5°
capitolo: Moonlight
Lo scricchiolio
di una porta attirò
la mia attenzione strappandomi da quello stato di dormiveglia che mi
dominava già da un bel po'. Aprii gli occhi e,
inaspettatamente, non ci fu bisogno che mi adattassi alla luce,
poiché la stanza in cui mi trovavo era completamente
dominata
dal buio, escludendo il flebile bagliore della Luna che entrava dalla
finestra aperta. Mi guardai intorno e mi accorsi di essere in una
stanza d'ospedale... di nuovo. Stavo per richiudere gli occhi e fare
mente locale quando il rumore della porta attirò di nuovo la
mia attenzione e mi costrinse a girarmi. Li, in piedi, fermo tra la
mia stanza e il corridoio, c'era Kakashi. Era strano vederlo
così,
senza la sua solita maschera. Forse i suoi occhi non erano abituati
al buio come i miei perché ci mise un po di tempo prima di
entrare completamente nella stanza e richiudersi la porta alle
spalle. Si avvicinò lentamente al mio letto, si sedette su
uno
sgabello li vicino e io maledissi chiunque fosse stato a posizionarlo
proprio li. Mi guardò con uno sguardo indecifrabile, privo
di
emozioni, ma poi la sua espressione cambiò e divenne confusa.
“Sei
sveglia allora.”
Provai a
rispondere ma dalla mia bocca
non uscì che un lieve sussurro, allora mi strinsi nelle
spalle. Solo allora mi accorsi di avere di un gran mal di testa, e
chiusi gli occhi nel vano tentativo di scacciarlo.
“Grazie”
“Per
cosa?” Questa volta fui io ad
essere confusa.
“Per
questa mattina... per avermi
guarito”
Feci scorrere
velocemente gli occhi sul
suo corpo e, ricordando improvvisamente ciò che era
successo,
mi accorsi che delle ferite da cui avevo visto scorrere tanto sangue,
ormai non rimanevano che piccoli graffi. Sprofondai il viso
completamente rosso tra le coperte al pensiero dello spettacolo
gratuito che avevo offerto quella mattina. Lui se ne accorse subito e
soffocò una risata che mi irritò non poco.
“Comunque
io non ho fatto niente”
“Che
vuoi dire?”
“Per
le tue ferite... non sono stata
io a guarirle”
“Si
invece. Non so come ma so che lo
hai fatto.”
Lasciai cadere
lì il discorso e
lasciai che fosse la mia curiosità a parlare.
“Come
hai fatto a ridurti in quello
stato?”
“Non
sono stato prudente. Mi sono
distratto e mi hanno scoperto.”
“Distratto?E
da cosa?”
“Da
te... sei tu a distrarmi...
continuamente”
Questa volta non
risposi e mi morsi la
lingua accorgendomi di aver parlato troppo.
“Neanche
tu sei messa bene comunque.
Tsunade non è riuscita a guarirti, sta ancora cercando di
capirne il perché. Si è limitata a pulire le
ferite e a
fasciarle.”
A quelle parole
la mia attenzione fu
attirata dalle bende bianche intrecciate sul mio braccio destro e
facendo scorrere un piede sulla gamba sinistra mi accorsi che anche
quella era fasciata.
“Ma
non fa male.” Dissi più
riferito a me stessa che a lui.
“E ci
credo. Ti hanno riempita di
antidolorifici per farti calmare, non facevi che agitarti.”
Mi sorrise e
sentii avvampare un'altra
volta le guance. Shi mi sorrise e fece scorrere una mano sul mio
viso.
“Scusa
se non sono venuto prima...
Tsunade non mi lasciava venire. Sono sgattaiolato dalla mia stanza di
nascosto. In effetti, credo che abbia voluto tenermi in ospedale solo
per potermi controllare meglio.”
Questa
volta sorrisi anch'io
con lui, godendo della sensazione calda della sua mano contro la mia
pelle. Socchiusi gli occhi mente lui continuava a tracciare ghirigori
sulla mia guancia. Lentamente fece scivolare la mano dietro
l'orecchio e intrecciò le dita ai miei capelli. Sentii il
suo
respiro sempre più forte, sempre più vicino, fin
quando
le sue labbra arrivarono alle mie. Riaprii gli occhi, confusa, poi
lasciai che il mio istinto facesse il resto cercando di convincermi
che in realtà ciò che stava per accadere fosse
colpa
dei medicinali che mi annebbiavano la mente. Richiusi gli occhi e
socchiusi le labbra che, dopo un attimo di esitazione, cominciarono a
cercare quelle di Shi. Come aveva fatto lui poco prima,intrecciai le
dita ai suoi capelli cercando di avvicinarlo di più a me.
Sempre continuando a baciarmi con una tale dolcezza da farmi quasi
male, si alzò dallo sgabello e, scostando le coperte, si
distese al mio fianco. Fece scorrere la sua mano libera giù
per la mia schiena fino ad arrivare ai fianchi e, con un leggero
strattone, mi attirò a se. Sentii un brivido percorrere il
mio
corpo e le mie labbra cominciarono a muoversi freneticamente, proprio
come le mie mani che passavano dai suoi capelli al viso, alla
schiena, ai fianchi, per poi ricominciare daccapo. Fece scivolare la
sua gamba sinistra al di la del mio corpo e lo sentii sopra di me.
Non so dire se fu lui o addirittura io a levargli la camicia, ma so
che sentii la sua pelle calda premere contro di me e allora non capii
più nulla. Percorrevo insistentemente ogni singola parte
scoperta del suo corpo mentre lui continuava a far scorrere le sue
labbra sul mio collo e, mentre un braccio, appoggiato sul materasso,
era occupato a sostenere il suo peso in modo da non farmi male, la
sua mano libera si insinuava sotto la mia maglietta bruciando la
pelle con cui veniva a contatto. Fu quando soffocai un gemito che ci
resimo conto di essere andati troppo oltre. Il suo corpo smise di
cercare spasmodicamente il mio, e il mio il suo. Restò li,
fermo, sopra di me. La fronte poggiata alla mia. I nostri respiri
irregolari.
“Dio
quanto mi sei
mancata.”
Avrei
voluto dirli che ogni
momento passato senza lui era stato una lunga agonia e che avrei
preferito morire piuttosto che separarmi solo per un altro secondo da
lui. Ma come spiegare qualcosa che non riuscivo a comprendere
neanch'io? Non sapendo cosa dire, mi limitai a strusciare la mia
guancia contro la sua . Restammo fermi in quella posizione ancora per
qualche minuto, poi Shi scivolò al mio fianco e mi cinse con
le braccia. Io sollevai il viso, un po spaurita, ma trovai i suoi
occhi ad accogliermi, e allora tutto ebbe un senso. Quando si
chinò
a baciarmi la fronte, capii che non sarei più riuscita a
resistergli e, accoccolandomi contro il suo petto, mi preparai ad
affrontare il mio destino...
...
e il momento in cui
Tsunade ci avrebbe scoperti.
Ed
eccomi tornata con un
altro microscopico capitolo XD
Non
sono molto convinta di
ciò che ho scritto... sarà l'ansia per gli esami
o la
testa ormai satura di argomenti, ma non riuscivo a descrivere bene
ciò che immaginavo T_T
Mi
rimetto al vostro
giudizio =P
Grazie
di tutto e un
bacione!!! =*
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