Eccomi finalmente con l’epilogo…anche se in realtà
più che un epilogo è un capitolo conclusivo…
Mi scuso nuovamente con tutti voi
per il ritardo…spero mi perdonerete.
Ora basta chiacchiere vi lascio
alla lettura sperando che mi facciate sapere la vostra opinione.
Il capitolo
non è betato. Scusate gli errori di
grammatica/ortografia.
Ice Heart
Capitolo conclusivo - vita
[Occhi, guardatela un'ultima volta,
braccia, stringetela nell'ultimo abbraccio,
o labbra, voi, porta del respiro,
con un bacio puro suggellate un patto
senza tempo con la morte
che porta via ogni cosa]
William Shakespeare
~
- Ho
la sensazione di aver dato tutta la mia anima a qualcuno che la usa come se
fosse un fiore da mettere all'occhiello, una piccola decorazione per
gratificare la sua vanità, un ornamento per un giorno d'estate…continua tu –
-
Ehm? – mi
risponde distratta alzando gli occhi dal volumetto
sgualcito. Una delle mie prime copie de “il ritratto di Dorian
Gray” di Oscar Wilde.
Non
ha seguito una parola di quello che ho appena letto. È distratta, stranamente.
Le
lancio uno sguardo eloquente e lei, in tutta risposta, sbuffa contrariata.
-
Scusa se non ho avuto l’onore di sconoscere Wilde
di persona… - mi
lancia una frecciatina e si alza repentina dal letto.
-
Non è divertente –
Sono
passati esattamente due mesi e cinque giorni dal giorno della confessione
riguardo la mia vera natura. Nei giorni successivi ho
risposto a tutti i suoi dubbi, a tutte le sue domande e poi la questione si è
definitivamente chiusa.
Non più un cenno, neanche il ben che minimo riferimento
all’argomento.
Niente.
È
tutto tornato alla normalità, se così possiamo definirla.
Andava
bene. Insomma, non mi sono mai sentito così bene durante la mia lunga
esistenza. Non mi sono mai sentito così umano.
Quando
sono con lei non devo fingere d’essere quello che non sono.
Sono semplicemente me stesso: un vampiro centenario
innamorato pazzo di una stupida ragazzina.
Certo,
il richiamo del suo sangue è sempre presente e costantemente mi stuzzica. Ma ormai sono talmente assuefatto dal suo aroma che, se non
lo sentissi – anche solo per qualche ora -, ne sentirei di sicuro la mancanza.
Io
innamorato?
Se me
lo avessero detto qualche anno fa sicuramente sarei
scoppiato a ridere e avrei continuato per giorni senza mai fermarmi.
È
così strana la vita…
E la
mia vita ora è lei.
Mi
basta sentirla vicina, godere di ogni singolo respiro,
accarezzarle i capelli mentre dorme…
Adoro
osservare le impercettibili espressioni sul suo viso; ho imparato a studiarle
per cogliere i suoi pensieri.
Adoro
quando mi sorride imbarazzata e una piccola fossetta irresistibile le si forma sulla guancia.
Amo
quando è gelosa degli sguardi adulatori delle altre, lo si
vede lontano un miglio, nonostante lei non voglia ammetterlo mai.
Mi
sembra come se il mio cuore torni a battere ogni volta che mi guarda con quegli
occhi color cioccolato che parlano da soli.
Sono
così felice di starle accanto giorno dopo giorno.
Ma oggi
sembra strana. Ha un viso triste, indecifrabile...
Non
ne capisco proprio il motivo. Forse si è stancata della mia continua presenza?
Ho paura che sia questo.
Il
tonfo di un libro che viene chiuso mi riporta alla
realtà.
-
Che stai facendo? – raccolgo il libro
contrariato.
-
Domani c’è il compito – Le ricordo. Manca poco al diploma e non voglio che il suo rendimento
cali.
Ancora
non lo sa, ma ho già presentato domanda a nome suo per le migliori Università.
-
A che serve studiare quando c’è il mio compagno che mi suggerisce
tutto ?? –
-
Sbagliato! – Le sorrido come sono solito fare, sghembo.
-
Si dia il caso che domani Alice abbia previsto sole per tutta la
giornata… –
Ovviamente
sto mentendo, non voglio che si adagi troppo sugli allori.
-
Nooo - si porta entrambe le mani nei capelli con fare disperato.
Ha
una faccia troppo buffa e non riesco a trattenere una risata.
Svogliatamente
riapre il libro ad una pagina qualsiasi e, nonostante il suo sguardo sia fisso
sul foglio, sono sicuro che non stia leggendo. Sembra più immersa nei suoi
pensieri. Pensieri, che purtroppo non riesco ancora a
sentire.
-
Isabella – Sposto il libro con una mano per guardarla dritto negli occhi.
-
Devi dirmi qualcosa? – non posso più aspettare, devo sapere cosa la turba e,
soprattutto, devo sapere se quel qualcosa sono io.
-
Che ne dici di fare due passi ? - Chiede con voce piatta e spenta, lanciando
cadere il libro ai piedi del letto.
Rimango completamente paralizzato, una pietra ha certamente più
espressività di me in questo momento. Non ho mai sentito quel tono nella sua voce.
Mi
volto ad osservare attraverso la finestra della sua camera: il cielo è nuvoloso
e i raggi solari non raggiungono il suolo. Posso uscire senza problemi.
-
D’accordo – sospiro alzandomi mollemente dal letto.
In
silenzio, l’uno affianco all’altro, continuiamo a
camminare lungo il sentiero che porta nel bosco.
Le
afferro una mano e le sue dita si intrecciano
automaticamente alle mie creando un intreccio indissolubile. Ho bisogno di
sentirla vicino.
L’aria
di primavera fresca accarezza i suoi capelli sciolti e alcune
ciocche danzano seguendo la direzione del vento.
Il
suo dolce profumo si avverte, come mai prima, in questa stagione. Come un fiore
di pesco, sembra sbocciare e fiorire ogni giorno di più.
La
sua espressione non è cambiata. Il suo viso continua ad essere serio, duro, i
suoi occhi vitrei.
-
Di cosa volevi parlarmi ? - Rompo il silenzio.
La mia voce, nonostante l’apparenza da duro che voglio mantenere, appare
leggermente tremolante al mio udito.
Si
maltratta le dita e il labbro inferiore con i denti segno
che è molto nervosa.
Le lascio tutto il tempo che le serve, anche se, in realtà, ogni minuto
che passa mi logora dentro; sto fremendo dall’attesa.
-
Hai mai paura che io muoia? – pronuncia poi questa domanda a
bruciapelo.
-
Ma che razza di idee ti vengono in mente?
– Non
voglio neanche sentirle certe cose.
-
Rispondi – insiste più seria che mai.
Osservo
ogni singolo dettaglio. Le sue labbra sono serrate e il suo sguardo è severo.
Attende una risposta.
-
Ogni santo giorno – le rispondo. Voleva la verità
e io gliel’ho data.
È
rimasta immobile per qualche minuto, forse a elaborare
la risposta che ho appena pronunciato. I suoi occhi sono lucidi e credo si stia trattenendo dal non piangere, perciò mi affretto a
continuare prima ancora che lei possa parlare.
- Non morirai. Alice tiene il
tuo futuro costantemente monitorato – le rivelo.
-
Alice non può vedere tutto – ecco che le lacrime sono scese senza alcun controllo e non
accennano a volersi placare.
-
Stai tranquilla – sospiro – Ci sono io, non ti succederà mai
niente –
La
stringo in un abbraccio.
Dio
solo sa quanta paura io abbia di perderla.
-
Non ho paura che possa succedermi qualcosa… – riesce a dire tra le
lacrime.
-
Allora cosa? –
-
Ho paura di perdere te – solleva il suo sguardo incollando i
suoi occhi ai miei.
Cerco
di capire cosa intendi dire. Le menti degli umani, per quanto semplici che
siano, a volte, si perdono in ragionamenti contorti, senza un
apparente logicità.
Credo
che stia cercando di dirmi che lei non ha paura della morte ma che, se dovesse
succederle qualcosa, andandosene, mi perderebbe per sempre, credo.
-
Ho una fottutissima paura che un giorno,
presto o tardi che sia, io morirò e ti lascerò per sempre… –
Alzo
gli occhi al cielo.
-
Non ci lasceremo anche allora – rispondo con uno dei miei soliti
sorrisi.
Se
solo avessi un anima…
Ma
subito considero di essere un illuso. Anche se possedessi
realmente un anima, come ne è convito Carlisle, la
mia sarebbe condannata all’inferno mentre la sua varcherebbe senza alcuna
reticenza il cancello del paradiso. Divisi anche nella morte.
È
confusa da questa mia affermazione. Le sue labbra soccombono alla ricerca
disperata d’ossigeno.
Sono
un pazzo, o forse, un patetico innamorato o meglio: entrambe – me ne rendo
conto – ma ho già preso la mia decisione. Sono irremovibile.
Quando
lei non ci sarà più – cosa che prego avvenga il più tardi
possibile – anche io porrò fine alla mia esistenza.
Non
posso neanche pensare di esistere in un mondo in cui lei non c’è più.
Potrei
continuare ad esistere senza più sentire il suono della sua voce?
Potrei
continuare ad esistere senza poter guardare i suoi occhi?
No.
-
Non posso permettertelo – urla non appena ha capito il significato delle mie parole.
-
Non credo potrai fermarmi, comunque – alzo le spalle.
Sorride
sardonica e, questo suo cambiamento di umore, mi mette
quasi i brividi.
-
I tuoi familiari non lo permetteranno – afferma con sicurezza.
Forse
è meglio farle credere che sarà così. In fondo, la capisco: neanche io – a
ruoli invertiti – vorrei che lei si sacrificasse per me e farei di tutto perché
ciò non avvenisse. Non sa che Alice ne è già a
conoscenza, ha già visto quest’eventualità in una delle sue visioni. Non ha
cercato di persuadermi in questo. Per giorni ho letto la sua silenziosa
sofferenza per questa mia decisione e ho patito i suoi sguardi intrisi di
tristezza. Ma, alla fine, ha compreso tutto. È
bastato, per un solo singolo attimo,
immaginarsi senza il suo compagno di vita: Jasper
per giustificare e supportare appieno la mia scelta.
Quando Isabella non ci sarà più, non avrò uno scopo nella vita. Anche se, per assurdo, continuassi ad esistere
sarebbe in ogni caso, come morire per la seconda volta, definitivamente.
-
Già –
rispondo poi, sperando che non colga quell’attimo di
tentennamento nella mia voce. Dopotutto anni e anni di allenamento
nel mentire devono pur essere serviti a qualcosa.
-
Osserva
qualcosa ai suoi piedi, silenziosa. Non riesco a cogliere il suo sguardo sotto
le folte ciglia nere.
-
Mi sottovaluti – afferma divertita e le sue parole sono seguite da una
risata isterica.
-
Pensi davvero che io non ti conosca? Che sia così stupida da
credere alla tue parole? –
-
Sai cosa mi fa più male in assoluto?- Domanda retorica alzando
leggermente le spalle – Non le tue misere bugie, no…la cosa che più mi
ferisce è che non ti è mai sfiorato di mente che forse un’altra soluzione a
tutto questo ci sarebbe...e sarebbe anche la più semplice, in
quanto non comporterebbe la morte di nessuno dei due… - parla con
risolutezza come se ci avesse pensato molto prima di oggi.
-
Comporterebbe la tua morte – sottolineo con rammarico abbassando lo
sguardo comprendendo esattamente dove vuole arrivare. Come può non capirlo? Ci
ho riflettuto più spesso di quanto possa immaginare.
Forse è vero, sarebbe la via più semplice da percorrere, ma come posso chiedere,come posso pretendere una cosa del genere?
-
Credi che m’importi qualcosa? Pensi che non abbia pensato a tutte
le mille conseguenze che questo comporterebbe? – Sorride aspra.
-
Ho stilato una tabella con tutti i pro e tutti i contro, la tengo
ancora in camera, in un posto in cui, ero certa, tu non avresti
guardato. E sai a che conclusione sono
arrivata?Voi davvero sapere cosa è risultato? – Dice tra le lacrime che
ancora scorrono copiose sulle sue gote.
Non
nascondo che se potessi piangere lo farei anche io in questo preciso istante.
-
Dal lato sinistro, quello dei contro, ci sono un’infinità di
motivazioni che mi porterebbero a desistere dal farlo… dall’altro c’è solo
un'unica cosa – M’incenerisce
con le sue ragioni.
Non
sono mai stato così in difficoltà. Paradossalmente mi sento come se mi mancasse
l’aria nei polmoni e mi accorgo solo in questo preciso istante che il mio corpo
è percosso da singhiozzi, unici segnali delle lacrime che non posso versare.
Cado sulle ginocchia continuando a fissare la mia amata negli occhi.
-
L’unica ragione sei tu, Edward
–
Accosta
il suo corpo al mio, stringendomi il viso tra le sue mani calde. Sta
ancora piangendo. Alcune gocce di lacrima scendono sul mio viso, le faccio mie
illudendomi di riuscire così a dissipare il dolore che, come una morsa, mi
stringe il cuore.
-
E sai qual è la cosa più buffa
in assoluto? – Solleva
il mio viso in modo che i nostri occhi s’incontrino e quasi mi pare di
vedere l’accenno di un sorriso sul suo viso.
-
Che ogni singola motivazione, per
quanto importante, rilevante e vitale che sia, non vale neanche la metà di quell’unico e isolato fattore posto dall’altro lato –
Non
posso ancora credere a quello che mi ha appena confessato.
Sono
stato così preso dai sentimenti che provo per lei, finora, da non rendermi
nemmeno conto di quanto amore lei provi per me. Solo adesso mi accorgo quanto
sono stato egoista e meschino.
Lei
mi ama, mi desidera, mi vuole almeno quanto io ami,
desideri e voglia lei.
-
Io la mia scelta l’ho già fatta. Ora tu devi fare la tua – dice con una risolutezza che
non le ho mai visto possedere.
Finalmente
trovo la forza di rialzarmi sulle mie gambe e l’abbraccio
stretta al mio corpo.
-
La mia scelta l’ho fatta tempo fa, quando i tuoi occhi si sono
posati per la prima volta nei miei, quando ancora credevo d’essere immune ai
sentimenti, quando credevo di essere primo di amore… -
La
bacio delicatamente sulle labbra che hanno quel sapore salato di lacrime.
Le
prendo il viso tra le mani.
-
Isabella io voglio stare con te ora e per sempre…che tu sia umana,
vampira o qualsiasi altra cosa … -
Mi
guarda con uno sguardo pieno d’amore. Lo stesso sguardo che per anni avevo invidiato nei miei familiari.
-
Vorrei fossi tu a farlo – sussurra sulla mia pelle.
Desidera che sia io l’artefice della sua trasformazione. Non sarà per nulla facile
resistere al sapore del suo sangue ma sono convinto
che non potrei mai farle del male.
- Te
lo prometto – le sussurrò all’orecchio.
-
Per ora e per sempre. Insieme –
E così si conclude questa fic…
Sarà un finale pure scontato e banale ma non riesco proprio a vederla diversamente. Loro si amano ed è
giusto che siano insieme (sono fondamentalmente per i lieto
fine)
Voi che ne pensate?
Ringrazio di cuore le 234 persone che hanno inserito questa
storia nei preferiti e le 242
che l’hanno inserita nei seguiti…spero che altrettante persone l’abbiano
inserita nelle storie da ricordare e spero che dopo questo finale non la
cancellerete. Anche perché, non appena concluse le
altre ff aperte, ho deciso di fare un Restyling completo di questa storia soffermandomi di più
sui personaggi e sui loro sentimenti.
Purtroppo
non riesco neanche a rispondere ai vostri commenti ç___ç ma non potete neanche
immaginare quanto mi abbiano fatto piacere. GRAZIE.
Se
avete domande io rimango comunque a disposizione.
Potete lasciare un commento qui al quale risponderò aggiungendo la risposta in
questo capitolo oppure potete contattarmi privatamente
alla e-mail che trovate nel mio profilo.
Se
riesco nei prossimi giorni risponderò anche agli
scorsi commenti sempre in quest’area.
Aspetto
le vostre opinioni, please *O*
GRAZIE