8. Nine years later
“No!
Frena, frena!”. La macchina si ferma di botto e io mi
accascio su sedile. “Ma sei scemo?!” esclamo.
“Avevo tutto sotto controllo” mi rimbecca lui
picchiando le mani sul volante.
“Sotto controllo non vuol dire stare a due centimetri dal
palo della luce”.
“Sono molti di più che due centimetri”
dice Jonathan allungando il collo fuori dal finestrino.
“Spostati, guido io” dico togliendomi la cintura di
sicurezza. “Il giorno che imparerai a guidare non ci
sarò io su quella macchina”. Esco
dall’auto e lo sento sbuffare. Quando apro la portiera del
guidatore lui si arpiona al volante.
“Dai ancora un giro. Solo uno!” dice, cercando di
restare seduto, ma io lo prendo per un braccio e lo alzo.
“Papà!” esclama lui contrariato.
Tornando a casa mi viene in mente di come gli avevo insegnato ad andare
in bici. Era stato molto più facile della macchina!
Quella mattina presto, dopo che Dana se n’era andata, ero
rimasto tutto il giorno a fissare con sguardo piatto il pavimento. Allo
squillo del telefono ero sobbalzato. Avevo la tentazione di non
rispondere e di rimanere ancora un po’ in autocommiserazione
con me stesso. Però per fortuna risposi e,
dall’altra parte della cornetta, c’era Johnny.
Non ricordo esattamente come andarono le trattative, ma per un paio di
anni io e Dana ci scambiammo Jonathan come se fosse una specie di
merce. Poi abbiamo iniziato a vederci di nuovo senza alcun pericolo,
anche perché Dana pochi anni dopo si era sposata.
La sera in cui Dana diede la notizia del fidanzamento a Johnny lui mi
chiamò e mi chiese di andare a prenderlo. Aveva tredici
anni. Passammo una notte intera a mangiare schifezze e parlare di
niente. Voleva solo un periodo di tregua da tutti i cambiamenti
repentini che stavano avvenendo nella sua vita, e aveva scelto di
venire da me. Ero felice per quello.
“Scendi, arrivo subito” dico quando, verso le
dieci, ci fermiamo davanti al locale. Parcheggio l’auto e
raggiungo Taylor, Jackson, Nikki, Kris e Kim, la mia fidanzata.
Più Michael, il ragazzo di Kris più o meno da
quando sono nati (credo che siano destinati a stare assieme), e la
fidanzata di Taylor.
Nulla è cambiato troppo da quella sera di quando Johnny
aveva sette anni. Ancora stretti attorno al tavolo, ancora a dire a
Jonathan che non posso comprargli gli alcolici perché ha
ancora sedici anni. E ancora, ad un tratto si alza senza preavviso e se
ne va.
“Vai a corrompere la cameriera?” chiede Kim. Lui,
senza degnarla di risposta, continua per la sua strada. Siccome
è passato un po’ di tempo e non torna mi volto a
vedere che fa.
“Ma … !” esclamo quando lo vedo assieme
ad un ragazza a chiacchierare. Tutti si voltano a guardare ma in quel
momento Johnny si alza e viene verso di noi assieme alla ragazza.
“Sei tornato” gli dico scoccando
un’occhiata a lei. E’ molto graziosa, deve avere un
anno più di lui, forse.
“Si, ma non t’illudere non resto per molto. Questa
è Genevièv” dice indicando la ragazza.
Lei ci saluta cortesemente tutti quanti sorridendo. “Me la
presti la macchina?” chiede poi Johnny speranzoso.
“Scherzi? Nemmeno se non fosse la mia” dico.
“Per favore … pa!” esclama.
“Non andare mai in macchina con lui”. E’
giusto avvisare la sua ragazza, deve sapere a cosa va incontro. Lei
sorride e Jonathan, per fortuna, desiste nel suo intento.
Li osservo mentre escono dal locale chiacchierando e improvvisamente mi
ricordo di avere ancora in tasca le chiavi di casa di Johnny. Mi alzo e
corro verso di lui. “Johnny!” lo chiamo.
Si volta. “Hai deciso di darmi le chiavi?” chiede
speranzoso.
“Si, quelle di casa” dico passandogliele.
“Sempre meglio che niente” dice lui stringendosi
nelle spalle.
“Hey … vieni qui” dico prendendolo per
le spalle e chinandomi su di lui. “Tu … hai
già fatto il discorso che ti sto per fare con tua madre,
vero?” chiedo. “Di quando stai con una ragazza, e
sai, magari l’atmosfera si fa …”.
“Co … no! Cioè, si! Lasciami in pace,
so cosa fare!” esclama diventando tutto rosso.
“Sai anche cosa non fare, vero?”.
“Si, si. Calmo, e non parlare più di certe cose
con me” dice mettendosi il cappuccio sulla testa.
“Ci vediamo a casa. Credo che arriverò alla tua
stessa ora, più o meno”.
“Ok, ciao” gli dico. Sto già tornando
dentro quando Jonathan mi chiama.
“Hey guarda cos’ho trovato l’altro
giorno” mi fa mostrandomi una cosa.
“Che cos’è?” chiedo
avvicinandomi.
“E’ il calendario che mi avevi regalato un sacco di
tempo fa”.
“Ma va! Fa vedere” dico prendendolo in mano.
“Però dopo un po’ hai smesso di segnare
i giorni”.
“Si, credo di aver smesso quando hai cominciato a starmi
simpatico, o quando ho capito che eri mio padre. Non ci voleva poi
molto” dice ghignando. “Ciao pa!”.
Si volta e corre verso Genevièv. Quando la raggiunge si
prendono per mano e incominciano a camminare. Li guardo un secondo
finché Kim non esce a vedere dove sono finito.
“E’ grande, eh?” mi chiede.
“Pure troppo” rispondo, mettendomi le mani in
tasca. Kim mi abbraccia e mi dà un bacio sulla guancia.
“Non si può fermare il tempo. E poi scusa,
vorresti negargli tutte le belle cose che gli possono capitare
crescendo?”.
“Assolutamente no. Credo che lui sia una delle cose
più belle che mi siano mai capitate”.
“Ecco … a proposito di questo” fa Kim
grattandosi una guancia, “Penso che fra un po’ ne
capiterà un’altra” dice a mezza voce
posandosi una mano sul ventre.
“Che cosa?!” esclamo terrorizzato.
Fine
Questa fan fiction non
è stata scritta a fini di lucro ma per puro divertimento.
Non conosco Robert Pattinson e lui non ha dato
l’autorizzazione per questa storia. Qualsiasi analogia con
fatti realmente accaduti e persone reali (scomparse o in vita)
è assolutamente casuale.
E... fine. Lo so, lo so, mi
vorrete fucilare. E avete anche tutte le ragioni per farlo, vi capisco.
Mi fucilerei da sola, è stato un ritardo imperdonabile. Non
so davvero cosa mi è preso: avevo tempo, avevo la storia...
ma mi mancava proprio la voglia ._. Eh, ormai è andata.
Spero che il capitolo, e la storia in generale, vi sia piaciuta. Devo
ammettere di esseremi particolarmente affezionata a questo racconto,
forse per la tematica, forse per i personaggi, non saprei...
Passo alle (ultime) recensioni:
_Miss_: grazie mille per i complimenti e le recensioni che hai scritto!
^^ Mi scuso ancora per questo ritardo, comunque sono felice di sapere
che la storia ti sia piaciuta. Ciao! :)
romina75: grazie mille per la recensione ^^ Mi ha fatto molto piacere
leggerla, soprattutto perchè sono d'accordo con te su molte
cose. I personaggi come Dana sono complicati da trattare, e per il loro
carattere, se fossero veri, sarebbero continuamente giudicati dalla
gente, quindi sono felice che, in qualche modo, 'giustifichi' il suo
modo di fare. Non dico sia corretto, ma lo si può
comprendere. Già dall'inizio pensavo che Dana e Robert non
sarebbero tornati assieme, semplicemente perchè non si amano
più, e sono persone con un po' di testa che non vogliono
ferire il loro bambino per scopi puramente egoistici. Comunque, grazie
per le tue recensioni, sono state davvero utili, sia per capire che ero
sulla buona strada nei sentimenti e nelle azioni dei personaggi, sia
per vedere la faccenda da un diverso punto di vista. ^^ Grazie, mille!
Enris: ciao! Grazie per i complimenti. Sono felice che il titolo, alla
fine, sia stato notato. Penso che sia una domanda che un po' tutti si
fanno, prima o poi: 'chi sono io?' E soprattutto in momenti della vita
particolarmente difficili, quando si subiscono tanti cambiamenti, si
cresce e si impara. E' proprio questo il cambiamento che volevo subisse
Robert, sono felice che tu l'abbia notato :) Grazie mille per aver
recensito, ciao! ^^
Morneeng Yeah: wow grazie mille per i complimenti! ^^ Spero che la
storia ti sia piaciuta fino alla fine, io credo che sia un finale che
lascia spazio a molta fantasia. Si capisce che Robert e suo figlio
hanno un buon rapporto, a volte litigano, ma sono sereni, e penso che
questa sia la cosa più importante. Insomma, il classico
lieto fine (ma a me piacciono così tanto <3) XD Be'
grazie ancora per la recensione, ciao! :)
Channy: eccomi di ritorno! Lo so, mi sono fatta aspettare, ma spero con
questo ultimo capitolo di farmi perdonare. Sono felice che la storia ti
piaccia, e capisco come mai tanta ostilità verso Dana (se
non l'avessi inventata io starebbe antipatica anche a me! XD) Grazie
mille per aver recensito, ciao ciao ^^
Allora, premettendo che, lo so, questo sarà un discorso da
vera mediocre che non ha postato in tempo, ma voglio lo stesso
ringraziarvi dal profondo del cuore. Sia che abbiate soltanto letto,
che abbiate recensito, che abbiate solo dato un'occhiata veloce alla
storia, ma vi sono davvero grata. Questa è una delle storie
cui sono più legata, e sapere che anche a qualcun'altro
è piaciuta, è davvero una grossa soddisfazione.
Scalda il cuore, ecco...
Non sono parole prese a caso, sono davvero felice di aver postato
questa fic, e di averla condivisa con voi. Siete stati tutti molto
gentili a leggere e persino a recensire! ^^ Quindi...
Grazie mille
da
Patty
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