di
battute cretine.
<< Ehi Ehi
stavo solo scherzando! >> il maniaco
cercò il momento giusto per dire cosa voleva in realtà esprimere.
<< Lo sai cosa altro si dice? Che il 31 è il
giorno in cui succedono i miracoli. >>
Sagara non aveva mai sentito
qualcosa di simile: << Dove ti sei informato di ciò? >>
Il biondo ridacchiò,era molto
buffo da vedere il suo amico in quell’atteggiamento inutilmente serio.
<< Chi lo sa? >> Kurz si rialzò e andò verso la sua cabina,era
stanco,l’ultima battagliava l’aveva duramente segnato.
Il sergente rimase tutta la
notte a stringere la mano di Kaname e a pensare alle parole del suo amico,era
evidente che aveva detto una frase senza fondamento. Perché nel giorno 31
dovevano succedere i miracoli?Lui non credeva ai miracoli,anche se forse uno
l’aveva vissuto.
Kaname era morta e rinata nel
giro di pochi minuti sotto i suoi occhi increduli a Hong Kong. I
miracoli non esistono o perlomeno non si ripetono.
Kaname vagava.
Tutto ciò che le era intorno sembrava un nebbia blu
stranamente calda,non c’era la minima traccia di luce nel posto dove era.
Ma proprio quello era il punto dove era?
Kaname non era spaventata,era stanca,da quanto tempo stava
vagando per cercare una via d’uscita?
Il realtà non era proprio vero che non sapeva dove era,una
vaga idea l’aveva.
Quello era stato l’unico modo per salvare la sua anima dal
suo sussurro di whispered:rifugiarsi in un piccolo angolo del suo inconscio.
Kaname era sicura però che il sussurro aveva preso il
possesso del suo corpo e non sapeva nulla di che cosa avesse fatto.
La whispered di sedette nel nulla.
E se ho fatto del male alle persone che amo? E se sono
morte?
Forse non valeva neanche la pena di trovare una via
d’uscita.
La nebbia l’abbracciava dolcemente,come un invito a rimanere
per sempre lì.
- Kaname -
La ragazza si voltò e si guardò intorno,un suono così
lontano da sembrare irreale.
Kaname si rialzò,la nebbia si spostò al suo gesto?
E’ Vivo?Sousuke sei vivo?
Se la voce di Sousuke riusciva a raggiungere quel posto
significava che c’era una via d’uscita …
<< Sousuke!Tessa si è risvegliata! >> Mao corse ad abbracciare il sergente,erano le
3.30 del mattino.
Con quella notizia nacque una piccola speranza nel cuore del
ragazzo.
Kaname aveva ancora
gli occhi spalancati,privi di luce.
Il sergente si angosciò ma cercò di contenersi mentre Mao
capiva che doveva trattenere l’entusiasmo.
Mao si avviò alla finestra della stanza e aprì le tende: << Un po’ d’ aria le farà bene. >>
Sousuke lanciò uno sguardo alla donna e lei capì che il
sergente voleva rimanere solo.
Kaname sentiva pietrificate le gambe,guardò l’uscita davanti
a sé,diventava sempre di difficile raggiungerla, man mano che si avvicinava il suo
passo diventava sempre più pesante e lento da essere un impiccio.
Kaname si asciugò per un attimo gli occhi,stava piangendo ma
il suo sguardo era determinato.
Quel luogo era il suo inconscio:non si sarebbe fatta
sconfiggere da se stessa,non dopo aver combattuto milioni di volte contro il
suo maligno sussurro da whispered .
<< Sousuke
aspettami. >> la sua voce sembrava
un lamento di un animale ferito ma …
Sousuke aprì lentamente gli occhi si era concesso un paio di
minuti di riposo,guardò il suo orologio:segnava le 6.43
Era il primo giorno dell’anno.
I miracoli non esistono.
La mano di Kaname debolmente strinse quella del sergente.
Sousuke vide soltanto gli occhi della sua amata riaccendersi
della luce della vita.
I raggi dell’alba colpirono ,per un attimo, il viso di
Kaname e per un attimo Sousuke credete di aver avuto per un momento un
‘allucinazione.
<< Sou… su.. ke >> la voce era debole ma era della sua Kaname.
<< Chidori. >> nonostante che tutta la notte il
sergente l’aveva chiamata con il suo nome,era tornato al suo forzato e
superfluo formalismo.
Kaname sorrise e vide l’alba bellissima davanti a sé.
L’anno prossimo osserveremmo l’alba insieme come dei bravi
giapponesi.
Faceva freddo,era l’anno successivo al ritrovamento di
Kaname.
La ragazza strinse la mano di Sousuke con maggior forza,ormai
non avevano più lo stesso imbarazzo della prima volta che si erano tenuti per
mano.
<< Sousuke!Da qui si vede bene! >> i due
fidanzati si sedettero sulla panchina del piazzale panoramico per assistere
all’arrivo dell’anno nuovo.
La ragazza si appoggiò sulla spalla di Sousuke,che un
pochino si imbarazzò …
La luce piano piano si fece spazio nel buio,proprio come
aveva fatto Kaname l’anno prima per tornare in vita,i due ragazzi si tennero
per mano per tutto il tempo dell’alba e si baciarono.
Erano insieme e questo era ciò che importava.
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