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Capitolo 3: EMOZIONI
Il giorno
seguente Kaede, Tsuki e Sanji arrivarono al luogo dell’appuntamento con 10
minuti di anticipo. La cosa era piuttosto strana dato che i tre erano famosi per
la loro scarsa puntualità. Arrivare 10 minuti prima era davvero un evento
insolito!
-Accidenti sono agitatissima! Speriamo che non mi tremi la voce!- fece Kaede
iniziando a camminare avanti e indietro. Non poteva permettersi di sbagliare…
non doveva rovinare quell’ occasione che il destino aveva deciso di donarle.
-Calmati!
Andrà tutto alla grande vedrai! Se ti agiti fai solo peggio- le disse Tsuki
cercando di confortarla ma in realtà anche lei era molto tesa. Come poteva non
esserlo? Suonare la batteria la faceva stare bene, era come entrare in un mondo
nuovo fatto solo di musica e di emozioni. Far parte di una band e condividere
quel mondo con altre persone era la cosa più bella che poteva capitarle.
-Sanji
spegni subito quella sigaretta! Il fumo rovina le corde vocali- lo sgridò sua
sorella proprio mentre il ragazzo stava per prendere l’accendino.
-Lo sai
che quando sono teso ne ho più bisogno che mai!- protestò il biondo. Anche lui
era nervoso e doveva sfogarsi in qualche modo! Dei tre sembrava il meno
interessato ma in realtà era solo una facciata: non era mai riuscito a stare
lontano dalla musica e cantare per lui era anche una valvola di sfogo. Da quando
gli avevano detto che aveva davvero una bella voce poi, il ragazzo non sognava
altro che diventare famoso per trasmettere agli altri le sensazioni che provava
cantando. L’aria truce con cui Kaede lo stava guardando però non ammetteva
repliche. Il ragazzo, suo malgrado, dovettero mettere via la sigaretta.
Accidenti a sua sorella e al suo essere così pignola!
-Ehi
eccoli là! Ragazzi siamo qui- esclamò Ace agitando il braccio per richiamare la
loro attenzione.
-Bene
direi che è ora di presentarsi- fece Zoro appena li ebbero raggiunti.
-molto
piacere io sono Zoro e loro sono Ace e Rufy- disse il ragazzo indicando i due
fratelli che sorrisero ai nuovi amici. La prima impressione dei due ragazzi mori
sui nuovi arrivati fu molto buona: non li conoscevano ancora ma a pelle
sentivano che sarebbero diventati una grande squadra!
-piacere
io sono Sanji e loro sono Tsuki e mia sorella Kaede- fece il biondo sorridendo.
-Andiamo
a suonareeeeeeee!!!- iniziò a lagnarsi Rufy. Non voleva aspettare un minuto di
più! Erano secoli che non toccava più il suo adorato basso… quanto gli mancava
il suono fantastico del suo strumento!
-Sì sì
non preoccuparti ora andiamo- gli rispose il fratello avviandosi per il
vialetto. Anche lui non vedeva l’ora di iniziare!
-Prego-
disse Zoro facendo segno ai ragazzi di seguire Ace.
Dopo
diversi minuti di cammino il gruppetto raggiunse una casa un po’ fuori dal resto
della città. Era una vecchia casa di campagna a due piani. Piccola ma molto
carina. Tutto intorno non si vedevano altre abitazioni, ma solo sconfinati campi
verdeggianti che si estendevano per chissà quanti chilometri. Kaede si ritrovò a
pensare a quanto le sarebbe piaciuto vivere in un posto del genere. Solo natura
e tranquillità! Sarebbe stato davvero fantastico! Sulla porta della villetta
stava un ragazzo dai capelli ricci e mori.
-Siete
arrivati finalmente! Credevo vi foste persi- li salutò Usopp andando loro
incontro. Il riccio era un amico di vecchia data di Rufy e Ace e, quando aveva
saputo che i due volevano mettere su una band, si era subito offerto di
ospitarli nel suo garage per le prove.
-Zoro
sarebbe capace di perdersi anche in casa sua in effetti ma per fortuna ci siamo
noi con lui- lo prese in giro Ace guadagnandosi un bel dito medio dall’amico.
Quanto si divertiva a stuzzicarlo!
Sorridendo il riccio li condusse in un piccolo garage. Appena aprì la porta
quello che apparve agli occhi dei nuovi arrivati fu una stanza attrezzata di
tutto punto.
-Usopp se
ne intende di queste cose- fece semplicemente Rufy passando accanto ai tre che
erano rimasti imbambolati a fissare tutto quel ben di Dio. Doveva aver speso una
fortuna per comprare tutte quelle attrezzature!
-Che
sciocco mi sono dimenticato di presentarmi! Io sono Usopp e se vi servirà potrò
aiutarvi come tecnico del suono… magari ad un concerto!- si presentò il ragazzo.
-Magari!
Ci farebbe proprio comodo! Piacere io sono Kaede e loro sono mio fratello Sanji
e la mia migliore amica Tsuki- rispose lei sorridendo. Quel ragazzo le fece
subito una buona impressione proprio come i suoi amici. Sentiva che sarebbero
andati alla grande insieme!
-Vi
dispiace se rimango a sentire? Vi imbarazzate?- chiese il ragazzo.
-No
nessun problema- rispose Tsuki che intanto si era posizionata dietro alla
batteria e stava sistemando tutto ciò che le serviva.
-Allora
cosa avete preparato?- chiese Ace finendo di accordare la chitarra.
-Non
saprei… che ne dite di “boulevard of broken dreams”? La conoscete?- propose
Kaede.
-Ok
nessun problema- fece Rufy pizzicando le corde del suo adorato basso per
accertarsi di averlo accordato bene.
-Allora
iniziamo!- fece Tsuki dando l’attacco a Ace.
In breve
tempo la melodia invase tutto il garage. Kaede si sentiva come mai prima d’ora.
Era come uscire dal tempo e dal mondo: c’erano solo loro che suonavano e niente
aveva più importanza. Finalmente si sentiva di nuovo felice. Si guardò attorno e
vide che anche gli altri dovevano sentirsi come lei: sorridevano e mettevano
passione in ogni singolo gesto. Era tutto perfetto. Quando finirono si
guardarono tra loro: non gli era mai successa una cosa del genere. Mai in tutta
la vita!
-Cavoli…
è stato…- fece Zoro spezzando il silenzio.
-Ragazzi
siete stati fantastici! Siete davvero una grande squadra e scommetto che quando
vi conoscerete meglio e sarete più affiatati, diventerete la migliore band che
si sia mai vista!- esclamò Usopp al massimo della felicità. Non aveva mai
sentito niente del genere! Quei ragazzi erano nati per fare musica!
Kaede non
riusciva a parlare: erano mesi che non si sentiva così felice. L’ultima volta
che lo era stata veramente era prima che…
Un velo
di tristezza calò sui suoi occhi e ovviamente la cosa non sfuggì a Tsuki che
subito intuì di cosa doveva trattarsi. Anche in quel momento il ricordo del suo
ex le impediva di essere completamente felice. Sembrava che niente avrebbe mai
potuto cancellare Law dal cuore della ragazza. Perché? Non era affatto giusto!
Se lui aveva sbagliato non poteva continuare a soffrire solo lei! Doveva
parlarle e sperava davvero di farle aprire gli occhi, ma ora voleva solo pensare
a suonare e a null’altro. avrebbe riflettuto più tardi su come fare a scuoterla
un po’.
-Che
dite, continuiamo?- fece Ace entusiasta.
-Sìììììììì!- esultò Rufy pronto già a ricominciare. E come si poteva rifiutargli
qualcosa quando mostrava quel suo sorriso contagioso?
*****
Angolino dell'autrice
Prima di tutto
scusate se ho aggiornato così tardi! Chiedo umilmente perdono!
Come al solito
vorrei ringraziare tutti coloro che leggono questa fan fiction e che la
commentano: mi rendete davvero felice! ç_ç
Continuate a
recensire mi raccomando!
Al prossimo
capitolo! <3
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